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lunedì, aprile 06, 2020

Gocce d'inchiostro: La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo - Laurence Storne

Non sapendo cosa significa << letteratura >>, nel senso più letterale del termine, tanto meno di letteratura settecentesca, non comprendendone appieno le motivazioni, anche se di ragioni effettivamente ce ne sono, sebbene i toni non sono stati propriamente incoraggianti, fui tentata di rispondere a qualunque impulso, che esso fosse improvviso o meno non avrebbe avuto importanza, con la lettura di un romanzo che languiva sullo scaffale da qualche tempo, ma non troppo. E quale miglior occasione se non questa di reclusione forzata fra le mura domestiche? E se prima di adesso ero risoluta a leggere tutti quei romanzi comprati e quasi dimenticati, adesso sono desiderosa di raggiungere questo obiettivo, in una guerra di sogni e speranze racchiuse.
Caparbio e ambizioso, La vita e le opinioni di Tristan Shandy, gentiluomo non è stata una lettura per nulla facile. Nel mentre decisi di accogliere certe belle idee fra le stanze polverose del mio animo, l’importanza che l’autore riserva al concetto di esistenza e il modo attraverso il quale valutiamo l’esistenza si rivelò quell'insurrezione spirituale che mi sorprese particolarmente.
Metanarrazione, settecento pagine di manifesti ai diritti civili e umani nonché processo consapevole di ciò che circonda l’individuo, una marcia ardua verso una meta quasi inesistente per protestare contro la coscienza, l’unica a cui si può fare affidamento e da cui non si può certamente esimersi nel sapere le cose, il processo contorto per cui si muovono, scandagliando a fondo i pensieri e i desideri di chi osserva, con occhio clinico, ricordando ciò che è stato intrapreso nel passato ma che governano le azioni di ognuno di noi.


Titolo: La vita e le opinioni di Tristan Shandy, gentiluomo
Autore: Laurence Sterne
Casa editrice: Oscar Mondadori
Prezzo: 13 €
N° di pagine: 832
Trama: Non “Vita e avventure”, come per Robinson Crusoe, ma “Vita e opinioni”: fin dal titolo il romanzo di Sterne sorprende e si rivela innovativo, tanto da segnare l’avvio della letteratura moderna. Mimetizzato dietro il protagonista e narratore, che racconta una vicenda fitta di personaggi e di situazioni bizzarre, Sterne rivolge la sua penna acuminata contro le convenzioni morali e letterarie dell’epoca, contro l’ipocrisia degli ecclesiastici, la vanità dei potenti e il servilismo dei letterati. Ne risulta un’opera umoristica e malinconica, enigmatica, anarchica e irrivelante, originale fin nell’ortografia; un romanzo zigzagante, ricco di divagazioni, di storie parallele, di “opinioni” – appunto -, in cui il protagonista, attraverso l’esercizio del dubbio, giunge alla conoscenza dell’ultima finitezza, e ne esce più forte e libero, invitando il lettore a fare con lui lo stesso percorso.



La recensione:

Le nostre menti non rifulgano attraverso il corpo, sono avviluppati fino al collo in un involucro scuro di carne e sangue che nulla ha di cristallo; quindi se volessimo riuscire a capire i loro caratteri specifici, dovremmo imboccare un’altra strada.

