domenica, aprile 30, 2023

Gocce d'inchiostro: Alla ricerca del tempo perduto. Dalla parte di Swan - Marcel Proust

 Se un libro ha il potere di essere considerato un classico della letteratura, ricordato dai più come il capolavoro per eccellenza, il fondamento su cui ruota l’intera letteratura – per meglio dire, le basi per cui sono consolidate l’arte della scrittura -, se un romanzo è tutto questo, alla mente e al cuore, alla mente e ai sentimenti più profondi sul mondo, allo scrivere alla fine un parere – soggettivo o non -, che abbia un senso comune è un’impresa davvero ardua. Forse questa recensione non avrà un senso compiuto, perché niente e nessuno mi dà quelle particolari competenze utili a parlare di un gigante della letteratura come Proust. Ma, in qualche modo, ci tenevo a parlarne perché, nonostante sia trascorso qualche giorno dalla sua intensissima lettura, l’abitudine di affiancare un uomo come Swann è divenuta, in quasi un mese, una malattia che mi ha indotta a farmi soffrire perché così intrappolato in una volta celeste che mi ha risucchiata, e con difficoltà lasciato andare. Poiché rappresa in una muta attenzione che non turba alcun fattore esterno. Nonostante la complessità dei temi trattati, c’è un sentimento così vero, e il rispetto e la semplicità dell’interpretazione, la bellezza e la delicatezza di certi suoni in cui la stessa parola scritta acquisisce magia. Con garbo, cura e attenzione mi sono così trovata ad affrontare questo bellissimo viaggio, una continua ricerca della Verità e del piacere di scrivere, quasi con una certa inclinazione alla vita, che smorza qualunque tentativo negativo, qualunque intento crudele donando dolcezza alla bontà, malinconia alla tenerezza.


Titolo: Alla ricerca del tempo perduto. Dalla parte di Swan
Autore: Marcel Proust
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 12, 50 €
N° di pagine: 473
Trama: Quasi un preludio "musicale" all'intera Recherche, Dalla parte di Swann (1913) introduce i temi cruciali dell'intera opera: il senso del tempo, la memoria, il sogno, l'abitudine, il desiderio. E poi ancora la gelosia, il rapporto tra arte e realtà, l'interagire di rituali ed emozioni. Il lettore fa conoscenza in queste pagine con i personaggi destinati ad accompagnarlo lungo i sette libri – Odette, Bloch, Françoise, Charlus... –, mentre la storia d'amore di Swann diventa quasi "figura" del contrastato rapporto che legherà poi il Narratore a Gilberte e Albertine.

venerdì, aprile 28, 2023

Romanzi su misura: Aprile

Non ho idea di come sia stato possibile. Sembra ieri, che riponevo queste poche righe e vi presentavo le letture che mi hanno affiancata, nel terzo mese dell’anno. Forse perché ricco di tante cose, forse perché ricco di impegni e letture di vario genere, ma, sicuramente non credevo che Aprile svanisse in una frazione di qualche secondo e che, ora che ci penso, se avessi condotto una vita sedentaria e un po' meno turbolenta, avrei avuto maggiore percezione del tempo. Comunque, sono contenta di come siano andate le cose. In un modo o nell’altro, la letteratura è una delle mie più fidate compagne, e se leggo così tanto è perché non posso farne a meno. Davvero! E dunque i miei wraup up sono sempre così ricchi di spunti di lettura, opere che forse nessuno vorrà mai avvicinarsi, ma, sicuramente, irrimediabili e necessarie per l’arricchimento del mio bagaglio culturale.


