Buon giovedì sera, amici! Dall'ultima e
sbrigativa recensione, questa sera vorrei parlarvi di un romanzo che riposava
sui miei scaffali da un bel po'. Una storia che a dire il vero non ha una sua
storia, in cui ho potuto cogliere frasi cariche di emozioni. Taglienti,
penetranti, che vivisezionano suscitando un'infinità di sensazioni. Emozionano
come se non ci fosse altra possibilità di affidarci a questo strano destino.
In compagnia di due anime dannate, che ho
visto volteggiare verso l'interno, completamente stordita, sommersa dalla luce
e dal calore, dalla profusione dei colori degli amanti. L'anima completamente
catturata dalla storia di qualcuno che non è più di passaggio.
Titolo: Che tu sia per me il coltello
Autore: David Grossman
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 330
Trama: In un gruppo di persone, un uomo
vede una donna sconosciuta che con un gesto quasi impercettibile sembra volersi
isolare dagli altri. Commosso, Yair le scrive, proponendole un rapporto
profondo, aperto, libero da qualsiasi vincolo, ma esclusivamente epistolare. Più
che una proposta è un'implorazione e Myriam ne resta colpita, forse sedotta. Un
mondo privato si crea così fra loro, ognuno dei due offre all'altro ciò che mai
avrebbe osato dare a qualcuno, e in questo processo di svelamento Yair e Myriam
scoprono l'importanza dell'immaginazione nei rapporti umani e la sensualità che
si nasconde nelle parole. Finché Yair si rende conto che le lettere di quella
donna stanno aprendo un varco dentro di lui, gli chiedono con imperiosa
delicatezza una svolta nella sua vita interiore. Il risultato è un romanzo
avvolgente e "impudico" che ci mostra quanta strada bisogna
percorrere per vincere la paura e arrivare a toccare liberamente, con pienezza,
l'anima (e il corpo) di un altro essere umano.
Una
goccia, mille parole:
Perché
rinunciare a qualcosa? Perché rinunciare a tutto? Voglio tutto con te, perché
solo con te posso volere tutto. Perché forse solo attraverso questo prodigo
"tutto" ci verrà svelato, a poco a poco, l'essenza particolare che
può crearsi tra me e te, ma mai oltre due persone.
Cari Yair e Myriam
è da molto che non vi scrivo. Non metto giù qualche frase. Mi era
mancato tutto questo. Parlarvi. Parlaci. Anche adesso, mentre cerco di alleare
cose cui spero parlino, che aspettano sotto l'ombra di essere chiamate ed
evocate, prima che il fuoco della vita se le prenda e le ammutolisca, la mia
anima si strugge quando penso alle vostre risate, quando tremavate, quando vi
stringevate a me, perché, come con quei pochi cui ho istaurato un alleanza,
solo voi vi siete stretti completamente a me, nella vostra interezza, perché
siete vivi.
All'inizio non avevo capito cosa stessi leggendo: cercavo, come sempre,
una storia che potesse fare al caso mio, una reazione alle mie corse
spericolate e notturne fra anfratti bui, paradossi ( segni che alimentassero la
mia anima attraverso una manciata di parole, sparse qua e là ), ma gli occhi
hanno cominciato a impigliarsi in spassionate dichiarazioni d'amore, trame di
una storia che non ha veramente una sua storia e altri accessori di quello cui
mi piace attribuire l'aggettivo romantico. Di cui, in parte, non conosco ancora
nemmeno l'esistenza. E subito ho cominciato a scrivere, dopo di te, Yair, con
rassegnazione: baci fugaci, apostrofi rosa fra parole che non hanno un senso,
strani fremiti all'interno del corpo, spasmi finali di autoaffermazione, come
un ultima parola...
Potete immaginare cos'ho pensato mentre leggevo: è bellissimo tutto
questo. Una qualsiasi coppia d'innamorati farebbe tutto questo, questo e molto
altro. Ma questo voi già lo sapere, vero?
L'amore semplice, l'ottenebrante desiderio di cadere, quello variopinto
d'immagini su una nude parete bianca, quanti tipi d'amore esistono? Qual'è, in
effetti, la sua suprema essenza?
Per me descrivere l'amore è come se assuefatti da una strana felicità.
Anziché resisterle, ci avviciniamo ad essa e, mettendo a nudo la nostra anima,
disveliamo la luce dall'oscurità. Anche se non siamo mai capaci di evitare di
porci quei perpetui interrogativi sull'esserci o il non esserci, i motivi che
spesso ci inducono a iniettarci un'iniezione di verità per snaturare la nostra
essenza, dinanzi agli occhi del tempo.
