Abbracciare con grande entusiasmo
proposte letterarie pur di interpretare il modo in cui è vista la realtà
circostante da un Io completamente diverso dal mio è sempre stato per me motivo
di grande fascino. Proprio per questo motivo ho deciso di partecipare con
immenso piacere all'iniziativa indetta dalla mia amica di letture, Claudia,
che, nel suo piccolo angolino virtuale (qui) è una fonte inesauribile di sorprese e
opportunità. Ad un passo dalla vigilia di Natale, dal cenone, e dal consueto
scambio dei regali, quest'oggi un post particolare che conferma la mia
partecipazione a questo bellissimo evento. Ventiquattro libri, ventiquattro
caselline, ventiquattro tappe diverse in altrettanto ventiquattro blog diversi
che, per caso o per scelta, sono stati protagonisti di un viaggio letterario
che non avrà mai fine perché continua oltre pagine e pagine zeppe di Sogni
e inchiostro ;)
Restando fedele a queste piccole tappe, in questo freddo e pungente
venerdì di metà dicembre, è giunto anche il mio turno di svelare quale romanzo
cela la 16° casellina. Quale appassionante, realistica, profonda storia abbia
scandito attimi di una vita non più uguale a se stessa e che,
inconsapevolmente, ha funto agli effetti collaterali dell'inadeguatezza e
dell'insoddisfazione in cui mi sono sentita vittima in questo ultimo periodo.
Titolo: Il tredicesimo dono
Autore: Joanne Huist Smith
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 14, 90 €
N° di pagine: 166
Trama: "Mamma, abbiamo perso l'autobus."
È la mattina di un freddo e grigio 13 dicembre, e Joanne viene svegliata
improvvisamente dai suoi tre figli in tremendo ritardo per la scuola. Ancora
non sanno che quel giorno la loro vita sta per cambiare per sempre. Mentre di
corsa escono di casa, qualcosa li blocca d'un tratto sulla porta: all'ingresso,
con un grande fiocco, una splendida stella di Natale. Chi può averla portata
lì? Il bigliettino che l'accompagna è firmato, misteriosamente, "I vostri
cari amici". Mancano tredici giorni a Natale, e Joanne distrattamente
passa oltre: è ancora recente la morte di Rick, suo marito, e vorrebbe solo che
queste feste passassero il prima possibile. Troppi i ricordi, troppo il dolore.
Ma giorno dopo giorno altri regali continuano ad arrivare puntualmente, e mai
nessun indizio su chi possa essere il benefattore. La diffidenza di Joanne
diventa prima curiosità, poi stupore nel vedere i suoi figli riprendere a
ridere, a giocare, a divertirsi insieme. Sembra quasi che stiano tornando a
essere una vera famiglia. E il mattino di Natale, mentre li guarda finalmente
felici scartare i loro regali sotto l'albero addobbato, Joanne scopre il più
prezioso e magico dei doni. Quello di cui non vorrà mai più fare a meno, e il
cui segreto ha scelto di condividere con i suoi lettori...
La
recensione:
Uno dei doni più grandi che
tutti possiedono è la capacità di donare. Non serve essere facoltosi. La
compassione e un cuore buono sono tutto ciò che serve.
Un dono natalizio è talvolta ripristino di speranze e desideri ormai
perduti se visto da una giusta prospettiva, nel giusto periodo dell'anno.
Affinché rifocilli l'anima, indipendentemente da ciò che ci ha riservato la
vita. Il ricevente sconosciuto lo guarda con trepidante attesa per scorgerne le
attrattive. Troppo luminosa quella stanza per non vedere gli addobbi natalizi e
le luci soffuse espandersi verso l'alto sul soffitto; troppo in tema sulla
stagione la luminosità dei microscopici fiocchi che si posano con delicatezza
sul freddo pavimento di cemento; troppo freddo perché la neve non si depositi
sui davanzali delle finestre. C'e una bicicletta, tuttavia; abbandonata sul
selciato di casa, anche se per il momento costituisce l'attrattiva principale.