Romanzi su misura in carta e inchiostro:


In un luogo in cui ho potuto contemplarne le bellezze, dall’inizio alla fine, in cui la mia coscienza ha preso vita come una rivelazione, mille dettagli si sono affastellati ai miei occhi in cui è riposta la fede come un’anima segreta capace di fondare la coesione di un capolavoro in un insieme effimero e sfuggente.
Valutazione d’inchiostro: 5







mercoledì, aprile 26, 2023

Gocce d'inchiostro: La casa sul mare celeste - T J Klune

Seduta alla scrivania, dinanzi a un computer nuovo ma ronzante, penso alla storia che mi sono appena lasciata alle spalle e, nei polmoni, mi entra di colpo un’enorme ondata di aria, che li riempì a tal punto di soffocarmi, poi l’aria uscita tutta insieme con un unico singhiozzo prolungato, un convulso rumoroso come un colpo di tosse, come un latrato, un ululato mozzo che salì dalla trachea, esplose nello spazio circostante e mi lasciò senza fiato.
La sensazione peggiore o migliore, a seconda dei casi, che per qualche minuto mi lasciò inebetita. La fine dell’ennesimo processo di lettura, che a dispetto di un altro romanzo, che tocca corde piuttosto simili, mi piacque ma non così tanto come credevo, la consapevolezza di essser stata invasa dal calore di una storia che sa di amore e speranza. T J Klune, dunque, mi ha colpito da dentro, ha penetrato nella mia testa quasi inconsapevolmente, contenta di averlo seguito in questo nuovo progetto, felice di aver condivo questa ennesima avventura.

Titolo: La casa sul mare celeste
Autore: T J Klune
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 348
Trama: Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto.

lunedì, aprile 24, 2023

Danzando su carta 26°

Quelli che vi presento sono i protagonisti di innumerevoli scorribande in libreria. Gli ultimi giorni di aprile mi hanno sorpresa famelica, quasi avida di storie, e poiché di amici d’inchiostro non ne  accoglievo da un po', ecco che l’idea di scrivere di loro mi indusse a trovarmi  qui, a parlare e straparlare. Non potevo non sentire la loro supplichevole voce. Non ho potuto ignorarli, spiegando così di non poter non accoglierli nel mio cantuccio personale, nel mio santuario magico, e d’impulso ecco le risposte a questo mio ennesimo impulso. L’unico movente che mi conferì incommensurabili gioie sfavillarono nella luce morente di un tramonto.



Titolo: La scuola di pizze in faccia del professor Calcare
Autore: Zerocalcare
Casa editrice: Bao
Prezzo: 22 €
N° di pagine: 304
Trama:  La più corposa raccolta di storie brevi di Zerocalcare, La scuola di pizze in faccia del professor Calcare si articola in tre sezioni: una di storie pop e quotidiane, una di storie di testimonianza e impegno sociale, e una di storie legate al cinema e alla televisione. A fare da collante alle tre sezioni, una nuova storia inedita di venticinque pagine, in cui l’autore di Rebibbia ragiona su come si concilino in lui il lato più leggero e quello più impegnato, in un mondo che vorrebbe gli autori facilmente classificabili, senza ambiguità nelle scelte dei temi di cui raccontano. L’indice chiarisce la cronologia delle storie e la provenienza (blog, riviste, post online, siti).

sabato, aprile 22, 2023

Gocce d'inchiostro: Felix ever after - Kacen Callender

Dolce. È la parola che descrive appieno questa lettura, pagine e pagine di vita di un adolescente qualunque che mi ha sorpresa moltissimo, più chiuso in se stesso, più restio ad aprirsi e condividere l’insopprimibile fardello che grava sopra le sue spalle. Felix era quel genere di amico che avrei voluto conoscere quando ero una ragazzina. Fra i banchi di scuola, ci avrebbe unito un legame insondabile e insopprimibile, e i suoi problemi sarebbero presto divenuti i miei e viceversa. Ma dura com’è spesso la vita, io e Felix ebbimo l’opportunità di conoscerci solo gli ultimi giorni di marzo, inaspettatamente, senza alcun nesso logico, che però si frappose fra letture davvero importanti e ostiche e i ritmi di una vita frenetica ma sempre uguale a stessa, che mi tenne compagnia per poco tempo. Se prima avevo nutrito qualche dubbio sulla << solidità >> della storia, ora che è tutto finito asserisco come, sebbene trattasi di un romanzo per ragazzi, la sua lettura fu così bella e dolce che mise in fuga qualunque remora, qualunque intento negativo ad allontanarci, non quanto perché parla semplicemente d’amore, quanto per il modo in cui si racconta. E di sicuro, una copia cartacea presto verrà a casa con me, perché quando ci si imbatte in certi libri penso bisognerebbe custodirli come splendide perle.

