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mercoledì, giugno 12, 2019

Gocce d'inchiostro: La porta di Tolomeo - Jonathan Stroud

Ora come da qualche settimana a questa parte, le mie spericolate avventure nel mondo di Jonathan Stroud mi sorpresero fiduciosa come una fanciulla, e sebbene questa saga non sia perfetta né indimenticabile, provo rispetto per la sua  anima e il suo creatore riconoscendo l’originalità di certi temi trattati. Forse, ora più di prima, un rispetto reverenziale mi induce a proseguire le vicende con l’ultimo episodio della saga, avendo notato che si tratta di un volume conclusivo e pensando che forse impiegare il mio tempo con qualcosa avvenuto prima fosse una perdita di tempo. Eppure questo stesso distacco da un mondo che mi ha accolto, nel miglior modo possibile, mi ha posto dinanzi alla necessità di vivere anche l’ultimo capitolo, apprezzando nuovamente questo aspetto di questa bella saga.





Titolo: La porta di Tolomeo
Autore: Jonathan Stroud
Casa editrice: Tea
Prezzo: 13€
N°di pagine: 504
Trama: Il potere dei maghi di Londra vacilla; John Mandrake, divenuto ministro dell’informazione, è al culmine della notorietà e del potere e tiene prigioniero il jinn Bartimaeus, ormai troppo indebolito per nuocere. Ma qualcuno, nell’ombra, evoca Bartimaeus per coinvolgerlo in un pericoloso piano che vedrà spiriti e umani uniti contro i maghi. È la resa dei conti e finalmente si conosceranno i segreti del passato di Bartimaeus, si potrà guardare oltre la Porta di Tolomeo, nel mondo dei demoni, e ci sarà una battaglia senza esclusione di colpi che deciderà il destino dell’umanità in una spettacolare notte dei morti viventi”…


La recensione: 
La saga di Bartimeus, ideata dallo straordinario autore londinese Jonathan Straud, si adagió ampiamente ma lentamente nei meandri del mio cuore, quasi interamente dedica ad un forte e intenso amore per la letteratura rothiana, austeriana o murakamiana.
È una saga che ho letto e scoperto tardi, e che ha come innovazione il suo protagonista: un gobbo goffo e maleducato, vittima sopprusa alla mercé di maghi e streghe. Il suo autore mi diede la possibilità di farne la conoscenza osservandolo dalla dimora della mia splendida libreria, in un vagabondaggio continuo nei recessi più reconditi dell’animo umano.
La saga di Bartimeus testimonia come, dove c’è magia, un cattivo di turno, una presa di potere o supremazia è circoscritto un disegno in cui il Bene trionfa quasi sempre sul Male. La porta di Tolomeo non è un eccezione, poiché ha raggiunto l’orlo di scarpate altissime e zuppe di magia, sorpresa e felice di contemplare questo magico paesaggio, disteso come una carta geografica ai miei piedi, una narrazione molto simile da quella vissuta sino a questo momento.
Il ciclo di Bartimeus è certamente un ciclo di romanzi che non lascia entusiasti o emozionati nel proseguire le vicende. Eppure, per un forte impulso di curiosità, terreno di caccia dove un osservatrice attenta come me ha trovato tante testimonianze di un passato che non si riesce a soffocare completamente, fra gruppi di maghi, mostri, golem, spiriti che ancora sopravvivono sulle alture erbose di questo strambo paesaggio che ombreggiano su di me con fare minaccioso.
Valutazione d’inchiostro: 4

2 commenti:

  1. Altro autore, presenza fissa da te, che devo provare. :)

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