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giovedì, aprile 18, 2019

Amori di carta: Elena Ferrante

Per diversi mesi non mi sono azzardata a preannunciarmi su quell'autore o quell'autrice che presto o tardi sarebbe stato la protagonista/ il protagonista di un nuovo appuntamento della rubrica Amori di carta. L'ho rinchiusa ermeticamente nei miei pensieri che quasi l'avevo dimenticata. La questione concerne semplicemente che, fra gli scaffali strapieni della mia libreria, non vi è entrato a far parte alcun autore di cui ancora non vi ho parlato. Un autore che conosco abbastanza bene da elargire e tessere lodi, ed è come se - pur non avendo alcun << movente >> - avessi accantonato questo mio nuovo progetto, facendolo quasi uscire di scena. Il mese scorso, tuttavia, la dolce e romantica Paullina Simmons aveva fatto irruzione nelle stanze polverose del mio animo scaldando il mio cuore con una melodia che è arrivata dritto dritto nel mio animo; essendo stata, per così dire, protagonista indiscussa di questa rubrica, dopo mesi e mesi che non la estraevo dalle più oscure profondità dell'abisso, quest'oggi eccomi nuovamente qui pronta a controbilanciare la tenebra di quel momento sostituendola con una fervente attività. Accogliere Elena Ferrante, quindi, è stato l'equivalente di entrare in me stessa, non potendo più concepire di trascurare o tralasciare qualcosa o qualcuno che amo molto. Ed è precisamente altrove che mi sono trovata con Lena e Lenù, ma anche con Olga, Delia, Rosaria, la stessa autrice, sebbene l'autrice non lo verrà mai a sapere.
Perciò, in questo pomeriggio d'inizio aprile, come se guidata da volontà mistica, mi sono avvicinata agli scaffali della mia strapiena libreria e, arrestandomi, come in omaggio ai primi mesi dell'anno, ho preso il primo volume de L'amica geniale e ho osservato attentamente. Che cosa ho visto in queste pagine? Quali sono le vere ragioni per cui i romanzi di quest'anonima autrice italiana occupano una posizione forse la più fortunata di tutte, stando al di sopra di quel filone narrativo dove ha fine l'indigenza, l'incomprensione, la paura, lo sfiaccamento morale e sociale, dove la Guerra - sia morale che nel vero e proprio senso del termine - soffoca qualunque slancio naturale, la fatica di doversi comportare come tutti gli altri quando il desiderio impellenti di essere liberi, istruiti o diversi è molto più forte di qualunque cosa?
Sono dunque state queste le ragioni per cui Amori di carta reca quest'oggi come titolo indiscusso il nome di un autrice del calibro come la Ferrante che, studiando e intepretando l'individuo come essere prettamente solitario e incompreso, sempre in bilico sull'orlo della follia, della disperazione, converge in un unico punto, dominato da leggi irresistibili, del decoro o del dovere, come due torrenti in un'unica valle.
I toni impregnati di calce, grigio, una patina quasi ostruttiva che aleggia attorno come invisibili particelle, la violenza onnipresente come l'oscurità che grava nell'animo dei protagonisti come fardelli troppo pesanti, divengono man mano sempre più evidenti, donando una certa sensazione di isolamento. Ed in questa atmosfera remota, che aleggia tutt'attorno come invisibili particelle, la Ferrante esibisce una dignitosa grandezza spirituale e fisica, come un potere sovrano che mediante scrittura trapela un certo fascino, un certo magnetismo persino per i personaggi minori.
La quintaessenza immaginaria, divenuta poi realistica, delle donne condensate in un unico modello di donna succube e debole, ritratte con pennellate che diventano sempre più marcate, si mutano in concetti inavvicinabili al tatto ma non allo spirito che accorda inquietudine e insoddisfazione e in cui diventa evidente l'esigenza dell'autrice di avvicinarsi ed interpretarne la sua natura artificiosa.
Ogni romanzo è un sentiero sinuoso formato da pezzi di vita che, sovrastandosi l'uno all'altra, trovano ciò che si cerca. Ogni storia è un insieme di sbuffi di ricordi vissuti e dimenticati. Ogni opera è un inno celestiale che si leva al cielo nonostante la foschia, fino a raggiungere un atmosfera un po' più luminosa, le sottili membrane del cuore umano.

10 commenti:

  1. Kitap yorumlamalarını seviyorum 😊 kürk mantolu Madonna kitabını sana tavsiye ederim kitaptan bir alıntı :
    " Una persona sarebbe sufficiente per un uomo."

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    1. Tavsiye için teşekkürler! Ben zaten okudum ve onu da çok beğendim ;)

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  2. Ciao Gresi, anche a me piace molto la Ferrante! Ho letto solo la quadrilogia de "L'amica geniale" ma sono rimasta davvero colpita dal suo stile di scrittura!

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    1. Io invece ho letto tutti i suoi libri, e ne sono rimasta davvero soddisfatta :) Amo la Ferrante ;)

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  3. Ciao Gresi, io ho letto solo il primo volume di L'amica geniale (all'inizio lo avevo snobbato perché a pelle pensavo non potesse piacermi) e ho deciso di leggere gli altri in concomitanza con l'uscita dei vari episodi della fiction. Nell'attesa in effetti potrei leggere altri suoi lavori, la sua scrittura mi piace molto :)

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    1. Anche a me, Maria e infatti non ho potuto fare a meno di leggere altri suoi scritti ;)

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  4. Non conoscevo questo libro, mi incuriosisce!😊 Io ho visto la serie Tv dell'Amica Geniale, ma voglio leggere anche i romanzi.

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    1. Ogni suo romanzo è a mio parere bellissimo, dunque se hai già amato L'amica geniale secondo me potrebbero piacerti altri suoi scritti :)

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  5. Io quest'anno ho letto la Ferrante completando la tetralogia dell'amica geniale: una parola, stupenda. La scrittura della Ferrante è scorrevolissima, i suoi personaggi sono delineati benissimo, li ho amati e odiati, proprio come dovrebbe succedere per qualsiasi libro.
    Per ora ho letto solo la tetralogia, che altro libro mi consiglieresti per continuare??
    ciao!! :)

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    1. Ciao! ☺️ Io ho proseguito con i romanzi de L'amore rubato e i suoi seguiti ☺️ a parte questi sono stati pubblicati delle interviste. Ma quelle non le ho lette ☺️ ti consiglio dunque L'amore rubato ☺️

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