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martedì, marzo 08, 2022

Una scrittura femminile dai colori sgargianti: la letteratura femminile

C’è in letteratura un vasto corredo di autori, ma soprattutto autrici, che in un secolo differente al nostro, sono scesi in battaglia, metaforicamente parlando e non, a dar voce in un coro che non ha voce, affinchè il mondo si ricordasse presto di loro. Un lettore che ama cimentarsi in questa tipologia di lettura non dimenticherà mai niente di simile perché sa già che è condannato; lo spirito di quell’autore o autrice risiderà in lui per chissà quanto tempo, e possedere in blocco un numero esorbitante di letture è il primo passo verso la felicità. Senza la conoscenza di certi autori non credo sarei la ragazza che sono oggi; voglio dire, da lettrice e persona, ci sono state letture che in un periodo particolare della mia vita hanno squarciato la mia anima in minuscoli pezzettini. Hanno mirato alla mia salvaguardia, dispensando gesti rassicuranti e non avrebbero messo in luce assetti di cui prima ero completamente all’oscuro. Irène Nèmirovsky, Elizabeth Jane Howard, Virginia Woolf, Anais Nin sono alcune delle voci femminili che, come un fremito rischioso e intenso, si sono fatte strade nel mio cuore chiedendo nient’altro che un misero gesto d’attenzione. 

Accettando qualunque assetto possibile, rivalutando la condizione della donna come colei che accettò il minor possibile – anzi, il niente – pur di sopravvivere, intimorita però dal pensiero che la sovrastasse qualcosa o qualcuno di infinitamente più grande di lei. In un giorno non troppo lontano quando io avrei letto di loro, di vite passate in squallidi appartamenti francesi o inglesi, nel bel mezzo di un caos fantasmagorico che avrebbe prostrato in due.


Madeleine Bourdhouxe

Prima tra tutte, come non citare un'autrice le cui opere sono forme di buio, la luce prima o poi trapela, nei momenti più impensabili. Si è come talmente immersi, inzuppati da queste nefandezze, che ci si domanda per cui la donna sia stata creata, continuamente presa di mira, realizzata secondo un unico modello.





Irène Nèmirovskij

Una assoluta certezza, quel porto sicuro in cui amo naufragare quando mi pare e piace, che non ha mai avuto paura di esprimere su carta ciò che attanagliava la sua anima appassionata ma semplice, ed insieme ad un certo talento per la letteratura, la scrittura acquisì il talento di scrutare a fondo chi le stava accanto che spesso era di alto lignaggio, scaraventati però senza alcuna remora in una bufera rivoluzionaria da dove sono emersi strizzando gli occhi come piccoli gufi a cui è stata strappata un’ala, disorientati da pericoli schivati, spettacoli sanguinosi o scene di terrore.


Anais Nin

Questa donna ha compiuto uno sforzo sovraumano per risorgere, continuare a sguazzare in uno stato di bruciore e sofferenza. La scrittura è da sempre stata un mezzo per dialogare con se stessa. Da quando l'ha sperimentata è stata costantemente interrotta dalla attacchi esterni, dalle sue inesplicabili voglie.

Il suo è uno splendido harem segreto, in cui si ha l'impressione di vedere tutto nitidamente, mentre due amanti curiosi e voraci esploravano l'uno il corpo dell'altro. Una voce assopita da tempo, ma adesso forte e chiara che mi è scivolata addosso come le note di un pianoforte, percuotendo tutto il mio corpo.

 

Harper Lee

Autrice che conferisce un assetto più nefasto del previsto, restituendo così  quel sogno americano, quel miraggio di cui tanto si è anelato nonostante sia ancora rivestito in incubo, il peggiore che si potesse immaginare, come non credere che nell’epoca che vivo vi sia ancora gente che non crede come i loro pensieri astrusi possano danneggiare la sensibilità di certa gente. Alcuni, addirittura, ad aognizzare nella tomba.



Jane Austen

Una giovane autrice che fece dei suoi romanzi un chiaro tentativo di difendere il senno e il ritegno per se stessa, rappresentandoli in una sottilissima vena ironica, incarnati in giovani sognatrici e romantiche, per nulla dissimili a quelle ombre che la circondavano, alla luce tremula di una candela appollaiati sulle sue spalle, fiaccata dalle disuguaglianze sociali e da alcuni dogmi dettati dal cristianesimo.








