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venerdì, ottobre 28, 2022

Gocce d'inchiostro: Ragazze lupo - Martin Miller

Ora che mi appresto ad avvicinarmi alla fine di una settimana intensa e frenetica mi preparo a riporre nero su bianco queste poche righe ripercorrendo il cammino della protagonista vivendo la sua storia come se fosse una seconda pelle. La piega degli eventi, il flusso disordinato e incomprensibile della storia, mi condusse a domandarmi come mai il tema dei licantropi sia stato trattato in questo modo e perché l'atto dello scrivere sia stato così necessario che certe nozioni, certi eventi opprimessero così tanto. Non c’è stato alcun nesso, sebbene avessi confidato nel contrario. Rivelatosi alla fine un contorno tracciato intorno a uno spazio vuoto, e a poco a poco la figura di questa ragazza emersa da uno sfondo oscuro e opprimente, ricostruita mediante pezzi mancati che non hanno arricchito il tutto quanto impoverito.

Titolo: Ragazze lupo
Autore: Martin Miller
Casa editrice: Fazi
Prezzo: 19, 50 €
N° di pagine: 667
Trama: Kalix ha diciassette anni ed è una ragazza ribelle, una ragazza lupo. Ricchissima e nobile, ultima discendente della più antica dinastia di licantropi scozzesi, i MacRinnalch, ha trasgredito le regole della famiglia innamorandosi di Gawain, giovane lupo mannaro di umili origini, e adesso si nasconde, inseguita dai sicari, tra le strade di Londra. Vestita di stracci e magrissima ai limiti dell'anoressia, per tenersi su sorseggia del laudano da cui ormai è dipendente. Certa di aver tagliato per sempre i ponti con la sua famiglia, Kalix si troverà suo malgrado coinvolta nella lotta per la successione alla reggia dei MacRinnalch, circondata da una serie di personaggi stravaganti: sua sorella, una stilista di tendenza dotata di poteri magici, le cugine, dissolute musiciste della scena punk londinese, e due giovani umani, studenti universitari, che si prenderanno cura di lei, ammaliati fin dal primo istante da questa creatura straordinaria. Ambiziosi, romantici e ribelli, i giovani licantropi di Martin Millar si muovono con scaltrezza in una società contemporanea, ricca di conflitti, e proprio come i ragazzi di oggi dimostrano di aver capito il valore assoluto dell'amicizia e della solidarietà oltre ogni altra cosa.

