Titolo: Black Friars. L'ordine della spada
Autore: Virginia De Winter
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 19,50€
N° di pagine: 682
Trama: Chi è Eloise Weiss? Perché il più antico vampiro della stirpe di Blackmore abbandona per l'eternità suscitando le ire di Axel Vandemberg, glaciale Princeps dello Studium e tormentato amore della giovane? La Vecchia Capitale si prepara alla Vigilia di Ognissanti e il coprifuoco è vicino perché il Presidio sta per aprire le sue porte. Il lento salmodiare delle orde di penitenti che si riversano per le vie, in cerca di anime da punire, è il segnale per gli abitanti di affrettarsi nelle proprie case, ma per Eloise Weiss è già troppo tardi. Scambiata per una vampira, cade vittima dell'irrazionalità di una fede che brucia ogni cosa al suo passaggio. In fin di vita esala una richiesta d'aiuto che giunge alle soglie della tomba dove Ashton Blackmore, un redivivo secolare, riposa protetto dalle ombre della Cattedrale di Black Friars. Il richiamo della ragazza è un sussurro che si trasforma in ordine, irrompe nella sua mente e lo riporta alla vita. Nobili vampiri di vecchie casate, spiriti reclusi e guerrieri, eroici umani e passioni che il tempo non è riuscito a cancellare.
La
recensione:
La
giovane Eloise mi accompagno ai piedi della Vecchia Capitale, alle soglie di
una città misteriosa che da sempre desta il mio fascino. Negli ultimi preziosi
giorni insieme, mi svelò qualcosa di cui io ignoravo completamente l'esistenza,
una lugubre sequenza di nozioni, misteri e torbidi inganni che ammantavano il
tutto. Capì che non avrei avuto licenza fino al termine della sua storia. Poi
mi aspettavano altri due romanzi. Mi guardai intorno e ammirata pensavo quanto
fossi stata fortunata ad incontrare una donna avvenente, forte e orgogliosa
proprio come Eloise. Un semplice gesto, prendere la mia piccola mano e
stringerla nelle sue, mi aveva trasmesso tutto ciò che avevo dimenticato
qualche anno fa, ed io risposi aumentandone la pressione ed accogliendo questa
meravigliosa storia nel mio cantuccio personale. Arrivai dinanzi al Presidio,
ma non vi entrai. Eravamo uno di fronte all'altro. Una piacevolissima aria punse
le mie guance calde, inaspettatamente senza nemmeno che io me ne accorgessi, ma
subito fui trascinata in mezzo a schiere di vampiri avvenenti e muscolosi;
cavalieri armati di cappa e spada; damigelle stupide e quasi sempre in pericolo.
Una parte disincantata del mio essere provò un fascino inspiegabile, sapendo di
aver acquistato una vecchia amica dalla quale avrei potuto cercare rifugio
nelle settimane a venire. Lo avevo fatto ieri, ad esempio, nella mia camera, in
un pomeriggio soleggiato di fine settembre, in compagnia della mia dolce metà.
Baciavo il mio angelo custode immaginando Eloise e Alex stringersi forte e
baciarsi mentre fuori imperversava il finimondo. Una giovane autrice italiana
mi aveva urlato qualcosa alle orecchie. Eloise piangeva sulla sua camicia
inamidata, e il dolore e i dispiaceri le facevano protendere le labbra su
quelle del principe.
Avevo
deciso di abbracciare questa storia con la consapevolezza che, quando sarebbe
tutto finito, non avrei più sentito il bisogno di escogitare espedienti che mi
impedissero di rimanere cauta. Incuriosita e consapevole della mole per nulla
ridotta del romanzo, badai a non andare oltre i miei buoni propositi e questo
splendido incontro giungesse al capolinea prima di Halloween. Mi dissi che due
amanti così focosi, peccaminosi e, allo stesso tempo, particolari nella loro
magnificenza. Sapevo che il futuro li avrebbe visti assieme, e impunemente non
volsi le spalle a certe intimità più audaci. Ciò che avevo più a cuore adesso
era di sapere se il loro amore avrebbe coronato per sempre, tramite qualche
redivivo o una semplice maledizione, e sebbene non pensassi ad altro nei
momenti liberi, mi sforzai di divorare queste quasi settecento pagine come se
priva di volontà.
Dal
canto mio, leggere di storie di amanti protettivi o sfortunati in cui finisco
per essere fatta a pezzi, in pezzi così piccoli che non rimane abbastanza, di
me, per rimettermi insieme, avrebbe incontrato alcuni dei sentimenti che mi si
agitavano dentro. Probabilmente è qualcosa di assolutamente volontario, dato
che ogniqualvolta io decido di leggere romanzi di questo tipo non faccio niente
per non farmi cullare dalla corrente del sentimento, confondendo la realtà con
la fantasia scambiando qualche volta ciò che mi circonda realmente e quello che
accade nella mia testa.