Titolo: Felix ever after
Autore: Kacen Callender
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 360
Trama: Felix Love, nonostante il nome, non si è mai innamorato. E si rende dolorosamente conto dell'ironia della cosa. Vorrebbe tanto sapere cosa si prova, e soprattutto perché quello che sembra così facile per tutti, per lui non lo è. Come se non bastasse, anche se è orgoglioso della propria identità, Felix – una persona nera, queer e transgender – teme segretamente che la sua esistenza all'incrocio fra più marginalizzazioni gli impedisca di conquistarsi un lieto fine tutto suo. Quando un anonimo studente inizia a tormentarlo, dapprima diffondendo il suo vecchio nome e alcune sue foto precedenti alla transizione, poi inviandogli messaggi transfobici, Felix progetta una vendetta. Quello che non immagina è che tutto ciò lo farà finire dritto dritto in un quasi-triangolo amoroso. E mentre impara a districarsi tra i propri sentimenti incasinati, Felix intraprende un viaggio che lo porterà a ridefinire il rapporto più importante: quello con se stesso.

giovedì, aprile 20, 2023

Romanzi non convenzionali

Mi piace tantissimo leggere, e, come tale, amo classificare ogni romanzo mi si presenta davanti. Romanzi brevi, romanzi lunghi, non importa. Qualunque risma di carta che possa trasmettere qualcosa, donarmi sensazioni o emozioni, e vivono relegate fra le vecchie mura della mia camera. Nel santuario magico di casa mia, come li definisco scherzosamente. È capitato dunque, nella mia carriera di lettrice, di imbattermi nella lettura di romanzi non propriamente convenzionali. In che senso? Nel senso che alcuni elementi per così dire ordinari mutano in straordinari. Lasciano un segno nella memoria di chi legge e, risiedono silenziosamente nel nostro spirito, affinchè qualcosa o qualcuno possa rievocarli. Ed ecco che, da questa idea, ho partorito un post, l’ennesimo, con una lista non indifferente di romanzi che esplicano esattamente questo mio definirli straordinari. Alcuni che non ho particolarmente apprezzato, altri che sono marchi indelebili sulla pelle. Tuttavia, tutti con in comune l’idea o la possibilità di aver trattato me, la mia anima, la piccola cittadella della mia coscienza, con una specie di quieta deferenza, che un po' sgomenta e un po' grata che accettassi tali inviti tendono a fare da spettatori lasciando che siano essi stessi ad esprimersi.

Primo di questo romanzo il seguito di una dulogia che esplica le difficoltà di una figlia, i suoi disagi, a non sentirsi amata dalla sua stessa famiglia.


Titolo: Borgo sud
Autore: Donatella Di Pietroantonio
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 168
Trama: E’ il momento più buio della notte, quello che precede l’alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po’, e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? E’ davvero in pericolo? Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Anche quella più scomoda, o troppo amara. Così tutt’a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande. Entrando nell’appartamento della sorella e di suo marito. Adtiana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel matrimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa. Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte interminabile di viaggio – in cui mettere insieme i ricordi -, che la riporterà a Pescara, e precisamente a Borgo Sud, la zona marinara della città. È lì, in quel microcosmo così impenetrabile eppure così accogliente, con le sue leggi indiscutibili e la sua gente ospitale e rude, che potrà scoprire cos’è realmente successo, e forse fare pace col passato.

