Titolo: La musa della notte
Autore: Sara Simoni
Casa editrice: Società Storie Scadute
Prezzo ebook: 1, 88€
Prezzo cartaceo: 9, 35 €
Trama: In una Milano piena di incanto e di
mistero, due fazioni sono impegnate in una lotta segreta da un tempo
antichissimo: le streghe, donne dotate di terribili poteri magici, e i loro
cacciatori naturali, gli inquisitori, uomini che di generazione in generazione
si tramandano il compito di proteggere la popolazione dalla magia. Ma qualcosa
comincia a cambiare quando nelle aule di un'università la strega Viviana e
l'Inquisitore Arturo si incontrano come due normali studenti. L'attrazione è
forte, ma né Viviana né Arturo possono dimenticare chi sono e da dove vengono.
Un'avventura appassionante in cui la magia e l'amore si intrecciano con un
fitto tessuto simbolico.
La recensione:
Poco dopo aver lasciato la Milano ricca di
misteri e magia di cui mi aveva parlato Sara, dovetti fermarmi un attimo per
riflettere. Appoggio il palmo della mano destra sulla fronte e chiudo gli
occhi, sentendo ancora il profumo di polvere e magia che aleggia attorno come
invisibili volute di fumo. Se rifletto per qualche istante e rievoco un altro
tempo, un altro luogo, una miscela disomogenea di ricordi mi assale e quasi me
la presi con me stessa. Se fossi stata più attenta l'avrei vista, la donna dai
folti capelli biondi. I miei occhi vagavano su altro. Su scaffali che profumano
di carta appena stampata e magia. Su immagini e parole che, al di là di ogni
significato, si staccano dallo sfondo come silhouette di carta ritagliata, e
incominciano a camminare da sole, come un sogno. Possessori di una bellezza
straordinaria, una semplicità assoluta e originale. Dovevo osservarle il viso
per scoprirle il simbolo di un infanzia che ormai non c'è più, la pelle
strappata, il cuore esposto. Ogni minima parte della sua anima, per me
completamente nuova.
Non avevo visto La musa della
notte di Sara Simoni. Non sapevo assolutamente niente di questo
romanzo. I miei interessi vertevano su altro: sull'ultimo straordinario romanzo
di Murakami, o su qualche nuova entusiasmante saga che conoscevo solo per
sentito dire. Il mio sguardo scivolava su quella copertina dai toni scuri, ma
non lo metteva bene a fuoco. Fin quando accadde il miracolo.
La giovane Viviana aveva compiuto una
fattura. Dalle sue mani era scaturita una piccola fiamma, che cambiava
continuamente di forma e colore. Si muoveva come una creatura vivente, animata
da una volontà propria, e mi catapultò nelle viscere di una storia che ha
sempre destato il mio fascino. Nelle segrete della Santa Inquisizione, in
compagnia di una giovane donna alla ricerca della propria forza. Qualcosa che
possa aiutarla a comprendere il mondo circostante. Viviana. Tra l'odore acre
dei fuochi di sarmento, ginepro e rosmarino, che si mischia al frastuono e al
vocio di un aula università troppo capiente. La mancanza di una figura
maschile, l'insoddisfazione morale, o il peso di responsabilità che gravano
sulle sue spalle come un fardello.
Quella di La musa della
notte è la storia di un'avventura senza limiti. E' un concentrato di
magia, esoterismo, streghe, alchimia, e tanto altro. Mi ha indotto a fiondarmi
fra le pagine di questa storia, con agosto ormai alle porte. Rapido come un
getto di fuoco. La sua storia mi ha condotta a Milano, città da sempre incline
alle passioni della carne e della spada al calar della notte. In un sudario di
oscurità e mistero capace di confondere il profilo di chiunque: uomini avvolti
in lunghi mantelli, che in città non destano alcun sospetto, o avventurieri
forti e lussuriosi ancora imberbi e immaturi. Alla luce purpurea di un
crepuscolo che ammanta il cielo di Milano, nella profondità di due esseri umani
che, - nonostante le diversità, le storie della loro vita, l'età, la razza - si
sono trasformati in quello che mai avrebbero creduto potesse accadere. Due
amanti. Due creature legate da una straordinaria passione, sin dal primo
sguardo. Che si cercano semplicemente toccandosi; si percepiscono
istintivamente come nessuno. Legati da un amore che trascina sull'onda del
necessario, deliziandomi al punto che, pagina dopo pagina, divenivano ai miei
occhi quasi come un entità unica e perfetta. Arturo e Viviana, infatti, hanno
sempre rinnegato la tranquillità o la serenità, la crudele volontà di non poter
amarsi. Un'empia solitudine incombe su di loro. Quasi come un castigo: un dono
miserabile, in grado di guarire o uccidere. Prigionieri della passione che li
possiede, come fuochi che si riscaldano a vicenda.
Il romanzo di Sara è un romanzo delizioso
che possiede una sua anima. Oscilla fra presente e passato; possiede qualcosa
che lo rende diverso, forse più straordinario della stessa certezza che al suo
interno si nasconda una storia segreta. Senza esagerare, avrei osato dire che
questa storia - oltre a raccontare ciò che nasconde - fosse dotata di vita
propria. Sfogliandone le pagine, infatti, sembra di vivere in prima persona le
vicende della studentessa Viviana, quasi la protagonista diventasse invisibile
e la sua storia mi avvolgesse dolcemente la pelle fino a lasciarmi nel petto la
sensazione confortante di essere protetta da qualcosa.
Per quasi metà romanzo, la storia si
trascina in un oscuro limbo di segreti e misteri. Tanti personaggi affollano
questa strana storia che di particolare, in se, possiede ben poco. Ammalia,
intriga, e avvince come invece credevo.
Intelligente, coraggioso,
misterioso, La musa della notte ha lo stesso sapore delle
storie d'epoca che qualche volta amo leggere. Semplice, triste, amaro. A tratti
suggestivo, a tratti carico di una certa drammaticità che sedimenta dentro
l'anima di chi legge e, ricco di pathos, riesce a trascendere nello sconfinato
mondo dell'immaginazione. Nonostante parla di persone comuni ma dotate di
poteri magici possiede una voce tutta sua. L'autrice - mia coetanea e
scrittrice in erba - ci parla di magia. Di inquisitori, streghe, concepiti nel
tempo come una linea retta. Dipana la storia con scrupolosità disarmante e
perizia chirurgica, impedendo al lettore di dubitare dei fatti narrati, e ci
parla di Viviana e Arturo come se fossero due amici di cui avremmo già dovuto
conoscere l'esistenza.
Ho intrapreso questo viaggio sapendo che
fosse un viaggio di un certo tipo. Ero certissima ne valesse la pena, che la
magia dell'amore di cui ci parla il titolo fosse riconducibile - almeno in
parte - alle mie supposizioni. Adesso ne sono assolutamente certa.
Ci sono stati libri in cui ho riscontrato
questo tipo di storie e dalla cui lettura ho serbato un ricordo
particolare. La musa della notte è da considerarsi come tale,
mi ha marchiata nell'anima col suo segno indelebile e ha funto da
antidepressivo alla monotonia della vita quotidiana.
Valutazione d'inchiostro: 4
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RispondiElimina☺
EliminaQuando si parla di streghe la mia curiosità si desta subito quindi prendo nota anche di questa lettura!
RispondiElimina☺☺
EliminaSono corsa qui appena hai commenta da me Gresi perchè volevo leggere il tuo parere e devo dire che sono contenta che la pensiamo allo stesso modo. E' stata una gran bella lettura
RispondiEliminaGrazie, Susy!! Lo penso anch'io ☺☺
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