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mercoledì, novembre 08, 2017

Gocce d'inchiostro: Magic - V. E. Schwab

Mi sono mossa con una certa cautela per non incorrere in nessuna delusione nel leggere questo avvincente ma poco originale romanzo, mentre mi apprestavo a scovare le fondamenta di una storia che è stata costruita in maniera alquanto complessa. Per qualche oretta abbandonai la storia di Lyria e del mondo magico in cui era capitata, e iniziai questo nuovo viaggio in pomeriggi che da qualche tempo a questa parte mi scoprono peregrinare come un anima in pena casa casa.
Il risultato? Scopritelo, se vi va, addentrandovi senza paura nelle pagine di questo nuovo romanzo fantasy, dove ho trovato incredibili avventure ma che non si sono rivelate all'altezza delle mie aspettative. Perlomeno non completamente.








Titolo: Magic
Autore: V. E. Schwab
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 416
Trama: Kell è uno degli ultimi maghi rimasti della specie degli Antari ed è capace di viaggiare tra universi paralleli e diverse versioni della stessa città: Londra. Ci sono infatti la Rossa, la Bianca, la Grigia e la Nera, dove accadono cose diverse in epoche differenti. Kell è cresciuto ad Arnes, nella Londra Rossa, e ufficialmente è un ambasciatore al servizio dell'Impero Maresh, in viaggio alla corte di Giorgio III nella Londra Bianca, la più noiosa delle versioni di Londra, quella senza alcuna magia. Kell in verità è un fuorilegge: aiuta illegalmente le persone a vedere anche solo piccoli scorci di realtà che non potrebbero mai vedere. Si tratta di un hobby molto rischioso, però, e adesso Kell comincia a rendersene conto. Dopo un'operazione di trasporto illegale andata storta, Kell fugge nella Londra Grigia e si imbatte in Delilah, una strana ragazza che prima lo deruba, poi lo salva da un nemico mortale e infine lo costringe a seguirla in una nuova avventura. Ma la magia è un gioco pericoloso e se si vuole continuare a giocare prima di tutto bisogna imparare a sopravvivere..

