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lunedì, ottobre 19, 2020

Gocce d'inchiostro: Eternity e Fragility- Rebecca Maizel

Piantata nel mio personalissimo cerchio, con schiere di vampiri assetati di sangue e di supremazia, questi due romanzi furono letture che compì quasi dieci anni fa e che, ricordando poco e niente, ho desiderato rileggere in quanto le sue tematiche richiamano quelle halloweeniane. Rebecca Maizel, tuttavia, non crea così dal nulla una storia che è una grande manifestazione dell’horror o della paura, i cui gemiti sono un brivido lungo la schiena. Bensì una magnifica artista che fece di questa duelogia una storia per ragazzi che si discosta dai young adult che spopolano fra gli scaffali delle librerie per il suo essere esacerbato dall’impossibilità di Lenah, la protagonista, di essere libera. Libera di amare, vivere, respirare come una normale studentessa della sua età, e strutturato come una lunga riflessione, o pensieri racchiusi in pagine di diario, che si mosse dinanzi a me mediante alcuni aspetti tipici della tragedia shakesperiana o dei poemi omerici. Eternity e Fragility fungono dunque da raggiungimento di un obiettivo che  mi ero prefissata qualche tempo fa, quello cioè di constatare se i libri che costellano gli scaffali delle mie librerie, meritano di occupare un posto speciale, giudicandone i << comportamenti >>. Testimone di un desiderio ardente, ossessivo, bellicoso e straordinariamente indissolubile, una storia dal sapore amaro, un poema tragico/ comico la cui anima alla fine spiccherà, fra le avverse stelle, in mezzo a tante altre.


Titolo: Eternity
Autore: Rebecca Maizel
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prezzo: 18, 90 €
N° di pagine: 368
Trama: “Nei lunghi secoli della mia vita, non ho mai amato nessuno come te. Nessuno. “ Sono state le ultime parole che mi ha detto Rhode. L’ultima volta in cui mi ha dichiarato il suo amore. L’ultima volta in cui ho visto il suo viso e i suoi intensi occhi azzurri. Ed è stata anche la prima volta in 592 anni in cui sono riuscita di nuovo a respirare. A sentire il sole sulla pelle, il profumo dell’aria. Ma tutto ha un prezzo: Rhode, il mio Rhode … ho dovuto dirgli addio, forse per sempre. Lui si è sacrificato per me. Si è sacrificato perché io, Lenah Beaudonte, potessi tornare di nuovo umana. Ha compiuto l’antico rituale mafico, ed eccomi qui. Non sono più un vampiro della peggior specie. Non sono più la guida di una confraternita di vagabondi della notte, assetati di sangue e di vendetta. Sono libera. Il mondo è cambiato dall’ultima volta in cui l’ho visto. La mia nuova vita ora è a Wickham: una casa, nuovi amici, e poi lui, Justin. Non avrei mai pensato di innamorarmi di qualcuno che non fosse Rhode. Ma Justin è così … vivo. E forte, deciso e dolce allo stesso tempo. Più bello di quanto abbia mai potuto sognare. Eccitante. Non mi sarei mai aspettata di tornare ad avere sedici anni, di respirare ancora l’alito caldo di un bacio umano… M, in fondo, non avrei neppure mai pensato che un giorno il mio passato di sangue e di distruzione sarebbe tornato a cercarmi.




Titolo: Fragility
Autore: Rebecca Maizel
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prezzo: 18, 90 €
N° di pagine: 325
Trama: Miracolosamente sopravvissuta al rituale con cui ha ricordato la mortalità all’amico Vicken, Lenah torna al campus di Wickham. Vuole riprendere in mano la sua vita da adolescente insieme con il fidanzato Justin e dimenticare il passato, i cinquecento anni trascorsi come Regina della Congrega dei vampiri di Hathersage. Ma al campus due sorprese la attendono: una spietata vampira pronta a tutto pur di apprendere il segreto del rituale, e Rhode. Il grande amore di Lenah è ancora vivo, ed è umano, proprio come lei. 