La recensione:
Quando mi imbatto in questo tipo di letture in un certo senso so a cosa vado incontro. Quando mi regalarono questo romanzo immaginavo che la sua anima non rispondesse alla mia, ma incuriosita dalla storia promisi a me stessa che lo avrei letto prima o poi. Non c’erano alternative per saziarne la curiosità. Mi era stato dato con un certo rammarico, quasi questa realtà fosse talmente lontana dalla mia che per quanto mi fossi sforzata non sarei mai riuscita a far collimare. Io mi rendevo conto di questo, ma allo stesso tempo sapevo che questa storia non mi avrebbe convinto. Il mio giudizio, infatti, non so se posso considerarlo nei limiti della sufficienza, ma nel pantano della curiosità e poi dell’insoddisfazione che seguirono, non potei esitare più di tanto. Il romanzo di Martin Miller non credo non funzioni per la qualità stilistica, sebbene nel romanzo confusionario ma coinvolgente, ma credo si tratti di una semplicissima questione: la mia anima non ha aderito a quella della protagonista e gli eventi che si intrecciano non hanno validità, sostanza. Evaporano nel giro di qualche pagina, con un corredo di personaggi a fianco che hanno reso il tutto ancor più confusionario. Certamente niente e nessuno aveva avuto brutte intenzioni. Semplicemente io non sono rimasta soddisfatta. In altre parole, non c’era alcun fondamento logico. Si parla di licantropi … ma quante storie del genere ho letto che mi hanno appassionato, sedotta, ammaliata? Quella della Armstrong, ad esempio, letta i primi giorni di giugno, è una valida scelta. Niente di così sconvolgente da dover gettare il romanzo dalla finestra, ma l’unica reazione ragionevole per non poter accettare questa storia che l’autore si porta dentro. Lo avevo ammirato per così tanto tempo da non sentirmi delusa da quello che avevo appreso, ma non era stata semplicemente la protagonista a deludermi. Ma la storia in sé, le mancate spiegazioni, il ritmo serrato ma confusionario, i troppi personaggi, il mancato pathos e azione…. Cos’era racchiuso in queste pagine?
Impossibilitata a tenermi tutto dentro, ecco che riverso in quel contenitore imperfetto che è la scrittura ciò che mi frulla per la testa. Così schietta da non poter assolutamente mentire. Avrei voluto continuare a leggere di lui, ma dopo questo primo volume non credo tornerò a bussare all’anima di questa porta. E avevo sbagliato a credere contrariamente.
I romanzi per ragazzi non sono che il pallore di una realtà distorta. Non si sa mai dove puoi andare, ci si infila in posti che non sono propriamente del nostro calibro e godersi le occasionevoli occasioni in cui un giovane adolescente rivela la propria natura, che sia un licantropo o un vampiro, deve accettare la propria indole, sotto sotto si chiede se ne vale la pena. D’altra parte, i loro sensi di colpa verso amici, parenti o fidanzati sono piuttosto deboli, poiché giustificano i rapporti carnali o affettivi paragonandoli a un soldato in guerra in un paese straniero. Ogni individuo ha bisogno di un po' di conforto, specie se all'indomani potrebbe non esserci più. E poi, si dice fra se, non sono fatto di legno.
Il più delle volte passo del tempo a leggere romanzi che mi tengono a distanza dalla monotonia, dalla quotidianità. Con l'arrivo di settembre, le inusuali giornate di pioggia e cielo nuvoloso mi indussero a desiderare di leggere qualcosa che non leggevo da tempo. Il romanzo in questione avrebbe potuto essere un sollievo, e disgraziatamente non è stato così. Martin Miller parla di qualcosa che nel XXI secolo risulta carente, ripetitivo, scadente, effettivamente ripetutamente trattato, che in un certo senso mi aveva affascinato ma non per le sensazioni che ha sortito la sua lettura, ne per il lato buio e oscuro da cui è oscurato, per come le immagini trasmesse su carta non hanno rassomigliato affatto a ciò che avevo immaginato. Praticamente non c'è una vera e propria differenza fra causa o effetto, se si tratta di una commedia o di una tragedia, a colori o in bianco e nero; ho sempre avuto un debole per le storie drammatiche, tragiche, e la trama di Ragazze lupo mi ha avvicinata in un certo qual modo…. Per poi allontanarmi repentinamente.
Poteva dipanarsi una storia complicata ma bella in cui la protagonista tenta disperatamente di liberarsi dalla trappola dell’abbandono e dell’incompresione. Ma se, ad un certo punto, la causa dei suoi danni sta nella sua stessa condizione di crudeltà, convincendosi che bisogna combattere per salvaguardare i suoi famigliari, forse sarebbe meglio arrendersi al destino che stava tentando di scappare.
Una patina ruvida di insoddisfazione ha graffiato il mio corpo. Il corpo sa essere talvolta sottile come un velo.
Perché scrivo questo? Mi è sembrato di avvertire una certa malinconia. Non proprio concerne alla tipica tristezza shakesperiana, bensì qualcosa che è stato piuttosto vicino. Si. Una certa drammaticità che nel corso della lettura ha sedimentato nel mio animo.
Ecco forse da cosa deriva questo mio strambo umore, questo stato di insoddisfazione e malessere per il romanzo di Miller, le sconosciute motivazioni per cui mi hanno indotta a bocciare questa lettura, l'emissione di un tacito lamento! Com'è assurda talvolta la vita! Com'è stato strano questo nostro incontro. Spuntato dal nulla un banalissimo giorno di metà settembre, senza un ma né un perché, cornice di una melodia che non ha effettivamente una sua collocazione, seppur il romanzo si premura a tenerci ancorate a quelle note che rivelano una parte fragile e precaria della sua anima.
Un romanzo in cui il silenzio, la solitudine, la compassione, il dramma, sono categorici ma che slittano in forme di perpetuo e continuo disordine. Inzuppato di note che non hanno una loro collocazione fissa, e che non si sono spente nemmeno quando conclusi il romanzo e lo riposi sullo scaffale. Anziché socializzare, Kalix era inavvicinabile! In cui appare quasi assurdo aver inseguito la sua storia, così vana, illusoria, mancata, inconsistente quasi come l'intera storia, e fare il possibile pur di non convincermi che quanto avevo letto era solo il pallido riflesso di ciò che avrebbe potuto esserci.

Valutazione d’inchiostro: 3

4 commenti:

  1. Quindi lettura andata male, mi spiace; grazie per la recensione

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  2. Mi dispiace tantissimo che non ti sia piaciuto. Concordo su quello che hai detto perché capita anche a me di comprendere fin da subito che non riuscirò ad entrare in sintonia con quel libro. Poi lo leggo comunque perché spero sempre di essermi sbagliata ma solitamente ci azzecco. ❤️ In ogni caso le tue recensioni sono sempre bellissime❤️

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