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domenica, giugno 17, 2018

Gocce d'inchiostro: Nascita di una ghostwriter. Il primo lavoro di Vani Sarcia - Alice Basso

Dovevo essere in tutt'altro posto, e con tutt'altra compagnia per l'adesione a una nuova lettura … ma il caso volle mi ritrovassi nuovamente in compagnia della mia amica Vani Sarcia. Essere nuovamente con lei è stato straordinario e stupefacente. Il mio stare bene in sua compagnia, nonostante il temperamento difficile sia un discorso a parte, avendo deciso di boicottare i miei propositi, minacciarono la mia strada in tutt'altra direzione.
Perciò in meno di due orette mi trovai nella Torino dei giorni nostri, con un bel personaggio: Vani Sarcia. Nota bene come ghostwriter in carriera, bizzarra, complicata, il diamante meno tagliato della natura.
Semplicemente vi parlo di questo piccolo racconto per la ragione che mi induce spesso ad avventurarmi in certi posti. E, da grande fan delle sue rocambolesche avventure, non potevo di certo perdermi anche questa piccola novella.

Titolo: Nascita di una ghostwriter. Il primo lavoro di Vani Sarcia
Autore: Alice Basso
Casa editrice: Garzanti
Prezzo ebook: 1, 99 €
Trama: Capelli corvini e abiti rigorosamente neri che le danno un'aria misteriosa e impenetrabile: è il biglietto da visita di Silvana Sarca, meglio nota come Vani, nel giorno del suo affrancamento. Da oggi ha un lavoro vero. Uno di quelli con cui potrò finalmente mettere a tacere le continue lamentele della madre sul suo modo di vestirsi e comportarsi. E' la nuova ghostwriter delle Edizioni L'Erica, la casa editrice più illustre e antica di Torino. Qui ha il delicato compito di redigere i libri degli altri restando sempre nell'ombra: le bastano un'idea e pochi materiali da studiare per calarsi nei panni dell'autore e scrivere esattamente come avrebbe fatto lui. E ci riesce benissimo grazie al suo intuito infallibile e a uno spirito di osservazione senza eguali. Doti che non tardano a vincere le riserve dell'irrequieto direttore editoriale è una semplice ghostwriter, è molto di più. E' la candidata perfetta per un lavoro che richiede massima discrezione e riservatezza.

La recensione:
Passai due orette di un sabato pomeriggio uggioso ma mite in compagnia di una ragazza dall'aspetto bizzarro. Una ventiseienne folgorata dalla passione per la scrittura e la buona letteratura, desiderosa di mettersi in gioco, imparare qualcosa che possa aiutarla a sopravvivere. Vani sa qual è il suo scopo di vita, e sebbene la sua è una storia intrigante vi risparmio i dettagli, come un attacco di tosse improvvisa.
Nel mese di dicembre, la città di Torino diviene orripilante. Eppure siamo nella stagione delle piogge e l'avvento di questa nuova lettura - che non coincise proprio col periodo in cui ciò accadde - fu un enorme affresco di tante cose che ho già visto, con personaggi già conosciuti, eroine problematiche ma spiritose.
Sebbene di poche pagine il racconto scorre velocemente, e a volte mi è sembrato addirittura si trattasse di una storia a se stante. Inerpicarsi fra le sue pagine, esplorare un altro pezzo dell'anima di Vani Sarcia è stato davvero bellissimo. Ogni cosa ha avuto un giusto senso, e alla fine si ritorna con qualche risposta in più nella propria valigia.
Questo piccolo ebook è stato quella pausa, quella liberazione dalla routine. Spesso trascorro lunghi pomeriggi in compagnia di amici in carta e inchiostro che la mia passione per la scrittura, la lettura in generale mi concede. Questi pochi minuti con Vani mi hanno colpito positivamente, come del resto l'ultima sua entusiasmante indagine, perché io di questo piccolo pezzetto di vita confidavo di leggerlo il prima possibile. Anzi, strada facendo avevo perso le speranze che la lettura di questo ebook si profilasse all'orizzonte. Avevo perso le certezze che prima credevo di avere. Tuttavia, il romanzo è giunto nel momento perfetto. E, forse, sta qui la risposta di questa lunga attesa, sebbene io non voglia ammetterlo. Alleggerendo il tono di un discorso ripetitivo e inappagante, viaggiando come se la mia natura fosse quella di un evasa.
Un racconto a cui è stato dato un certo respiro, colmato di sentimenti che altri non sono che piccoli frastuoni dell'anima, come dei sassi in una macina. La liberazione alla routine, alla vita in generale in cui confido io possa tornarci presto. La Basso inconsapevolmente mi aveva scelto, ed io ora ne sono fedelissima.

2 commenti:

  1. Ciao Gresi, sai che questo racconto mi manca? Cercherò di recuperarlo presto ;-)
    Buona domenica!

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