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mercoledì, maggio 21, 2025

La locanda delle famiglie: viaggi nel tempo e nello spazio 2°

Da quant’è leggo, ho incrociato storie di ogni tipo. Di ogni forma o sostanza, sempre storie di trattino, e, come diceva il buon Tolstoj, di famiglie, che << è infelice a modo suo >>. Da qualunque prospettiva la si osservi, spicca quasi sempre un elemneto, un refuso a fine paragrafo, che li definiscono simili o uguali a tante altre. Le tracce di tali elementi facilmente poi riscontrabili dovunque, nell’invisibile carica di dolore che si è accumulata come una piccola e grigiastra nuvola sopra le loro coscienze, riempiendo l’aria, appesantendo ogni silenzio e rendendo insonni le loro notti. Anch’io non ho potuto ignorarne la loro << chiamata >>, i suoni concitati di frasi, parole che si afrastelòlano nella risacca disomogenea del tempo, voci o suoni che si unifiscino in un’unica macchia, e la lro anima che necessitava di essere interrogata come si fa con i petali di una margherita: << Moriranno? Non moriranno? >> Ad un certo punto, pur quanto il piacere del leggere prevalga su tutto, su ogni cosa, non si può continuare ad ignorare tutto questo senza pensare quale fosse la ragione, la causa di tali malesseri. E, nei romanzi che vi presento quest’oggi, tale ragione spicca nel bel mezzo di questa massa grigiastra, come un pallido sole. Alla fine, cambiano i nomi, i luoghi, le provenienze, ma siamo tutti figli di un unico Dio, e a differenziarci non è assolutamente niente. Delle volte così ciechi a comprenderlo, a modellare persino quella natura voluttuosa che li indusse a perdere la loro semplice innocenza.

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Eliza risponde d'impulso a un annuncio misterioso che la conduce nel Norfolk, a Gaudlin Hall, dove diventa l'istitutrice di Isabella ed Eustace, due bambini deliziosi ma elusivi, possessori di una ricca ma misteriosa famiglia.


Titolo: La casa dei fantasmi

Autore: John Boyne

Prezzo: 15, 30 €

Casa editrice: Rizzoli

Trama: "Se mio padre è morto la colpa è di Charles Dickens." La vita cambia all'improvviso nell'arco di una settimana per Eliza Caine, giovane donna beneducata ma di carattere, amante dei buoni libri e di famiglia modesta ma rispettabile. Un'infreddatura le porta via il padre che, a dispetto di una brutta tosse, ha voluto ad ogni costo assistere a una lettura pubblica del grande scrittore inglese in una sera di pioggia londinese. Disperata per la morte del genitore, Eliza risponde d'impulso a un annuncio misterioso che la conduce nel Norfolk, a Gaudlin Hall, dove diventa l'istitutrice di Isabella ed Eustace, due bambini deliziosi ma elusivi. Nella grande casa sembra che non ci siano adulti, i genitori dei piccoli Westerley sono di fatto assenti in seguito al terribile epilogo di una storia di abusi, ossessioni e gelosie. Ma contrariamente a quel che sembra, nei grandi ambienti della villa non è il silenzio a regnare: in quelle stanze vuote spadroneggia un'entità feroce e spietata, decisa a imporsi sulla donna per impedirle di occuparsi dei bambini.

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Harriet Baxter decide di lasciare Londra e viaggiare alla volta di Glasgow. Lavorare come istitutrice per una famiglia ricca di artisti.


Titolo: I Gillespie

Autore: Jane Harris

Casa editrice: Neri Pozza

Prezzo: 18 €

N° di pagine: 508

Trama: Nella primavera del 1888, in seguito al decesso della zia a lei amorevolmente accudita, Harriet Baxter decide di lasciare Londra e viaggiare alla volta di Glasgow. Trentacinque anni, nubile, una piccola rendita annua cui attingere, l'intraprendenza necessaria a sfidare i pregiudizi dell'epoca nei confronti delle donne sole in viaggio. Harriet arriva nella seconda città dell'Impero nell'anno in cui, in occasione dell'Esposizione Internazionale, la vita artistica e culturale della città è animata dagli osannati artisti di Edimburgo e dai protagonisti della <<nuova scuola>> scozzese, il celebre sodalizio di pittori noti come <<i ragazzi di Glasgow>>

Non sono, però, i padiglioni dove si celebra il grandioso spettacolo dell'Esposizione, né le numerose serate mondane che ne rallegrano gli eventi, ma le strade di Glasgow, con il loro giocoso andirivieni di cappelli e parasoli e i loro marciapiedi così pullulanti di forestieri, a offrire a Harriet Baxter l'opportunità della sua vita, la svolta che ne determina il destino.

