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domenica, dicembre 06, 2020

Una tana piena di libri: romanzi vissuti casualmente

Non che di romanzi da leggere ne mancano o ce ne siano mai abbastanza, opere di autori sconociuti e non, esordienti o famosi, sono la linfa vitale di questo blog, l’atmosfera carica di passione, magia, meraviglie in cui amo viverci e respirare con un vasto emporio di colorature, figure evanescenti, luoghi di cui non se ne conosce l’esistenza, l’efficienza e la determinazione con cui perseguito questo percorso così folle, accativante, spesso incomprensibile, ma sano, benefico per me, per le numerose sensazioni che sortiscono così bene. Ricordi sbiaditi o vividi che prendono forma e poi intercorrono in situazioni in cui sei costretta a guardarti dentro, finestrelle da cui mi barrico dagli assalti esterni della realtà, ognuna con una porzione di felicità e tranquillità fatta apposta per me. E una volta selto il romanzo, ogni cosa acquisisce una sua magia.

Da quant’è sono approdata nel mondo dei social, una volta scelto di farmi conoscere anche da voci che seguono silenziosamente il tuo percorso senza chiedere niente in cambio. È stato così, come niente, che ai tanti libri che compongono gli scaffali delle mie librerie si sono aggiunte letture che avevo ignorato impunemente ma che, grazie al passaparola e al polverone di entusiasmo sollevato, hanno contagiato anche me. Così solidi, affidabili, che prima di leggere avevo evitato come la peste. Ma come ogni cosa, la vita ci riserva delle gradite sorprese qualche volta. Ed ecco un pezzo di anima che si incastra alla mia, che ha rifornito il mio spirito, hanno girato attorno al mio cerchio, e lì ci sono rimasti.


Primo di questa lista, una graphic novel che mi proiettarono in uno scenario luminoso, un po' vecchiotto, un viaggio nel più smeraldo dei mari, e tutt’intorno i resti contorti di una vicenda amorosa, nel quale ho fatto perdere completamente le mie tracce … ho vissuto in un Inghilterra che pulsa di fantasia, e che mi ha permesso di vivere situazioni che non credevo mai di vivere.






Emerso dal passato, dalle tenebre.  Perché sebbene distante dal mio gusto personale, ha un carattere solido, meno tetro della media, e anche se in certi momenti si sia creduto che il mondo sia uno schifo, chi sono io per biasimarlo?







Una lettura profonda in cui il protagonista, ricordo, non mi colpì particolarmente. Ma la bellezza e l’autenticità dei sentimenti umani, così precisi e penetranti, capace di ridurci a ricordi sfocati ma colorati.



Quest’opera però dimostra come, malgrado ci si affanni a dirigersi verso ragioni sconosciute, ottenere la libertà, redimersi da qualunque peccato, siamo condannati a finire quasi sempre in luoghi in cui si è passati milioni di volte, perdendoci nella contemplazione di un mondo popolato da forme strane e spettrali.








Accozzaglia di sensazioni forti, straordinarie, inquietanti, sconcertanti, predominio di forze o entità sconosciute che gettano il sesso femminile fra le fiamme, anneriti e distrutte come carta dalla crudeltà umana. Così forte e assordante da promulgare tale 'supremazia' nel tempo a venire, tributo oltraggiante e scandaloso che omaggia l'ingiusta condizione di chi, indifeso e vulnerabile, è dato impunemente alle fiamme. 





Pervaso da quell'inconfondibile senso di trionfo che assale, quando ci si sente liberi. Quando ci si imbatte in questa tipologia di romanzi in cui, a fine lettura, ci sembra ancora di vedere i personaggi passeggiare per le strade, abbracciati, anonimi, fra la folla.

Una lettura estremamente difficile, ma carica di tristezza che, durante il corso della lettura, è calata su di me come il sipario su un palco, sedimentando nel mio animo con l'irruenza di un violento scontro, procedendo in questo viaggio storico e realmente esistito fino a perdere completamente il senso del tempo e della realtà. 









Pieno di animosità, in sintonia col mio essere coraggioso, intraprendente ma introverso, che crede ancora di non aver letto abbastanza per conoscere la vita. Non aver vissuto pienamente quelle idee letterarie o artistiche indipendenti o rivoluzionarie, che sono parecchie diverse dalle mie ma che concretizzano la mia idea di passato. 

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