martedì, aprile 18, 2023

Gocce d'inchiostro: Stradario aggiornato di tutti i miei baci - Daniela Ranieri

Ero già irrimediabilmente attratta dalla copertina, e fino ad ora, non avevo mai nutrito il desiderio di leggere questo romanzo. Insito al Premio Strega dell’anno scorso, Daniela Ranieri si preannunciava talentuosa. Una voce tutta all’italiana da tenere sott’occhio. Per quanto mi riguarda, assolutamente d’accordo con chi aveva letto e giudicato questo piccolo capolavoro, al quale ho dedicato una settimana di pensieri, annotazioni, riflessioni importanti che, come una diapositiva, si sono fissate nella mia memoria e lì ci sono rimaste. Ma, dopo una lettura così intensa, si necessita di scrivere. Le parole, spesso stanziate lungo la corrente di un fiume, se non evocate, perdono efficacia se non evocate al momento giusto. Ed io, che amo scrivere, dovevo per forza immortalare quel momento in cui il cuore mi aveva sussurrato una particolare melodia, documentando qualunque aspetto valicasse l’autrice. Qualunque elemento sia stato messo sotto processo, auto criticato, quasi ipersensibile al mondo circoscritto, ma reso all’estremo in un rimescolio di pianificazioni cosmiche in cui ho potuto accogliere la nascita di questa storia apparentemente biografica, reda definitiva quasi assoluta, in un universo così compatto da cui è stato impossibile dibattersi, persino per la mia anima.


Titolo: Stradario aggiornato di tutti i miei baci
Autore: Daniela Ranieri
Casa editrice: Ponte delle Grazie
Prezzo: 20 €
N° di pagine: 696
Trama: Tutte le forme d'amore. «Una volta c’erano in Italia giornalisti che erano anche scrittori, avevano qualcosa da dire e sapevano dirlo. Oggi ne sono rimasti ben pochi: fra loro c’è Daniela Ranieri.» Alessandro Barbero «Dolce nel disincanto, feroce nella tenerezza. I suoi personaggi sono tragici, epici, comici e fragili come tutti noi. Nessuno in Italia scrive come Daniela Ranieri.» Maurizio Crosetti «Potente, labirintica, pietrosa (di quelle pietre che diciamo preziose) è la scrittura di Daniela Ranieri: un impasto tra l’ingegneria di Gadda, il barocco di Bufalino, il bisturi di Kafka, il martello di Nietzsche e l’onestà silenziosa di Marco Aurelio.» Vito Mancuso Una donna in dialogo perpetuo con sé stessa e con il mondo disegna una mappa delle sue ossessioni, del suo rapporto con l’amore e con il corpo, serbatoio di ipocondrie e nevrosi: il nuovo romanzo di Daniela Ranieri è un diario lucido e iperrealistico, in cui ogni dettaglio, ogni sussulto di vita interiore è trattato allo stesso tempo come dato scientifico e ferita dell’anima. Dalla pandemia di Covid-19 alla vita quotidiana di Roma, tutto viene fatto oggetto di narrazione ironica e burrascosa, ma in special modo le relazioni d’amore: le tante sfaccettature di Eros – l’incontro, il flirt, il piacere, le convivenze sbagliate, la violenza, l’idealizzazione, la dipendenza, l’amore puro – vengono sviscerate nello stile impareggiabile dell’autrice, un misto di strazio, risentimento, ironia impastati con la grande letteratura europea (e non solo). E forse è proprio la lingua di Daniela Ranieri il vero protagonista di questo Stradario aggiornato di tutti i miei baci, una lingua ricchissima di echi gaddiani, di irritazioni à la Thomas Bernhard, di citazioni, e allo stesso tempo inquietantemente diretta e inaudita, una lingua la cui capacità di nominare e avvicinare le cose è pari soltanto alla sua potenza nel distruggerle. Lo Stradario di Daniela Ranieri non è solo un romanzo: ha la sostanza di un corpo vivente che abita nel mondo, di una voce che avvince e persuade con la forza della grande letteratura.

domenica, aprile 16, 2023

Ad ogni casa editrice un romanzo. Parte 2

E dunque eccoci qui con la seconda parte! Lo confesso: mi diverto tantissimo scovare su internet certi giochini. Credo siano un modo intelligente per guardarsi dentro e stabilire ciò che più ci piace o meno. Questa volta, come nella prima parte, si parla di case editrici e, a seconda delle storie che ci propinano, esercitano un certo fascino. Un certo ammaliamento. Ed ecco un’altra carrellata di questo tipo, le cui storie hanno scandito attimi della mia vita.

