Titolo:
Un uso qualunque di te
Autore:
Sara Rattaro
Casa
editrice: Giunty
Prezzo:
6, 90 €
N°
di pagine: 176
Trama:
Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e
dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. Distratta
madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti
camuffati da consuetudini. Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e
la solidarietà del legame famigliare sembra dipendere soprattutto da lui. E'
quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da
suo marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si
deve rivestire in fretta, non c'è tempo per fare congetture, il cellulare ora è
scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia
successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le
inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia
con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni
e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.
La
recensione:
Ogni
primo bacio nasconde il suo significato. Per quanto piccolo e inesperto sia,
sarà sempre indelebile nel tuo cuore. Sarà con qualcuno che non puoi levarti
dalla testa e quando cercherà le tue labbra l'emozione sarà così forte da
toglierti il fiato.
Non
si imbroglia con il primo bacio, perché quando trovi la persona giusta il primo
bacio è tutto.
Ieri
pomeriggio ho fatto una passeggiata più breve del solito, e con la compagnia di
una viaggiatrice lasciata sola nell'immensità del cosmo che non incontravo da
tempo. Avevo bisogno di una ventata d'aria fresca mentre il mese sta per
concludersi, pensai. E munendomi del mio inseparabile blocnotes e armata di
penna a sfera, in stile Virginia Woolf, ho attraversato con attenzione le vie
tortuose del cuore umano di una giovane donna mentre la mia mente, estranea al
dolore celato dal suo cuore ancora puro, pensando a come rispondere alla sua
chiamata d'aiuto di questa mia nuova amica chiamata Viola. In base a ciò che
aveva stabilito la mia coscienza, la relazione che si è instaurata fra noi due
è stata costruita mediante pagine bianche che profumano ancora di fresco, dalle
quali ho colto un marasma di sensi di colpa, sentimenti che si mescolavano alla
paura e all'odio e che repentinamente mi si appiccicarono alla pelle. E in
tutto questo, la voce gracchiante dell'autrice che aveva avuto l'assoluta
libertà di raccontarci la storia di una donna apparentemente forte ma fragile.
E dovetti riconoscere che, più mi inoltravo fra le sue pagine, più ero
affascinata dalla storia che una donna ambiziosa e davvero brava aveva ordito
con eleganza. Bella, profonda, commovente, e soprattutto che è risultata
verosimile, in quanto di storie di questo tipo ce ne sono a bizzeffe, la
condizione di una mamma svampita e poco presente che con le sue ansie o paure è
stata capace di scavare nel tessuto dell'anima un solco che ha una certa
dimensione, perfettamente in linea con l'idillio dell'autrice.
Questa
è stata la cosa che più mi è piaciuta, e che mi ha resa alquanto coinvolta nel
salvataggio di questa piccola anima che involontariamente si è avviata lungo
una strada in cui non ha più scorto la luce. Davvero la mia vita era stata
condannata a intrecciarsi a quella di questi personaggi? Sembra uno scherzo del
destino, eppure ho potuto vestire i panni di Viola con una certa intensità.
Dopo aver letto di lei, tornai in me con l'idea abbastanza approssimativa di
quello che il 2018 mi avrebbe riservato. E la Rattaro ne avrebbe fatto
sicuramente parte.
Una
vocina nella mia testa mi diceva che questa lettura avrebbe scaturito una
melodia che non può essere misurata in alcun modo se non la si riconosceva
nella sua natura. E questo è quello che è accaduto con la sua lettura, che
cullata da questo sentimento ho confuso la realtà con la fantasia scambiando
qualche volta ciò che mi circonda realmente e quello che accadeva nella mia
testa.
Una
famiglia come tante altre stava lentamente per perdere l'equilibrio. La pace.
La serenità. Anime dannate, peccaminose, camminavano sul sentiero insidioso
della vita come se non avessero ragione alcuna di vagabondare nell'immensità di
questo cosmo. Ognuno diretti verso una strada senza uscita, un tunnel in cui è
impossibile scorgerne la luce, guidati dalla voce soave di una donna
apparentemente forte ma fragile, che mi ha permesso di aprire una porta sulla
sua anima ed entrarci dentro.
Sono
state incredibili, indescrivibili le sensazioni che sono scaturite dalla sua
lettura, in un turbine di sogni e desideri repressi, in cui le nostre vite si
sono intrecciate e incastrate alla perfezione. Viola, contrita per aver negato
la vita e tutto ciò che ne conseguì è giunta in quel luogo dove non avrebbe mai
voluto esserci: in un universo personale in cui non può fare riferimento su
nessuno.
Esposta
ai venti della vita, come mezzo di allontanamento dalla routine, dal tempo,
Sara Rattaro ha composto una melodia che in parte strazia il cuore e in parte
annienta lo spirito. Inducendo a provare quell'emozione indefinibile che prende
quando leggo storie strazianti come queste.
Un
uso qualunque di te è quel futuro che nessuno può pianificare, anticipare, e
che quando arriva ti prende sempre alla sprovvista. Un piccolo colibrì che
svolazza ma non riesce a spiccare il volo, la cui dolcezza velata di tristezza
va a cercare conforto nei sentimenti più nascosti del cuore. Un racconto
triste, veritiero ma semplice che trasmette un certo malessere, misto a una
buona dose di sconforto, che volteggiano nell'aria come minuscoli granelli di
polvere.
Ci
sono cose di cui non possiamo parlare e altre che nemmeno vogliamo sentire
nominare. Alcune le teniamo dentro come segreti, altre le sputiamo come
sentenze. La cosa certa è che alcune cose parlano da sole.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Ciao Gresi, non ho letto nulla della Rattaro, ma prima o poi vorrei farlo, la tua recensione lascia ben sperare! :-)
RispondiEliminaGrazie!! Anche per me questa è la prima lettura, e in futuro leggerò certamente qualcos'altro di suo ☺☺
Eliminaadoro la penna di Sara, questo però ancora mi manca, dovrò recuperare
RispondiEliminaQuesto è invece per me il suo primo romanzo, e presto rimedieró con qualche altro suo romanzo 😊
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