mercoledì, agosto 13, 2025

33 libri in 33 anni

Il tempo scorre, e come scorre per me, una giovane donna con alle spalle un bagaglio forse fin troppo grande di sogni e desideri ancora da raggiungere, scorre anche per il resto del mondo. Non c’è niente da fare.. Pur quanto si tenti di attuare dei piccoli interventi chirurgici o truccarsi pesantemente pur di camuffare qualche segno del tempo, gli anni passano per tutti. E, per tutti, passano accanto al nostro vissuto inducendoci a volte a riflettere. Che cosa ho vissuto di questi 33 anni, e cosa ne vivrò, se Dio mi darà fiato o respiro? Sicuramente so cosa sto lasciando alle spalle, i bei momenti ma anche brutti, vissuti come delle piccole schegge roventi che perforano ancora il mio cranio, e pronta a vincere qualunque tensione interiore. Questo nuovo percorso, non così importante per il resto del mondo, ma sicuramente non per me, che alla mia età avrei dovuto essere in età da marito, solleva innumerevoli riflessioni ma una bella constatazione: sono contenta di ciò che ho. Non prediligo nè invidio la vita di nessuno, poiché ognuno di noi ne possiede una diversa dalle altre, con sogni, progetti o obiettivi da raggiungere che hanno rafforzato il mio spirito, lo rafforzeranno, lo indirizzeranno maggiormente in quell’unico luogo in cui Dio potrà donarmi ciò che più cerco. E, in questo sentiero spesso accidentato, i miei immancabili amici d’inchiostro. Ah, senza non potrei vivere, respirare letteralmente! Ed è in questi momenti in cui la tensione sembra aumentare, stringermi come delle tenaglie le cavità cerebrali, i libri, la letteratura, il fiato di altri autori o personaggi che forse non esisteranno mai, allentano ogni mossa, ogni presa. Leggere per me non è solo espediente per colmare qualche ora del mio tempo a disposizione. Leggere non solo per colmare qualche ora del nostro tempo, quanto andando oltre la barriera di queste parole invisibili, alzando lo sguardo, e scorgere il loro splendido e luminoso bagliore. Il loro eco, così distinto anche in lontananza, che induce a sprofondare nella piega della loro anima, approcciata stupefatta, orgogliosa di aver messo da parte qualunque remora. E, dall’infanzia all’età adulta, beh, fino a questa, vi racconto quali sono stati quei romanzi a dir poco necessari, urgenti, importanti, utili ad arricchire il mio bagaglio culturale e spirituale.

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Infanzia:

Che idea ingegnosa ha avuto Lemony Snicket quando ha ideato la realizzazione di questo splendido mondo! Se è mai esistita una storia per bambini così unica e indimenticabile, la singolarità è uno dei tratti distinti di queste letture.

In soldoni, è da qui che traggo l'ebro, selvaggio diletto col quale cibarmi, allietare la mia anima, preparandomi a vestire alcun ruolo che renda ogni singola avventura più bella, più avvincente del previsto.


Titolo: Una serie di sfortunati eventi. Un infausto inizio

Autore: Lemony Snicket

Casa editrice: Salani

Prezzo: 12€

N°di pagine: 140

Trama: in questo primo tremendo episodio i tre fratelli diventano subito tre orfani, incontrano l'individuo più viscido e malvagio del mondo, rischiano di perdere tutta l'eredità e sono guardati a vista da un uomo con due uncini al posto delle mani. Siete sicuri di volerlo leggere?

lunedì, agosto 11, 2025

Gocce d'inchiostro: Il collegio delle piccole donne - Henry Handel Richardson

Penso che ogni storia sia viva. Non perché hanno un suo battito, ma perché sono in grado di respirare. Ci poniamo delle domande, che talvolta fingiamo di eludere, a cui non sempre troviamo le risposte che stiamo cercando.

La storia di Laura, protagonista di un testo che ci è pervenuto mediante questa recente pubblicazione, è quel genere di storia di stampo classico che non mi ha colta del tutto impreparata, poichè leggendo tanti classici sapevo a cosa andavo incontro. Ma a cui ho pensato di buttarmi a capofitto in questi giorni di primavera, dettata dall'immaginazione deliziosamente piacevole, romantica di una giovane donna, piccola grande eroina che, come una delle figlie delle Alcott, sarebbe riemersa come un'immagine nitida e ben definita.