Frassinelli:

Titolo: Storia di una ladra di libri
Autore: Markus Zusak
Casa editrice: Frassinelli
Prezzo: 16, 90€
N° di pagine: 563
Trama: E’ il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l’inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi nel minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro; lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d’amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l’orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché “ai tedeschi piaceva a bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri”, poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n’è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantica. Il mondo della ragazzina all’improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto.

venerdì, aprile 14, 2023

Quattro gocce in quattro giorni: romanzi vissuti in poco tempo

La mia vita, delle volte, sembra somigli a un libro, una storia che comincia a pagina 1 e va avanti finchè l’eroe o l’eroina non muore a pagina 250 o 300, ma ora che il futuro immaginato stava cambiando, stava cambiando anche la sua interpretazione del tempo. Il tempo, mi rendo conto, non è per molti un grande alleato. Va sempre avanti, mai indietro, e siccome nei libri le storie si possono anche tornare indietro, la metafora del libro può anche stare in piedi. Ho accolto la lettura di questi romanzi checchè io non ne sapevo nemmeno l’esistenza. Di Dickens di cui ho già letto alcuni suoi romanzi, e altri autori, di cui sicuramente leggerò presto altro, non conoscevo affatto. 

Dunque, al limite, la vita mi aveva regalato queste belle sorprese. Molto simile alla struttura di altri romanzi classici che conosco, all'esperienze quotidiane che si vivono sulla pelle, giorno dopo giorno, ma ho comunque proceduto su una strada che, imperterrita, mi ha donato sensazioni, ho riscontrato forti emozioni, che non si aspettava che letture apparentemente semplici potessero essere piccole perle. Graziose ma preziose.

Titolo: Le campane. Storia fantastica di campane annuncianti la fine di un anno e il principio dell'altro
Autore: Charles Dickens
Casa editrice: Elliot
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 112
Trama: Toby Veck, detto "Trotty", è un tuttofare vessato da uomini ricchi. Sua figlia sta per sposarsi, ma il matrimonio lo preoccupa non poco. Schiacciato da mille angosce, nella notte di fine anno sente un richiamo di campane provenire dalla chiesa di cui è umile custode. Arrivato alla chiesa, Trotty trova la porta aperta e, una volta salito fino al campanile, si ritrova a vivere un'esperienza unica, tra sogno e veglia. Racconto di spettri e di visioni, nel più puro stile vittoriano inglese, la novella è divisa in quattro capitoli chiamati "quarti" a ricordare le ore scandite dai campanili e fa parte dei celebri "Christmas Books" di Charles Dickens, narrazioni tra il reale e il fantastico pervase dallo spirito del Natale. «Il mio scopo principale fu di risvegliare pensieri di amore e di perdono» scrisse l'autore presentando questi libri che ancora, come i migliori classici, sanno parlare al lettore contemporaneo.

mercoledì, aprile 12, 2023

Slanci del cuore: ad ogni libro un'emozione

Lo so bene, io, che amo la letteratura. Lo sento, lo avverto come qualcosa di unico e straordinario. Quest’oggi ho sentito il desiderio di combinare alla letteratura l’emozioni che scaturiscono quando ci si approccia ad un romanzo o un autore di cui si tesse continuamente le lodi, consapevole che ciò che avvertiamo è davvero forte e genuino da ripagarci da ore di intensa lettura, dal piacere di essere toccata inevitabilmente. Ed ecco che il mio amore per la letteratura mi ha indotto ancora a prendere una strada tutta sua, trasformando la transazione di appropriarsi di quel determinato mondo come unica scialuppa di salvataggio. E mentre in testa frullano pensieri, questioni di natura ordinaria sorrido, orgogliosa di ciò che la vita mi ha serbato.

