Mi sono mossa con una certa cautela per non
incorrere in nessuna delusione nel leggere questo avvincente ma poco originale
romanzo, mentre mi apprestavo a scovare le fondamenta di una storia che è stata
costruita in maniera alquanto complessa. Per qualche oretta abbandonai la
storia di Lyria e del mondo magico in cui era capitata, e iniziai questo nuovo
viaggio in pomeriggi che da qualche tempo a questa parte mi scoprono
peregrinare come un anima in pena casa casa.
Il risultato? Scopritelo, se vi va, addentrandovi
senza paura nelle pagine di questo nuovo romanzo fantasy, dove ho trovato
incredibili avventure ma che non si sono rivelate all'altezza delle mie
aspettative. Perlomeno non completamente.
Titolo: Magic
Autore: V. E. Schwab
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 416
Trama: Kell è uno degli ultimi maghi rimasti della
specie degli Antari ed è capace di viaggiare tra universi paralleli e diverse
versioni della stessa città: Londra. Ci sono infatti la Rossa, la Bianca, la
Grigia e la Nera, dove accadono cose diverse in epoche differenti. Kell è
cresciuto ad Arnes, nella Londra Rossa, e ufficialmente è un ambasciatore al
servizio dell'Impero Maresh, in viaggio alla corte di Giorgio III nella Londra
Bianca, la più noiosa delle versioni di Londra, quella senza alcuna magia. Kell
in verità è un fuorilegge: aiuta illegalmente le persone a vedere anche solo
piccoli scorci di realtà che non potrebbero mai vedere. Si tratta di un hobby
molto rischioso, però, e adesso Kell comincia a rendersene conto. Dopo
un'operazione di trasporto illegale andata storta, Kell fugge nella Londra
Grigia e si imbatte in Delilah, una strana ragazza che prima lo deruba, poi lo
salva da un nemico mortale e infine lo costringe a seguirla in una nuova
avventura. Ma la magia è un gioco pericoloso e se si vuole continuare a giocare
prima di tutto bisogna imparare a sopravvivere..
La
recensione:
La
Londra che ho visto in queste pagine mi è sembrata trattenesse il respiro. Sia
a me che a Kell, il viaggio in cui sono stata trascinata e sballottolata da un
mondo a un altro ci vide impegnati a farci largo tra grumi di umanità formati
dalla gente per strada. Appostata in un angolo, ho sentito gruppi di maghi,
londinesi, ragazzi selvaggi dal forte carisma intessere conversazioni banali o
interessanti, che profumavano di già sentito o visto, mentre io osservavo
ansiosa il disegno di questa storia prendere vita, che cominciava a tingersi di
svariate tonalità: in nessun dettaglio volevo perdermi la prorompente avventura
che in queste poche righe avrei vissuto. Rintanata nella mia casa, seguendo le
vicende del giovane Kell, ho continuato ad affacciarmi alla finestra di un
mondo di visionaria fantasia, in attesa che la supremazia al potere e la lotta
per la libertà individuale, che avrebbero avuto luogo da un momento ad un
altro, potessero soddisfare in parte la mia curiosità, permettendo poi di
tornare nella bellissima Oxford pullmiana J.
Ebbene, da questa finestra ho potuto scorgere un mucchio di volti. Alcuni
sfregiati, altri solennemente preoccupati. E al di là di tutto una pietra che
avrebbe donato il potere, la vita eterna, rifiutando una pace illegittima e
illusoria a causa di una dispiacevole
situazione. Qui, eppure, non ho visto nulla di esaltante. Quel poco di
straordinario o stupefacente che avevo visto era racchiuso nel bellissimo abito
con la quale è rivestita la copertina, e allo stesso modo era arrivata
l'incresciosa e dispiacevole situazione che Magic
non fosse quel fantasy adatto a me, per cui questo gruppo di adolescenti che si
riversava nelle nevicate strade di Londra ignorava chi avesse invaso la loro
patria. Le aspettative, l'emozioni che si agitavano dentro già da un bel pezzo
trasmisero una certa compassione. Ma cosa potevo fare se mi ero immaginata
qualcos'altro? Avvertire l'autrice che Magic
possedesse molto poco di originale? L'unica cosa che mi è sembrato giusto di
fare è stata quella di promuovere il romanzo con una punta di accondiscenza:
dirigersi in questa squallida Londra, consegnare una pietra e ottenere certe
informazioni, non era stato così terribile.
Riprendere
possesso del mio corpo cellula dopo cellula non è stato infatti tanto
difficile: ogni pagina letta e vissuta, assorbita con un po' di fatica, aveva
comportato una visione diversa a quella che mi ero immaginata. Una Londra dalle
diverse tonalità si era spiegato dinanzi ai miei occhi, sotto l'irritante
coperta dell'autunno, con passaggi segreti e porte magiche che mutavano a
seconda del luogo.
