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martedì, settembre 27, 2016

Gocce d'inchiostro: Stolen - J. D. Hurt

Buon martedì, lettori! Come state? Come procedono le vostre letture? In un periodo non proprio brillante per le mie letture, Sogni d'inchiostro quest'oggi riprende vita con la recensione di un romanzo tutto all'italiana: Stolen dell'esordiente J. D. Hurt. Talentuosa e, devo dire, davvero bravissima che ha accompagnato la mia avanzata lenta fra i meandri di una storia che non potevo lasciarmi sfuggire. Una storia che non posso non consigliare caldamente, che potrebbe far parlare molto di sé, e che mi ha reso prigioniera degli stessi peccati inflitti ai personaggi.

Titolo: Stolen
Autore: J. D. Hurt
Prezzo ebook: 1,99 €
N° di pagine: 276
Trama: E' stato la mia salvezza, il conforto la gioia nel dolore più atroce. Ora è divenuto l'incubo, il buio. Il mostro che cova nell'ombra.
E' stata l'amore dell'infanzia, la bimba che consolavo dalle angherie della mia matrigna. Ora è tutto ciò che odio. Ora voglio solo vederla distrutta.
Andrew e Shiloh. Quando l'amore si trasforma in odio.

La recensione:

Talvolta non vedere è la soluzione migliore; probabilmente Dio ha regalato agli uomini l'oscurità per evitare che siano costretti a guardare le brutture del mondo. Forse il buio è sul serio un atto compassionevole che il grane creatore ha donato ai suoi figli più fortunati.