Gioia:

 Mi rendo conto che questo è l’ennesimo post dedicato a Zafon e ai suoi libri. Ma è oramai chiaro come il sole che causa in me una leggera dipendenza, e la sua presenza onnipresente. Conferisce gioia, felicità, entusiasmo.













lunedì, aprile 10, 2023

Gocce d'inchiostro: Fairy tale - Stephen King

I romanzi di Stephen King esercitano un certo fascino su di me, da qualche tempo a questa parte. Io e il suo autore ci incontrammo molti anni fa, su uno scaffale colmo di romanzi, nella libreria più vicina della mia città; qualsiasi storia degna di questo nome ne avrebbe riconosciuto il merito, ma quelle di Stephen King sono qualcosa di più. Non è tanto il suo valore materiale, comunque molto elevato - se consideriamo solo le bellissime copertine con cui sono ritratte i suoi romanzi -, a renderli preziosi, ma ciò che per me rappresentano: la prima volta che un uomo, un abile lettore di morte e vita, mi aveva incantato e fatto cantare la mia anima. E come un cercatore d'oro conserva la prima pepita qualunque sia il suo valore, negli anni ho alimentato il desiderio di non volermene mai più separare.
Li conservo come una reliquia sacra, sul ripiano della mia strapiena libreria, e di tanto in tanto mi attira tener in mano un suo romanzo anche solo per ammirarlo. La sua bellezza, i suoi fili d'oro intrecciati così bene e che ne decorano una trama non sempre semplice ma zeppa di malvagità e meschinità, gli scrittori nascosti nell'animo dei suoi personaggi, hanno il potere di avvinghiarmi alle pagine.
E quindi adesso, a poca distanza dall'ultima volta in cui ho ospitato Stephen King, ho capito che io non riesco a vivere senza le sue storie. Non riesco proprio a farne a meno. Involontariamente qualcosa mi ha fatto prendere consapevolezza di una decisione che non mi farà più tornare indietro. E' qualcosa strettamente legato alla scrittura, alla letteratura. Io non posso fare a meno di sentirmene coinvolta; non riesco a fare a meno di non pensare a quanti romanzi mi aspettano ancora da leggere. E se per caso ogni tanto vengo contagiata dall’insoddisfazione, devo solo tenere a mente il mio obiettivo: raccogliere tutto la passione insita nel mio animo per poter fagocitare storie come queste.
Fayri tale non ha suscitato quell’entusiasmo cui mi riferisco, nonostante la sua è un’anima zeppa di mistero, oscurità, intrappolato in un fondale oscuro trascinata senza che io me ne accorgessi. Non brillando per originalità e piuttosto scarsino nel ritmo e nell’intreccio, opera che tuttavia ho letto con passione e che, a modo suo, induce a scrutare qualunque intento, qualunque emozione di chi desidera sentirsi libero in una realtà che concede ben poca comprensione.

Titolo: Fairy tale
Autore: Stephen King
Casa editrice: Sperling & Kuplefer
Prezzo: 21, 90 €
N° di pagine: 677
Trama: Charlie Reade è un diciassettenne come tanti, discreto a scuola, ottimo nel baseball e nel football. Ma si porta dentro un peso troppo grande per la sua età. Sua madre è morta in un incidente stradale quando lui aveva sette anni e suo padre, per il dolore, ha ceduto all'alcol. Da allora, Charlie ha dovuto imparare a badare a entrambi. Un giorno, si imbatte in un vecchio – Howard Bowditch – che vive recluso con il suo cane Radar in una grande casa in cima a una collina, nota nel vicinato come «la Casa di Psycho». C'è un capanno nel cortile sul retro, sempre chiuso a chiave, da cui provengono strani rumori. Charlie soccorre Howard dopo un infortunio, conquistandosi la sua fiducia, e si prende cura di Radar, che diventa il suo migliore amico. Finché, in punto di morte, il signor Bowditch lascia a Charlie una cassetta dove ha registrato una storia incredibile, un segreto che ha tenuto nascosto tutta la vita: dentro il capanno sul retro si cela la porta d'accesso a un altro mondo. Una realtà parallela dove Bene e Male combattono una battaglia da cui dipendono le sorti del nostro stesso mondo. Una lotta epica che finirà per vedere coinvolti Charlie e Radar, loro malgrado, nel ruolo di eroi. Dal genio di Stephen King, una nuova avventura straordinaria e agghiacciante, una corsa a perdifiato nel territorio sconfinato della sua immaginazione.