Sottile, piacevolmente posta sotto un tappeto di neve.
Dalla mia prospettiva, questa piccola immagine sembra evocativa ma
distante. Ma da quel poco che riesco a vedere posso scorgere chiaramente
l'attività che vi ferve. Sono ormai completamente priva di volontà e, come un
sogno breve e senza senso, una rapida discesa mi porta alla vita che sta
appassendo nella quiete mattutina. Nel più assoluto silenzio in una casetta che
ha smesso di pompare ossigeno, su uno sfondo grigio e arido di colori
invernali. Netti e recisi.
Nelle sue viscere, raggomitolata su un divano vecchio e malandato, la
sagoma minuta di una figura umana, la cui immagine sembra trasmettermi un senso
di tristezza interiore. Avanzando a poco a poco, mi accorgo che si tratta di
una sconosciuta: questa figura evanescente, con lo sguardo colmo di un
indicibile tristezza, immersa nelle sue riflessioni. Sparsi in mezzo al nulla,
nei primi raggi del mattino, talmente palpabili che, quando lei li lascia
trapelare, sembra di viverli in prima persona. La fronte aggrottata, il naso
perennemente umido, lacrime che rigano un viso non più giovane ricordando il
marito morto, lacerano il cuore. Indugiano in una piccola parte del mio essere
prima di evaporare al sole.
Un amore perduto e mai più ritrovato; un abbraccio che riscalda un cuore
freddo ma pulsante; una donna che finge di stare bene ma che in realtà è il
fantasma di se stessa. Immagini che, al di là di ogni significato, possiedono
una bellezza straordinaria e racchiudono una profondità assoluta e originale. Colmano il cuore d'infinita tristezza e annebbiano le
pupille di pozzanghere cristalline. Inaspettato.
Improvviso, La tredicesima storia è
un romanzo che ha tanto di famigliare. Aspira ogni microscopica particella di
felicità - ormai deturpata dal tempo -, esigendo una crudele vendetta in cambio
di qualcosa e, su uno spazio freddo ma famigliare, mi ha gettato fra le braccia
di una famiglia di cui non sapevo nemmeno l'esistenza. Una nave senza ancora,
trasportata qua e là dalla corrente, coperta da una cortina di vapore che fa
vedere poco e niente. La mente rallenta pian piano e poi si ferma, giunge
all'epilogo di una favola d'amore che, raccontata nuovamente, permette al
flusso dei ricordi di prendere vita. Gelosamente racchiuso nel cuore di un
fantoccio animato che infuoca e lambisce il suo animo.
In
prossimità delle feste, in una serata dall'aria fredda e mite, la Smith mi ha
impartito una lezione di vita che, esplorandola strato dopo strato, ha
strappato dolcemente le sottili membrane che avvolgono il cuore umano. Possiede
un ché di nascosto come il narratore della storia, che percependo la presenza
del lettore instaura un genere d'intimità che lo mette subito a suo agio, e
riavvolgendo la pellicola della vita della protagonista all'indietro come un
nastro, mette a nudo una parte della sua anima percorrendo un percorso
formativo ed evolutivo e creando una sorta di relazione fra autore e lettore
fatta esclusivamente di parole. Attraverso il suo sguardo, il lettore vede e
comprende sviluppi e riflessioni. Assiste a un lungo esame sulla vita, sulla perdita
e, ascoltando i dolci sussulti del cuore, riconosce la capacità del romanzo di
spiegare cosa significhi perdere una persona amata.
Ero
convinta che questa storia, solitaria e famigliare, continuasse a fluttuare in
silenzio nei recessi della mia coscienza per qualche tempo: due amanti che non
riescono a smettere di amarsi ne di dirsi addio; due stelle scintillanti e
fulgide che attraversano la coltre della notte, danzando l'una accanto
all'altra nel buio. Tra quotidianità e malessere. Il tredicesimo dono, al contrario, non è niente di tutto questo.