Durante una passeggiata in una giornata insolitamente calda, Harriet soccorre una distinta signora di circa sessant'anni stramazzata al suolo per un malore sconosciuto. Qualche giorno dopo si ritrova a onorare l'invito, elargito in segno di riconoscenza per il suo bel gesto, a casa dei Gillespie, la famiglia della donna soccorsa. Un appartamento di gente non povera, ma di certo navigante nell'oro a giudicare dall'incerata sul tavolo lisa in più punti e da tazzine e piattini sbreccati. Un appartamento in cui si aggirano Elspeth, l'esuberante madre del padrone di casa che impartisce ordini puntualmente inevasi; Mabel, la figlia di Elspeth inacidita per essere stata abbandonata all'altare; Kenneth, il figlio belloccio tormentato da un segreto inconfessabile; Annie, la dolce moglie del padrone di casa alle prese con l'educazione di due figlie, le ristrettezze economiche e una irrisolta vocazione artistica; le due bambine, la piccola, deliziosa timida Rose e Sibyl dallo sguardo freddo e inflessibile; e, infine, nelle rare occasioni in cui osa mettere il naso fuori dal suo studio-soffitta, il padrone di casa, Ned Gillespie, un giovane, geniale pittore dai tratti meravigliosamente regolari e piuttosto avvenenti, e una punta di tristezza negli occhi blu oltremare.

L'incontro con Ned Gillespie risulta fatale per Harriet Baxter. In lei si fa strada la convinzione, che si muta poi in una missione e, infine, in una vera e propria ossessione, di dover salvare Ned Gillespie. Salvarlo dalla sua indigenza, che gli impedisce di dare libero sfogo alla sua creatività, e salvarlo dalla sua turbolenta famiglia che minaccia di soffocare il suo talento. Una convinzione che, come ogni ossessione, trascina inevitabilmente dietro di sé l'ombra della tragedia.

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Una famiglia davvero fantastica, da qualunque prospettiva la si osservi.


 Titolo: La famiglia Karnowski

Autore: I J Singer

Casa editrice: Adelphi

Prezzo: 12 €

N° di pagine: 500

Trama: «... Un capolavoro, al quale auguro un grande successo. "La famiglia Karnowski" è un grandioso romanzo che racconta la storia di tre generazioni ebraiche, dal 1860 al 1940. Gli eventi trascorrono: i personaggi crescono, maturano, si avvicinano alla morte; tutto è corposo e robusto, mentre dall'alto Israel Singer guarda le cose con uno sguardo sovrano e imperturbabile». (Pietro Citati)

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La progenie di Caino andò a vivere secondo la leggenda biblica e che nel romanzo di John Steinbeck corrisponde simbolicamente alla valle percorsa dal fiume Salinas nella California settentrionale


Titolo: La valle dell’Eden

Autore: John Steinbeck

Casa editrice: Bompiani

Prezzo: 15 €

N° di pagine: 762

Trama: Nel paese di Nod, a est del giardino dell’Eden, dove la progenie di Caino andò a vivere secondo la leggenda biblica e che nel romanzo di John Steinbeck corrisponde simbolicamente alla valle percorsa dal fiume Salinas nella California settentrionale, si intrecciano le storie di due famiglia, gli Hamilton e i Trask. Protagonisti della saga, che va dalla Guerra civile alla Prima guerra mondiale, da una parte il vecchio Samuel Hamilton, immigrato dall’Irlanda; e, dall’altra, Cyrus Trask insieme ai figli Adam e Charles, e ai nipoti Aron e Caleb, gemelli nati dalla misteriosa Cathy Ames, reincarnazione di Eva e di Satana allo stesso tempo, emblema del male nel mondo, con il quale tutti nel corso della lunga vicenda devono misurarsi.

