Pages

mercoledì, settembre 25, 2019

Gocce d'inchiostro: Bacio feroce - Roberto Saviano

Nessuno me lo aveva detto, ma il momento in cui mi fu regalato questo romanzo non credevo coincidesse con quello in cui nacque la mia curiosità. Il mio interesse, nei riguardi di Roberto Saviano, non fu mai così contagioso come adesso. E Bacio feroce, il cui titolo è scevro da qualunque accenno di dolcezza, coinvolgimento emotivo o fisico, era stato silenziosamente recluso nella mia libreria quanto bastava per farmi sentire in colpa del mio temperamento distaccato e negligente. Perciò, non ero consapevole nemmeno che si trattasse del secondo volume di una saga. La mia vita parallela coincise così con quella di questi incomprensibili protagonisti, sagome incolori, dense mediante una gran quantità di luce che riescono a catturare muovendosi. Abili combattenti che non getteranno la spugna nemmeno quando si troveranno faccia a faccia con la morte. E nel giro di una manciata di ore, partí anch'io diretta lungo una strada di cui non sapevo quali sorprese mi avrebbe riservato. 




Titolo: Bacio feroce
Autore: Roberto Saviano
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 9,90 €
N°di pagine: 400
Trama: La paranza dei bambini ha conquistato il potere, controlla le piazze di spaccio a Forcella, ma da sola non può comandare. Per scalzare le vecchie famiglie di Camorra e tenersi il centro storico, Nicolas o Maraja deve creare una confederazione con o White e la paranza dei Capelloni. Per non trasformarsi da predatori in prede, i bambini devono restare uniti. Ed è tutt'altro che facile. Ogni paranzino, infatti, insegue la sua missione: Nicolas vuole diventare il re della città, ma ha anche un fratello da vendicare; Drago porta un cognome potente da onorare; Dentino, pazzo di dolore, è uscito dal gruppo di fuoco e ora vuole eliminare o Maraja; Biscottino ha un segreto da custodire per salvarsi la vita; Stavodicendo non è scappato abbastanza lontano; Drone, Pesce Moscio, Tucano, Briato e Lollipop sono fedeli a Nicolas, però sognano una paranza tutta loro... Fra contraddizioni, tradimenti, vendette e ritorsioni, le vecchie famiglie li appoggiano per sopravvivere o tentano di ostacolarli - come il Micione che prova a riprendersi le piazze seminando discordia direttamente in seno alle paranze. Una nuova guerra sta per scoppiare?


La recensione:
C'è stato solo un piccolo problema che mi turbó, prima di iniziare la lettura. Bacio feroce era il secondo volume di una famosa saga, ed io non avevo letto il primo. Ne avevo intenzione di leggerlo. Non mi sono mai rivolta completamente a Roberto Saviano, se non quando il nostro incontro fu sancito mediante un regalo. Lo scarto di carta colorata, stracciata. Il fremito di scoprire cosa rivelasse questo pacco misterioso. La forma rettangolare, lunga e voluminosa. Ero contenta? Si e no. Non avevo letto ancora niente di Saviano e non credo avrei mai acquistato qualcuno dei suoi libri. Sapevo della sua carriera prolifica, ma io non ne ero per niente incuriosita. Recluso sulla mensola di una libreria man mano sempre più piena, Bacio feroce non si fece scoprire se non in una sera di fine estate. Fu tramite il proposito di leggere ciò che avevo tralasciato che conobbi la crudele storia che celano queste pagine e il suo essere nel mondo. E, quando cominciai, mi rifugiai dentro alle sue pagine, finché non fui costretta ad andare via.
So meglio di chiunque altro quanto mi piacciono i romanzi saldamente legati alla famiglia e quanto significato hanno per chi li ha scritti. Certamente sono romanzi che non possono scrivere tutti, e che rivelano una sorta di tratto distintivo, esclusivo solo a quell'autore, quell'autrice in generale. Sono anche trattati realistici e crudeli che turbano nel loro essere spontanei, distruggendo qualunque rimasuglio della nostra anima. Roberto Saviano esplica perfettamente questo concetto in Bacio feroce, evidenziando una questione che si farà sempre più chiara.
Per certi romanzi non c'è bisogno di scrivere o riempire intere pagine. Quattrocento pagine che ci insegnano come educare la libertà di competizione affinché possa essere raggiunto il potere è una dichiarazione avvolta nella nebbia densa del modernismo, di cui Saviano sembra quasi un sociologo che analizza egregiamente una parte della società italiana inevitabilmemte intrappolata nel lungo e profondo pozzo del lastrico. E lo fa non dicendo nulla di nuovo, ma semplicemente spiattellando la realtà che disgraziatamente supera la fantasia. La reazione in ambito diviene automatica, e vengono revocate tutte le licenze.
Leggere Bacio feroce, il cui titolo fa cenno alla mancanza di affetto, alla dolcezza che solitamente c'è presente, anche se in minima parte, nei romanzi in generale, e che rivela il temperamento di personaggi dal cuore algido, è stata l'occasione perfetta per scrollarmi di dosso una grande lacuna. La mia libreria deve essere composta da libri letti e vissuti. Non da pagine vecchie e mai aperte. 
Non ho perso niente, e, anzi, ho raccolto sul palmo di una mano una parte di società analizzata attentamente e che disgraziatamente per noi cittadini è fedele ai tempi vissuti. Si muove mediante le sorti che l'autore stabilisce ai suoi personaggi, marionette manovrate da un sadico burattinaio, che rispecchia perfettamente la condizione di malessere e disagio che attanaglia chiunque. 
Roberto Saviano è un abile e attento criminologo che fa della letteratura un intento cruciale per comprendere ed interpretare il comportamento, i disegni oscuri che ti impediscono di vedere e sentire ogni cosa, nel paesaggio moderno e misero della vita. E si cimenta in questo campo osservando l'uomo dibattersi nell'insondabile bolla dell'ignoranza, delle convenzioni sociali, che silenziosi operano dentro di noi. La vita che avrebbero dovuto vivere, una storia che è una girandola di dialoghi, ritmi affrettati e mozzafiato, contorni, sfumature, ombre impregnate di malvagità.
A Napoli la malavita si muove freneticamente fra gente che compare e scompare, e sebbene si tratta sempre di gente comune sono anime dannate intrappolate nell'immensità del cosmo. 
La meta infatti qui non è celata nell'importanza di un luogo fisico ma un posto in cui la mente è continuamente attanagliata, assediata da squarci di bene e male, luce e oscurità. E qui sta il vero motivo per cui la crudeltà, l'irruenza, assediano i personaggi di Saviano.
Costruito mediante un processo su anni di esperienze, ricerche, interviste, interventi sul campo, è un romanzo che trasmette una certa inquietudine, ma che mi ha permesso di cogliere e interpretare quel messaggio rivistoee reinterpretato da molti dell'importanza del mondo. Con patti di sangue e segreti sussurrati dalla finestra virtuale del nostro mondo, con regole e nozioni del tutto indifferenti a quello cui sono abituata.

Valutazione d’inchiostro: 4

2 commenti: