Mi sono
sorpresa di quello che mi si era posto davanti, lo si è visto quando ho messo
piede in una città spettrale, come un' antica lastra fotografica tutta argentata
e grigia. Era una città di soli alchimisti, sognatori, i cui ciottoli medievali
un tempo sono stati calpestati da golem, mistici ed eserciti invasori. Mi sono
fatta una certa idea del mondo che la Taylor ha disegnato così bene, e ora, finalmente,
posso parlarne liberamente. Libera non certo di concludere qui le mie gesta.
La magia intesa
come elemento di sopravvivenza, i sogni come mezzo per trincerarsi da qualunque
attacco esterno. Interpretazioni tutte materialistiche che hanno reso La chimera di Praga una bellissima
lettura. Semplice, intensa in cui ho camminato disinvolta fra le sue strade brulicose,
vivendo fuori dalle regole, permettendo alla pazzia di sopraffarmi nel momento
in cui meno me lo aspettavo.
Titolo: La chimera di Praga
Autore: Laini Taylor
Casa editrice:
Fazi
Prezzo: 14, 90
€
N° di pagine:
387
Trama: Karou ha
17 anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui
vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico,
la sua pelle è ricoperta da un'intricata filigrana di tatuaggi, parla più di
venti lingue e riempie il suo album da disegno di assurde storie di mostri.
Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano
un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa
porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei
riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale.
Ma quando Karou
scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende
che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo,
scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si
sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri
perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto
esteriore: è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle
dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia"
Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore
le risparmierà la vita.
La recensione:
E' innamorata. L'amore brilla dentro di lei, come se avesse inghiottito una stella. Delle ali la avvolgono. Pelle come una febbre, amore come un incendio.
I romanzi della
Taylor sono le nuove antiche reliquie di un mondo perduto ma immenso; un mondo
in cui si sta quasi sempre in equilibrio su qualcosa che è perennemente inclinato,
in cui si cerca di mantenere una certa posizione, precipitando in una spirale da
cui non c'è ripresa, solo impatto, una dolce e riluttante collisione. Non c'è
bisogno di dire altro. Il nuovo mondo della Taylor - anzi, a dire il vero, il
vecchio mondo - è oramai divenuto ai miei occhi un tesoro nascosto che mi hanno
donato vita, appagamento spirituale. Punto di ritrovo e riflessione,
divertimento e svago o piacere. I romanzi della Taylor sono quel genere di
letture che un tempo io avrei dato qualunque cosa; avrei donato persino la mia
stessa vita. Nella città del Pianto o, come in questo caso, in una Praga surreale
e bellissima.
Ho trascorso quasi
una settimana a Praga e credo di non essermi mai sentita più soddisfatta di
così. Nei romanzi della Taylor ci si sente sempre dentro. E' come chiamare un
vecchio amico, un vecchio confidente, ci si dà appuntamento, si celebrano delle
funzioni alchemiche, e nulla ha più importanza. Starci lì, respirare la sua
essenza, in poco tempo era divenuto per me un espediente per assistere a delle
bellissime e irresistibili impennate amorose. Si perché La chimera di Praga, del resto come tanti altri romanzi di quest'autrice,
è il punto principale da cui si compiono le gesta di Karou, e la "magia"
di cui ci parla l'autrice è qualcosa che non si vede ovunque, è qualcosa di
speciale, particolare, che non ha bisogno di molte parole per essere capito e
solo ogni tanto di una spolverata per essere ricordato.
E il resto del
mondo? E' quello strano posto in cui continuo a vivere e da cui provengono tante
altre storie. Sugli scaffali di tre strapiene librerie, La chimera di Praga, realizzata mediante tre volumi, è un'immensa
ricchezza in cui i lettori di ogni dove o età non hanno che da sbizzarrirsi:
possono sedersi comodamente su un morbido letto o un enorme poltrona, recarsi
in un determinato posto, e osservare tutto quello che c'e dinanzi ai suoi
occhi: Praga.
Presto mi sono
resa conto che di questo romanzo ricordavo poco e niente, le inutili procedure
che mi avrebbero indotta a ricordare. Mi ero trovata catapultata fra le sue pagine
confidando di ritrovare quello che avevo perso qualche tempo fa, secondo me
mediante una rilettura. Che straordinario espediente! Solo chi ama rileggere i
libri può capirmi: la storia che si ripete.
In una società
dominata da creature, esseri informi ma bellissimi, una ragazza dai capelli
lunghi e bluastri si mosse come una marionetta senza fili aiutando il prossimo,
combattendo nel trovare la sua vera identità, a scovare una verità sepolta dal
passato. Ero qui solo di passaggio, ma ho avuto la sensazione che questa lettura
mi ha costantemente << guidata >> da questa ragazza, o da magi
potenti e barbuti, o da qualche invisibile presenza. Dovunque nei romanzi della
Taylor, ormai, ci sono elementi nuovi, voci metalliche in una sferzata di luce
che hanno annunciato o consigliato qualcosa. Dovunque c'erano elementi, nozioni,
che mi hanno "imposta" a comportarmi in un certo modo, vecchie e antiche
reliquie lasciate ai bordi di questa storia senza che io me ne accorgessi. Per
chi non avesse capito, ci sono state tante di quelle cose che hanno spiegato il
mio amore per questa ennesima saga.
Perché questo
tipo di romanzi sono esattamente come l'autrice desiderava fossero: c'è un
susseguirsi di lotte per la vita, per l'amore; un paesaggio oscuro e misterioso
che si è sposato con le mie preferenze di lettrice.
Ogni storia che
si apre con "Tanto tempo fa" produce grandi aspettative. Personalmente
ho sempre visto romanzi di questo genere, con questo tipo di stampo narrativo,
come una sorta di metodologia in cui la nostra mente richiama alla memoria
celeberrime fiabe della Walt Disney o mastodontici classici d'avventura della
letteratura ottocentesca, con personaggi come Robinson Cruose o I tre
moschettieri. Mezzi di cui io, lettrice, amante dei libri e della scrittura,
usufruisco sempre per evadere dalla monotonia quotidiana e da cui, solo da una
semplice lettura, posso trarne vantaggio nel riscontrare mondi carichi di
suspense e magia, mistero o azione da cui non vorrei mai separarmene.
Proprio in
questa cerchia, La chimera di Praga
rientra e spicca perfettamente con i canoni di questo tipo di letteratura. Mix fra
realtà e fantasia, fra le antiche tradizioni orientali e cattoliche, nonché allegoria
sull'importanza del razzismo della diversità della specie, sul destino, sulla
speranza e sulla ricerca dell'identità di ognuno.
Un unico ammaliante
affresco che richiama alla mente l'epico scenario mitologico dell'Iliade.
Celeberrima produzione classica di poemi omerici che, rifacendosi a scenari
suggestivi, è una dimensione del tutto nuova e affascinante da cui è
impossibile non rimanerne stregati. Universo costellato da intense scene drammatiche
fatto di segreti, misteri, rivelazioni sconcertanti rese il tutto nel minimo
dettagli al fine di rendere questo primo volume una sorta di preludio a una
guerra imminente fra angeli e chimere.
Valutazione d'inchiostro: 5
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