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L'autrice scava nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto.

Titolo: L'amica geniale

Autore: Elena Ferrante

Casa editrice: E/O

Prezzo: 18 €

N° di pagine: 400

Trama: Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L'autrice scava nella natura complessa dell'amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l'Italia, in più di un cinquanterinio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l'andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l'autrice ci ha abituati. Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per meglio dire, l'autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell'infanzia e dell'adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.

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Un romanzo che è un bacio che brucia ancora fra le labbra, un amplesso che puzza ancora fra due corpi sudati. Il mio cuore è ancora ebbro di felicità. Tatiana e Alexander hanno messo a tacere la nostalgia, mi hanno ridato l'azzurro dei grandi firmamenti e, quando la Simmons li creò, creò queste due entità amalgamate e indissolubili, io ero già ubriaca e su di giri. Forse è sbagliato tutto questo, ma quando creò loro - questi due giovani che, quando fanno sesso, cercano la vita - fece tutto il suo Sacro Universo.


Titolo: Il cavaliere d’inverno

Autore: Paullina Simmons

Casa editrice: Bur

Prezzo: 13 €

N° di pagine: 700

Trama: Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta suvbito un'attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.

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Al centro della narrazione sta la "Provvidenza", la barca più illustre della letteratura italiana, la più vecchia delle barche da pesca del villaggio, che veglia sulle sventure della famiglia Malavoglia.


Titolo: I Malavoglia

Autore: Giovanni Verga

Casa editrice: Feltrinelli

Prezzo: 9,50€

N° di pagine: 352

Trama: Al centro della narrazione sta la "Provvidenza", la barca più illustre della letteratura italiana, la più vecchia delle barche da pesca del villaggio. La vicenda ruota intorno alla sventura dei Malavoglia, innescata proprio dal naufragio della "Provvidenza" carica di lupini presi a credito. Si snoda così una trama straordinariamente complessa che non abbandona mai lo svolgersi doloroso del dramma; una serie di rovesci, colpo su colpo contro i Malavoglia, ogni volta che a forza di rassegnazione e coraggio riescono a rialzarsi dal colpo precedente.

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Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. In un viaggio alla scoperta della sua identità e della sua famiglia.

Titolo: La portalettere

Autore: Francesca Giannone

Casa editrice: Nord

Prezzo: 19 €

N° di pagine: 416

Trama: Salento, giugno 1934. A Lizzanello, un paesino di poche migliaia di anime, una corriera si ferma nella piazza principale. Ne scende una coppia: lui, Carlo, è un figlio del Sud, ed è felice di essere tornato a casa; lei, Anna, sua moglie, è bella come una statua greca, ma triste e preoccupata: quale vita la attende in quella terra sconosciuta? Persino a trent'anni da quel giorno, Anna rimarrà per tutti «la forestiera», quella venuta dal Nord, quella diversa, che non va in chiesa, che dice sempre quello che pensa. E Anna, fiera e spigolosa, non si piegherà mai alle leggi non scritte che imprigionano le donne del Sud. Ci riuscirà anche grazie all'amore che la lega al marito, un amore la cui forza sarà dolorosamente chiara al fratello maggiore di Carlo, Antonio, che si è innamorato di Anna nell'istante in cui l'ha vista. Poi, nel 1935, Anna fa qualcosa di davvero rivoluzionario: si presenta a un concorso delle Poste, lo vince e diventa la prima portalettere di Lizzanello. La notizia fa storcere il naso alle donne e suscita risatine di scherno negli uomini. «Non durerà», maligna qualcuno. E invece, per oltre vent'anni, Anna diventerà il filo invisibile che unisce gli abitanti del paese. Prima a piedi e poi in bicicletta, consegnerà le lettere dei ragazzi al fronte, le cartoline degli emigranti, le missive degli amanti segreti. Senza volerlo – ma soprattutto senza che il paese lo voglia – la portalettere cambierà molte cose, a Lizzanello. Quella di Anna è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni '30 fino agli anni '50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe. Ed è la storia di due fratelli inseparabili, destinati ad amare la stessa donna.