Sorelle Bronte

 Bello il mondo ritratto, belli i personaggi e le storie intessute, belle le trame intavolate a puntino, ma anche con più sentimenti, meno leggi, meno regolamenti a un luogo prostato da sofferenze o cause varie, dove queste tre lettrici.

di anime offrirono con generosità e parsimonia un corredo di tematiche che in un modo o nell’altro ti inducono a riflettere: a me, come lettrice e specialmente donna, ai loro amici, ai loro abitanti, alle donne che perdono quasi la propria dignità, per poi ricevere o confidare in quel piccolo riscatto.


George Elliot

Descrive cosa succede quando si prende a cuore il destino di una donna specialmente se essa è intrappolata in un presente sordido, degenerante, atrofizzante, vigoroso, veritiero, comprendendo i segreti dell’esperienza umana che riflettono quel senso di solitudine citato. Il tutto immerso in un atmosfera così ossessiva, persuasiva così invisibile ai sensi ma non al tatto, così irraggiungibile dietro i vari concatenamenti dell’universo, altre forme espressive che affinano il resto.




Elizabeth Gaskell

La vita è quello straordinario spettacolo che bisogna saper interpretare, manifestazioni contro forme di ribellioni, contro la contesa di qualunque forma di rivoluzione, eventi che in un certo senso hanno attratto decine di persone e che li costringono a trascinarsi come sonnambuli ubriachi in forme di vita e sopravvivenza in cui la pressa della giovinezza soppianta i ricordi freschi della vecchiaia. Un senso così vivo e profano del presente, uno slancio tale da far credere che il tempo dovesse durare in eterno.






Edith Warthon

Un’anima completamente discontinua a quella dei suoi coetanei, della sua famiglia in una città che ha da sempre sortito un certo fascino e vende persino ogni rimasuglio della sua spiritualità pur di sopravvivere; la storia di una ragazza per i miei gusti antipatica.

saccente ma furba e intelligente che scoverà il Male del secolo mediante ideali che ne alimentano il suo desiderio di essere libera. Galleggiando in una piscina colma di ansie, paure, luoghi e anfratti bui e angusti la cui mente acuta si scontra con idiomi poco compatti.


Elizabeth Jane Howard


La Howard, per me, nonostante sia vissuta oramai cent’anni fa, è reale. La sua presenza domina prepotentemente dinanzi al mio cerchio, viaggia in mezzo a isolotti della mia anima conferendo allo sguardo la bellezza di uno spettacolo dai bagliori soffusi, naturali, che mi scivolano davanti, tutti immersi nel silenzio.






Louisa May Alcott

Risale su un insidioso terreno con scarse informazioni sui protagonisti, un vuoto di ipotesi e congetture -, che da qualunque prospettiva lo si guardi appare nell’abbondante verve che la contraddistinse, in un tumultuoso misto di sentimenti ed emozioni: da figure snelle che cercano la redenzione, a piccole scolaresche pronte a prodigarsi verso il prossimo. Il tutto immerso in un’atmosfera ovattata, luminosa,  in un viaggio macchinoso in cui è stato piuttosto facile rispecchiarsi, nonostante non si sa nulla della sua origine. Una posizione morale che è stato inevitabile prendere.

Margaret Mitchell

Tanta gravità che equilibria perfettamente solennità, perfettamente in relazione con alcuni aspetti della letteratura americana, che la resero celeberrima e indimenticabile al pubblico. 

Forse l’idea di combattere pur di garantirsi un certo benessere economico anziché morale ed affettivo era una responsabilità che non si poteva assolutamente accettare. Eppure, la vita stessa, che si erge a giudice di uomini che decidono se la vita è stata degna di essere vissuta le sbatterà in faccia quegli unici veri espedienti che fanno maturare. 

Sylvia Plath

L’aura della scrittrice e poetessa, le sue innumerevoli esperienze dinanzi alla morte, il suo forte modo di essere una creatura socievole, aperta alla vita, ma invano, o forse la causa di fuggevoli impressioni che fecero la sua stessa coscienza guasta, imbarcata in attimi di esasperanti sospiri, onde galleggianti di estrema tristezza, lontano – forse fin troppo – dall’idea di normalità a cui anelava così tanto.

4 commenti:

  1. Quanti bei nomi in un unico post 😍
    Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di leggere romanzi e opere di tutte le autrici citate, ma piano piano ho intenzione di recuperare!

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