venerdì, aprile 29, 2016

Gocce d'inchiostro: L'uomo che odiava Sherlock Holmes - Graham Moore

Titolo: L'uomo che odiava Sherlock Holmes
Autore: Graham Moore
Casa editrice: Rizzoli
Prezzo: 9 €
N° di pagine: 361
Trama: Quando la polizia trova il cadavere di Alex Cale strangolato nella sua camera all'Algonquin Hotel di New York, sulla parete campeggia una sola parola, scritta con il sangue: "Elementare": Non ci vuole molto a capire che l'omicidio è un puzzle che solo un raffinato conoscitore di Sherlock Holmes può sperare di ricostruire. Il giovane Harold White non è un detective professionista, però ha fiuto da vendere ed è un vero cultore dei libri di Sir Conan Doyle. Come gli altri membri della sua associazione, era all'Algonquin per la conferenza nella quale Cale si preparava ad annunciare il ritrovamento dei diari del grande scrittore. Solo i diari possono fornire risposta all'interrogativo che assilla i fan da oltre un secolo: cosa è accaduto nella vita di Doyle tra il 1893 e il 1901, tra il momento in cui decise di "uccidere" Sherlock Holmes e quello in cui, a sorpresa, lo restituì ai suoi lettori nel "Mastino dei Baskerville"? Possibile che qualcuno sia disposto a tutto, anche a uccidere, pur di scoprirlo? Ingaggiato dal pronipote del celebre autore per svelare la verità e ritrovare i diari, Harold White si addentra nel dedalo di un'indagine che si snoda tra la New York di oggi e la Londra di fine Ottocento. Per scoprire che anche Doyle, all'epoca, si era trasformato in detective, e insieme all'amico Bram Stoker, autore di Dracula, aveva tentato di fare luce su una serie di efferati omicidi.

La recensione:
Negli ultimi tempi, sono stati numerosi i romanzi dalla forte suspense e in grado di produrre tensione o sconcerto ad accompagnarmi, per periodi lunghissimi o brevissimi, in alcune fasi della mia vita. Mi sono trovata nello stato d'animo giusto per leggere racconti di questo genere e, recentemente, una di queste è coincisa nel periodo in cui mossi i primi con la lettura dei romanzi di Gleen Cooper. Talvolta, in una delle mie numerose ispezioni in libreria, mi domando se questo genere di storie siano o meno della mia portata. Mi chiedo se, romanzi che riannodano il passato e sviluppano trame e sottotrame, possiedano quel qualcosa di meraviglioso e  agghiacciante che garantiscono le quarte di copertina. Regalano la conoscenza della storia e, in alcuni casi, darti l'impressione che, in quel romanzo, fra quelle pagine, potrai scorgere qualcosa di tuo.
L'uomo che odiava Sherlock Holmes, così come tanti altri romanzi, è da considerarsi come una piacevolissima eccezione in cui io, da inguaribile amante di romanzi dai risvolti romantici e drammatici, di amori forti e indomiti, ho riscontrato un certo gusto per il fascino e l'oblio. Smarrisce e turba e, dotato di grande tensione e suspense - che si arricchisce di una scrittura semplice e fluida, si ammanta di mistero e un tocco d'adrenalina - rende questo romanzo un noir storico intenso e ben congegnato.
Ha una sua particolare cadenza, quasi un canto ipnotico che penetra nel lettore al punto tale d'immergerlo in uno stato comatoso, e una spiccata predisposizione dell'autore nel suscitare, negli animi dei lettori, turbamento e allo stesso tempo magnetismo. Un racconto che non è altro che un esaltazione della vita, un oscuro labirinto che, per opera di un disegno magistrale, appassiona e sconcerta, che rivela la passione dell'autore per le grandi opere settecentesche e cattura chiunque voglia perdersi fra le sue pagine. Asciutto, determinato e incalzante trasmette una piacevole inquietudine per tutto il tempo della lettura e, strutturato alla maniera dei romanzi della narrativa contemporanea, è ambientato in un epoca in cui il tempo e lo spazio scorrono a loro libero arbitrio.
Appiccicata alle pagine, con la stanchezza che prendeva il sopravvento, ho riscontrato le medesime sensazioni che, qualche volta, ho provato con romanzi di questo tipo. Un uomo che va alla ricerca della sua identità, protagonista di delitti e torbidi inganni.
E' una storia che gioca tra il reale e l'irreale, poliziesca e a tratti sentimentale che oscilla continuamente fra passato e presente, popolata da strani ed eccentrici personaggi e patti stretti col diavolo. Catapulta nella splendida Londra o fra le mura fatiscenti di una villa londinese e, con particolarità, ci permette di assistere alle indagini dettagliate del protagonista - eccentrico, misantropo, impegnato nella fervida ricerca di un libro che possiede una sua anima. Un manipolo di personaggi popolano questo magico quadro che, accumunati dall'insaziabile e sfrenata ricerca di questo libro maledetto, hanno la stessa forma, la stessa voce. Un oscurità interiore che riesce ad inghiottire tutti i colori e tutto ciò che li circonda. Fra nomi di persone ancora in vita, decedute o prossime alla nascita o alla morte a cui sono stati destinati numeri e lettere; strani e inquietanti simboli che rivelano qualcosa di sconcertante: il futuro di persone che non conosciamo ma che conosceremo, la loro nascita o la loro morte, L'uomo che odiava Sherlock Holmes è un vasto contenitore d'informazioni sulla vita dei personaggi.
Poche descrizioni ma sempre accompagnate da ottimi dialoghi, una trama che riesce a districarsi perfettamente e un finale in sospeso, che lascia molti dubbi e incertezze, L'uomo che odiava Sherlock Holmes è un bel thriller che entusiasma ma che lascia in preda a sensazioni poco chiare.
Leggendo ho avuto come l'impressione di vedere anch'io un uomo sommerso da un torrente d'emozioni. Solo, disilluso. Il suo magnetismo, così intenso ed estremamente stupefacente, mi ha trasmesso un certo fascino. Curiosità. Brama di conoscenza. Qualcosa d'indefinito che nemmeno io riesco a spiegarmi. Ma che, mano a mano, mi desse la sensazione di percorrere le vicissitudini del protagonista, un gemito profondo dalla cella della sua insoddisfazione morale. Una vita inappagante e poco fruttuosa.
La semplicità della storia, la suspense e le immagini così vivide del passato rendono, L'uomo che odiava Sherlock Holmes, una lettura godibile, entusiasmante ed avvincente. Una scia di sangue sul lastricato di casa. Un estrema conseguenza su quello che potrebbe riservarci il passato. Così ossessivo. Doloroso. Sanguinolento. Ancora sepolto sotto la polvere della Storia.
Valutazione d'inchiostro: 3

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