L'esordio
della Schwab non è stato la promessa a un'avventura straordinaria e
indimenticabile di cui Kell si sarebbe mantenuto in vita grazie al suo forte
carisma o al suo temperamento. La
sua storia, nonostante mi ci sia catapultata infilando il naso impunemente e
impulsivamente, zeppa di magia, duelli in cappa e spada, castelli maestosi e
incantati, così caotica e un po' scomoda, ha conferito un immediato senso di
solidarietà che ne ha mitigato almeno in parte gli aspetti negativi. Non
meraviglioso o fantastico come credevo, ma più famigliare e pratico ora che ne
ho conosciuto i meccanismi. Ho interpretato i segreti che cela talvolta la
parola scritta, le funzionalità secondo cui la lotta per la sopravvivenza è
qualcosa d'imprescindibile. Per un attimo mi è sembrato di leggere quel genere di
storia che mi piace considerare come "mia", come un brutto sogno il
cui ricordo lascia un cattivo sapore in bocca. Magic ha si quella parvenza di famigliarità e una serie di
assonanze con gli altri romanzi del genere, tuttavia non rimangono attaccate
quelle sensazioni, emozioni, pensieri, rumori che, a distanza di qualche anno,
ci permetteranno di ritrovare qualcosa di noi stessi. Giovani e appassionati
lettori che cercano di trovare nei romanzi un senso, un simbolo che possa brillare
o bruciare, infervorati da una luce scintillante e dorata che balla formando
centri interconnessi, salendo al cielo fino a raggiungere le avverse
stelle.
Una storia che cela il suo potenziale
non nella sua trama, ne quanto per il tema trattato. Ambientazioni concepite
con una certa energia misteriosa, luce che si nasconde sotto la superficie
delle cose, che di tanto in tanto trabocca fuori, ma che non colpisce come si
deve. Tra battaglie irruenti e sanguinose, fantasia e quotidianità, si camuffa
fra le mura di un mondo ombroso e sentimentale. Un mondo in cui si può
avvertire l'imponenza di schiere di cavalieri giovani e imberbi, l'avidità per
un potere supremo e totalitario, anime vagabonde che vagano senza meta con
l'unico scopo di scovare una strada che li conduca lungo la via della salvezza
o della redenzione, e che trasmette un senso di solidarietà e conforto che
convoglia in un'unica cosa: possedere la Pietra. Portale segreto che permette
di possedere la vita eterna.
Il primo volume di una saga
appassionante da cui tuttavia speravo qualcos'altro. Una trama non intavolata perfettamente,
personaggi non particolarmente attraenti ma che mi hanno permesso di respirare
il tanfo putrescente dell'abbandono. Una fiaccola dalla luce ancora debole che
non divampa nel cuore, e che non ti fa rimpiangere di non essere diventata
protagonista di questo scenario. Risucchiati da questa insolita storia,
catapultati irrimediabilmente nell' insidioso Mondo Grigio, Rosso, Bianco e
Nero.
Valutazione
d'inchiostro: 3
Io sono molto combattuta se prenderlo o no, da un lato sono curiosa, dall'altro ho paura di rimanere delusa per l'ennesima volta dal caso letterario del momento.
RispondiEliminaA me è piaciuto a metà. Da un lato è particolarmente avvincente, e tiene incollati alle pagine. Dall'altro, ha tanto di già visto e questo mi ha indotta ad assegnargli questo voto ☺
EliminaQuesto libro mi incuriosisce parecchio, non sono amante del genere però vorrei dare una possibilità a questo libro più in là
RispondiEliminaDagliela! Nonostante tutto è una lettura piacevole :)
EliminaHai fatto colare a picco la mia voglia di leggerlo :P ma lo inizierò presto lo stesso.
RispondiEliminaPurtroppo in parte mi ha delusa, ma ti consiglierei di buttarti in ogni caso; magari a te potrebbe piacerti :)
EliminaIo l'avevo adocchiato qualche tempo fa, nonostante non sia molto amante del genere. E ora cosa faccio? Lo leggo o no? xD
RispondiEliminaA me non è dispiaciuto, ma non nascondo non penso leggerò il secondo volume ☺
Eliminaio lo sto ancora leggendo, spero di finirlo in questo fine settimana =)
RispondiEliminaAttenderó tue notizie, allora 😉😉
Eliminasono curiosissima su questa storia. Spero mi coinvolga di più, ti dirò. Fa piacere leggere comunque anche qualche parere non proprio entusiastico
RispondiEliminaAttenderó il tuo parere, allora 😉 a me non mi è dispiaciuto, ma non mi ha entusiasmato nemme tanto...leggilo e poi mi dirai ☺
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