Pages

lunedì, gennaio 09, 2017

Due chiacchiere con l'autore: Jd Hurt

L'autrice di cui avrò il piacere d'intervistare quest'oggi, approdata da pochissimo nel mondo dell'editoria con la sua strana storia di possessioni e ossessioni, fa parte di un paesaggio confuso a cui ho avuto il piacere di prestargli un po' d'attenzione. Quando la conobbi, non sapevo assolutamente niente di lei. Né che un romanzo semplice e apparentemente innocuo, raccontasse la passione forte e travolgente di due entità pronte ad amalgamarsi, ma confinati ognuno nel proprio spazio.
A poca distanza della Befana, l'autrice e la sua storia hanno scoperchiato una cornucopia che scuotendola un po' ha permesso al flusso delle emozioni di prendere vita. Con questa piccola intervista desidero dunque condividere con chi mi segue e legge, anche solo da poco tempo, tutto quello che riguarda la sua ideatrice e i suoi figli di carta. Carpendo qualunque segreto si celi sotto le sue semplici spoglie, interpretando la sua anima romantica e drammatica.

Ciao, Elena! Benvenuta nel mio piccolo angolo di Paradiso. Sono davvero felice di averti qui :) Raccontaci un po' di te: chi è Jd Hurt nella vita di tutti i giorni?
Ciao Gresi,
non sono abituata alle interviste, perciò se farò qualche errore ti prego di perdonarmi.
JD Hurt è il mio alter ego letterario, un avatar pazzo che ogni tanto ha bisogno di mettere nero su bianco le tempeste emotive che si agitano dentro me.
In realtà io sono Elena. Se devo descrivermi faccio fatica, perché sono contraddittoria, incoerente, con un animo anarchico del tutto insofferente alle regole. Forse è per quello che mi sono laureata in giurisprudenza... per conoscere le regole e sovvertirle almeno un po'. Comunque non lavoro in ambito giuridico, faccio tutt'altro nella vita. Amo la musica (ho sposato un chitarrista), adoro il rock in tutte le sue sfumature (grunge, heavy metal, new wave, punk).

Da dove nasce la storia?
Non so come nasca Stolen. So che è nato quest'estate dopo una vacanza in Spagna durante uno dei miei momenti più sereni.

Nel panorama della narrativa contemporanea attualmente stanno spopolando una miriade di generi. E, dopo la saga di Twilight (non so se tu ne abbia mai sentito parlare), il romantic suspense ha avuto larga diffusione. Nella storia di Shioloh ci parli di un amore che trascende ogni cosa, passione, tristezza, libertà e pentimento che hanno vasti richiami alle commedie tragiche e romantiche a cui sono affezionata. Cosa ti ha spinto a cimentarti con questo genere? Quali sono le tue idee in merito?
Per quanto riguarda il suspense romance non ho abbracciato volutamente questo genere. Forse è il genere che ha scelto me... ho un animo piuttosto crepuscolare, ai limiti del dark. Probabilmente non avrei potuto scrivere altro.

I ricordi sono un tema indiscusso di Stolen. Ricordi che dilaniano l'anima, estrapolati dal passato, capaci però di superare ogni ostacolo. Il romanzo vuole essere un inno alla forza dei ricordi, oltre che all'amore, e un insegnamento sul non aver paura di ricordare?
Stolen non è un inno ai ricordi né al superamento di essi. In realtà è più la descrizione di un'ossessione, di un sentimento tossico capace di ingoiare i protagonisti. In fondo io penso che per loro non ci sia redenzione (se non per West).

I tuoi personaggi sembrano molto indipendenti. Questa è anche una tua caratteristica?
Sì, credo di essere fin troppo indipendente, ai limiti dell'anarchico. Ma questo l'ho già detto.

La saga di Stolen è ambientata a New York, una città che ha sempre destato il mio fascino. Come mai questa scelta? Qual è il legame che intercorre tra questa città e le vicende narrate? Potevano svolgersi magari in qualche altro luogo?
Il romanzo può svolgersi solo e unicamente a New York. New York è la quarta protagonista del romanzo, così brutale, indifferente, viva, colorata e a suo modo romantica. La Grande Mela è la mia seconda patria, la città dove mi sono specializzata e che sento come casa.
Se potessi scegliere un personaggio del romanzo su cui scrivere una storia a parte, su quale cadrebbe la tua scelta e perché?
La Dark Necessities Series non è finita. Scriverò un romanzo su Marcia... perciò è lei il personaggio che avrà uno spin off.

L'illustrazione delle copertine hanno un significato particolare?
 Il rosso della cover di Stolen 1 rappresenta un fiore scomposto, poco nitido, rosso come il sangue. Rosso come il colore che lega Andrew e Shiloh. La seconda cover è un omaggio alla street art di Ravenna; anche se non ha legami con la storia di Shiloh, ho voluto far conoscere l'opera di questo artista anonimo che ha disegnato il viso di una ragazza piangente in uno dei sottopassaggi della città. Anzi approfitto del tuo blog per ringraziarlo... adoro il suo disegno.

Vuoi trasmettere qualche messaggio particolare ai lettori con la tua storia?
Non trasmetto mai messaggi nei miei libri. Non voglio creare dei romanzi con una “morale”; mi limito a raccontare delle storie.

