Sempre per una sfida
indetta su Facebook, l'ennesima, prima di salutare questo primo mese dell'anno
ho accolto nel mio cantuccio personale Stephen King. Ma più che accoglierlo ho
salutato un caro amico in quanto la mia prima lettura di uno dei suoi romanzi
risale a qualche anno fa.
Il romanzo che recensirò
quest'oggi invece mi ha impedito di circondami di voci amiche, mi ha permesso
di camminare da sola in una vasta ala di tribunale, ascoltare la confessione di
una giovane e impaurita donna, e lasciata sedurre dalla storia folle e
ingarbugliata di Miss Vera Claiborne.
Se siete curiosi di
scoprire cosa celino dunque queste pagine, non esitate a buttarvi nella
mischia! King è davvero il maestro dell'horror. E presto o tardi altre sue
opere affolleranno gli scaffali strapieni della mia libreria.
Titolo: Dolores
Claiborne
Autore: Stephen King
Casa editrice: Sperling
& Kupfer
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 267
Trama: Raccontata in
prima persona la tormentata vicenda e insieme la confessione di Dolores
Claiborne, una donna di fatica del Maine: la misteriosa scomparsa del diabolico
marito, le angherie inflittele da una proprietaria terriera senza cuore, le
violenze subite dalla giovane figlia e inoltre una sorpresa finale, in puro
stile King.
La recensione:
Alla fine tutti i colori vivaci della vita si
sbiadiscono, l'avete notato? Alla fine tutto diventa grigio, come un vestito
lavato troppe volte.
Sono sprofondata in un lungo pozzo che,
per la durata del mio soggiorno nella piccola cittadina del Maine, mi ha
trascinata a largo. Calpestato e ridotto la mia anima in minuscoli pezzettini.
Ho camminato in una vasta aula di tribunale.
Al centro della sala, dinanzi a un lungo tavolo su cui stava seduta composta
una quarantenne, casalinga e vittima di violenze e soppressi. Mi è bastato
posare lo sguardo sul suo viso per vedere che era agitata. Aveva appena
cominciato la sua confessione. Portava un completo di tweed, una camicia rigata
e una gonna lunga sino al ginocchio, teneva le mani sul tavolo, una sull'altra,
e stava parlando di qualcosa rivolta a una donna avvenente, alta e dalla pelle
abbronzata in uniforme. Dietro di loro doveva esserci sicuramente qualche
telecamera. Il vocio delle loro voci si espandeva in tutta la sala, ma chiunque
si sarebbe fermato, e ascoltato con espressione grave il suo discorso. Sembrava
proprio che stesse confessando qualcosa di terribile e che avrebbe cambiato le
sorti del mondo. Perlomeno le sue.
Anch'io mi ero fermata a lungo dov'era, e
la guardavo negli occhi. La signora Claiborne si rivolgeva principalmente
all'agente, ma, ciò di cui non era consapevole è che si rivolgeva a un
centinaio di migliaia di lettori a lei invisibili. Il suo tono era quello di
una donna non avvezza a farlo, eppure sembrava estremamente sincera. Quel
qualcosa di repellente che avvertivo mentre parlava a quattr'occhi con l'agente
era ben celato in una parte remota e inaccessibile della sua persona. Il suo
eloquio ebbe un potere di persuasione particolare.
Cosa avrei dovuto fare se non ascoltarla?
Ogni avvenimento sembrava di viverlo in prima persona. Questo è stato
l'elemento scatenante. E nelle vicende che hanno composto queste pagine, che
sembrano alquanto complicate, praticamente lo erano, il movente non sarebbe
stato così semplice. Tutto dipendeva da ciò che effettivamente desideravamo
vedere; non c'era nient'altro. Era radicato nelle radici della violenza, delle
passioni umane, nell'odio, nel dolore, e tutto ciò che contava veramente era
estrapolare queste radici. Scavare indipendentemente dalla paura. Scavare
ancora e ancora fino all'estremità di queste radici. In questo modo ogni cosa
sarebbe divenuta più chiara. Così sono andate le cose dipinte nel mondo
Kingiano. Sarei stata stupida se pensavo che mi sarei facilmente liberata di
quel senso di apparente complessità, che attanagliò le mie viscere per tutta la
durata della lettura. Ho vagato nelle tenebre alla ricerca di un uscita, e alla
fine qualcuno si tolse persino la vita senza averle dato alcuna importanza.
Il motivo per cui scrivo tutto questo è
dovuto dal fatto che, fra le pagine di Dolores
Claiborne, ho letteralmente perso il senso dell'orientamento, non ho
compreso appieno il principio che regola le cose. Nella mia testa ci sono solo
uomini forti e avvenenti, damigelle romantiche e quasi sempre in pericolo. Ci
capisco molto poco di paura. Non capisco nemmeno il motivo per cui non me ne
sono mai interessata, eppure mi sono sempre posta interrogativi sulla sua
provenienza e natura. E questo è stato uno dei motivi che mi ha condotta dritta
dritta fra le fredde braccia delle tenebre.
Ascoltando le parole della povera Dolores,
dentro di me a poco a poco sentivo crescere la collera. Una collera che mi
tolse il fiato. Dolores parlava al mondo intero, ma in realtà è a me che si è
rivolta. Non ci sono dubbi che avrà avuto innumerevoli ragioni, così
terribilmente mostruose e tortuose, eppure perché non ribellarsi? Non usare il
conforto di un amico, un parente lontano per allontanarsi da questa landa
deserta in cui era sprofondata?
Dolores Claiborne è
stato quel palazzo solenne e maestoso che si è eretto inaspettatamente nei
meandri della mia mente umana, in cui i temi affrontati sono alquanto forti da
trasmettere quasi un senso di malessere, disagio, in cui il centro del nostro
corpo accusa un malessere intenso e inspiegabile. Sono state tante le immagini
che hanno camminato da sole come in un sogno e che si sono stagliate solitarie
sporgendosi oltre la superficie torbida di un ruscello. Immagini il cui significato è sconosciuto, poiché il significato
della mente stessa è sconosciuto.
In compagnia di una viaggiatrice lasciata
sola nell'immensità del cosmo, in una trama impenetrabile che scivola nei
recessi della psiche umana, Dolores
Cloiborne ha eretto un muro di dubbi, paure e perplessità che hanno
inquinato il mio spirito, affrontando tematiche davvero assurde e spaventose,
sinistre e inquietanti che, elaborate minuziosamente, claustrofobiche e dal
ritmo rapide, hanno mantenuto viva la mia attenzione.
Valutazione d'inchiostro: 4+
King non fa per me; ottima recensione, grazie
RispondiElimina😊😊
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