Nella sua carriera di scrittrice, Donna Tartt credo si sia sentita
dire da molti, perlomeno dal suo amico di lunga data Bret Easton Ellis, che la vita
somiglia a un libro, una storia che comincia da un inizio e va avanti finchè l’eroe
non muore. Ma se il futuro immaginato acquisisce una certa forma, cambia anche il modo per cui lo si interpreta. Per l’autrice de Il cardellino, infatti,
il tempo, va si avanti e indietro, ma nei libri, nei racconti, le storie
nascono o si concretizzano anche mediante un processo a ritroso, la metafora
del libro come miglior vascello su cui viaggiare. Al limite, la vita è spesso
più simile alla struttura di un rebus, con i fatti salienti, come per esempio
lo scoppio di una guerra o la cocente rivelazione di qualcosa di estremamente
privato, e le innumerevoli conoscenze o legami che intercorrono fra una persona
ed un'altra, ma anche elementi che contengono pezzi forti, notizie futili o
coinvolgenti, sfogliando certe << articoli >> dinanzi alle
soglie del tempo rivelano molto più di quel che si crede.
Come l’interpretazione di un testo medievale, astruso e di lettura
difficoltosa, l’autrice de Il piccolo amico fu colei con la quale avanzai a tentoni, con cautela ma ammaliamento che
una volta approdata nella sua terra, nel suo mondo, mi entusiasmi fra le sue
pagine finchè non compresi ciò che esse vogliono dirci, finchè non colsi i suoi messaggi, contorti, enigmatici, spesso inspiegabili che con una certa
difficoltà ti impediscono di proseguire spedita fra le pagine. Il tempo, per
Donna Tartt, si muoveva in due direzioni poiché ogni passo nel futuro si porta
dietro un ricordo, un momento del passato, e anche se ciò non è propriamente
dispensabile si trascina dietro un bagaglio di esperienze, nozioni che hanno
plasmato l'animo, il suo essere lettrice e poi scrittrice, sconvolgendo
letteralmente il mio mondo interiore, così come altre persone plasmate dai
ricordi taglienti e netti della sua penna. Sebbene i suoi sono racconti occupano un posto particolare nel tempo, nello spazio, ragion per cui la Tartt
ha una visione pessimistica ma simbolica di un mondo di cui facciamo tutti
parte ma che giudica a se stante. La mia domanda, a tal proposito, è la
seguente: la Tartt è stata << sconvolta >> da eventi così simbolici
e significativi che hanno ribaltato completamente la sua visione del mondo?
In una manciata di giorni, le sole opere scritte da questa donna
trascinano in un mondo lontano, un futuro anteposto al presente nel quale il
sacrificio, le cattive azioni non redimono la tua anima piuttosto la macchiano
maggiormente, che su carta acquisiscono una visione pessimistica, malinconica
del mondo circostante, aprendo diversi argomentazioni sull’uomo, il suo essere
integrato nel mondo degli altri, le sue relazioni, figura eroica che si
aggrappa a qualunque illusione pur di vivere meglio, e che distrusse lo
scenario delle sue false promesse mediante fattori esterni nocivi e disastrosi.
La visione apocalittica di una vocazione futura che la Tartt scoprì di avere
dentro di se ma che a mio avviso vide sempre dall’esterno, come se stesse
guardando un attore recitare una parte, con un ottima propensione alla
scrittura, alle arti in generale che gratificano la sua anima impura e oscura.
Complessa
e tormentata come il meccanismo di un eroe giocattolo nato dal desiderio di
curare ferite invisibili ma inferte dal passato, da cui i suoi romanzi rivelano
parecchio di lei, unica e sola, migliore prodigio in letteratura odierna che
grazie alla scrittura ha compreso quanto tendiamo spesso ad essere dei poveri
illusi, intimoriti ad aver sciupato così tante energie con sogni puerili o
infranti.
Articolo interessante, grazie
RispondiEliminaGrazie a te ☺️☺️
EliminaNon ho mai letto i libri di Donna Tartt, li recupererò! :)
RispondiEliminaTi assicuro che non te ne pentirai ☺️☺️
EliminaCiao Gresi! Ho appena letto "Dio di illusioni" che mi ha incantata. Spero presto di recuperare altro di suo. 😍
RispondiEliminaLo spero anche io ❤️
EliminaNon conoscevo questa autrice, il tuo articolo è stato molto interessante. Hai un modo di scrivere che mi incanta <3
RispondiEliminaCon questa occasione ti rimando ad un mio "Blog Tag", in cui ti ho taggata, se ti va, baci baci
Grazie mille ☺️☺️
EliminaChe donna affascinante, per altro!
RispondiEliminaDovrei approfondire la sua conoscenza, ho letto solo Dio di illusioni.
Anche a me ha sempre affascinata, ed infatti non vedo l'ora che scriva ancora ☺️☺️
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