Quali sono i tuoi autori preferiti?
 E' difficile fare un elenco dei miei autori preferiti, anche perché sono tanti. Ti dico che adoro gli scrittori americani della beat generation: Kerouac, Burroughs, Ginsberg. Ho un'adorazione per Bukowski e dipendo dalle poesie di Bob Dylan, Baudelaire e Jim Morrison. In realtà scrivo molte più poesie che prosa. Ma amo anche Dostoevskij, Emily Bronte, Poe, Lovercraft e i thriller; impazzisco per Dennis Lehane e Pierre Lemaitre. Darei un braccio per scrivere un thriller come Alex.

Pensi che il tuo stile abbia un ritmo che in qualche misura riecheggia i romanzi che leggi?
Magari avessi uno stile simile ai romanzi che leggo... sarei le persona più felice della terra.

C'è un momento della giornata in cui ti sembra di trovare più ispirazione per poter scrivere?
Scrivo meglio la notte o alle prime luci dell'alba (verso le cinque del mattino).


Una volta intessuta la trama, qual è il passo successivo nella creazione della storia e dei personaggi?
Trama e personaggi vanno di pari passo; di solito è la trama in sé a dare vita ai personaggi.

Quali sono state le sfide che hai dovuto affrontare, durante la stesura del romanzo?
La sfida più grossa nella stesura del romanzo è stato rendere in parole la profonda frattura che alberga in Shiloh; il fatto che sostanzialmente ami due uomini. Il suo essere divisa fra passato e presente.

Si dice che scrivere è trovare l'equilibrio tra il lato quasi trascendentale della storia e la capacità di non lasciarsi prendere troppo la mano, purché non siano i personaggi a travolgere completamente. Anche tu la pensi così?
Purtroppo o per fortuna io mi faccio travolgere completamente dai personaggi; perciò devo ammettere che mi faccio prendere ampiamente per mano dalla storia. Ma riconosco che il mio modo di scrivere non può definirsi tradizionale.

C'è qualcosa che cerchi di ottenere dalla scrittura? E, se si, perché scrivi?
Non voglio ottenere niente dallo scrivere. Scrivere per me è un'urgenza interiore che da sempre mi possiede e che penso morirà con me.

Come ti senti quando scrivi?
Quando scrivo sto bene e male allo stesso tempo. E' una sensazione difficile da descrivere; di sicuro mi assento da me stessa per catapultarmi in un mondo metafisico dove esistono solo i protagonisti della storia.

Quali sono, secondo te, gli aspetti positivi e negativi della scrittura?
Non so se la scrittura abbia degli aspetti “negativi”. Di sicuro per quanto mi riguarda è come un gigantesco, doloroso repulisti che avviene dentro me.

Della pila di libri che hai sul comodino, ce n'è uno che stai apprezzando particolarmente?
Sto leggendo “Storie di ordinaria follia” di Bukowski e che ve lo dico a fare....è meraviglioso anche se non per tutti.
C'è un romanzo che ti sarebbe piaciuto scrivere e che invece è stato qualcun altro a scrivere?
Il romanzo che avrei voluto scrivere è il Buio Oltre la Siepe di Harper Lee. C' è una bellezza nella pulizia interiore di Scout e Dill che ogni volta che lo leggo mi commuove. E poi c'è l'Alabama così decadente e immobile, arroventata, ingiusta eppure così perfetta... adoro i libri dove un luogo diviene personaggio, quasi protagonista.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Scriverai ancora?
Ovviamente scriverò ancora, per adesso mi sto dedicando alla storia di Marcia. E come sempre scrivo poesie; anche se non le pubblicherò mai perché dicono troppo di me ed io sono riservatissima.

Ad un lettore, ad una lettrice che non ha ancora letto i tuoi romanzi, quale consiglio gli daresti per farlo?
Consiglio ai lettori di avvicinarsi piano ai miei romanzi e con grande cautela... essendo molto oscuri e sofferti non sono per tutti.

Grazie, Elena, per questa bellissima chiacchierata! E' stato un onore, oltre che un piacere averti avuta qui, su Sogni d'inchiostro, come mia ospite :)
Grazie a te Gresi per la chiacchierata e per avermi ospitato nel tuo bellissimo blog.
 Elena 

4 commenti:

  1. Ciao Gresi, interessante questa intervista, mi ha fatto piacere conoscere almeno un po' l'autrice di un libro che mi ha intrigato molto. Stolen l'ho letto qualche settimana fa e tra un po' inizierò anche il seguito, sono molto curiosa.
    A dire il vero mi avevano sconsigliato questo libro per le scene un po' "forti", ma per fortuna è filato tutto liscio perché non mi hanno impressionato al punto di interrompere la lettura. Certo, la storia è di forte impatto e sicuramente non adatta a tutti, ma nel complesso è un libro che sono contenta di aver letto per le emozioni forti e contrastanti che ti suscita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao,Maria! Si, è vero! Il romanzo non è adatto a tutti. Non a chi, perlomeno, non è abituato a questo tipo di letture. Eppure io ho amato ogni singola pagina di questa serie: a esser proprio onesta, mi sono trovata con lo stomaco pieno di farfalle! L'ho promosso a pieni voti proprio perché pochi romanzi, sino ad oggi, mi hanno emozionato così. E, al di là delle tematiche un po accentuate, io me ne sono innamorata perdutamente 😊
      Se leggerai il secondo volume, capirai 😊😊

      Elimina
  2. Ciao Gresi! Un'intervista con domande toste e altrettante risposte che mettono in evidenza il forte carattere dell'autrice. Non ho ancora letto il libro ma lo farò sicuramente a breve! La tua intervista è stata davvero davvero interessante!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, Nik! Se dovesse capitarti di leggere questa serie, ti assicuro, non te ne pentirai :)

      Elimina