Quando un anno ti scivola addosso con la pesantezza di un macigno
non resta che seguire l'istinto, ascoltare quella voce interiore che ti induce ad
imboccare quella strada che ti aiuta a farti scorgere un barlume di speranza,
mentre osservi l'ennesimo bellissimo tramonto con melanconica austerità scomparire
fra le montagne innevate, con l'immaginazione, e il tuo immancabile blocnotes,
pensi a quante cose succedono nell'arco di 365 giorni, quanti libri hai letto
in questo lasso di tempo, tenendo vivamente fede il più possibile ai tuoi ideali
letterari. I romanzi, la letteratura in generale, rendono la mia vita completa,
appagante, per non dire bellissima, ed i pensieri elevati vanno d'accordo anche
con il mio stile di vita semplice e tranquillo.
Ma è naturale, come ogni cosa nella vita in generale, che alcune
letture possano violare i confini della tua immaginazione, e quella lettura a
cui avevi riservato non poche aspettative dissipa quel piacere in se della
lettura ridimensionano i tuoi ideali. Be, così mi è parso di cogliere da qualche
tempo a questa parte, o per meglio dire, da quant'è che la mia anima ha attribuito
una certa importanza al mio bagaglio culturale, trapelando così intenzioni o
pensieri di cui prima non ne sapevo nemmeno l'esistenza.
Da quant'è che il blog è in vita, agli sgoccioli di ogni anno,
percorro a ritroso la strada del mio anno letterario tirando fuori conoscenze,
riflessioni, vivide manifestazioni che io, da buona e accanita lettrice,
ritengo opportuno riproporre e condensare in questo ennesimo post. Indagare
dunque su centinaia di libri, stilare una lista classifacondola con la
selezione "bello" o "brutto", che mi appresto a preparare
già da metà dicembre. quando il mio intento di superare le 150 letture si è
concluso magistralmente di quel che credevo. Il mio metodo a questo proposito è
quello di suddividere tale categoria di romanzi in Carta e Inchiostro, in rapporto
ai miei gusti, anche se i lettori più assidui sapranno oramai che i miei
desideri si uniformano quasi sempre al mio concetto di bello o straordinario.
A differenza dell'anno che sta oramai per volgere al termine, per
questo 2019 confido nel portare a termine quelle saghe letterarie non ancora
concluse e che languiscono sullo scaffale da un bel po'. In particolare,
completare i diari di Anais Nin o le opere di Paul Auster. Ma anche scoprire
nuovi autori, imbarcarmi in nuove terre, scoprire nuovi tesori.
L'anno nuovo non è ancora giunto, eppure sento l'attesa snervante
di potermi mettere all'opera. Questo nuovo anno dovrà sorprendermi impegnata nel blandire l'incertezza nei riguardi di
opere che insensatamente vedo come deludenti che, forse un po' pure per testardaggine,
cerco di mantenere lontana da quelle letture che non sento come mie. Ma non
potendo continuare assolutamente con questo stile di vita ho deciso di abbracciare
questa nuova filosofia ☺
E voi, lettori? Vi va di scrivere, giù, nei commenti, quali sono state
le letture più belle e più brutte di questo 2018? Per principio, noi lettori
non vorremmo mai incappare in letture deludenti, ma talvolta sembra davvero
impossibile evitarle.
Nel frattempo che ci pensate, vi abbraccio e vi auguro un felice e
sereno buon 2019. Con la speranza che si riveli appagante ma soprattutto
fortificante.
Carta:
Portatore di sogni e vivide emozioni, un inno all'amore
e alla speranza. Una storia che, dopo tante turbolenze, discrepanze e atti di
drammaticità, ci dirà addio col giusto finale.
Una favola dai toni gotici e dark in cui ci viene
lanciato un messaggio devastante riguardante l'entità di una donna comune, in
un caos fantasmagorico di un giro di vite che sono state rubate, sottratte, fra
anime dannate e peccaminose il cui spirito è simile a quello degli altri.