Per certi versi, nulla che possa paragonarlo a qualcosa di memorabile, ma
modernissimo, triste, reale. Un
racconto sulla vita e la morte; momenti di serenità ormai persi; luoghi in cui
si vorrebbe trascorrere l'eternità. La gioia dei doni come simbolo di coesione
ai sensi di colpi. Si riproduce mediante una lunga reminescenza, inondando i
corridoi luminosi di una giovane che scopre come a volte l'amore può tramutarsi
in condanna. Genera sconforto e sofferenza, ruotando come minuscole particelle
in un fondale nero.
Questo
libro è del marito dell'autrice. E' il marito dell'autrice. Mia nonna materna
in ogni forma e sfaccettatura, ogni singolo essere che non può più recitare la
sua parte nel palcoscenico artificiale della vita. E' un romanzo che ci parla
di dolore, di morte; cicatrici che si attenuano ma che non se ne andranno mai
veramente. Una sorta di arrivederci alle occasioni perdute che fa riflettere,
lascia un po' d'amaro in bocca e che parla di un amore puro che porta dritto
alla tristezza, all'abbandono. Parla di un padre e un coniuge ancora giovane,
della beata speranza di poter, un giorno, riabbracciare la sua famiglia che,
con candore e ingenuità, ha rievocato in me brutti ricordi. Una promessa ad
un'idea utopica, nata dal desiderio collettivo di una famiglia straziata
costruita sull'amore.
Il tredicesimo dono è un fatto di cronaca
impregnato di una drammaticità logorante: un corso accelerato sulla mortalità.
Particolare. Introspettivo. Disarmante. Un cuore suicida e masochista che,
nonostante desidera quello che non può avere, riprenderà a battere.
A volte
vale proprio la pena di fare un regalo.
Valutazione
d'inchiostro: 3 e mezzo
"Non
c'è regalo più bello al mondo di un gesto d'amore capace di scaldarci il cuore".
Il
tredicesimo dono è uno di questi 😊
Ringraziando,
ancora una volta, Claudia, per la disponibilità e amicizia, vi abbraccio e vi
saluto invitandovi ad aprire la nuova casellina nel salotto letterario di Ilcolore dei libri il cui protagonista, sono certa, non potrà non trascendere
nello sconfinato mondo dell'immaginazione.
Ho amato questo libro! Una lettura che mi ha scaldato il cuore <3
RispondiEliminaConcordo! Un bel dono natalizio ☺😊
EliminaNo che trama carina ♡.♡
RispondiEliminaFinisce di corsa in WishList ♡
Spero allora lo leggerai il prima possibile 😊
EliminaSegnato sicuramente da leggere!
RispondiEliminaSe lo leggerai, vedrai, non te ne pentirai! 😊
EliminaUn'altro libro da leggere 😍😍
RispondiEliminaSi 😊 Come dicevo, è una lettura che conquista chiunque 😊
EliminaMetto subito in WL! ^^
RispondiEliminaUn bel libro! Ti assicuro, non te ne pentirai 😊📚
EliminaMa che bella iniziativa! Non l'avevo mica vista!! Comunque, la recensione del libro mi è piaciuta molto...peccato non aver tempo per leggerlo in questi giorni, sembrerebbe proprio appropriato!! :)
RispondiEliminaGrazie, Nik! Diciamo che è il romanzo più adatto per questo periodo 😊😊
EliminaBellissimo è nella mia WL dall'anno scorso e spero di leggerlo al più presto 💕
RispondiEliminaÈ molto bello, si! Spero ne troverai occasione 😄😄
EliminaCome prevedevo la tua recensione è bellissima.
RispondiEliminaQuesto libro mi è piaciuto moltissimo ed è perfettamente adatto a questo periodo
Grazie mille, Susy! :)
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