Uno di quei posti in cui desidero vivere, e dove mi sono recata sul finire del mese di aprile, insediamento letterario, profondo, drammatico, introspettivo, poco emozionante ma realistico, che si stanziò dinanzi a me come uno splendido e luminoso sole. Si bada a ciò che avviene attorno, ma ci si sorprende di ciò che accade attorno. E, in uno spaccato di vita forse della stessa autrice, ecco come la sua autrice ha scavato e costruito un posticino tutto suo in cui ho potuto rifugiarmi.Un cantuccio in cui stivai, ammassai le mie supposizioni, confidai i miei più intimi segreti sotto una terra arida, incolta ma ricca di sentimento e ambizioni, che risalgono alle origini delle Piccole donne.


Titolo: Il collegio delle piccole donne

Autore: Henry Handell Richardson

Casa editrice: Garzanti

Prezzo: 17 €

N° di pagine: 256

Trama: 1890. Laura conosce un solo modo per essere libera, ed è scrivere. Nonostante ciò, fatica a trovare le parole con cui iniziare la lettera per la sorellina Pin. Poi, dopo aver preso un respiro, si fa coraggio e le racconta la propria vita al Ladies' College di Melbourne, dove la madre l'ha iscritta perché le fosse impartita l'educazione di una vera signora. Laura non è la figlia modello che lei vorrebbe. Non le interessano vestiti e gioielli; preferisce perdersi tra i fiori del giardino e le pagine di un romanzo. La madre spera che il collegio le dia la disciplina di cui ha bisogno per debuttare in società. Ma quella decisione è l'inizio di un incubo per Laura. Tra le mura della scuola, si sente giudicata dalle compagne e dalle insegnanti, sempre pronte a criticarla per gli abiti dimessi e le dita sporche di inchiostro. Non mancano mai di farla sentire diversa, stupida, sbagliata. Eppure, Laura non si arrende e cerca rifugio nell'unico luogo che la fa sentire al sicuro: la biblioteca. Lì ha inizio una contro educazione rispetto a quella che vorrebbero imporle in aula. Ancora non lo sa, ma è la strada giusta per capire chi è veramente. Perché l'indipendenza passa attraverso gli atti di ribellione di ogni giovane donna. Come tante scrittrici di inizio Novecento, Ethel Richardson ha dovuto firmare i suoi romanzi con uno pseudonimo maschile per essere pubblicata. Con questo stratagemma ha raggiunto il successo ed è diventata una delle autrici australiane più amate, tanto da essere candidata al Premio Nobel per la Letteratura nel 1939.

sabato, agosto 09, 2025

Anime alla deriva: romanzi apprezzati, ma dimenticati

Sapevo che questa sarebbe stata una grande occasione per scrollarmi di dosso il fardello della dimenticanza, l’oblio. Persa nei meandri di storie che il tempo ha sottratto alla mia memoria, sfornati dalla penna di autori che  nel loro piccolo mi hanno concesso di vedere e sentire solo in buona parte la realtà. Una parte della vita di svariati personaggi in cui ho goduto, ma che ho dimenticato, storie che sono girandole di dettagli, contorni, sfumature, ombre impregnate di crudeltà. Pezzi di vita che mi hanno appassionato moltissimo, allietato piacevolmente costringendomi a lasciare tutto alle spalle, abbandonando la mia inutilissima vita in una landa deserta cui non avrei mai più voluto far ritorno ma che, alla mia veneranda età, la maggior parte di questi reclusi nel dimenticatoio. Ognuno di loro ha funto da occasione per presentarsi alla mia porta, e donarmi qualcosa.. E pur quanto, all’epoca, abbia scrupolosamente seguito le incredibili gesta di uomini che non hanno mai conosciuto la metà del loro essere, una foglia che vaga solitaria nei marciapiedi delle strade, abili mietitori di anime, gente che compare e scompare, senza preavviso - ognuno con una storia da raccontare. Assieme a tutti loro, ho preso consapevolezza, che maggior parte del loro vissuto, il tempo, lo ha cancellato, e promesso a me stessa, che presto o tardi, nei limiti circoscritti, vestirò i panni di mogli, figli, amici, uomini soli e insoddisfatti, come una viaggiatrice persa nell'immensità del cosmo. Questi erano stati i ruoli con i quali mi sono divertita a impersonare. Ma io? Cosa ricorda di tutto questo?