Un
accozzaglia di frasi, versi d'amore che ancora echeggiano. In uno
stanzone spoglio, note e suoni che hanno dato vita a una melodia che, a poco a
poco, ho avvertito come mie. Hanno trovato il loro posto dentro di me, cantando
motivi senza alcuna difficoltà.
Fiumi di parole che
si riversano come un mare in tempesta, il piacere squisito dello scrivere e di
rendere questa passione come un mestiere di vita, uno stile curato, armonioso,
quasi solenne, che lenisce qualunque ferita nascosta.
Un monito verso la religione, la libertà d'espressione
e d'agire in cui i protagonisti avvertono l'esigenza di essere confortati,
capiti, consolati e che percepiscono la presenza di una realtà che li avrebbe
presto resi partecipi. Una realtà in cui Agnes è accusata di essere una strega,
che ha infranto le regole e le convenzioni del secolo pur di sopravvivere,
inducendo così a chi le sta attorno a desiderare quello per cui è giusto
lottare: la libertà, l'indipendenza.
Un
romanzo solenne ed evocativo che ha abbagliato un frammento di storia. Una
storia che mi ha invaso persino le viscere, e che, con un debole fruscio, ha
aperto una finestra che ha fatto luce su un mondo che mi ha procurato una
tristezza indescrivibile.
Un dialogo con la
mia anima semplice e appassionata, giudicando i pro e i contro, scoprendone le
qualità e i difetti, incominciando a immergermi in pensieri che alla fine si
sono rivelati profondi, in cui mi sono persa, esaurita, fino a non capirci più
niente.
Una storia d'amore che altri non è che
un groviglio angoscioso, amoroso, triste ma felice. Corpi che baluginano nel
buio di una stanza, fra mucchi di cose e persone che hanno una parvenza vaga,
ma radiosa nel tempo, nitida e luminosa.
Un
bellissimo monologo in cui non ci si può non restare ammaliati, stregati, e
ritrovarsi unanime con la stessa Frida. Un monologo che ha scandito bellissimi
momenti in sua compagnia, in cui mi sono persa e poi ritrovata, mediante i
colori estrapolati da una tavola particolare e meravigliosa. Ineffabile e
profondo come un sogno splendido e benefico.
Una storia che mi è
sembrato avesse la cadenza di una canzoncina, che ci risveglia in questo mondo
oscuro. Una melodia straordinaria in cui ci sorprende a osservare una luna
bellissima splendere in cielo, sagome di creature malvagie. Il tutto
accompagnato dalla voce suadente dell'autrice, che aleggia nell'aria di questo
splendido paese delle meraviglie, che allieta ogni cosa.
La storia di una piccola stella collassata su stessa,
in attesa che qualcuno la riaccendi o la tenga in vita, ma sempre immersa nel
proprio universo glaciale.
Quel
futuro che nessuno può pianificare, anticipare, e che quando arriva ti prende
sempre alla sprovvista. Un piccolo colibrì che svolazza ma non riesce a
spiccare il volo, la cui dolcezza velata di tristezza va a cercare conforto nei
sentimenti più nascosti del cuore. Un racconto triste, veritiero ma semplice
che trasmette un certo malessere, misto a una buona dose di sconforto, che
volteggiano nell'aria come minuscoli granelli di polvere.
Modo d'espressione
in cui si è aggirata l'impossibilità, storia che è inzuppata di una libertà
emotiva che ha elevato la mia anima verso il cielo, in cui inconsapevolmente ci
si aspetta qualcosa che non si ha poi intenzione di lasciarsi andare, Tradurla
in termini riconoscibili, colpendo dritto dritto al cuore.
Un inno all'amore , alle ossessioni e
alle possessioni dei due amanti, violenti come scariche elettrice. Capaci di
renderci prigionieri dei loro stessi peccati, costantemente punteggiato da
riferimenti scespiriani che ne accentuano il tono elegiaco.
