Metà di me
sfugge alla
consapevolezza che questa serie sia giunta al termine e si ribella contro di
essa. Mi ribello contro il corso degli eventi, contro la saggezza di questi
eventi, contro i motivi delle mie scelte. Il conflitto è molto più grande di
quel che credo perché la trilogia della Howard è stata davvero sensazionale e
strepitosa come la sua eroina, Alyssa. Eroina con la e maiuscola, intrepida
adolescente con le sue prime crisi amorose, e che in questo terzo e ultimo
volume cercherà di collegare il mondo di qua con quello di là ;) Ed io non ho potuto fare a
meno di non seguirla.
Questa saga
si è rivelata esattamente come io non mi immaginavo, e in questo splendido
posto in cui tutto avverrà ho provato un profondo senso di benessere. Qualcosa,
insomma, che nemmeno le parole penso potranno spiegare.
Il segreto è quello di lasciarsi andare. Chiudere gli occhi, e farsi avvolgere
da qualcosa che sai non sfuggirà così presto dal tempio della memoria.
Titolo: Il segreto della regina
rossa
Autore: A. G. Howard
Casa
editrice: Newton e Compton
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine:
412
Trama:
Dopo essere sopravvissuta al disastroso ballo, Alyssa si sente più coraggiosa
che mai ed è decisa, nonostante sia una follia, a salvare i suoi due mondi e le
persone che ama. Anche se questo significa sfidare la Regina Rossa su un campo
minato da trucchi e astuzie, e anche se l'unico modo per raggiungere il Paese
delle Meraviglie, ora che la tana del coniglio è chiusa, è quello di passare
attraverso lo specchio, una dimensione parallela popolata da pericolosi
mutanti. Con l'aiuto del padre, Alyssa affronta così il viaggio verso il centro
della magia e del caos alla ricerca di sua madre. Riuscirà, insieme a Jeb e
Morpheus, a salvare il mondo dalla distruzione in cui è intrappolato?
La recensione:
Essere in grado di creare scene e paesaggi a proprio piacimento
significa poter regnare su di essi … Finalmente posso volare con te. Insieme,
potremmo regnare su questo mondo e costruire il nostro lieto fine.
La prima
volta che la Howard venne a trovarmi tutto quello che notai fu la sua bellezza,
il suo carisma, l'aura di mistero che la circonda, così come i suoi romanzi, il
nuotare selvaggio di immersioni spericolate e folli nell'orbita del suo
fantastico mondo. La sua eroina, Alyssa, assomigliava molto ad altre eroine di
cui ho letto qualche tempo fa, ma con una storia diversa, meno morbida, dalla
qualità più austera e solenne.
Detesto nutrire falsi dubbi su storie che possiedono del potenziale, sin dall'inizio, vederle
come scopi o come mezzucci per trascorrere qualche oretta in piacevole
compagnia. Ogni tanto mi lascio influenzare da certi pregiudizi, ed io non
faccio nulla per ribellarmi. Pensandoci bene: Non è già un crimine giudicare
qualcosa o qualcuno senza nemmeno conoscerlo? E' un simulacro, un infinito di qualcosa
che avrei dovuto fare molto tempo fa, che avrei potuto già vivere, lontana da
ogni cosa, idee e persone. Alla fine si cerca disperatamente di rimediare,
amare qualcosa che poi, ad un certo punto, ci impedisce di tornare indietro.
Mi sono resa conto dell'essenza di questa storia solamente quando ho potuto vedere
con i miei occhi il fantomatico Paese delle Meraviglie di cui ci parla
l'autrice. Estrapolare ricordi ripudiati che sono impregnati di una magia
emotiva volatile. Ripresi in masse di carne che non desiderano altro che
vendicarsi di chi li ha creati e poi abbandonati.
Cosa mi ha
spinto a divorare le pagine, come se animate da volontà propria? Magica
sensazione di essere avvolta da qualcosa che colpisce, lascia di stucco, come
un sottile brivido d'eccitazione che ci permette di scoprire ogni cosa.
Morpheo aveva ragione: dal fondo di un pozzo anche di giorno si possono vedere le
stelle. Si possono scorgere una miriade di cose, nascite, mutamenti,
rivelazioni sconcertanti, che inevitabilmente ci toccano. Ho visto un'infinità
di stelle cadenti disegnare scie luminose. Questa della Howard ha forse una
luce troppo intensa, troppo profonda che indica il cammino dei protagonisti. E,
inducendomi a divorarne le pagine ho accolto nel mio cantuccio personale qualcosa
per cui, qualche anno fa, non avrei dato peso. Un piccolissimo dettaglio, una
frase lasciata in sospeso, un bacio mancato, spazzati via con me a bordo, anche
senza il mio consenso.
In questo mio terzo e ultimo viaggio nel Paese delle Meraviglie ho vissuto la storia che l'autrice si porta
dentro tenendo il mio essere cosciente saldamente ancorato a ognuno dei
personaggi che costellano l'universo howeriano.
Nonostante l'ascesa
inesorabile di una guerra cruenta e sanguinosa, questo terzo volume non si
discosta dal suo essere apparentemente innocuo, semplice, che esalta l'amore
romantico e altri tipi di amore. Una delle più belle saghe per giovani adulti,
ma anche per i più grandi che compongono gli scaffali della mia strapiena
libreria in cui non posso non ringraziare l'autrice per avermi fatto vedere
tante cose, in cui si cerca di mettere a tacere la malinconia, il senso di
sconforto, il segreto rituale della protagonista di coronare il suo più grande
sogno: conoscere se stessa.
<< Siamo milioni e milioni come granelli di sabbia su una
spiaggia. E abbiamo un arsenale infinito, come le stelle nel cielo. >>
Valutazione d'inchiostro: 4
Ciao, bella recensione! Dovrò decidermi a iniziare sta serie a quanto pare!
RispondiEliminaAttenderó il tuo parere 😉
EliminaFelice di sapere che ti è piaciuta, l'hai letta anche in fretta e hai fatto bene perchè in effetti viene voglia di saperne di più. Per quel che mi riguarda ho preferito il primo libro ma per il resto una brutta delusione
RispondiEliminaAnch'io ho preferito il primo libro, ma non nascondo che pure i volumi successivi non mi hanno dispiaciuto ☺
EliminaCiao Gresi, conosco il libro ma non l'ho letto, anche se dalla tua recensione sembra una bella lettura!
RispondiEliminaP.s. Ti ho nominata qui: http://langolodiariel.blogspot.com/2018/05/bbb-award.html
Te la consiglio vivamente ☺ Grazie mille!! ☺
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