Una storia che ha scaldato il mio piccolo cuore, che ha logorato dall’interno il mio spirito, ha suscitato un’empatia naturale a tal punto di risvegliare zone assopite nel fondo della mia coscienza. Ennesimo dramma sentimentale, seducente e romantico sciorinato in descrizioni dettagliate, proiettato con sano e forte romanticismo da cui sono emersa come un’immagine definita nell’immediato.
Un viaggio appassionante, breve e sofferente che ha colpito dritto al cuore, mi ha parlato di anime inquiete e insoddisfatte che entrano nella lotteria della vita quasi inconsapevolmente.
Induce a scoprire la natura delle nostre opinioni, a combattere affinchè essi siano valide, in contrasto alle massime preferite, descritta in tutta la sua meravigliosa essenza, conferendo un ritratto ricco della vita che c’è stata. Fanciulla scaltra e sveglia, che scenderà a patti con il vuoto morale dei suoi tempi, provando sulla sua pelle l’essenza della solitudine, negli affetti buoni o garbati, nella più assoluta perfezione.
Una posizione morale che è stato inevitabile prendere, che elimina qualunque dubbio o remora, che a mio avviso è un quesito sull’anima. Una questione che può solo arricchire la nostra coscienza, abbracciandoti da dentro in modo più pieno e libero, in quanto il mistero di interpretare l’animo umano è qualcosa che non tutti esplicano così bene.
Una fievole luce che molti non riescono, o, non vogliono ravvivare. Incatenati a non poter seguire un sentimento, una passione onesta come una bellezza indefinibile che circondava l'aura lucente di ogni figura, in una terra ancora veduta e sentita in modo imperfetto, che mi si è stesa dinanzi come una terra promessa in cui l'amore del bello è confortato da un sapere senza fine.
In bilico fra estasi e sogno, il mondo circostante zeppo di meschinità, ipocrisia, cattiveria, il senso della vita resta intrappolato nella sua orbita, ritratto umano terribilmente coinvolgente e realistico che incorre l’ideale di un sogno per certi versi realizzabile ma a cui bisogna saper distinguere fra ciò che è vero e ciò che non lo è.
Una lettura per nulla semplice che parla continuamente di fede, di battaglie, e che ha un chè di trascendentale poiché mosso da diverse angolazioni, maggiormente umili, quasi impotenti, a cui ci si appassiona con un certo coinvolgimento emotivo. Accrescendo non solo il disagio morale iniziale e il tono drammatico del romanzo, ma anche un sentimento d’amore reverenziale che ho riposto nei suoi riguardi.
Un piccolo gioiellino che consiglierei caldamente a chi non è avvezzo alle storie hardiane, chi desidera osservare il mondo in cui vi fece parte e ciò che le sue anime gli sussurrarono, devastandolo, tramortendolo, rendendolo vulnerabile persino nel suo essere scrittore, lettore, che ebbe una sorta di avversione fra chi si poneva su ceti sociali più bassi.
Rifulge ad evadere da un mondo soffocante, ambizioso e scintillante ma fin troppo ligio alle regole in cui l’individuo non può nient’altro che lasciarsi andare. Piccoli antefatti che costituiscono lo scheletro di una storia onesta, rispettabile ma che lascia ben poco spazio all’imprevisto, al sentimentalismo.
Una lettura da cui sono stata affascinata dalla bellezza e dei misteri di questo splendido posto, incaponita a raddrizzare la testarda Catherine, destinata a non saper del tutto cogliere i confini fra intimitià, essenza, assenza. Avventura letteraria che non scompare con l’ultima pagina ma il cui ricordo perpetua nel tempo, precipitando irrimediabilmente in una caterva di episodi coinvolgenti e straordinari.
Un mondo il cui passato possa prevalere sulla forza del presente, sulla verità, la vera ricchezza non sia valutata mediante l’esame fondato ed esplicito dell’osservazione ma che rivelano prepuzi che gravano sulle nostre spalle, spingendo così chi abbraccia questi concetti ad entrare nell’essere che li divora.
Una lettura per nulla semplice che parla continuamente di fede, di battaglie del cuore, e che ha un chè di trascendentale poiché mosso da diverse angolazioni, maggiormente umili, quasi impotenti, a cui ci si appassiona con un certo coinvolgimento emotivo. Accrescendo non solo il disagio morale iniziale e il tono drammatico del romanzo, ma anche un sentimento d’amore reverenziale che ho riposto nei suoi riguardi.
Avvulso in un aura che sfugge a qualunque definizione precisa di amore, ma il cui eco o voce è stato a dir poco inconfondibile, così diverso da tutto ciò che ho letto sino a ora. Un misto di eleganza e tran tran sentimentale, in cui la quotidianità è contaminata dalla bellezza dei sogni, dell’arte, della scrittura, il tutto vergato da una scrittura controllata, di forte impatto, nel quale si convive con le tendenze anarchiche della società circostante, nel quale vi sono accesi rancori, ma nel romanzo proiettato in un atmosfera pacifica.L’intelligenza e la cultura avrebbero dovuto adornarne lo spirito, la gioia avrebbe potuto essere riscontrata facilmente in sfumature di consapevolezza, di valutazione che avrebbero mostrato quella a cui si aspira veramente: una realtà autentica.
Una complicata visione che custodisce gelosamente la visione di una giovane donna in relazione a sfere politiche e sociali. Moto perpetuo dell'universo, ragione accidentalmente intrufolabile, creata apposta per impedire che il Bene possa essere contrastato dal Male.
Tinteggiato da pennellate di sentimenti irriducibili e impossibili da imprigionare che dipesero dalle razioni di momenti di solitudine che queste figure dovettero vivere, lontani dagli affetti e da qualunque assetto sociale. Il risultato è un guazzabuglio di confessioni esponenziali di desideri repressi, conversazioni solitarie o immaginarie, squarci di vita lontana che oscillano fra luce e oscurità. Mescolati alla vita odierna, alimentati dall’arsura della notte.
Brava, ottime letture
RispondiEliminaGrazie 🤗🤗
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