La storia, almeno da lontano, era di quelle che non potevo lasciarmi scappare. Una ragazza a metà, eternamente in fuga. Una "sommersa" a cui la vita ha sempre riservato cinismo e crudeltà, che ha sempre nutrito il desiderio di essere scaldata da un sole che, con i suoi raggi pallidi, possano accompagnarla nella sua avanzata lenta. Una giovane ma talentuosa autrice italiana che si è impegnata a usare la sua storia per fare della vita della sua creatura, un romanzo che sono certa ha riscontrato un margine di libertà in cui vi ha trovato rifugio.
Anni di letture di svariato genere mi anno fatto prendere consapevolezza che ognuno di noi vive nell'immaginazione altre vite. Spesso tentiamo di porre rimedio dalla limitatezza della nostra esistenza, e leggere la storia di Shiloh mi ha aiutato a vedere le gesta di questa eroina non allo stesso modo di come avrebbe potuto vederlo un lettore pretenzioso, piuttosto come effettivamente è stata.
Sul finire del mese di settembre, il desiderio di leggere una storia che potrebbe far parlare molto di se ha sprigionato la sua lucentezza dalla finestra virtuale dalla luce vaporosa del mio tablet, solleticando la mia pelle, dipingendo figure di carta colorata nel vuoto.
La passione ardente di un amore giovane e incondizionato che sfida ogni convenzione sociale, come uno straordinario poema amoroso, lambì il mio cuore di un ardente passione. Con la sua triste storia di ossessioni e possessioni, violenta come una scarica elettrica e capace di renderci prigionieri degli stessi peccati dei protagonisti. Shilo e Andrew. Due entità pronte ad amalgamarsi, ma confinati ognuno nel proprio spazio, senza la possibilità di andare da nessun'altra parte.
Quando le orbite dei loro satelliti si incrociarono, le nostre facce s'incontrarono. Forse, chissà, in quel momento anche le nostre anime erano a contatto. E nonostante questo non durò che un attimo, in cui ci ritrovammo ognuno nella nostra solitudine, vedevo perfetta la loro unione.
Nel silenzio delle mie riflessioni, li guardavo. I loro corpi caldi e sudati erano propri lì, davanti a me, erano gli stessi corpi che prima avevo visto muoversi all'unisono e che adesso sembravano cercarsi ancora. Erano sdraiati sul letto, con gli occhi chiusi, completamente appagati, fra bianche lenzuola deturpate da strani umori e acri odori. Mi era rimasto ancora nella mente la furia selvaggia della loro unione fisica, i loro visi ancora segnati dall'intensità delle emozioni, l'aria ancora satura della loro passione travolgente.
Vederli mi aveva mozzato il respiro, contorto le viscere, provare uno strano fremito diffondersi all'interno del corpo. Il mio cuore batteva furiosamente, il mio corpo ardeva se si lasciava trasportare dalla corrente torbida dei ricordi. Eppure riuscì a resistere, dovetti fermarmi a quel punto. Se mi fossi lasciata andare non sarei più tornata indietro. Ma tutto questo mi costò un enorme sacrificio.
Sono trascorse una manciata di minuti da quando ho terminato il romanzo e ho chiuso virtualmente le pagine con un dolore fortissimo al petto. Quando mi trovo in balia di sensazioni particolari, combattuta, scombussolata, in preda a sensazioni che non riesco nemmeno io a dar voce, rimango saldamente convinta che esistono storie capaci di logorare letteralmente il nostro animo. Come un treno in corsa che, arrestandosi davanti a un grande palazzo, sferraglia necessariamente sulle rotaie. Come un anima in pena che avanza inevitabilmente verso un baratro di disperazione e vede la distanza diminuire ad ogni passo senza poter evitare di cascarci dentro.
E' qualcosa di simile alla sofferenza, quella condizione di malessere che non ha alcun fondamento logico, dettata dagli incauti sussulti di un cuore ancora giovane. Eppure, quando sono soggetta a simili torture chiudo spontaneamente la porta della mia stanza sul mondo isolandomi con persone che profumano di carta e inchiostro. Indugiando impunemente più del necessario, origliando cose che non avrei dovuto ascoltare, intrufolandomi come una ladra fra le scalcinate mura di un'anonima università sbirciando senza ritegno nei loro cuori e alle loro spalle per seguire i loro movimenti.  Ho temporeggiato a tal punto, che la figura di due anime appassionate ma dannate, come una fiamma bruciava nella mia testa vivida e bellissima. Marchiando la mia pelle come un tatuaggio. Respirando la loro essenza come una frescura dell'aria. Scivolando impudicamente fra le bianche lenzuola che li avvolgono di notte, toccandoli e inebriandomi del loro calore, rivelandomi col corpo tutti i segreti che si portano nel cuore, ogni giorno. Attimi che potrebbero durare per sempre, o finire così come sono iniziati. Beandomi l'uno dell'altro fino all'ultimo respiro, rabbrividendo dal freddo oscuro della loro esistenza che divampa come un fuoco improvviso, ardente e luminoso, quando sono l'uno a fianco dell'altro.
