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giovedì, agosto 31, 2017

Gocce d'inchiostro: La casa del vento e delle ombre - Deborah Lawrenson

Leggendo il romanzo della Lawrenson ho avuto l'impressione di aver assistito a una sorta di rivelazione. E' stato davvero rincuorante leggere la storia di un'autrice di cui conoscevo solo per sentito dire, e solo alla fine constatare che nella vita bisogna credere fermamente in qualcosa, vedere i resti di una famiglia comune ma d'altri tempi che solo la distanza ha conservato intatta!
Avrei potuto far perdere le mie tracce in questo piccolo paesino della Svizzera seguendo gli itinerari della bella Eve, viaggiatrice alla scoperta di qualcosa. Anche io sono stata trascinata dalle sue tortuose avventure … E il risultato? Non esattamente eclatante per come speravo. Presa dallo sgomento all'idea di questa giovane americana di buona famiglia, educata e riservata, che non mi ha accolta entusiasta nel migliore dei modi, lentamente mi sono vista dimenticata, insidiata in una storia che non ho sentito come mia. Lasciandomi sola come una viaggiatrice abbandonata nell'immensità di un cosmo. Insoddisfatta e rancorosa della strada che inconsapevolmente avevo imboccato.
Titolo: La casa del vento e delle ombre
Autore: Deborah Lawrenson
Casa editrice: Piemme
Prezzo: 18, 50 €
N° di pagine: 419
Trama: Ci sono profumi in grado di parlare al nostro cuore; alcuni sono sensuali e misteriosi, inafferrabili, altri fanno riaffiorare ricordi che pensavamo sepolti per sempre nei recessi della memoria, altri ancora rivelano la vera natura di persone o luoghi che eravamo sicuri di conoscere. Ma esistono anche profumi in grado di presagire qualcosa di terribile. Questo è ciò che è stata costretta ad imparare Eve, una giovane donna americana che per amore ha lasciato tutto, il lavoro, la famiglia, gli amici, e che ora per quell'amore potrebbe perdere molto di più. Il giorno in cui aveva incontrato Dom, aveva capito di aver finalmente trovato l'uomo della sua vita. Lui era affascinante, maturo e, soprattutto, il suo passato era avvolto nel mistero. Dopo qualche settimana trascorsa insieme, le aveva proposto di seguirlo nel Sud della Francia in una vecchia casa abbandonata da anni, Les Genévriers, circondata da campi di lavanda. La loro prima estate insieme si era rivelata meravigliosa, le giornate si susseguivano pacifiche tra la musica, i libri e i profumi della campagna. Con l'arrivo dell'autunno, però, qualcosa tra loro si era incrinato. Le insistenti domande di Eve sul suo passato avevano spinto Dom a una freddezza che non aveva mai dimostrato. E poi c'erano le strane ombre che continuavano ad apparire in giardino, sempre accompagnate da un particolare profumo, e che sembrava scrutare ogni movimento di Eve. La casa che inizialmente l'aveva accolta, in realtà nascondeva un segreto che la sua razionalità non poteva e non voleva comprendere. Un segreto che ora potrebbe aprirle gli occhi sull'uomo che ha accanto e sull'inscindibile legame tra amore e morte.

