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sabato, luglio 28, 2018

Gocce d'inchiostro: La chimera di Praga - Laini Taylor

Mi sono sorpresa di quello che mi si era posto davanti, lo si è visto quando ho messo piede in una città spettrale, come un' antica lastra fotografica tutta argentata e grigia. Era una città di soli alchimisti, sognatori, i cui ciottoli medievali un tempo sono stati calpestati da golem, mistici ed eserciti invasori. Mi sono fatta una certa idea del mondo che la Taylor ha disegnato così bene, e ora, finalmente, posso parlarne liberamente. Libera non certo di concludere qui le mie gesta.
La magia intesa come elemento di sopravvivenza, i sogni come mezzo per trincerarsi da qualunque attacco esterno. Interpretazioni tutte materialistiche che hanno reso La chimera di Praga una bellissima lettura. Semplice, intensa in cui ho camminato disinvolta fra le sue strade brulicose, vivendo fuori dalle regole, permettendo alla pazzia di sopraffarmi nel momento in cui meno me lo aspettavo.





Titolo: La chimera di Praga
Autore: Laini Taylor
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 14, 90 €
N° di pagine: 387
Trama: Karou ha 17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale.
Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore: è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia" Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.

La recensione:

E' innamorata. L'amore brilla dentro di lei, come se avesse inghiottito una stella. Delle ali la avvolgono. Pelle come una febbre, amore come un incendio.
                                                     
I romanzi della Taylor sono le nuove antiche reliquie di un mondo perduto ma immenso; un mondo in cui si sta quasi sempre in equilibrio su qualcosa che è perennemente inclinato, in cui si cerca di mantenere una certa posizione, precipitando in una spirale da cui non c'è ripresa, solo impatto, una dolce e riluttante collisione. Non c'è bisogno di dire altro. Il nuovo mondo della Taylor - anzi, a dire il vero, il vecchio mondo - è oramai divenuto ai miei occhi un tesoro nascosto che mi hanno donato vita, appagamento spirituale. Punto di ritrovo e riflessione, divertimento e svago o piacere. I romanzi della Taylor sono quel genere di letture che un tempo io avrei dato qualunque cosa; avrei donato persino la mia stessa vita. Nella città del Pianto o, come in questo caso, in una Praga surreale e bellissima.
Ho trascorso quasi una settimana a Praga e credo di non essermi mai sentita più soddisfatta di così. Nei romanzi della Taylor ci si sente sempre dentro. E' come chiamare un vecchio amico, un vecchio confidente, ci si dà appuntamento, si celebrano delle funzioni alchemiche, e nulla ha più importanza. Starci lì, respirare la sua essenza, in poco tempo era divenuto per me un espediente per assistere a delle bellissime e irresistibili impennate amorose. Si perché La chimera di Praga, del resto come tanti altri romanzi di quest'autrice, è il punto principale da cui si compiono le gesta di Karou, e la "magia" di cui ci parla l'autrice è qualcosa che non si vede ovunque, è qualcosa di speciale, particolare, che non ha bisogno di molte parole per essere capito e solo ogni tanto di una spolverata per essere ricordato.
E il resto del mondo? E' quello strano posto in cui continuo a vivere e da cui provengono tante altre storie. Sugli scaffali di tre strapiene librerie, La chimera di Praga, realizzata mediante tre volumi, è un'immensa ricchezza in cui i lettori di ogni dove o età non hanno che da sbizzarrirsi: possono sedersi comodamente su un morbido letto o un enorme poltrona, recarsi in un determinato posto, e osservare tutto quello che c'e dinanzi ai suoi occhi: Praga.
Presto mi sono resa conto che di questo romanzo ricordavo poco e niente, le inutili procedure che mi avrebbero indotta a ricordare. Mi ero trovata catapultata fra le sue pagine confidando di ritrovare quello che avevo perso qualche tempo fa, secondo me mediante una rilettura. Che straordinario espediente! Solo chi ama rileggere i libri può capirmi: la storia che si ripete.
In una società dominata da creature, esseri informi ma bellissimi, una ragazza dai capelli lunghi e bluastri si mosse come una marionetta senza fili aiutando il prossimo, combattendo nel trovare la sua vera identità, a scovare una verità sepolta dal passato. Ero qui solo di passaggio, ma ho avuto la sensazione che questa lettura mi ha costantemente << guidata >> da questa ragazza, o da magi potenti e barbuti, o da qualche invisibile presenza. Dovunque nei romanzi della Taylor, ormai, ci sono elementi nuovi, voci metalliche in una sferzata di luce che hanno annunciato o consigliato qualcosa. Dovunque c'erano elementi, nozioni, che mi hanno "imposta" a comportarmi in un certo modo, vecchie e antiche reliquie lasciate ai bordi di questa storia senza che io me ne accorgessi. Per chi non avesse capito, ci sono state tante di quelle cose che hanno spiegato il mio amore per questa ennesima saga.
Perché questo tipo di romanzi sono esattamente come l'autrice desiderava fossero: c'è un susseguirsi di lotte per la vita, per l'amore; un paesaggio oscuro e misterioso che si è sposato con le mie preferenze di lettrice.
Ogni storia che si apre con "Tanto tempo fa" produce grandi aspettative. Personalmente ho sempre visto romanzi di questo genere, con questo tipo di stampo narrativo, come una sorta di metodologia in cui la nostra mente richiama alla memoria celeberrime fiabe della Walt Disney o mastodontici classici d'avventura della letteratura ottocentesca, con personaggi come Robinson Cruose o I tre moschettieri. Mezzi di cui io, lettrice, amante dei libri e della scrittura, usufruisco sempre per evadere dalla monotonia quotidiana e da cui, solo da una semplice lettura, posso trarne vantaggio nel riscontrare mondi carichi di suspense e magia, mistero o azione da cui non vorrei mai separarmene.
Proprio in questa cerchia, La chimera di Praga rientra e spicca perfettamente con i canoni di questo tipo di letteratura. Mix fra realtà e fantasia, fra le antiche tradizioni orientali e cattoliche, nonché allegoria sull'importanza del razzismo della diversità della specie, sul destino, sulla speranza e sulla ricerca dell'identità di ognuno.
Un unico ammaliante affresco che richiama alla mente l'epico scenario mitologico dell'Iliade. Celeberrima produzione classica di poemi omerici che, rifacendosi a scenari suggestivi, è una dimensione del tutto nuova e affascinante da cui è impossibile non rimanerne stregati. Universo costellato da intense scene drammatiche fatto di segreti, misteri, rivelazioni sconcertanti rese il tutto nel minimo dettagli al fine di rendere questo primo volume una sorta di preludio a una guerra imminente fra angeli e chimere.
Valutazione d'inchiostro: 5


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