La
visione meravigliosa di un tentativo di salvezza, di ripristino degli elementi,
racchiuso fra le imponenti mura di una cattedrale sommersa popolata da strambi
personaggi. Una lente d'ingrandimento che mette a fuoco un mondo di
ineguagliabile bellezza,dal fondo del pozzo buio dell'anima di chiunque,
mediante un dialogo immaginario fra lettore e autore le cui anime entrano a
contatto.
Inchiostro:
Un
innocua fanfiction americana che, per i più romantici, potrebbe apparire come
una triste fiaba d'amore. Una fiaccola la cui scintilla è fievole, non divampa
come pensavo. Un romanzo che ci parla di solitudine, conosce la malinconia, che
non ha alimentato il mio interesse come invece speravo.
Dramma
esistenziale in cui può rispecchiarsi chiunque, lascia piuttosto freddi,
distaccati, a causa degli stessi personaggi che non sono riusciti a confidarsi
come se stessero confidandosi con un amico fidato. Un frammento di vita che
cammina perennemente lungo la via dell'insoddisfazione, della tristezza, che
non ha potuto non impedire il trasporto emotivo che la frigidezza di questa
storia possiede.
Un
immenso contenitore di riflessioni e idee su ciò che ha più significato per
l'autore che condensa in poche pagine, mediante una narrazione che è anche uno
sfogo, attraverso una sorta di monologo interiore che mette a nudo una parte
della sua anima..
Si
esaltano i romanzi, ma non si vive le loro storie. O peggio, si resta
indifferenti alla magia della parola scritta in quanto le trame del passato
sono più forti di qualunque barriera.
Pochi ma buoni, come sono solita dire, sono state inoltre le
letture degli autori emergenti, che ho accolto con una certa curiosità e un
certo interesse.
Ecco i loro romanzi:
Un
opera che, come la copertina con cui è rivestita, non nasconde fascino, ma in
cui ho trovato tutto ciò che c'è da aspettarsi da chi, come me, ama i fantasy.
Una storia sotto
certi aspetti atipici, sotto altri disumani, che erge attorno a se un muro di
false speranze in cui il lettore sarà spettatore di una passione indescrivibile
e allo stesso tempo terrificante, e che scopre i due amanti perdutamente
insaziabili dei peccati tatuati sulla loro pelle.
Un noir potente, un giro di vite di personaggi
impavidi, navigati, fini conoscitori del mondo, capaci di affrontare qualunque
imprevisto, qualunque ostacolo.
Teatro
di azioni ignobili e perfide, qualcosa di sorprendente, inspiegabile, come un
desiderio insano sopito dal tempo che adesso ha acquisito una certa forma.
Opera in cui pian
piano verrà sprigionato il suono, così regolare e martellato, di due voci che
in poco tempo erano divenute famigliari.
Righe
e righe di innumerevoli vicissitudini intagliate nel vasto panorama della
narrativa contemporanea.
Cara Gresi, capisco cosa vuoi dire quando confessi che vorresti già che fosse l'anno nuovo: anche io ho addosso questa "voglia di fare". 😊 Ti auguro un anno pieno di letture e piacevoli sorprese!💖
RispondiEliminaGrazie mille, Adele! Auguroni anche a te ❤❤
EliminaMa dai? Hai citato il mio romanzo? Non sai quanto questo mi renda felice. Sono davvero contentissima che ti sia piaciuto così tanto.
RispondiEliminaGrazie infinite... e ancora tantissimi meravigliosi auguri!
Un bacione :)
Auguroni anche a te 😉❤❤
EliminaBuon anno Gresi! Ho metà di questo post nella wish list e non vedo l'ora di recuperare quei titoli.
RispondiEliminaBuon anno anche a te, cara Beth ❤❤ fammi sapere se poi leggerai qualche titolo ☺
Eliminabuon anno Gresi!
RispondiEliminaGrazie, Chiara! Pure a te :)
Elimina