Leggendo
il romanzo della Lawrenson ho avuto l'impressione di aver assistito a una sorta
di rivelazione. E' stato davvero rincuorante leggere la storia di un'autrice di
cui conoscevo solo per sentito dire, e solo alla fine constatare che nella vita
bisogna credere fermamente in qualcosa, vedere i resti di una famiglia comune
ma d'altri tempi che solo la distanza ha conservato intatta!
Avrei potuto far perdere le mie tracce in questo piccolo paesino della Svizzera seguendo gli itinerari della bella Eve, viaggiatrice alla scoperta di qualcosa. Anche io sono stata trascinata dalle sue tortuose avventure … E il risultato? Non esattamente eclatante per come speravo. Presa dallo sgomento all'idea di questa giovane americana di buona famiglia, educata e riservata, che non mi ha accolta entusiasta nel migliore dei modi, lentamente mi sono vista dimenticata, insidiata in una storia che non ho sentito come mia. Lasciandomi sola come una viaggiatrice abbandonata nell'immensità di un cosmo. Insoddisfatta e rancorosa della strada che inconsapevolmente avevo imboccato.
Avrei potuto far perdere le mie tracce in questo piccolo paesino della Svizzera seguendo gli itinerari della bella Eve, viaggiatrice alla scoperta di qualcosa. Anche io sono stata trascinata dalle sue tortuose avventure … E il risultato? Non esattamente eclatante per come speravo. Presa dallo sgomento all'idea di questa giovane americana di buona famiglia, educata e riservata, che non mi ha accolta entusiasta nel migliore dei modi, lentamente mi sono vista dimenticata, insidiata in una storia che non ho sentito come mia. Lasciandomi sola come una viaggiatrice abbandonata nell'immensità di un cosmo. Insoddisfatta e rancorosa della strada che inconsapevolmente avevo imboccato.
Titolo:
La casa del vento e delle ombre
Autore:
Deborah Lawrenson
Casa
editrice: Piemme
Prezzo:
18, 50 €
N° di
pagine: 419
Trama:
Ci sono profumi in grado di parlare al nostro cuore; alcuni sono sensuali e
misteriosi, inafferrabili, altri fanno riaffiorare ricordi che pensavamo
sepolti per sempre nei recessi della memoria, altri ancora rivelano la vera
natura di persone o luoghi che eravamo sicuri di conoscere. Ma esistono anche
profumi in grado di presagire qualcosa di terribile. Questo è ciò che è stata
costretta ad imparare Eve, una giovane donna americana che per amore ha
lasciato tutto, il lavoro, la famiglia, gli amici, e che ora per quell'amore
potrebbe perdere molto di più. Il giorno in cui aveva incontrato Dom, aveva
capito di aver finalmente trovato l'uomo della sua vita. Lui era affascinante,
maturo e, soprattutto, il suo passato era avvolto nel mistero. Dopo qualche
settimana trascorsa insieme, le aveva proposto di seguirlo nel Sud della
Francia in una vecchia casa abbandonata da anni, Les Genévriers, circondata da
campi di lavanda. La loro prima estate insieme si era rivelata meravigliosa, le
giornate si susseguivano pacifiche tra la musica, i libri e i profumi della
campagna. Con l'arrivo dell'autunno, però, qualcosa tra loro si era incrinato.
Le insistenti domande di Eve sul suo passato avevano spinto Dom a una freddezza
che non aveva mai dimostrato. E poi c'erano le strane ombre che continuavano ad
apparire in giardino, sempre accompagnate da un particolare profumo, e che
sembrava scrutare ogni movimento di Eve. La casa che inizialmente l'aveva
accolta, in realtà nascondeva un segreto che la sua razionalità non poteva e
non voleva comprendere. Un segreto che ora potrebbe aprirle gli occhi sull'uomo
che ha accanto e sull'inscindibile legame tra amore e morte.
La
recensione:
Quella
sera, non dando ascolto al buon senso, sono uscita dalla mia camera sospettando
dove mi avrebbero condotta i miei passi. L'aria attorno era satura di un
sottile incanto e di una forza appassionante. Una fievole luce disegnava
strisce colorate ai bordi dell'anima di questa storia. Un alone scarlatto
svaniva nel cielo e disegnava il profilo dei cornicioni e dei tetti. Gruppi di
fantasmi andavano e venivano dalle loro vite alla ricerca di niente in
particolare, dal tempo o dall'oblio. Mi sono unita al loro flusso finché non
giunsi ai piedi di un antica dimora, dove ho incrociato una giovane e avvenente
donna che si era recata in Svizzera per lavoro, come se si trattasse di una
sorta di miracolo.
Prima
di rendermene conto, avevo messo piede fra le pagine bianche di questa storia
senza dover fare conto con la mia coscienza. Avevo deciso di restare lì per
qualche giorno quando mi accorsi che Eve, come se avesse avvertito la mia
presenza, aveva da dirmi molto più di quel che credevo. Valutai le mie opzioni.
