Titolo: 304
Autore:
Erika Vanzin
Casa editrice:
Selph pubblishing
Prezzo
ebook: 1,99 €
Prezzo
cartaceo: 11 €
N° di pagine:
396
Trama: Giocatori, cheerleader, ambientalisti,
attori, nerd, sfigati o semplicemente fantasmi, tutti hanno il proprio gruppo
al liceo, la vera sfida è riuscire a rientrare in quello che ti farà
sopravvivere fino al diploma. Non tutti possono ambire ad essere tra i migliori
ma ognuno lotta per non finire tra gli sfigati; gran parte preferisce eclissarsi
tra i fantasmi e mantenere un basso profilo per non attirare l'attenzione delle
persone sbagliate. È il liceo la prima vera sfida che la vita ti mette di
fronte e, se sopravvivi, niente ti sembrerà più spaventoso di varcare la soglia
del tuo personale inferno.
Hannah è una ragazzina del liceo con grandi sogni e aspettative. È sempre stata una persona solitaria ma con il desiderio di far parte del gruppo più popolare della scuola. Intelligente e bella, avrà l'occasione di farsi notare da Amanda, a capo delle cheerleader, che renderà concreto il suo sogno di fare parte dell'élite del liceo. Ben presto Hannah si troverà nella condizione di dover accettare compromessi scomodi, e del tutto estranei al suo modo di vivere e alla sua morale, pur di far parte dei più amati, rispettati e temuti della scuola. Accetterà di mentire al fratello, nonché suo migliore amico, per vivere questa sua improvvisa notorietà? Acconsentirà di diventare una 304? Cosa sarà disposta a fare pur di essere popolare?
La recensione:
Il mio punto
d'interesse fu la storia che si celava nella linfa vitale di questo romanzo, secondo
volume dell'esordiente Erika Vanzin e da qualche tempo mia amica di penna. A
una prima occhiata sembrava una storia d'amore simile a tante altre che ho
letto, terribilmente, nonostante di storie di giovani eroine coraggiose e incasinate
ne leggo a bizzeffe. E a raccontare, in effetti, ce né. Si racconta di silenzi che
opprimono, all'inizio di ogni cosa, dopo aver perso una persona cara o qualcosa
che li aiuti a scovare la propria identità, come se fosse stato dettato da qualche
divinità. Situazioni queste che spesso accadono particolarmente quando si
parlano di giovani nati sotto una cattiva stella, la cui felicità illusoria
avrebbe potuto sfiorire in una manciata di secondi.
E' passato
un po' di tempo e quindi ho aspettato che l'oscurità si facesse meno profonda,
il silenzio meno pesante, e che la vocina nella mia testa mettesse a tacere la profusione
di suoni e voci che rincorrevano nel mio animo.
….anzi no,
no. Non è del tutto esatto. C'è stato qualcosa di diverso. Qualcosa è cambiato.
Nella storia di Erika c'è una differenza particolare che prevale principalmente.
E' una differenza che salta subito agli occhi. Non si narra di un amore
infinito. Non ci sono vampiri assettati di sangue o bramosi di potere. In 304 non c'è nulla di simile. Perlomeno,
io non ho visto nulla di tutto questo. Semplicemente una ragazza acqua e sapone
e un ragazzo affascinante , avventuroso, un po' arrabbiato con il mondo che
accenderà in Hannah una passione incontrollabile. Una passione che, contro ogni
previsione, è come un prezzo da pagare. Una "punizione" pur di
coronare il suo sogno: diventare la cheerleader più popolare della scuola.
Dalla mia poltrona preferita, osservando la
copertina, come se stessi vedendo la locandina di un film, ho constatato come
la sceneggiatura fosse in maggior o minore misura esposti al magnetismo dell'anima
di chi l'ha scritta. Ci si mette a osservare con estrema attenzione i singoli
particolari, e solo a metà romanzo ti accorgi che ci sono alcune differenze. Attraverso
la scrittura siamo consapevoli che non esiste nulla che resti chiuso ermeticamente
nel cuore di una persona. Quando si ha un sogno e lo si abbraccia leggendo,
parlando, scrivendo, il cuore prende una strada tutta sua. Si provano delle strane
sensazioni, difficili da spiegare in cui persino le parole talvolta non bastano.
Nell'aula d'aspetto
della mia vita ho visto Erika e le sue storie che, all'inizio di un percorso
ancora impaurita, ho vissuto con orgoglio,
sorrisi. Portando alla luce storie che erano rimaste saldamente imprigionate
nella soffitta della sua anima, quasi sempre adoperando parole giuste per
raccontarmela. Fra i corridoi luminosi di una scuola forse un po' troppo prestigiosa,
discorsi e impennate amorose che hanno accompagnato la mia avanzata lenta.
Nel corso della
settimana i protagonisti, Hannah e Luke, hanno agito su di me spingendomi a perseguire
la più effimera delle emozioni umane: una curiosità quasi indefinita che, indipendentemente
dalla sua natura, ha tracciato un segno della mia esistenza vana.
Nonostante non
possa considerarla come quella commedia romantica di cui tesserei le lodi, la storia
di Erika mi è piaciuta ma non alla pari dell'avvolgente e romantico Waiting che mi aveva fatto perdere completamente
il senso del tempo, con lo stomaco attorcigliato, in preda a sensazioni
altalenanti.
Tessendo una
trama realistica basata su esperienze di vita che mi è sembrato di vivere in
prima persona, portare alla luce ricordi che credevo fossero rimasti sepolti, 304 non è il genere di storia che credevo
d'imbarcarmi. Tuttavia un racconto semplice che mi ha costretto a rimanere incollata
alle pagine che, variopinto d'immagini, la cui luce vivida e vivace ha avuto sede
in una girandola di scelte difficili e conseguenze devastanti.
Valutazione d'inchiostro: 3 e mezzo
Ciao Gresi! Bella recensione! :)
RispondiEliminaIl libro però non riesce a coinvolgermi... Non so, forse è l'ambientazione o il discorso della popolarità...
Stavolta passo :(
Ciao Jasmine! Il romanzo é semplice e molto carino, ma non più il tipo di letture con cui impiego il mio tempo :) Se non ti attira però ti consiglierei di buttarti solo quando ti chiamerà :)
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