sabato, aprile 08, 2023

Ad ogni casa editrice un romanzo. Parte 1

In genere, attribuisco una certa importanza alle case editrici. La maggior parte delle letture che scelgo, le storie che vivo sono tutte dettate dal cuore ma anche da un infallibile intuito che negli anni ho imparato ad affinare e che, senza alcuna remora, mi ha allontanata da qualunque intento di cascare dritti dritti dinanzi alla malinconia, all’insoddisfazione. Delle volte è un banalissimo pregiudizio attribuire ad una casa editrice l’assoluta certezza che, le storie scelte, imbastiranno nella nostra coscienza una trama di perpetua soddisfazione. Fortunatamente è sempre andata così, e, stamattina, ho desiderato proporvi qualche romanzo, per casa editrice, che ho particolarmente amato. Come ogni cosa, quando si tratta di libri, scegliere non è stato per niente facile. Ma, alla fine, ho deciso di suddividere questo post in due parti… e questa è la prima XD

Adelphi:

Titolo: Luce d’agosto
Autore: William Faulkner
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 425
Trama: ‘Nella mia terra la luce ha una sua qualità particolarissima; fulgida, nitida, come se venisse non dall’oggi ma dall’età classica ‘. Così William Faulkner spiego il titolo del suo settimo romanzo, uscito nel 1932 e subito acclamato come uno dei suoi capolavori. Ed è tra i riverberi crudeli di quella luce implacabile che si consumano le vicende di una folta schiera di personaggi: una ragazza incinta, amata solo di ‘una riserva di paziente e tenace lealtà ‘, che si avventura dall’Alabama al Mississippi alla ricerca del padre di suo figlio; un uomo solitario dallo strano nome, Jon Christmas, ‘con un’inclinazione arrogante e malevola sul viso immobile ‘, che l’isteria razziale del Sud getta nell’abisso tormentoso del dubbio circa il proprio sangue: un reverendo presbiteriano ripudiato dalla sua Chiesa per l’antico scandalo della moglie adultera e suicida; e, circondati da neri invisibili, gli sceriffi, i taglialegna, i predicatori, le donne ‘dal volto di pietra ‘, chi ‘definitivamente dannato ‘, chi alla ricerca disperata di una chimerica catarsi. 

giovedì, aprile 06, 2023

Gocce d'inchiostro: Le quattro casalinghe di Tokyo - Natsuo Kirino

Le casalinghe a cui fa cenno questo romanzo, il titolo per la precisione, che avrebbe dovuto donare l’immagine di donne incasinate e intrappolate fra quattro mura domestiche, in parte, è veritiera. Attinente all’anima di questo romanzo, ma, per puro scopo commerciale, protagoniste di questa storia non sono altro che umili lavoratrici che disgraziatamente marceranno di fronte a uomini egoisti e misantropi, ma nessuna di loro intenzionate a lasciar penetrare nel tempio nascosto della loro sacra femminilità, e anche supponendo che potesse avvenire un miracolo del genere, con una svolta decisamente netta. Come si saranno sentite dinanzi a tutto ciò? Quanto avrebbero faticato per ottenere ciò che più desideravano, con queste figure malvagie non sarebbero mai potute essere completamente libere se vigevano sotto la loro autorità, ma tanto l’amore, in questo caso, non aveva importanza, e l’unico rimedio sarebbe stato quello di attingere a quella forza prorompente che dominava il loro animo sforzandosi e rischiando. Le uniche figure di sesso femminile, che ho visto, anzi letto, sino ad oggi, che hanno potuto reagire, dinanzi all’incontrollabile strisciare del mondo. In questo romanzo, lo si fa non nel modo migliore, ma il lato positivo in tutto      questo – se lo si vuol trovare -, è che queste donne cambieranno ogni cosa. Il mondo si capovolge, svanisce ogni tentativo di asservimento, l’anima resa quasi come un rinfresco che conduce lontano, in un Giappone attualissimo ma crudele, in cui io non ho potuto fare a meno di stabilirmi e respirare insieme a loro.