La recensione:
Quella sera, non dando ascolto al buon senso, sono uscita dalla mia camera sospettando dove mi avrebbero condotta i miei passi. L'aria attorno era satura di un sottile incanto e di una forza appassionante. Una fievole luce disegnava strisce colorate ai bordi dell'anima di questa storia. Un alone scarlatto svaniva nel cielo e disegnava il profilo dei cornicioni e dei tetti. Gruppi di fantasmi andavano e venivano dalle loro vite alla ricerca di niente in particolare, dal tempo o dall'oblio. Mi sono unita al loro flusso finché non giunsi ai piedi di un antica dimora, dove ho incrociato una giovane e avvenente donna che si era recata in Svizzera per lavoro, come se si trattasse di una sorta di miracolo.
Prima di rendermene conto, avevo messo piede fra le pagine bianche di questa storia senza dover fare conto con la mia coscienza. Avevo deciso di restare lì per qualche giorno quando mi accorsi che Eve, come se avesse avvertito la mia presenza, aveva da dirmi molto più di quel che credevo. Valutai le mie opzioni. Non potevo avvicinarmi a questa storia senza essere vista. L'immagine di una figura vaporosa dall'aria luminosa che si stagliava come una sentinella sul sentiero di una casa abbandonata non mi invitava di certo a espormi un centimetro più del necessario. Da qui avrei potuto afferrare quella piccola corda invisibile, che legava il mondo di qua con quello di là, per raggiungere la parte di questo giardino. La giovane Eve, disillusa e disincantata, mi aveva invitato a entrare. Forse, chissà quando, un giorno riuscirà finalmente a far installare anche me. Avrei viaggiato con i libri e l'immaginazione e, come tante altre storie, avrei conservato un ricordo particolare.
Se osservo la scena, e con le parole di Eve ancora fresche nella memoria, non ho potuto fare a meno di avvertire la presenza di piccoli gruppi di anime che come una ventata di aria hanno visto sogni e speranze infrangersi, alla luce tremula della candela della vita.
Non proprio fedele alle mie previsioni, il romanzo della Lawrenson sfoggiò un comportamento non attinente a quello sperato. Mi sono lanciata con impeto e passione preparandomi a questa nuova storia, che mi strappò qualche smorfia ma un sentito abbraccio alla protagonista.
Eppure quella della Lawrenson è stata il genere di storia che ho scoperto per caso. Storia di coraggio, speranza, abbandono, d'incredibile sete di vita che mi ha mostrato la forza obsoleta del passato, eroine problematiche e perennemente ansiose la cui unica colpa, nella maggior parte dei casi, risiederà nell'aver sepolto facilmente un passato che, in poco tempo, tornerà nuovamente a bussare alla loro porta.
Privo di pathos, ma dotato di una sottile incanto, La casa del vento e delle ombre mi ha permesso di avventurarmi fra le sue pagine passeggiando in tranquilla solitudine, senza curarmi di ciò che mi circondava, convinta con tutti i sensi di aver imboccato la giusta strada. Nella luce tremolante della mia abajour, sagome bianche e slanciate lasciavano scie a forma di diamante sulla superficie blu inchiostro del cielo. Per qualche giorno la mia vita si era ridotta a immagini e impressioni che mi hanno abbagliato, in qualunque posto rivolgevo lo sguardo, scrutando con la mente sagome aggirarsi furtive in un tempo che è sempre stato lì, a partire dall'epoca in cui ha avuto inizio questa storia.
Mutevoli chiazze di luce improvvisa e ombra che ho da sempre visto, sin da quando ho messo piede in questa storia, hanno dato vita a questo posto, me l'hanno fatto rivedere com'era un tempo. Avvenuto come un alito di vento tra gli alberi di un cortile, come un'eterea essenza di lavanda. Per tutto il tempo non ho fatto altro che rimanere nascosta, in agguato, sullo sfondo di una storia che mi è stata raccontata. Sebbene io avrei voluto parlasse diversamente. Ma chi avrebbe rifiutato di leggere una storia che parla di fantasmi e profumi? La fugacità di un misero atto d'amore, lettere o fogli sparsi in una stanza troppo capiente, segreti di una generazione che non è più la nostra. Chi non avrebbe desiderato perdersi fra le sue pagine? Provare sulla pelle la bellezza di un sogno ancora irrealizzabile per molti, vestire i panni di alcune figure femminili della letteratura ottocentesca che vivono un amore tormentato e impossibile e nutrire il bisogno primordiale di appartenenza, in cui l'uno non può vivere senza l'altro?
Io, che mi definisco un'inguaribile romantica e che sono sempre stata affascinata dalle grandi, intense e passionali storie d'amore. Io, che sono sempre stata invaghita dell'amore in tutte le sue sfumature o forme. Io, proprio come Eve. Così determinata, ambiziosa e appassionata.
Essenziale, piacevole, scabro e privo di pathos, La casa del vento e delle ombre mi ha permesso di rimanere ancorata a questa storia come le vestigia delle storie che sono qui riportate, con tutte le sue gioie, dolori o paure. Un inno alla vita, un continuo divenire di inizio e fine con il quale l'autrice ha tessuto una storia che profuma di lavanda, boccioli di rosa, germogli ancora freschi e profumati e che si camuffa tra i dolorosi ricordi di una donna ignara della vita e del caso.
Una storia profonda, delicata e sensibile che promette molto più di quel che dà e che, su uno scenario fresco e bucolico, si snoda tra famiglie ricche prossime alle nozze e ricercatori infallibili appartati in qualche squallido vicolo della città.

Valutazione d'inchiostro: 3

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