La recensione:
Per una volta non ho ascoltato la voce del cuore ma della ragione. Abituata ad approcciarmi a qualunque tipo di romanzi con un certo sentimentalismo, mi sono approcciata a questa saga essendo consapevole che si trattava di una rilettura. Una rilettura che non compievo da quasi dieci anni, e che rievocò il ricordo di una me ancora adolescente, studiosa e anche un po’ secchiona, che amava rifugiarsi in questa tipologia di storie affinchè la realtà circostante non mi sopraffacesse. Grazie ad una sfida indotta con me stessa e al desiderio di leggere romanzi a tema, mi convinsi a tuffarmi nel passato e rispolverare una storia che amai tantissimo, e più ricca e stimolante, avendo letto un mucchio di romanzi di questo tipo, e che si discosta dagli altri young adult per tematiche e situazioni affrontate. Perché, la saga di Rebecca Maizel, essendo un young adult molto carino, romantico e sensuale, è un poema tragico, solenne e di forte impatto attraverso il quale mi sono circondata di figure che esplicano l’eternità, l’immortalità, il perpetuo gioco fra il reale e il possibile che cozza col desiderio di essere redenti.
Negli anni da lettrice ossessivo/ compulsivo, nel mio santuario magico, immersa fra i miei amici d’inchiostro, romanzi come questi fungevano da rifugio di spericolate impennate amorose, che quasi sempre finivano per redigere interi fogli di pensieri sparsi e deliranti. All’età di ventotto anni, mi ritrovo in una situazione analoga, con la differenza che questa volta non ho nutrito il desiderio di riempire di inutili quisquiglie pagine di diario bensì parlarne semplicemente: descrizioni di amori folli, inspioegabili, di vampiri assetati di sangue e di potere, l’effetto dirompente sull’anima è stata sconvolgente. Il battito del mio cuore risuonava nelle mie orecchie, l’odore di antico che si mescola al nuovo, la sensazione di camminare fra la nebbia e a tentoni, monologhi con la voce di una ragazza che apparentemente dimostra sedici anni ma che ha appena spento cinquecentonovanta candeline, che fra un dejavu e un altro scroccano addosso con impetuosità e ammaliazione. Imitazione di altre storie del genere? Forse, poiché la saga della Maizel è abbastanza originale per aver dimostrato di aver composto un poema romantico, sensuale, seducente, drammatico e tragico basato su un modello sintattico, piuttosto semplice, che usa verbi come vituperare e ossessione ripetutamente, per sentire i ritmi nelle ossa, per sentire come si nasce vampiri; una curiosa sequenza di scenette nate da giochi di potere, parole sussurrate nel tempo, incontri/ scontri amorosi che colpiscono, ore selvagge di lettura che inevitabilmente ti inducono a schierarti da una parte – ognivolta che ne capitava l’occasione – e che mi scombussolò da dentro.
Una commedia in atto, che bruciò inevitabilmente nella mia coscienza anche a distanza di qualche ora dalla sua lettura, scritto come un poema romantico bellissimo e introspettivo che strappano dalla monotonia, dai reumatismi di una vita inappagante e sempre uguale. Amando ogni parola, ogni pagina, pensando di essere stupiti e forse un po’ infantili a leggere ancora storie come queste, ma necessari in certi momenti del nostro percorso.

Valutazione d’inchiostro: 4 e mezzo

4 commenti:

  1. Ciao! Confesso di avere in casa "Eternity" da tantissimi anni, ma non mi sono decisa a leggerlo dato che in italiano il terzo volume non è mai stato tradotto. Non so quanto senso abbia iniziarla, ormai, se tanto non potrei leggere la conclusione... forse dovrei decidermi a sbarazzarmi del primo volume e pace :(

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    1. Ciao! Beh, si ero a conoscenza anche io di un terzo volume. E nonostante tutto ha vinto la curiosità nel leggerlo 🤗🤗

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  2. Boa noite Gresi. Obrigado pelo texto maravilhoso.

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