Titolo: Le quattro casalinghe di Tokyo
Autore: Natsuo Kirino
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 652
Trama: La pazienza di Yaoyoi, della dolce e graziosa Yaoyoi, si è rotta oggi improvvisamente come un filo. Nell'ingresso di casa, davanti alla faccia insopportabilmente insolente di Kenji, il marito che ha dilapidato tutti i suoi risparmi, Yaoyoi si è tolta la cinghia dei pantaloni e l'ha stretta intorno al collo del disgraziato. Kenji ha tentato di afferrare la cintura, ma non ne ha avuto il tempo. La cinghia gli è penetrata subito nella carne. È stato buffo vedere come il collo di Kenji si sia piegato all'indietro e le mani abbiano cominciato ad annaspare disperatamente nell'aria. Sì, buffo, veramente buffo, poiché un uomo così, un infelice che beve e gioca, non si cura dei figli, è attratto da donne impossibili e picchia la moglie, non meritava certo di vivere! Le gambe abbandonate storte sul pavimento di cemento dell'ingresso, accasciato sulla soglia, la testa tutta girata, Kenji, a un certo punto, non si è mosso più. Yaoyoi gli ha messo allora una mano sul collo per sentire le pulsazioni. Niente. Sul davanti dei pantaloni ha visto una macchia bagnata. E ha riso, stupefatta della forza furiosa, della crudeltà di cui era stata capace. Ha riso anche quando Masako e Yoshie, le fedeli amiche, l'hanno aiutata trasportando il cadavere a casa di Masako, tagliandolo a pezzetti e gettando poi i resti in vari bidoni d'immondizia.

martedì, aprile 04, 2023

Le TBR: richiami dell'anima 24°

Siamo giunti ad aprile, e con esso è giunta finalmente la primavera! Non mi considero meteoropatica, ma mi piace alzarmi presto, col sole che deve ancora farsi strada in un banco di nubi, e salutarlo con la luna già alta in cielo, le temperature predisposte al caldo, alla bella stagione, legata particolarmente alla bellezza che ci propone spesso la primavera. Escludendo tutto questo, la TBR di questo mese è stata consapevolmente voluta, tra riletture e letture sconosciute, che non esplicano la primavera ma sono un chiaro esempio di libertà. Alla fine, in effetti, queste lunghe pile di libri, questi miei programmi, non sono altro che tentativi di essere libera di leggere ciò che più mi pare e piace, e senza alcuna remora predispongo i miei gusti, i miei obiettivi, le mie esigenze verso qualcosa che so che appagherà il mio spirito. La questione che la vita possa poi riservarmi qualche sorpresa è poi un altro discorso. E nel mentre mi affanno a combattere la monotonia di tutti i giorni, sorprese, incontri inaspettati, ecco l’ennesima TBR di libri che mi premurò di leggere regolarmente e alternare naturalmente al digitale. Non mi importa se la rispetterò completamente o li leggerò tutti: importa solo divertirsi assaporando già il momento in cui vivrò queste storie.

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Primo di questa lista, una rilettura che desidero rivivere da qualche tempo. Questo romanzo scandagliò pomeriggi caldi e soleggiati di quasi tre anni fa, e questa mi sembra una buona opportunità per tornarvi.

Titolo: Il mulino sulla Floss
Autore: George Eliot
Prezzo: 10, 50 €
Casa editrice: Oscar Mondadori
N° di pagine: 638
Trama: Cresciuti insieme e legati da un tenace affetto i due figli del mugnaio Tulliver vedono le loro strade dividersi drammaticamente quando l'impetuosa Maggie scopre che la società, e il suo stesso fratello, non le lasciano spazio per vivere e amare.

domenica, aprile 02, 2023

The final reading booktag

Ci sono svariati giochino sul web, inerenti ai libri, in cui ci si può sbizzarrire. Si possono perdere le proprie tracce, smorzare la routine e, magari, vivere altre vite. Questo booktag è giunto in un momento in cui non lo credevo possibile. Fra pile e pile di romanzi già letti o ancora da vivere, questo piccolo ma carino booktag giunse per caso, in punta di piedi, rivelando qualcosa che appartiene a noi, e noi soltanto, quando finiamo di leggere un romanzo.

1)      Tieni una lista di libri da leggere?

Credo che le innumerevoli pile di libri, post TBR diano già una conferma XD

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