Myriam, Yair, il vostro nome scorre caldo, esuberante, duro e morbido,
allo stesso tempo, sulla punta della mia lingua, grazie per essere rimasti con
me fin quando non cessarono questi spasmi d'amore involontari. Grazie per aver
raso quel brivido freddo del dubbio, che inaspettatamente mi colse impreparata.
Al vostro fianco, il mio cuore si è allargato senza alcun motivo. Scoppiava di
gratitudine perché sapeva di aver protetto qualcuno, che non potevano rimanere
indifesi nel mondo in cui si aggiravano liberi.
Per un attimo ho pensato che mi stesse prendendo in giro, è una possibilità
che considero sempre. Ma anche questa volta mi sono lasciata irretire e sono
tornata ad immergermi nella magia della vostra storia. Chi vi ha parlato degli
incauti sussulti del cuore? Confusi, innamorati, con un sorriso da ebete
stampato sul viso, mi sono lasciata avvolgere nella ragnatela del vostro amore
che, per una manciata di giorni, mi ha fasciato la pelle: il cuore, la testa,
ogni lembo della mia carne, completamente nuda.
E' stato possibile tutto questo, mi chiedo? Tutto questo lottare per
amore? Nessun uomo normale rivelerebbe così, in una manciata di parole, così
tanto sentimentalismo, i suoi piccoli segreti. Non mostrerebbe, con divertita
naturalezza, i suoi dubbi, le sue ansie, le sue paure. Un uomo di altri tempi,
ecco che cosa sei, Yair.
La cosa che mi ha colpito di più è stato il sorriso che avevi
scrivendo. L'ho notato immediatamente. Un sorriso nuovo per me, il sorriso di
una nuova storia intenta a interpretare il linguaggio complicato dell'amore,
privato e intimo, che mi ha procurato un'infinità d'emozioni e che mi ha
anticipato il piacere che desidero provare un giorno con un uomo grazie a
questi tuoi sforzi. Una sorta di rituale privato.
Ho come l'impressione che mi hai raccontato questa storia mentre eri
solo con i tuoi pensieri.
"Eccomi qui, davanti a te" è quello che ho avuto la
sensazione volessi dirmi. Ed io non ho fatto altro che ascoltarti. Si,
nonostante a volte sia stata un po' lenta a capirvi. Nonostante idee d'amore di
questo tipo mi hanno sempre dato un po' alla testa. Il vostro è stato un gesto
di seduzione originale, drammatico, passionale, forse un po' tragico: una
confessione dalla soglia morale della vostra insoddisfazione.
Adesso, che sono pronta a salutarvi e lasciarvi con la promessa di un
"arrivederci", penso di nuovo a quanto sono strane le lettere. Quando
leggevo le vostre lettere ero completamente altrove. Quando ne leggevo
qualcuno, mi trovavo in un vostro momento passato. Sono rimasta con voi in un
tempo in cui oramai non esiste più. Forse è da qui che deriva l'origine della
vostra tristezza che quasi ogni vostra lettera ha suscitato in me,
indipendentemente dal suo contenuto. Solo così ho capito il senso delle vostre
parole. Chi avrebbe mai potuto immaginare che alla fine sarebbe stato così? Io
che credevo di ridere, correre, arrampicarmi chissà dove...
Ho visto, forse per un istante, la pazienza di un ossessione che si è
impressa in me, presagendo ciò che mi sarei dovuta aspettare.
Con affetto e amicizia
la vostra sognatrice d'inchiostro
Voglio
svegliarmi ma non separarmi da te. E se mi sveglierò, non sarò con te come lo
sono ora.
Ciao!
RispondiEliminaQuesto libro deve essere davvero struggente.
Sono sicura che è bellissimo, ma non credo di riuscire a leggerlo, perlomeno adesso.
Anni fa ho sentito una splendida intervista che l'autore ha rilasciato e mia madre ha comprato "Qualcuno con cui correre", ma sono una persona troppo emotiva.
Di fronte a tanta malinconia, profondità e bellezza resto annichilita.
Al momento il massimo verso cui posso orientarmi è Treno Notte destinazione Lisbona di Pascal Mercier di cui ho letto le prime 30 pagine.
Non vedo l'ora di continuarlo.
Un salutone
Leryn
Ciao Leryn!! Quello di Grossman non é un romanzo semplice il cui approccio avviene con facilità. Tuttavia la bellezza, la malinconia di cui parli sono stati gli elementi primordiali che mi hanno spinta a leggerlo, ed apprezzarlo come speravo :) Il romanzo che hai citato, inoltre, dalla trama sembra davvero bello ;)
EliminaBuone letture, e un salutone anche a te :)