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giovedì, febbraio 16, 2017

Gocce d'inchiostro: Solo l'amore - Francesca Lesnoni


Dopo aver chiuso il romanzo di Francesca con un debole fruscio e una finestra virtuale dall'aria luminosa e vaporosa in cui ho avuto la fortuna di scorgere una storia delicata e profonda come i petali aggraziati di un fiore, restai a lungo seduta qui, dinanzi al mio pc, senza pensare a nulla in particolare. Avevo letto una storia che in un certo senso ha mantenuto un contatto, un alchimia che ha dato vita a un legame, e a cosa sono servite le parole se le parole in questo caso non bastano? Non una ragione sufficiente per restare indifferentemente inermi; il mio obiettivo era quello di scrivere una recensione di senso compiuto. Mi ci è voluto qualche minuto, ma, alla fine, le pagine fluirono senza coscienza né misura, senza altra volontà se non quella di stregare e avvelenare i pensieri e i sensi. E cessando di pensare ai miei tormenti e alle mie preoccupazioni, ho scritto spassionatamente questa recensione affinché qualcosa tornasse al suo posto. Per dar fuoco al mondo e consumarmi per lui. Riuscendo a non tenere a freno il mio bisogno impellente di mettere nero su bianco, le mie nitide impressioni su un romanzo drammatico, sentimentale e seducente proprio come questo.
Titolo: Solo l'amore
Autore: Francesca Lesnoni
Casa editrice: Selph pubblishing
Prezzo: 2,99€
N° di pagine: 155
Trama: Il fallimento, il dolore, il buio, persino l'orribile tiepidezza o il grigio, possono essere l'occasione per rialzarsi e riprendere a cercare...
I personaggi di questo piccolo, inconsueto romanzo ti prenderanno per mano, facendoti scoprire la bellezza ineffabile di ogni istante vissuto con amore... Senza che tu sappia come o perché, si aprirà un cammino nuovo che solo tu potrai percorrere...
Lucia è scomparsa... nessuno sa che fine abbia fatto la dolce sorella di Carlo, unico indizio un biglietto:  "Non preoccupatevi, sto bene. Vado dove ho sempre desiderato essere, da che ho memoria..."  Nessuno però si preoccupa realmente della sparizione di Lucia tranne Pier che, innamorato da sempre di lei, decide di prendersi un anno sabbatico per dedicarsi alla misteriosa ricerca.  Per sua fortuna Pier potrà contare sull'aiuto di alcune persone, come i signori Dardi, due amabili vecchietti, che gli consegneranno dei bigliettini scritti da Lucia; o Luigi, un sapiente tappezziere con la passione per la lettura, che lo aiuterà a mettere ordine nei suoi taccuini pieni di appunti e divagazioni; o l’amatissimo padre che, al momento opportuno, saprà cogliere una traccia importante…  Ma, prima di trovare Lucia, Pier dovrà confrontarsi con una diversa percezione di sé e degli altri, rivisitare la propria vita, comprendere qual è il suo vero sogno...  Grazie al suo intelligente umorismo e piccoli colpi di scena, Pier si ritroverà su un aereo diretto a Parigi.  Sarà lì che finalmente rincontrerà Lucia?   Anche se può sembrare stolto o paradossale o folle,  ho scelto la metà mezza piena del bicchier.

La recensione:

Vivere la propria diversità costa un prezzo altissimo. Ci uniformiamo anche se siamo nati tutti diversi, ognuno meravigliosamente diverso. Non esiste una persona uguale all'altra. Non esistono impronte uguali in miliardi di persone.