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Titolo: La regina delle nevi

Autore: Hans Christian Andersen

Casa editrice: Bur Rizzoli

Prezzo: 16€

N° di pagine: 182

Trama: Un reame di ghiaccio dove non esiste la tristezza ma nemmeno la gioia, governato da una regina a cui una delusione d'amore ha spezzato il cuore. Un imperatore della lontana Cina che si allontana dalla natura perché preferisce inquietanti oggetti artificiali. Una sirena che per amore è disposta a rinunciare a tutto, e il bambino che insegna agli adulti ad ammettere che il re è nudo. Dalla Regina delle nevi alla Sirenetta; dall'Usignolo ai vestiti nuovi dell'imperatore, c'è qualcosa di ancestrale e allo stesso tempo sempre moderno nelle fiabe di Hans Christian Andersen, che uniscono elementi del folklore nordico a fini rappresentazioni dei moti dell'animo presenti in ogni essere umano. Edmund Dulac ricrea con la delicatezza e l'eleganza delle sue illustrazioni i personaggi immortali e i mondi incantati delle fiabe di Andersen, accompagnando il lettore nella riscoperta delle storie più belle di sempre.

giovedì, agosto 07, 2025

Gocce d'inchiostro: Jalna - Mazo De La Roche

Solo qualche giorno fa osservavo Jalna col cuore colmo di un’indicibile speranza. Dopo che avevo conosciuto Elizabeth Jane Howard, la conoscenza de La Roche mi sembrava appropriata; avevo proseguito il percorso delle mie letture con la certezza che potesse ammaliarmi, affascinarmi, domandomi dubbiosa se alla fine il polverone che aveva scatenato fosse concreto. Perfino nel momento in cui decisi di avventurarmi nella brughiera inglese e incolta di Jalna non avevo ancora deciso, e indugiai parecchi minuti sotto la luce del portico assediata da falene e farfalle, nel tentativo di scegliere la meno disastrosa delle alternative.
I casi erano due: entrare subito, affrontando qualunque cosa il Caso mi riservasse. O offrire una spiegazione valida per cui il romanzo non si fosse rivelato attinente ai miei gusti.
Con ogni probabilità, La Roche si è confermata un’autrice alquanto valida e questo suo romanzo una certezza meravigliosamente descritta in pensieri semplici e articolati, trapelando nient’altro quelle che sono state sin da subito le sue intenzioni: realizzare dal nulla un classico che richiama costantemente il passato.
A tal proposito ho amato questo romanzo e tutti i suoi personaggi, tentata da ognuno di loro, intestardita a svelare misteri e segreti. Di tutte le sensazioni precedenti, non mi ero preparata ad amarlo così tanto! E, come ogni classico di questo nome, non posso che invitarvi caldamente alla sua lettura.

Titolo: Jalna 
Autore: Mazo De La Roche 
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 18 €
N° di pagine: 384
Trama: I Whiteoak, numerosa famiglia di origini inglesi, risiedono a Jalna, grande tenuta nell’Ontario che deve il suo nome alla città indiana dove i due capostipiti, il capitano Philip Whiteoak e la moglie Adeline, si sono conosciuti. Molto tempo è trascorso da quel fatidico primo incontro. Oggi – siamo negli anni Venti – l'indomita Adeline, ormai nonna e vedova, tiene le fila di tutta la famiglia mentre aspetta con ansia di festeggiare il suo centesimo compleanno insieme ai figli e ai nipoti: a partire dal piccolo Wakefield, scaltro come pochi, infallibile nell’escogitare trucchi per non studiare e sgraffignare fette di torta, fino al maggiore, Renny, il capofamiglia, grande seduttore che nasconde un animo sensibile. La vita a Jalna scorre tranquilla, fino a quando due nuore appena acquisite arrivano a scombussolarne gli equilibri: la giovanissima Pheasant, figlia illegittima del vicino, il cui ingresso in famiglia è accolto come un oltraggio, e la deliziosa Alayne, americana in carriera che, al contrario, con la sua grazia ammalierà tutti, specialmente gli uomini di casa.