Non potevo avvicinarmi a questa storia senza essere vista. L'immagine di una
figura vaporosa dall'aria luminosa che si stagliava come una sentinella sul
sentiero di una casa abbandonata non mi invitava di certo a espormi un
centimetro più del necessario. Da qui avrei potuto afferrare quella piccola
corda invisibile, che legava il mondo di qua con quello di là, per raggiungere
la parte di questo giardino. La giovane Eve, disillusa e disincantata, mi aveva
invitato a entrare. Forse, chissà quando, un giorno riuscirà finalmente a far
installare anche me. Avrei viaggiato con i libri e l'immaginazione e, come
tante altre storie, avrei conservato un ricordo particolare.
Se
osservo la scena, e con le parole di Eve ancora fresche nella memoria, non ho
potuto fare a meno di avvertire la presenza di piccoli gruppi di anime che come
una ventata di aria hanno visto sogni e speranze infrangersi, alla luce tremula
della candela della vita.
Non
proprio fedele alle mie previsioni, il romanzo della Lawrenson sfoggiò un
comportamento non attinente a quello sperato. Mi sono lanciata con impeto e
passione preparandomi a questa nuova storia, che mi strappò qualche smorfia ma
un sentito abbraccio alla protagonista.
Eppure
quella della Lawrenson è stata il genere di storia che ho scoperto per caso.
Storia di coraggio, speranza, abbandono, d'incredibile sete di vita che mi ha
mostrato la forza obsoleta del passato, eroine problematiche e perennemente
ansiose la cui unica colpa, nella maggior parte dei casi, risiederà nell'aver
sepolto facilmente un passato che, in poco tempo, tornerà nuovamente a bussare
alla loro porta.
Privo
di pathos, ma dotato di una sottile incanto, La casa del vento e delle
ombre mi ha permesso di avventurarmi fra le sue pagine passeggiando in
tranquilla solitudine, senza curarmi di ciò che mi circondava, convinta con
tutti i sensi di aver imboccato la giusta strada. Nella luce tremolante della
mia abajour, sagome bianche e slanciate lasciavano scie a forma di diamante
sulla superficie blu inchiostro del cielo. Per qualche giorno la mia vita si
era ridotta a immagini e impressioni che mi hanno abbagliato, in qualunque
posto rivolgevo lo sguardo, scrutando con la mente sagome aggirarsi furtive in
un tempo che è sempre stato lì, a partire dall'epoca in cui ha avuto inizio
questa storia.
Mutevoli
chiazze di luce improvvisa e ombra che ho da sempre visto, sin da quando ho
messo piede in questa storia, hanno dato vita a questo posto, me l'hanno fatto
rivedere com'era un tempo. Avvenuto come un alito di vento tra gli alberi di un
cortile, come un'eterea essenza di lavanda. Per tutto il tempo non ho fatto
altro che rimanere nascosta, in agguato, sullo sfondo di una storia che mi è
stata raccontata. Sebbene io avrei voluto parlasse diversamente. Ma chi avrebbe
rifiutato di leggere una storia che parla di fantasmi e profumi? La fugacità di
un misero atto d'amore, lettere o fogli sparsi in una stanza troppo capiente,
segreti di una generazione che non è più la nostra. Chi non avrebbe desiderato
perdersi fra le sue pagine? Provare sulla pelle la bellezza di un sogno ancora
irrealizzabile per molti, vestire i panni di alcune figure femminili della
letteratura ottocentesca che vivono un amore tormentato e impossibile e nutrire
il bisogno primordiale di appartenenza, in cui l'uno non può vivere senza
l'altro?
Io,
che mi definisco un'inguaribile romantica e che sono sempre stata affascinata
dalle grandi, intense e passionali storie d'amore. Io, che sono sempre stata
invaghita dell'amore in tutte le sue sfumature o forme. Io, proprio come Eve.
Così determinata, ambiziosa e appassionata.
Essenziale,
piacevole, scabro e privo di pathos, La casa del vento e delle
ombre mi ha permesso di rimanere ancorata a questa storia come le
vestigia delle storie che sono qui riportate, con tutte le sue gioie, dolori o
paure. Un inno alla vita, un continuo divenire di inizio e fine con il quale
l'autrice ha tessuto una storia che profuma di lavanda, boccioli di rosa,
germogli ancora freschi e profumati e che si camuffa tra i dolorosi ricordi di
una donna ignara della vita e del caso.
Una
storia profonda, delicata e sensibile che promette molto più di quel che dà e
che, su uno scenario fresco e bucolico, si snoda tra famiglie ricche prossime
alle nozze e ricercatori infallibili appartati in qualche squallido vicolo
della città.
Valutazione d'inchiostro: 3
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