Ora come da qualche settimana a questa
parte, le mie spericolate avventure nel mondo di Jonathan Stroud mi sorpresero
fiduciosa come una fanciulla, e sebbene questa saga non sia perfetta né
indimenticabile, provo rispetto per la sua anima e il suo creatore
riconoscendo l’originalità di certi temi trattati. Forse, ora più di prima, un
rispetto reverenziale mi induce a proseguire le vicende con l’ultimo episodio
della saga, avendo notato che si tratta di un volume conclusivo e pensando che forse
impiegare il mio tempo con qualcosa avvenuto prima fosse una perdita di tempo.
Eppure questo stesso distacco da un mondo che mi ha accolto, nel miglior modo
possibile, mi ha posto dinanzi alla necessità di vivere anche l’ultimo
capitolo, apprezzando nuovamente questo aspetto di questa bella saga.
Titolo: La porta di Tolomeo
Autore: Jonathan
Stroud
Casa editrice: Tea
Prezzo: 13€
N°di pagine: 504
Trama: Il potere
dei maghi di Londra vacilla; John Mandrake, divenuto ministro
dell’informazione, è al culmine della notorietà e del potere e tiene
prigioniero il jinn Bartimaeus, ormai troppo indebolito per nuocere. Ma
qualcuno, nell’ombra, evoca Bartimaeus per coinvolgerlo in un pericoloso piano
che vedrà spiriti e umani uniti contro i maghi. È la resa dei conti e
finalmente si conosceranno i segreti del passato di Bartimaeus, si potrà
guardare oltre la Porta di Tolomeo, nel mondo dei demoni, e ci sarà una
battaglia senza esclusione di colpi che deciderà il destino dell’umanità in una
spettacolare notte dei morti viventi”…
La
recensione:
La saga di
Bartimeus, ideata dallo straordinario autore londinese Jonathan Straud, si
adagió ampiamente ma lentamente nei meandri del mio cuore, quasi interamente
dedica ad un forte e intenso amore per la letteratura rothiana, austeriana o
murakamiana.
È una saga che ho
letto e scoperto tardi, e che ha come innovazione il suo protagonista: un gobbo
goffo e maleducato, vittima sopprusa alla mercé di maghi e streghe. Il suo
autore mi diede la possibilità di farne la conoscenza osservandolo dalla dimora
della mia splendida libreria, in un vagabondaggio continuo nei recessi più
reconditi dell’animo umano.
La saga di
Bartimeus testimonia come, dove c’è magia, un cattivo di turno, una presa di
potere o supremazia è circoscritto un disegno in cui il Bene trionfa quasi
sempre sul Male. La porta di Tolomeo non è un eccezione, poiché ha raggiunto
l’orlo di scarpate altissime e zuppe di magia, sorpresa e felice di contemplare
questo magico paesaggio, disteso come una carta geografica ai miei piedi, una
narrazione molto simile da quella vissuta sino a questo momento.
Il ciclo di
Bartimeus è certamente un ciclo di romanzi che non lascia entusiasti o
emozionati nel proseguire le vicende. Eppure, per un forte impulso di
curiosità, terreno di caccia dove un osservatrice attenta come me ha trovato
tante testimonianze di un passato che non si riesce a soffocare completamente,
fra gruppi di maghi, mostri, golem, spiriti che ancora sopravvivono sulle
alture erbose di questo strambo paesaggio che ombreggiano su di me con fare
minaccioso.
Valutazione
d’inchiostro: 4
Altro autore, presenza fissa da te, che devo provare. :)
RispondiEliminaSi, dovevo completare la serie 🤗🤗. Attendo aggiornamenti 🤗
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