Pages

lunedì, dicembre 11, 2017

Gocce d'inchiostro: Piccole donne - Louisa M. Alcott

Titolo: Piccole donne
Autore: Louisa M. Alcott
Casa editrice: Oscar Newton Compton
Prezzo: 15 €
N° di pagine: 304
Trama: E' la storia di una famiglia americana nel periodo della guerra di secessione, ma la guerra fa solo da cornice alla trama. La famiglia è composta dal padre, cappellano; dalla madre, impegnata nella Società per l'assistenza ai soldati; Meg, la figlia maggiore, istitutrice; Jo, irrequieta e anticonformista, che fa la dama di compagnia ad una vecchia zia; Beth, che suona il pianoforte e Amy che ama il disegno e la pittura.




La recensione:

Questo romanzo, o per meglio dire, questa biografia della stessa autrice, si fonda sul ricordo di una successione di eventi: quelli che compresero la famiglia dell'Alcott, nel periodo di secessione della guerra. Per anni le Piccole donne hanno accompagnato la mia avanzata lenta, nelle prime fasi dell'adolescenza. Il mio Io sapeva che erano e sono sempre stati presenti. E adesso, a distanza di parecchio tempo dalla loro ultima visita, eccoli nuovamente qui, ingenue, sognatrici, speranzose, con vestitini bianchi rammendati e sorrisi timidi di circostanza. Il che era già alquanto significativo. Dovevo immaginarmelo, del resto, magari se fossi stata preparata precedentemente, forse provando addirittura sulla mia pelle ciò che vissero queste povere ragazzine. E quando io arrivai loro non fecero niente pur di nascondersi. Una conferma, in un certo senso, a ciò che vissero le sorelle March o, ancora meglio, la giovane Louisa. Anche adesso che ho venticinque anni, ho trovato curioso e allo stesso tempo malinconico tutto questo. Ho accettato il conforto di un abbraccio non del tutto caldo ma sentito. E dopo qualche giorno ero già sulla strada di ritorno. Ero rimasta colpita da tante cose. Nella mia mente, la Alcott aveva delineato una storia dal sapore agrodolce. Poi, abbellendola di piccoli particolari, minuziose curiosità su ciò che potrebbe piacere o non piacere, su quanto talvolta sia crudele il Fato, ho avuto la riprova di aver compiuto un tuffo nel passato, e a quel punto l'idea di raggiungere la felicità era un sogno che si era infranto del tutto. Dapprima, disappunto e rammarico, poi la ferita pulsante di una consapevolezza non ancora estinta. Infine, nel silenzio delle mie riflessioni, durante l'ennesima mia ispezione, la straordinaria occasione di riabbracciare da tempo un caro amico. L'impulso, il lampo di compassione, l'ingenuità infantile, tutto questo compreso pienamente. A sorprendermi è stata la tenacia del confidare, la determinazione nel montare sogni o speranze che mi hanno condotta in una modesta villa inglese. Adesso posso capire perfettamente tutto questo, e la cosa mi ha reso unanime a Jo, Amy, Beth e Meg. Ho riconosciuto il coraggio di cui avrebbe avuto bisogno chiunque per ritrovare la felicità e ritrattare la propria vita sotto una nuova svolta. E la storia delle Piccole donne è un meraviglioso quadro famigliare che supera ogni avversità o pericolo. Una vittoria personale in cui predominano il perdono, il rancore, la compassione, ma anche l'amore, l'amicizia, il desiderio di essere integrati nel mondo degli altri, sennonché di ritagliarsi un posto tutto nostro nel mondo. Un convoglio di mezzi dell'anima che si sono fatti strada premendo contro la gabbia toracica del mio cuore.
Valutazione d'inchiostro: 3

8 commenti:

  1. Ciao Gresi, mi piace molto la serie, che lessi moltissimo tempo fa, anche se mi sarebbe piaciuto che Jo sposasse Laurie ;-)

    RispondiElimina
  2. Non l'ho ancora letto, ma credo sia uno di quei libri che prima o poi bisogna leggere.
    Magari il prossimo Natale!

    RispondiElimina
  3. che bei ricordi che ho legati a questo libro! è stato il mio primissimo classico per ragazzi letto a 10 anni e poi riletto qualche anno dopo... è stata un'emozione riuscire a terminarlo per una bambina di 10 anni XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Immagino ☺☺☺ a me è piaciuto tanto. E l'ho letto anch'io, a distanza di molti anni ☺

      Elimina