martedì, agosto 05, 2025

Intramontabili storie risucchiate nell'oblio 4°

Dall'inizio dell'anno fino adesso, nella mia vita si sono verificate poche opportunità degne di essere chiamate tali. I giorni cominciano e finiscono sempre con innumerevoli imprevisti. Gennaio è stato particolarmente freddo e piovoso. Nei primi giorni di febbraio per un certo periodo ha fatto così caldo che sembrava fosse arrivata la primavera in anticipo. E, al di là delle condizioni meteorologiche, gruppi di figure pubbliche che fanno parte di un paesaggio confuso a cui ho prestato particolare dedizione varcarono la soglia del mio angolo di paradiso senza chiedere niente di particolare. Un parere, un consiglio, o, nello specifico, una recensione, che attribuisse un senso a parole di un libro aperto sfogliato dal tempo davanti agli occhi del mondo. Ho fatto innumerevoli e bellissime immersioni in luoghi o posti che conoscevo solo per sentito dire, ho passeggiato lungo viali alberati con amici di carta che nella maggior parte dei casi ne replicava sprazzi dell'anima dell'autore, e mi sono sforzata di concentrare l'attenzione su cose reali, pratiche. Prolungando il mio intelletto con la mente di chi ha comunicato il proprio pensiero a grandi distanze.

Ciononostante con Agosto nel suo più fervido splendore ho provato un violento attacco di malessere. I romanzi che leggo, le storie di cui mi cibo, li leggo, me ne cibo egregiamente? Bene? Eppure, persino nell'aria che respiro, nell'acqua che inghiotto, sento scivolarmi addosso entità che hanno macchiato il mio animo come una condanna; non tutte le storie che ho letto << sono state lette >>. Le pagine dei libri che tengo in mano, quasi sempre mi accolgono col bagliore accecante di un caldo abbraccio. Nella calma di serate miti e solitari, cogliendo le radici di questo sentimento propagarsi serpeggiando. Ma, per alcuni di questi, molto distante, in fondo a un pozzo enorme e scuro. 

Perciò prendere consapevolezza di tutto questo, come odendo lo sciabordio di un liquido, mi ci volle del tempo. Mi ci è voluto del tempo per porre queste poche righe, e “ricordare” quali romanzi ho letto ma non come desiderato.

Ogni cosa era ancora lì, il loro calore e la loro presenza ancorati ai bordi del mio essere, e pur quanto mi fossi addentrata nelle tenebre con spensieratezza, tanto tempo, lì c'è ancora qualcosa di accogliente, bello, prezioso che desidero rievocare. Estrapolare dalle soglie del tempo, affinchè il loro ricordo perpetui a lungo. Non solo nel cuore di chi legge, ma anche di chi li vive.

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Ricordo come, questa storia, ebbe un certo effetto su di me. Le favole hanno da sempre avuto per me un grande significato, rappresentando per sempre un punto luminoso in un periodo pieno di ombre. Sin da bambina ho sempre amato questo genere di racconti, ma adesso, in età adulto, il ricordo che serbavo nei riguardi di questa storia è quasi del tutto svanito.


Titolo: Startes

Autore: Lissa Price

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Prezzo: 16, 90 €

N° di pagine: 326

Trama: Los Angeles, tra qualche anno. Callie ha visto morire i suoi genitori quando una terribile pandemia globale ha decimato la popolazione tra i venti e i sessant'anni. Si ritrova così a lottare per la sopravvivenza in un mondo devastato dalla guerra e dalla fame, in cui gli adolescenti combattono per un futuro che non esiste più e gli anziani sognano un passato che non tornerà mai. Con lei, in questa battaglia disperata, solo il fratellino malato Tyler e l'amico di sempre Michael. Determinata a non arrendersi, Callie si rivolge alla Prime Destinations, un'ambigua società di Beverly Hills, che promette facili guadagni ai ragazzi rimasti soli, come lei. Callie sa che dietro la facciata di assoluta rispettabilità della Prime Destinations si nasconde un terribile segreto: la società affitta il corpo degli adolescenti ad anziani desiderosi di rivivere emozioni ormai dimenticate. Ma Callie ha bisogno di soldi e accetta. Firma un accordo con la Prime Destinations e si lascia impiantare un neurochip nella testa. Qualcosa però va storto. Callie si risveglia prima del previsto, nel bel mezzo di una vita che non le appartiene. Quella della donna che ha affittato il suo corpo. All'improvviso, è ricca, immensamente ricca. E felice. Possiede una casa in riva al mare, guida un'auto costosissima ed è fidanzata con l'affascinante nipote del senatore. A Callie sembra di vivere in un sogno. Almeno fino al momento in cui scopre di essere intrappolata in un gioco più pericoloso di quanto avrebbe mai immaginato...

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