La recensione:
La Londra che ho visto in queste pagine mi è sembrata trattenesse il respiro. Sia a me che a Kell, il viaggio in cui sono stata trascinata e sballottolata da un mondo a un altro ci vide impegnati a farci largo tra grumi di umanità formati dalla gente per strada. Appostata in un angolo, ho sentito gruppi di maghi, londinesi, ragazzi selvaggi dal forte carisma intessere conversazioni banali o interessanti, che profumavano di già sentito o visto, mentre io osservavo ansiosa il disegno di questa storia prendere vita, che cominciava a tingersi di svariate tonalità: in nessun dettaglio volevo perdermi la prorompente avventura che in queste poche righe avrei vissuto. Rintanata nella mia casa, seguendo le vicende del giovane Kell, ho continuato ad affacciarmi alla finestra di un mondo di visionaria fantasia, in attesa che la supremazia al potere e la lotta per la libertà individuale, che avrebbero avuto luogo da un momento ad un altro, potessero soddisfare in parte la mia curiosità, permettendo poi di tornare nella bellissima Oxford pullmiana J. Ebbene, da questa finestra ho potuto scorgere un mucchio di volti. Alcuni sfregiati, altri solennemente preoccupati. E al di là di tutto una pietra che avrebbe donato il potere, la vita eterna, rifiutando una pace illegittima e illusoria  a causa di una dispiacevole situazione. Qui, eppure, non ho visto nulla di esaltante. Quel poco di straordinario o stupefacente che avevo visto era racchiuso nel bellissimo abito con la quale è rivestita la copertina, e allo stesso modo era arrivata l'incresciosa e dispiacevole situazione che Magic non fosse quel fantasy adatto a me, per cui questo gruppo di adolescenti che si riversava nelle nevicate strade di Londra ignorava chi avesse invaso la loro patria. Le aspettative, l'emozioni che si agitavano dentro già da un bel pezzo trasmisero una certa compassione. Ma cosa potevo fare se mi ero immaginata qualcos'altro? Avvertire l'autrice che Magic possedesse molto poco di originale? L'unica cosa che mi è sembrato giusto di fare è stata quella di promuovere il romanzo con una punta di accondiscenza: dirigersi in questa squallida Londra, consegnare una pietra e ottenere certe informazioni, non era stato così terribile.
Riprendere possesso del mio corpo cellula dopo cellula non è stato infatti tanto difficile: ogni pagina letta e vissuta, assorbita con un po' di fatica, aveva comportato una visione diversa a quella che mi ero immaginata. Una Londra dalle diverse tonalità si era spiegato dinanzi ai miei occhi, sotto l'irritante coperta dell'autunno, con passaggi segreti e porte magiche che mutavano a seconda del luogo.
L'esordio della Schwab non è stato la promessa a un'avventura straordinaria e indimenticabile di cui Kell si sarebbe mantenuto in vita grazie al suo forte carisma o al suo temperamento. La sua storia, nonostante mi ci sia catapultata infilando il naso impunemente e impulsivamente, zeppa di magia, duelli in cappa e spada, castelli maestosi e incantati, così caotica e un po' scomoda, ha conferito un immediato senso di solidarietà che ne ha mitigato almeno in parte gli aspetti negativi. Non meraviglioso o fantastico come credevo, ma più famigliare e pratico ora che ne ho conosciuto i meccanismi. Ho interpretato i segreti che cela talvolta la parola scritta, le funzionalità secondo cui la lotta per la sopravvivenza è qualcosa d'imprescindibile. Per un attimo mi è sembrato di leggere quel genere di storia che mi piace considerare come "mia", come un brutto sogno il cui ricordo lascia un cattivo sapore in bocca. Magic ha si quella parvenza di famigliarità e una serie di assonanze con gli altri romanzi del genere, tuttavia non rimangono attaccate quelle sensazioni, emozioni, pensieri, rumori che, a distanza di qualche anno, ci permetteranno di ritrovare qualcosa di noi stessi. Giovani e appassionati lettori che cercano di trovare nei romanzi un senso, un simbolo che possa brillare o bruciare, infervorati da una luce scintillante e dorata che balla formando centri interconnessi, salendo al cielo fino a raggiungere le avverse stelle. 
Una storia che cela il suo potenziale non nella sua trama, ne quanto per il tema trattato. Ambientazioni concepite con una certa energia misteriosa, luce che si nasconde sotto la superficie delle cose, che di tanto in tanto trabocca fuori, ma che non colpisce come si deve. Tra battaglie irruenti e sanguinose, fantasia e quotidianità, si camuffa fra le mura di un mondo ombroso e sentimentale. Un mondo in cui si può avvertire l'imponenza di schiere di cavalieri giovani e imberbi, l'avidità per un potere supremo e totalitario, anime vagabonde che vagano senza meta con l'unico scopo di scovare una strada che li conduca lungo la via della salvezza o della redenzione, e che trasmette un senso di solidarietà e conforto che convoglia in un'unica cosa: possedere la Pietra. Portale segreto che permette di possedere la vita eterna.
Il primo volume di una saga appassionante da cui tuttavia speravo qualcos'altro. Una trama non intavolata perfettamente, personaggi non particolarmente attraenti ma che mi hanno permesso di respirare il tanfo putrescente dell'abbandono. Una fiaccola dalla luce ancora debole che non divampa nel cuore, e che non ti fa rimpiangere di non essere diventata protagonista di questo scenario. Risucchiati da questa insolita storia, catapultati irrimediabilmente nell' insidioso Mondo Grigio, Rosso, Bianco e Nero.
Valutazione d'inchiostro: 3

12 commenti:

  1. Io sono molto combattuta se prenderlo o no, da un lato sono curiosa, dall'altro ho paura di rimanere delusa per l'ennesima volta dal caso letterario del momento.

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    1. A me è piaciuto a metà. Da un lato è particolarmente avvincente, e tiene incollati alle pagine. Dall'altro, ha tanto di già visto e questo mi ha indotta ad assegnargli questo voto ☺

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  2. Questo libro mi incuriosisce parecchio, non sono amante del genere però vorrei dare una possibilità a questo libro più in là

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  3. Hai fatto colare a picco la mia voglia di leggerlo :P ma lo inizierò presto lo stesso.

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    1. Purtroppo in parte mi ha delusa, ma ti consiglierei di buttarti in ogni caso; magari a te potrebbe piacerti :)

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  4. Io l'avevo adocchiato qualche tempo fa, nonostante non sia molto amante del genere. E ora cosa faccio? Lo leggo o no? xD

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    1. A me non è dispiaciuto, ma non nascondo non penso leggerò il secondo volume ☺

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  5. io lo sto ancora leggendo, spero di finirlo in questo fine settimana =)

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  6. sono curiosissima su questa storia. Spero mi coinvolga di più, ti dirò. Fa piacere leggere comunque anche qualche parere non proprio entusiastico

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    1. Attenderó il tuo parere, allora 😉 a me non mi è dispiaciuto, ma non mi ha entusiasmato nemme tanto...leggilo e poi mi dirai ☺

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