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La proposta di fidanzamento di un giovane ufficiale della guardia tedesca, potrebbe cancellare l'amaro sapore della guerra, e regalare a Elsie e alla sua famiglia il sogno di una vita in cui l'aria profuma di biscotti allo zenzero e di serenità.


Titolo: La figlia dei ricordi

Autore: Sarah McCoy

Casa editrice: Nord

Prezzo: 17,60 €

N° di pagine: 456

Trama: Garmisch, Germania, inverno 1944. E' un anello di fidanzamento quello che un ufficiale nazista ha appena messo al dito della giovane Elsie. Un anello che potrebbe cancellare l'amaro sapore della guerra, regalando a lei e alla sua famiglia il sogno di una vita in cui l'aria profuma di biscotti allo zenzero e di serenità. Invece, d'un tratto, Elsie si ritrova a guardare negli occhi la realtà: un bambino ebreo si presenta alla sua porta e la implora di salvarlo, di nasconderlo. E lei lo aiuta... El Paso, Texas, oggi. E' un anello di fidanzamento, quello che Reba non ha il coraggio d'indossare. A darglielo è stato Riki, un uomo che la ama senza riserve, nonostante le sue asprezze. Eppure Reba esita: prigioniera di angosce e inquietudini radicate nel profondo, sa che la sua armatura di donna realizzata potrebbe frantumarsi da un momento all'altro. E ha paura.. Elsie e Reba non potrebbero essere più diverse, ma il destino ha voluto far incrociare le loro strade, come se l'una non potesse proseguire senza l'altra. Per Elsie, parlare con Reba significherà ripercorrere le vicende che l'hanno portata alla Germania agli Stati Uniti, ricordare tutto ciò che la guerra le ha brutalmente strappato e infine perdonare se stessa. Per Reba, confidarsi con Elsie significherà accendere la luce della verità, ascoltare la voce del cuore e accettare che la speranza possa nascere anche dal dolore. Per l'entrambe, l'amicizia che le lega darà loro il coraggio di sconfiggere i fantasmi del passato...

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Storia di una famiglia, di una madre e del suo rapporto conflittuale col figlio.


Titolo: Storia del figlio

Autore: Mariè Helene Lafon

Casa editrice: Fazi

Prezzo: 17 €

N° di pagine: 160

Trama: Il figlio è André. La madre, Gabrielle. Il padre è sconosciuto. André viene cresciuto da Hélène, la sorella di Gabrielle, e suo marito: coccolatissimo, unico maschio fra le cugine, ogni estate ritrova "la madre", misteriosa signora che ha scelto di vivere a Parigi e torna a trascorrere le vacanze in famiglia. Questo è solo l'inizio della storia, o meglio è una parte, perché le vicende narrate in "Storia del figlio" coprono un arco lungo cent'anni, raccontando il prima e il dopo, indagando sui molti perché, spostando di volta in volta la lente su un personaggio e su un momento diverso: due bambini gemelli di Chanterelle a inizio Novecento, un irrequieto collegiale che conosce i primi turbamenti erotici, una donna sola in un appartamento parigino, un partigiano in cerca di suo padre e molti altri ancora. A mettere insieme tutti i pezzi, in questa saga familiare costruita come un mosaico, è la penna di Marie-Hélène Lafon che, con eleganza, delicatezza e sensibilità, racconta la verità di una famiglia nelle sue pieghe più profonde, quelle che scavano i solchi della vita.

6 commenti:

  1. Ho letto solo: La valle dell'Eden; la tetralogia L'amica geniale e la trilogia della Simons (Cavaliere d'inverno); ottimo recap, grazie

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  2. Ciao Gresi, anch'io ho letto e amato la saga de "L'amica geniale", "I Malavoglia" e "La portalettere"... "Il cavaliere d'inverno" invece è da anni nella mia wl, prima o poi arriverà anche il suo momento ;-)
    Buona giornata :-)

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  3. Ciao Gresi, ho letto molti dei libri che hai citato. Mi mancano "Il cavaliere d'inverno" e "La famiglia Karnowski". Un caro saluto :)

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