Si fa una bella fatica, fra le pagine di un romanzo ambizioso, filosofico, moralista, drammatico, come questo, in pratica una compagnia particolare ma interessante che non va inteso come << semplice >>, perché è destino della letteratura settecentesca propinarci storie estremamente complicate ma ambiziose, anche nelle circostanze più positive, soprattutto in un epoca che ha in me da sempre sortito un certo fascino, dove un pensiero se imprigionato nella gabbia della nostra coscienza può restare tale per mesi, anni, secoli senza un vero e proprio fondamento logico o una minuscola parvenza di logicità, dove una prosa fariginosa, complicata, ostica, disgressiva alla lunga causarono un calo dell’attenzione, senza però contare i danni che ciò avrebbe causato, o qualche brusca inciampata in passi o eventi burrascosi, avvincenti, tutte le umiliazioni, le sorprese che il giovane ma sfortunato protagonista di queste pagine subì. Lui e la sua umile famiglia, molte delle quali di carattere morale, religioso, filosofico nel quale è stato davvero difficile non poter credere, persino nel momento in cui Tristan è tormentato da storie che sono barbicate dentro altre storie e che lo stesso Sterne definì “ ammucchiate”. Disgressiva ma anche progressiva, in quanto l’anima delle sue pagine è racchiusa nella bellezza stessa di un astro, che silenzioso osserva la nostra avanzata lenta nel mondo, assediato da enigmi e misteri, e che mediante scrittura acquistano un senso logico. Quelle giuste forme o inclinature per comprendere i motivi per cui << funzionano >> certi meccanismi.
Non credere, o, per meglio dire, non farsi trascinare da certe congetture – se dovessi usare un eufemismo -, dalle più tormentate eccentricità, sciorinate dinanzi al mondo con inquietudine, bizzarria, caparbietà, preferendo sempre la compagnia di un buon libro o di autori sapienti e senzienti dalle particolarissime ideologie storiche, di cui lo stesso Sterne si sentì onorato della loro presenza, ho temuto di sentirmi accavallata nelle maglie di una storia particolarissima, folle, originale ma piuttosto saggia senza che il sentimento, anche nelle forme più spiacevoli, prevalesse. Ma di sensazioni questo romanzo ne contiene un’infinità, altalentanti come il sentirmi sollevare in aria, abbandonare la terra per un po’ e starmene con la suola al vento, e poiché Tristram è il perno sul quale ruotano l’intere vicende, sebbene lui ancora non esista, godermi questa esperienza è stato a dir poco sensazionale. Tristram è quel antieroe moribondo che non ha una sua importanza nel mondo, e che per soffocare questa “impossibilità” solleva talmente tante questioni, talmente tanti concetti, in maniera alquanto scoperta e leale, affinchè possa trovare profitto. L’essere umano è un povero credulone incoerente che nel momento in cui gli fu riconosciuta qualche cattiva azione fece di tutto pur di schernirsi. Tricerarsi, mediante dialettica, dagli assalti esterni del mondo circostante. Lo stesso Tristran è descritto dall’autore con una certa modulazione, ma dotato di un’innata vena umoristica è costretto al supplizio di un’eterna malinconia all’insoddisfazione che gli impedisce di ricavare buon profitto da qualunque cosa. Ma tale decollo, utile a sollevargli lo spirito, fu quel movente che gli permise di aggrapparsi alla scrittura, dandogli qualunque forma o sostanza, acquisendo spontaneamente la nozione di originalità piantate nel suo animo di lettore e studioso sin dalla giovane età. E dunque, malgrado la saggezza e la stoltezza siano condizioni imposte da spiriti animali, specialmente nel momento in cui si osserva l’individuo entrare a contatto col prossimo, quella di Sterne è un’opera che ci aiuta a comprendere come l’individuo è tutelato da diversi diritti e di cui Tristran è allegoria di un entità autonoma ma a se stante che spesso è influenzato da pensieri esterni. Da parole che rivelano un anima appassionata, curiosa, per nulla indifferente ai problemi del mondo, disinvolto, genuino, incauto ma squinternato che a seconda di ciò che vede e sente mette in discussione parole che sono spesso senza riguardo, personalità, tempo o luogo. E, come se non bastasse, casca a pezzi perché talvolta il mondo circostante - così oppressivo, che lo lascia a consumarsi lentamente dal piccolo cantuccio in cui si era rifugiato – non si cura della voragine che si era aperta nel suo petto né della piega scorticata che avevano preso gli eventi. E ora che ho conosciuto questo bizzarro personaggio non credo lo dimenticherò tanto facilmente. Sterne, al contrario, abituato a certe sofferenze, cura queste sue memorie, negli anni in cui fu colpito da una terribile malattia ai polmoni, rifacendo ciò che caratterizzò il suo percorso di vita mediante un processo a ritroso. Evidentemente si sentiva insoddisfatto di ciò che visse e provò, e presa consapevolezza di come effettivamente funzionava il mondo dipinse un mondo finito nel quale egli stesso poteva essere “buttato via”in qualunque momento.
Letteratura di grande senso morale, filosofico e letterario, è raro che gli scaffali delle mie librerie comprendono letture di questo tipo. La ricerca della verità di una coscienza sul senso delle cose, esigeva qualcosa di meno semplice e prosaico, spezzettato ma coinvolgente che mette da parte un certo gusto per l’imperfezione e la non conclusione, nella sua disordinata integrità, non solo perché ala fine si ha il timore di restare soli ma perché senza consapevolezza, senza un vero e proprio fondamento logico, l’uomo non ha libertà e dunque possibilità di tracciare il proprio sentiero. Consapevole di quanto siano complicati e ardui affrontare certe argomentazioni, soprattutto quando si prende consapevolezza di aver letto l’estratto di una sola giornata in pagine e pagine di riflessioni di diverso tipo, quello di Sterne è una lettura estremamente folle, avvincente ed entusiastica per certi versi, malinconica e oppressiva per altri, in cui non è stato facile spassarmela fra le vecchie mura della sua umile dimora con un paio di osservazioni o annotazioni varie. Ma umoristica in alcuni momenti quando vedevo il << piccolo >> Tristram spogliarsi di qualunque velleità morale e artistica e restare muto, alla mercè del prossimo, persino io quando comprendevo i suoi ragionamenti contorti su e giù nella foga di una dichiarazione alla vita e all’intelletto. Pazzesco ma così fulgido, in confronto al mondo spento momentaneamente da questa triste e spiacevole pandemia.

Quando eventi grandi o inattesi capitano sulla scena di questo mondo subliminare – la mente dell’uomo, la cui sostanza è per natura indagatrice – va a fare una capatina dietro le quinte per capire qual è la loro causa e prima origine.

Valutazione d’inchiostro: 4

10 commenti:

  1. Libro interessante, ottima recensione, grazie

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  2. Sempre sentito nominare a scuola, mai approfondito! Complimenti per il tuo amore per i classici, perché è raro trovarne recensioni così frequenti.

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  3. Güzel bir gün seninle olsun Gresi 😊

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  4. non sono un'amante dei classici, però alcuni di loro li porto nel cuore (Giro di Vite, Cime tempestose ...) è sempre bello leggere le recensioni di libri di cui ultimamente si parla poco!

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