Dal principio, Solo l'amore aveva un certo fascino. Inconsapevolmente la sua autrice aveva varcato la soglia del mio piccolo angolo di Paradiso senza chiedere nulla in particolare. Ed io, cercando di dare un senso a parole di un libro aperto sfogliato dal tempo davanti agli occhi del mondo, ho fatto un bellissimo viaggio in un luogo che disgraziatamente conosco solo per sentito dire: Parigi. Ho passeggiato in compagnia di un uomo solo, contrito, alla ricerca della propria identità e dei ricordi di un amore non ancora sopiti dal tempo, e mi sono sforzata di concentrare l'attenzione su quello che ho effettivamente provato, sentito. Con quell'ottenebrante e irresistibile desiderio di capire, quell'ebbrezza di felicità; un battesimo magico che nella maggior parte dei casi capita a tanta gente.
Leggendo il romanzo di Francesca mi sono resa conto di questa strana felicità di cui parlo e, invece di resisterle, mi sono abbandonata completamente ad essa. Non ne conosco il modo ne il tempo. Questo è stato il mio atteggiamento, e quando capitò a Pietr era impreparato come tutti.
Forse tutto questo, questi sentimenti che non riesco a reprimere e a dare un freno sono dovuti dal fatto che, la storia che Francesca si porta dentro, l'ho sentita come mia. Guardandomi dentro con gli occhi di un altro, una voce sconosciuta che in un modo o nell'altro vivo quasi sempre sulla mia pelle come una bellissima esperienza.
Per una manciata di giorni l'ho seguito come un ombra, e solo quando tutto finì gli fui grata per questa strana vicinanza. Per essere stato chiaro e sincero, così sensibile e romantico, con un'inspiegabile motivazione che oltrepassa i limiti dell'impossibile. Incontrarlo, infatti, è stato come essere travolta da qualcosa di forte e inspiegabile. Un'incontro/scontro repentino, un amore che avrebbe potuto spalancare le porte del Paradiso.
Quando si avvicinò lentamente e posò le sue labbra vicino al mio orecchio, dalla sua voce gentile e delicata ascoltai una storia deliziosa, drammatica e veritiera che fu un balsamo per la mia anima giovane e romantica. Il suo benvenuto mi sospinse al largo, fra virgole di luce che trasmettono euforia e smarrimento, in una piccola cittadina, fra le braccia di un cuore puro che ama spassionatamente l'arte e i libri, il cui canto d'amore mi cullò fra le sue braccia. Si diffuse come una fluida melodia, animata da una volontà propria, catapultandomi fra le trame di una storia che mi è appartenuta.
In un pomeriggio di febbraio mite e soleggiato, mentre una cortina di nuvole e pioggia svanivano nell'atmosfera, Solo l'amore è stata quella sferzata di luce che ha illuminato l'oscurità come un fulmine. L'allodola vivace che si leva all'alba per destarci dal sonno con il suo trillo gioioso; la rondine aggraziata che porta la primavera, viaggiatrice instancabile che non può posarsi sulla terra. Ripristinando gli elementi, oltrepassando i confini dello spazio e del tempo.
Nella tempesta impetuosa della vita, che in un primo momento potrebbe scaldare al sole e in un successivo andare in frantumi contro gli scogli, così ripetitiva e noiosa, in cui persiste una certa malinconia. Un certo malessere, in quanto lui e la sua dolce metà non hanno saputo lasciarsi contagiare neppure dalla fugacità di un misero atto di felicità investita inevitabilmente anche dal più insignificante. Circondati da gente comune che attribuiscono alla loro vita titoli dei loro romanzi preferiti.
Scrivendo questa ennesima recensione, penso a quanta bellezza celino talvolta i romanzi. E quello di Francesca è uno di questi, profondo, travolgente, romantico, dolce, che mi ha soddisfatta non completamente ma come desideravo. Un ritratto alquanto realistico sulla solitudine, il desiderio di ricongiungersi all'amata. Il racconto d'amore di un uomo solo che va alla ricerca di se stesso, in cui spera ancora di trovare un sé bambino, ragazzo, goffo, timido, che ha vissuto in una terra verde sovrastata da un cielo azzurro, cosparso di purissimi cristalli. Dinanzi alle porte della vecchiaia, fragile nell'anima e appassionato come un magico tramonto che, emanando una luce intensa, cattura il cuore in una stretta ferrea non lasciandolo più.

Farsi riempire dalla luce … abbandonarsi alla luce … è questo che trasforma un'inquietudine infelice in una felice inquietudine?

Fra dubbi, paure, angosce, lanciati come un urlo dalla soglia morale della loro insoddisfazione, Pietr e Lucia alla fine divengono quello che avrebbero dovuto essere da tempo: due creature legate da un sentimento puro.
Quello di Solo l'amore è un romanzo seducente che possiede una sua magia: quella di un giovane uomo che, rovistando nella soffitta impolverata della sua anima, scoverà ricordi che credeva perduti e, soprattutto, amare la donna dei suoi sogni.
Drammatico, ammaliante, fa vibrare il cuore con una melodia tutta sua. E, convenzionale, nostalgico e, a modo suo, magico, ha lo stesso sapore delle storie d'amore tormentate e indimenticabili che mi piace leggere. Semplice, un po' triste e un po' amaro, una storia d'amore appassionante che ha incontrato i miei gusti di lettrice. Un inno agli affetti, all'amore, alla vita, alla speranza e ai ricordi gelosamente custoditi dal tempo.

"Come si fa a nascondere l'amore? Quando abbiamo la grazia di sentirlo, in noi stessi, in un'altra persona, in una parola, in un gesto, il nostro cuore ricomincia a battere, torna a essere carne che vince la durezza della pietra".

Valutazione d'inchiostro: 4

6 commenti:

  1. Anch'io ho in lettura questo libro, sono felice che ti sia piaciuto, spero che piaccia anche a me

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  2. Ciao Gresi! Le tue recensioni sembrano quasi delle poesie, è bellissimo leggerle perché rendono sempre affascinanti libri che non conosco neanche, come in questo caso. La trama è molto particolare e mi incuriosisce e poi gli autori emergenti riservano spesso belle sorprese. Da leggere sicuramente!

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  3. Felice che ti sia piaciuto Gresi, a me invece è piaciuto poco ma penso che la bellezza dei libri sia proprio questa: che a ognuno susciti sensazioni diverse

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