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giovedì, settembre 08, 2016

Gocce d'inchiostro: 304 - Erika Vanzin

Titolo: 304
Autore: Erika Vanzin
Casa editrice: Selph pubblishing
Prezzo ebook: 1,99 €
Prezzo cartaceo: 11 €
N° di pagine: 396
Trama: Giocatori, cheerleader, ambientalisti, attori, nerd, sfigati o semplicemente fantasmi, tutti hanno il proprio gruppo al liceo, la vera sfida è riuscire a rientrare in quello che ti farà sopravvivere fino al diploma. Non tutti possono ambire ad essere tra i migliori ma ognuno lotta per non finire tra gli sfigati; gran parte preferisce eclissarsi tra i fantasmi e mantenere un basso profilo per non attirare l'attenzione delle persone sbagliate. È il liceo la prima vera sfida che la vita ti mette di fronte e, se sopravvivi, niente ti sembrerà più spaventoso di varcare la soglia del tuo personale inferno.
Hannah è una ragazzina del liceo con grandi sogni e aspettative. È sempre stata una persona solitaria ma con il desiderio di far parte del gruppo più popolare della scuola. Intelligente e bella, avrà l'occasione di farsi notare da Amanda, a capo delle cheerleader, che renderà concreto il suo sogno di fare parte dell'élite del liceo. Ben presto Hannah si troverà nella condizione di dover accettare compromessi scomodi, e del tutto estranei al suo modo di vivere e alla sua morale, pur di far parte dei più amati, rispettati e temuti della scuola. Accetterà di mentire al fratello, nonché suo migliore amico, per vivere questa sua improvvisa notorietà? Acconsentirà di diventare una 304? Cosa sarà disposta a fare pur di essere popolare?
La recensione:
Il mio punto d'interesse fu la storia che si celava nella linfa vitale di questo romanzo, secondo volume dell'esordiente Erika Vanzin e da qualche tempo mia amica di penna. A una prima occhiata sembrava una storia d'amore simile a tante altre che ho letto, terribilmente, nonostante di storie di giovani eroine coraggiose e incasinate ne leggo a bizzeffe. E a raccontare, in effetti, ce né. Si racconta di silenzi che opprimono, all'inizio di ogni cosa, dopo aver perso una persona cara o qualcosa che li aiuti a scovare la propria identità, come se fosse stato dettato da qualche divinità. Situazioni queste che spesso accadono particolarmente quando si parlano di giovani nati sotto una cattiva stella, la cui felicità illusoria avrebbe potuto sfiorire in una manciata di secondi.
E' passato un po' di tempo e quindi ho aspettato che l'oscurità si facesse meno profonda, il silenzio meno pesante, e che la vocina nella mia testa mettesse a tacere la profusione di suoni e voci che rincorrevano nel mio animo.
….anzi no, no. Non è del tutto esatto. C'è stato qualcosa di diverso. Qualcosa è cambiato. Nella storia di Erika c'è una differenza particolare che prevale principalmente. E' una differenza che salta subito agli occhi. Non si narra di un amore infinito. Non ci sono vampiri assettati di sangue o bramosi di potere. In 304 non c'è nulla di simile. Perlomeno, io non ho visto nulla di tutto questo. Semplicemente una ragazza acqua e sapone e un ragazzo affascinante , avventuroso, un po' arrabbiato con il mondo che accenderà in Hannah una passione incontrollabile. Una passione che, contro ogni previsione, è come un prezzo da pagare. Una "punizione" pur di coronare il suo sogno: diventare la cheerleader più popolare della scuola.
Dalla  mia poltrona preferita, osservando la copertina, come se stessi vedendo la locandina di un film, ho constatato come la sceneggiatura fosse in maggior o minore misura esposti al magnetismo dell'anima di chi l'ha scritta. Ci si mette a osservare con estrema attenzione i singoli particolari, e solo a metà romanzo ti accorgi che ci sono alcune differenze. Attraverso la scrittura siamo consapevoli che non esiste nulla che resti chiuso ermeticamente nel cuore di una persona. Quando si ha un sogno e lo si abbraccia leggendo, parlando, scrivendo, il cuore prende una strada tutta sua. Si provano delle strane sensazioni, difficili da spiegare in cui persino le parole talvolta non bastano.
Nell'aula d'aspetto della mia vita ho visto Erika e le sue storie che, all'inizio di un percorso ancora impaurita, ho vissuto con orgoglio, sorrisi. Portando alla luce storie che erano rimaste saldamente imprigionate nella soffitta della sua anima, quasi sempre adoperando parole giuste per raccontarmela. Fra i corridoi luminosi di una scuola forse un po' troppo prestigiosa, discorsi e impennate amorose che hanno accompagnato la mia avanzata lenta.
Nel corso della settimana i protagonisti, Hannah e Luke, hanno agito su di me spingendomi a perseguire la più effimera delle emozioni umane: una curiosità quasi indefinita che, indipendentemente dalla sua natura, ha tracciato un segno della mia esistenza vana.
Nonostante non possa considerarla come quella commedia romantica di cui tesserei le lodi, la storia di Erika mi è piaciuta ma non alla pari dell'avvolgente e romantico Waiting che mi aveva fatto perdere completamente il senso del tempo, con lo stomaco attorcigliato, in preda a sensazioni altalenanti.
Tessendo una trama realistica basata su esperienze di vita che mi è sembrato di vivere in prima persona, portare alla luce ricordi che credevo fossero rimasti sepolti, 304 non è il genere di storia che credevo d'imbarcarmi. Tuttavia un racconto semplice che mi ha costretto a rimanere incollata alle pagine che, variopinto d'immagini, la cui luce vivida e vivace ha avuto sede in una girandola di scelte difficili e conseguenze devastanti.
Valutazione d'inchiostro: 3 e mezzo

2 commenti:

  1. Ciao Gresi! Bella recensione! :)
    Il libro però non riesce a coinvolgermi... Non so, forse è l'ambientazione o il discorso della popolarità...
    Stavolta passo :(

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    Risposte
    1. Ciao Jasmine! Il romanzo é semplice e molto carino, ma non più il tipo di letture con cui impiego il mio tempo :) Se non ti attira però ti consiglierei di buttarti solo quando ti chiamerà :)

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