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domenica, luglio 22, 2018

Gocce d'inchiostro: Gli insospettabili delitti della casa in fondo alla strada - Alex Marwood

Dopo essere stata protagonista di misteriosi e macabri delitti, mi lanciai a scrivere questa recensione a velocità impressionante, forse dovuto dal fatto che di questa lettura ho sentito il bisogno di disfarmene il prima possibile. Non perché inappagante, ma poco incline ai miei gusti di lettrice. Fu così che, non appena giunsi ai ringraziamenti, non smisi per un attimo di farmi qualche problema: forse avevo abbandonato troppo in fretta questa misteriosa casa, forse questo sadico killer mi seguiva a debita distanza ed io non me ne accorsi nemmeno un istante.
Uno strambo e sfocato paesaggio mi si spiegava dinanzi. In quale storia ero andata a finire, non avrei saputo dirlo nemmeno io. Ma adesso che è tutto finito, adesso che posso darvi un parere personale riguardo il primo romanzo che leggo di quest'autore, vi lascio e vi abbraccio dandovi appuntamento alla prossima recensione. La recensione di una storia atipica ma molto bella di cui spero il mio entusiasmo nei suoi riguardi possa contagiarvi J






Titolo: Gli insospettabili delitti della casa in fondo alla strada
Autore: Alex Marwood
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 334
Trama: Tutti gli abitanti di Beulah Grove numero 23 hanno un segreto. Se non fosse così, non avrebbero affittato in contanti e senza contratto delle lerce stanze in un vecchio edificio malfamato. Quello è il tipo di posto in cui si può finire quando non si hanno alternative. I sei inquilini dello stabile fanno vite solitarie e non si può certo dire che curino i rapporti di buon vicinato, ma in un afosa notte d'estate, un terribile incidente li costringe a stringere una strana alleanza. Quello che non sanno è che uno di loro è un assassino. Ha già scelto la sua prossima vittima, e farà di tutto per proteggere il suo segreto.


La recensione:
Non mi ero accorta che un uomo dall'aspetto comune, ma rozzo e puzzolente mi aveva seguita nel giro di qualche giorno e che, dalla sua abitazione, mi guardava ossessivamente e cupamente. L'immobilità dei suoi gesti, i lineamenti marcati, ogni cosa trasmetteva un ché di disgustoso; poteva sembrare maleducato osservare così intensamente una persona e giudicarla persino brutta, ma non ne ho potuto proprio farne a meno. Nulla a eccezione di questo individuo, eccetto la stramba coincidenza che ad un gruppo di inquilini dello stesso appartamento accadano cose strambe, e il mio interesse, quest'ultimo così poco marcato all'inizio, alimentato mediante scene di azione successivamente, e smorzato poi alla fine, come se ubbidisse a uno stimolo riflesso, come un battito cardiaco.
Come sarebbe stata bella e avvincente questa storia se non vi fosse nulla che appesantisse la lettura, non tediasse, o, addirittura, mi inducesse a saltare alcuni capitoli! Non c'è stato nulla che mi abbia permesso di cambiare idea, tutto era puro disgusto, violenza, puro caos, pura violenza, tutti questi attribuiti e perfettamente coincidenti alla figura di uomini o donne che vagano lungo la riva dell'assurdo. Gente con poco spessore, ma tutti accomunati da un unico sentimento: la paura. Così ben modellata, così ben espressa, ma talvolta forse troppo accentuata. Perfetta se mi fossi trovata dinanzi a un horror. Ma il romanzo di Maewood, sebbene rievochi alla mente qualche lettura compiuta in passato, non è perfetto ne così bello come credevo. Strambo, se dovessi dargli un aggettivo. Eppure, nella sua stranezza, dal tocco prettamente maschile, in una pretesa imperfezione che ispira una strana percezione del mondo, poiché continua e umanime.
L'autore avrà studiato così tante volte i dettagli di questa storia, che avrebbe potuto viverli in prima persona, se già non l'ha fatto, e ora che sono stati condensati in poche pagine, una lettura febbrile attraversò i miei nervi procurandomi una specie di malore e, per un misterioso motivo per cui non ne conosco la ragione, persino un prosaico parere che verte fra il giusto e il sbagliato. Il certo e l'incerto.
Non è di giorno, ma nemmeno a notte fonda che si snoda la trama de Gli insospettabili misteri della casa in fondo alla strada. Non c'è il sole, ma una luna grande e splendente che espande il suo bagliore acquoso fra vaste e desolate strade, a orlare le fronde degli alberi, a sfiorare i contorni di un gruppo di figure che trasmettono una certa malinconia. Poteva trattarsi di un perfetto disegno su tela, se non fosse che concitate voci di ogni singolo appartamento di questo palazzo, mi si attorcigliarono addosso per richiamare la mia attenzione. Il tanfo putrescente della paura, il senso di smarrimento e paura, svariate cose e persone provenienti da luoghi lontani o appartenenti ad altre vite, in cui si ha l'impressione si soffochi, s'insinua nelle nostre radici come un odore così intenso e pazzesco che sembra qualcosa di solido, che si può toccare, stringere.
Un comune appartamento che in poco tempo diverrà la casa del diavolo, in cui c'è qualcuno di così folle che parla, protesta, molesta, brontola, bisbiglia, grida, scalcia impaziente ed ossessivo. Che cosa sarebbe successo, mi chiedevo durante il corso della lettura, se il muro invalicabile dei segreti, che avvolgono questa macabra dimora come un cappotto troppo ingombrante, fosse crollato? Sarebbe venuta giù una verità sconvolgente e inaccettabile. L'anima di ogni personaggio sarebbe evaporata o svanita, così come era iniziata?
Il fatiscente appartamento di questa strana e misteriosa strada si ergeva maestoso da un vicolo buio di Londra, linfa vitale di questa storia, appendice di esistenze presumibilmente reali le cui vicissitudini hanno un ché di banale, ma inquietante. Inconsapevolmente divenuti parte di un disegno divino non ancora perfetto. Un piccolo frammento di vetro infranto.
Non si tratta di certo di una storia "normale" quella di Alex Maewood, eppure quello che mi ha affascinato di questo romanzo è stato il fatto che non è del tutto evidente quali siano stati i veri motivi che spingono questo sadico killer a comportarsi in questo modo.
Una prova letteraria, dinanzi a un numero di letture che spaziano fra diversi generi, zeppo di immagini impressionistiche e suggestive, che non ha un inizio ne una fine. Insidiata silenziosamente nel cuore di chiunque, che ha cospirato alle mie spalle sin dall'inizio, arrivando dritto dritto nel mio stomaco come un micidiale cazzotto.
Valutazione d'inchiostro: 3

4 commenti: