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giovedì, giugno 14, 2018

Gocce d'inchiostro: La casa del sonno - Jonathan Coe

Abbiamo bisogno di letture di questo genere, talvolta. Non sappiamo, a volte, quali fra i tanti romanzi che costellano la nostra strapiena libreria, su quale cadrà la nostra scelta, quale sarà la storia più saggia e più adulta, quale fra queste potrebbe o non potrebbe essere la nostra dipendenza. Manteniamo un oscillazione folle, e non sappiamo cosa vogliamo da ciò che potrebbe capitarci. Questa mattina è il romanzo di Jonathan Coe che mi guida, così ostentatamente, criptatamente e ostico, irrigidendomi nella mia poltrona preferita.
Mi godo lo spettacolo che ha l'effetto di uno schiaffo in faccia, e in cui non si può proprio fare a meno di esclamare quanto sia stata intensa e meravigliosa la sua lettura. Col gusto arido dell'incomprensibile, dell'inspiegabile, non sapendo ancora se ciò che ho letto fra le sue pagine è stato abbastanza realistico o fantasioso.






Titolo: La casa del sonno
Autore: Jonathan Coe
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 305
Trama: Siamo nei primi anni ottanta, nella severa cittadina di Ashdown si svolge la vita di un gruppo di studenti: Gregory, che studia medicina e ha la mania di spiare il sonno altrui; Veronica, una lesbica volitiva, ultrapolicitizzata e appassionata di teatro; Terry, che dorme quattordici ore al giorno e da sveglio sogna di girare un film che richiederà di cinquant'anni di riprese; Robert, romantico studente di lettere, che scrive poesie d'amore per Sarah; e Sarah. appunto, intorno alla quale girano le vicende di tutti gli altri. Dodici anni dopo, Ashdown è diventata una clinica dove si cura la narcolessia e nei sotterranei si svolgono oscuri esperimenti. E' un autentico "castello dei destini incrociati", dove si avverano sogni e si dissolvono visioni; dove c'è chi dorme troppo e chi troppo poco, chi ama sognare piuttosto che vivere e chi non vorrebbe perdere un solo minuto di vita nel sonno. E, mentre si interroga ossessivamente sul valore e il significato del sonno, l'eterogenea comunità di studenti, diventata adulta, inciampa nel malessere, nella follia e nelle comiche incongruenze della vita.

La recensione:

Quando perdi qualcuno e questo qualcuno ti manca, tu soffri perché la persona assente si è trasformata in un essere immaginario: irreale. Ma il tuo desiderio di lei non è immaginario. Così è a quello che devi aggrapparti: al desiderio. Perché è reale.

Oggi mi accingo a godere del meritato tempo trascorso in compagnia del romanzo di Coe. Mi pare incredibile di essere entrata in questo pazzo ma meraviglioso mondo quasi una settimana fa; se chiudo gli occhi ripenso a quando, diffidente ma speranzosa, mi avvicinai a questa lettura con qualche pregiudizio che vorticava nella mia testa. Il mio primissimo romanzo di quest'autore che compare fra gli scaffali strapieni della mia libreria, protagonista un gruppo di studenti affetti da una grave ma irresistibile instabilità scientifica che, come la sua straordinaria tenuta, sorse luminosa e misteriosa, sfidando gli elementi della ragione e della natura sostanzialmente inadatta all'insediamento umano. Non si trattava di una lettura da prendere "alla leggera", certo, ma trattasi di una storia ambigua, bizzarra per nulla priva di fascino, in cui si cade con una rapidità innaturale lungo una landa deserta, desolata, seguita a ruota da un sonno lento ma ristoratore, impiantata nella mia memoria come un ricordo vivido e agrodolce.
Ho constatato come prima o poi, nella vita, certi romanzi ci ossessionano. Ci stringono nel loro abbraccio gioioso, facendoci riflettere e inducendoci a compiere persino cose che non pensavamo minimamente. Chi avrebbe mai detto che appena qualche mese fa avrei concesso una possibilità a questo plurimediato autore con annessa una recensione delirante? Eh si, proprio con La casa del sonno. Dimora da cui si dipartono le vicende di un gruppo di ragazzi, a sfondo psicologico, che ha estrapolato brutti ricordi e orribili constatazioni. Compatta e dai continui salti temporali, in una sequela di panorami sublimi, edenici, perfetti che uniscono l'estate della carne all'innocenza prima della Caduta. Sogni che possiedono i pregi delle più aurorali e idealizzate memorie d'infanzia, che surclassano le facoltà intellettive del più fertile fantasioso. Esigui frammenti e brandelli di sogni, che affiorano all'improvviso.
La casa del sonno è stata quel genere di lettura che ha riempito il mio animo d'un piacevole senso di benessere. Mi ha reso basita dinanzi all'importanza dei sogni, da come trapeli l'acutezza e l'instantanità con cui ho visto cose che nemmeno credevo di vedere, e che mi aggredirono non appena vi misi piede. La sensazione del passaggio dal sonno alla veglia come qualcosa di cui i personaggi sono costretti a eludere. Un fatto eccezionale, nuovo, dove la vita intera si schiarisce all'improvviso, il mondo si capovolge in un solo infinitesimale movimento.
Un capovolgimento della realtà. L'inaspettata consapevolezza di essere vivi, e allo stesso tempo di non esserlo, non andando più in giro come un morto. Perché l'essere umano è tormentato continuamente da un demone perfido che lo costringe a ridurlo in un involucro senza anima, e a quel punto è completamente perduto.
Apparire normali in un mondo che di normalità ha ben poco, mi aveva incoraggiato ad accettare questo insolito invito e, abile artista a ritrarre immagini, figure recide i cui segnali senza codice sono verità che salvano - o uccidono, a seconda dei casi - sconcertante, dominante, è un esame attento sulla psiche umana. Messaggi criptici, luoghi impossibili da raggiungere, ostacoli senza alcuna possibilità d'uscita, ho letto La casa del sonno come se sperassi di trovare un grande serbatoio di informazioni, e per molti versi lo è stato. O, per meglio dire, un indagine sconvolgente di rivelazioni, pensieri, sogni e speranze che recidono come una linea di demarcazione. Altalena di gesti sconsiderati e folli che, alla fine, ci seducono e rovinano fino allo sfinimento.

Il linguaggio è traditore, un agente segreto doppiogiochista che scivola inavvertito fra un confine e l'altro nel cuore della notte.

Valutazione d'inchiostro: 4


6 commenti:

  1. Che meraviglia questo romanzo, sai che in realtà non lo conoscevo? Mi piace che sia un romanzo non romanzo e che ti abbia fatto delirare in questo modo (recensione meravigliosa)

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  2. Ciao Gresi, non conosco il romanzo ma mi sembra una lettura davvero particolare!

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  3. E' sicuramente originale, per cui non mi dispiacerebbe leggerlo.

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    1. Abbastanza! E certe nozioni, poi, presenti fra le sue pagine, sono davvero utili ☺

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