Ho trascorso la mia vita leggendo fiabe infinite di amori interminabili. Intramontabili, rassicuranti, passionali, capaci di offuscare giornate perennemente grigie, sfolgorando e sfavillando il mio cuore come una dolce litania. Impennate amorose, spaventose ossessioni e possessioni, promesse ad una libertà che vengono messe alla prova prima o poi hanno dato forma a un graziosissimo disegno, un motivo memorabile ricco di sogni e fantasticherie. Così intenso che potrebbe diventare velenoso, causando talvolta una grande infelicità da cui tuttavia ho ricavato un certo conforto. Hanno cucito due lembi rossi che strisciavano l'uno verso l'altro, come due amanti in preda a una forza d'attrazione superiore, riempito il mio animo di una meravigliosa melodia, sentimenti che non hanno mai avuto una sua collocazione precisa. Stracci di un anima sognatrice e romantica, derivati dal nulla. Formati ruotando attorno al niente, come nuvole bianche che vagano nel cielo.
L'incontro tra me e i personaggi di questo straordinario romanzo è stato come una collisione fra due rocce, una lotta accanita in cui si resta tuttavia nettamente distanti. Mi ha ingannata, facendomi credere in qualcosa che non è vero; incuriosita, spingendomi a varcare la soglia dell'Inferno; inebetita, per la forza inarrestabile dei sentimenti che lega questi due bellissimi giovani, che osservano il lungo e impervio cammino della redenzione o della beatitudine eterna. Tentatori, molestatori, peccaminosi, folli che amano sguazzare in un fango di paure profonde e angosciose. Impositori, esitanti e testardi consapevoli della loro condizione di essere impotenti: redimere l'anima dai peccati inflitti alle loro povere membra, raggiungimento della libertà come elemento universale in una realtà in cui c'è ancora posto per la compassione, il conforto, la comprensione..
Stolen è una storia che osanna perennemente il sesso e l'amore romantico in tutte le sue sfumature la cui storia richiama alla mente amori senza tempo, anime inquiete e soddisfatte che vagano inconsapevolmente senza alcuna meta. Una tela raffinata ma reprensibile in cui l'autrice ha scritto la storia di due giovani che quando fanno sesso cercano la vita. Giungere ai vertici dell'amore non basta e dunque desiderano l'unione della carne come il fiato di tutta una vita. Giurano amore, fede, fiducia, respirando allo stesso ritmo. Due corpi in un unico battito.
E' una storia particolare che ha attirato la mia attenzione, sin dal principio. I personaggi, tuttavia, non li conoscevo. Ma, andando avanti nella lettura, pian piano, mi sono accorta che avevano acquisito una certa famigliarità. Ai miei occhi non possedevano più alcun segreto. Alcuna timidezza, celata sotto strati di paure o segreti sopiti dal tempo. Erano diventati prevedibili. Non manichini ombrosi privi di vita, ma persone a cui era stata infondata vita.
Lo spirito del romanzo ha tanto di famigliare, ci illustra le teorie sulle capacità del sesso di agire negativamente sulle persone. Alla fine, però, rivisto come realizzazione dei desideri più profondi; Shiloh cresce e scopre la natura dei suoi sentimenti, nella landa deserta del suo spirito, prima di congiungersi definitivamente a Weston - il suo bellissimo sole; Andrew riscrive la storia della sua vita su un corpo macchiato e sfreggiato. Ma solo troppo tardi si accorgerà del prezzo che dovrà pagare: ogni grumo di felicità che gli era stato deturpato, alla fine ha esagito un crudele risarcimento in cambio della sua redenzione.
Il romanzo della Hurt è un romanzo che, a mio avviso, possiede quei giusti elementi per far si che Stolen divenga quel genere di storia di cui sentiremo parlare in futuro: un amore tormentato e passionale; una matrigna malvagia e crudele; il senso d'insoddisfazione e inquietudine che aleggia intorno. L'esordio di un'autrice italiana che mi ha incastrato nella sua morsa, eccitato, emozionato e che, nella sua semplicità e originalità, ha abbacinato sempre più un frammento della mia vita. Una storia di pena eterna, tormenti, flagelli del cuore, nella quale i protagonisti rifocillano la loro anima con del sesso sfrenato, ma il cui il cuore continua a sanguinare con le sue ferite ancora aperte. Una congerie di avvenimenti amorosi, personaggi, istinti e ossessioni che concede immersioni infinite in uno stagno di emozioni, che quasi ci toccano, rendendoci felici più del necessario.           

I sogni sono bugie, illusioni che ci abbandonano sempre. E ci lasciano soli, maledettamente soli.

Valutazione d'inchiostro: 4 e mezzo

4 commenti:

  1. Ciao Gresi, vedo che questo romanzo ti ha proprio colpita, non l'ho letto ma dalle tue parole sembra molto interessante!

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    1. Ciao Ariel! Si, e molto devo dire :) Se ti interessa, te lo consiglio caldamente :)

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  2. Ciao Gresi sono felicissima che tu mi abbia trovata, così sono approdata qui sul tuo bellissimo blog e mi sono aggiunta ai lettori fissi per continuare a seguirti ^_^

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