Schiere
di vampiri pronti a combattere una guerra sanguinosa, cavalieri di alto
lignaggio armati di cappa e spada, gruppi di anime dannate, peccaminose che
camminano sul sentiero della vita come fiati di vapore. Ognuno diretti verso
una strada senza uscita, un tunnel in cui è impossibile scorgere la luce,
guidati dalla voce carezzevole di un abile cantastorie che, riesumando questa
storia dalle lande deserte del suo animo, gli ha donato la vita. Aprire una porta
sull'anima ed entrarci letteralmente dentro.
Della
saga di Black Friars serbo ricordi
meravigliosi; ricordi imprescindibili, che segnano l'anima e che, seducendola e
rovinandola, mi hanno trasportata lunga una corrente sinuosa e naturale. E'
stato incredibile come, in una città che sin dal primo sguardo sedusse il mio
spirito, si sono intrecciate e sovrapposte le azioni di pedine ignare di un
disegno sconosciuto ai loro occhi. In racconti in cui il silenzio si prolunga
per quasi tutta la durata della saga che, nonostante tratti di vampiri e
maledizioni, appassiona, emoziona, sconcerta, inducendoci a divorare le pagine
in una manciata di giorni.
L'ennesima
storia surreale e fantastica esposta ai venti lenti e tortuosi della vita in
cui l'autrice, Virginia De Winter, ha composto una melodia meravigliosa che
catapulta in un epoca in cui io avrei voluto vivere, inducendomi a provare
quelle emozioni indefinibili che prendono quando leggo storie straordinarie
come queste. In un momento un po' particolare della mia vita ha preso il sopravvento,
e rimanendo saldo ai bordi della mia anima ha annientato letteralmente il mio
spirito, trasmettendo emozioni inspiegabili. Perlomeno questo è quello che mi
piace pensare.
Black Friars. L'ordine
della spada è il secondo volume - primo a dire il
vero, secondo l'ordine di pubblicazione - delle meravigliose avventure che
vedono come protagonista Eloise Weiss. Un opera in cui il vecchio si mescola al
nuovo, colmo di speranza, romanticismo, magia ed esoterismo, che riesce a
spiccare il volo e a compiere persino innumerevoli voli pindarici. Questa, la
storia di Eloise e Axel, raffigurata come un eroina testarda in combutta col
suo amato principe. Questa, la storia di passioni sopite dal tempo, vampiri di
casate nobiliari e antiche leggende, scoprendomi ai confini di una realtà dura
e un po' ingiusta.
La
lettura di questi primi due volumi è stata compiuta così, senza che nemmeno io
me ne accorgessi. Probabilmente volevo solo convincermi che sarebbe stato
meglio per me; per allietare il mio spirito. Raccontando fosse la cosa migliore
da fare; quella più interessante. E alla fine è andata esattamente come
speravo: mi ha trasmesso un forte senso di benessere, quasi felicità, che
volteggiando nell'aria come ombre oscure e perennemente presenti, hanno
allietato giornate terribilmente tediose e infinite.
Valutazione
d'inchiostro: 5
Come ti ho già scritto nel post dove hai recensito L'ordine della chiave, ho adorato questo libro, così come ora ho adorato la tua recensione. Comunque io ero innamorata di Ashton Blackmore, meno di Axel, almeno all'inizio perché dopo ha conquistato la mia stima xD
RispondiEliminaGrazie, Maria! Davvero hai aamto Ashton?!? Beh, non ti nascondo che per qualche pagina sono rimasta anch'io incantata dal temperamento di Ashton... Ma poi Axel ha prevalso su tutto XD
Eliminasei entrata anche tu nel tunnel Black Friars che bello! Amo questa saga, l'ho letta e riletta più volte e per me è perfetta. E Axel mi ha rapito il cuore
RispondiEliminaSono d'accordo! Una delle più belle saghe in circolazione ☺☺
Eliminarecensione molto interessante, "pittoresca" per restare in tema! non ho mai letto questo libro ma sono innamorata dello stile di Virginia De Winter: di lei ho letto la fanfiction sulla Dramione di cui me ne innamorai: il fluire della narrazione è accattivante e avvincente, una volta iniziato a leggere qualcosa di suo è impossibile staccare gli occhi dalle pagine!
RispondiEliminaricordo ancora quante notti insonni ho passato leggendo le sue bellissime fanfition: devo ammettere che ho un po' di timore nel leggere il suo libro, oltre che per la mole, perché le storie di vampiri, licantropi ecc non mi hanno mai affascinata! spero di dare una possibilità a questo libro nel futuro!
Grazie! :) Beh, Sabrina, anch'io mi ero stancata di leggere storie di vampiri e licantropi. Ma ti assicuro che questa serie è davvero bellissima :) Perciò se ti ispira, anche se un pochino, te la consiglio caldamente :)
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