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lunedì, settembre 25, 2023

Gocce d'inchiostro: L'eredità di Mrs Westaway - Ruth Ware

Come sembra innaturale il mio entusiasmo nei riguardi di un romanzo giallo, un thriller che esula ogni mio interesse e come sembra di fare un tuffo nel passato nel ricordare una vecchia me che parla, scrive, come se immersa in un sogno! Cosa mi ha colpito questa volta? Il ritmo incalzante, la storia appassionante, un mistero celato da anni e ora che bussa prepotentemente alla nostra porta. L’effetto casualità, il Destino che si intreccia e si lega a un numero di personaggi non mi induce mai ad esserne completamente entusiasta, affinchè il suo meccanismo funzioni. Non perda il suo smalto. Ma, leggendo e non lasciandomi irretire da tutto questo, ho giudicato questo romanzo come un buon thriller, rientrando così fra le stanze luminose della mia casa, solo dopo 48 ore. Perché una volta che c’ero dentro, uscirne fu davvero difficile.

Titolo: L’eredità di Mrs Westaway

Autore: Ruth Ware

Casa editrice: Corbaccio

Prezzo: 18, 90 €

N° di pagine: 368

Trama: Harriet Westaway vive a Brighton in un piccolo appartamento. Sua madre, che l’ha cresciuta da sola, è morta in un incidente stradale poco prima del suo diciottesimo compleanno e Harriet, dopo aver abbandonato la scuola, ha perso i contatti con tutti gli amici. Un giorno riceve una lettera inaspettata dalla Cornovaglia: la nonna, morendo, le ha lasciato una cospicua eredità. Da una parte è una notizia fantastica, perché Harriet si trova in una pessima situazione finanziaria ed è indebitata con un usuraio, dall’altra è una notizia piuttosto strana, perché la sua vera nonna è morta più di vent’anni prima. Evidentemente si tratta di un caso di omonimia, che però Harriet decide di sfruttare a suo vantaggio utilizzando le sue capacità manipolatorie che le permettono di sopravvivere come cartomante, lo stesso lavoro che faceva sua madre. Se c’è una persona in grado di partecipare a un funerale reclamando un’eredità che non le spetta è proprio lei. Ma Harriet non sa quello che la attende e ignora che la sua decisione cambierà drasticamente la sua vita per sempre. Perché non potrà più tornare indietro, nemmeno quando si renderà conto di correre un rischio mortale.

La recensione:

Nel momento in cui scrivo questa recensione sono immersa in uno stato di profondo e lento piacere. Dopo tanto tempo, le mie attese ferie sono giunte, e, con esse, il desiderio di spaziare un po' di più con quel genere di romanzi cui generalmente non presto attenzione.
La mia strada, infatti, la maggior parte delle volte imbocca sentieri che mi portano dritto dritto ad autori che amo particolarmente o che non ho ancora conosciuto, ma che, ingenuamente, credo possano sposarsi con la mia anima.  Così vicino al mio cerchio da sembrare impossibile e che nel momento in cui si impresse nel mio spirito liquidò ogni remora iniziale, di cui io stessa non ho potuto fare a meno di scorgere quella piccola vita che era stata risucchiata dal tempo e dall’incuria e da cui io avrei dovuto prestare attenzione. Da brava lettrice onnivora e attenta riesco a vivere centinaia di vite mediante la lettura ma a volte ho bisogno di uno stimolo in più. Leggendo questo romanzo penso che si debba fare attenzione a considerare un thriller un romanzo leggero, semplice in cui non ci sono disseminati dettagli che possano mostrarti qualcosa. Ma questa è una delle più importanti funzioni dell’essere scrittori, maestri dell’arte delle parole perché in un certo senso ci guidano a scovare e toccare il male. Affrontarlo faccia a faccia, e poi sfruttare questo momento per comprendere chi siamo e come ci comportiamo. Harriet, nonostante il suo essere una ragazza normale ma matura e fin troppo vissuta, divenne quell’amica di carta in cui mi immedesimai moltissimo, vidi di me molto più di quel che credevo, divenendo in assoluto il centro della mia attenzione. Inizialmente accolta con una certa diffidenza, ma poi divenuta quella figura che vaga alla ricerca di questa nuova figura, questa nuova ala protettrice, che la indurranno ad andare lontano a cercarla. Persa e poi ritrovata, fin quando non diverrà lei la stessa guida a scovare quella luce tanto agognata quanto scovata. Nonostante gli sforzi di apparire un romanzo complesso di complesso qui ci sono solo i misteri, le innumerevoli domande cui non avranno risposta, tentativo ben riuscito di normal mistery in cui si vive un’esperienza quasi diretta ma palpabile in cui ogni cosa, qualunque certezza sembra dissolversi, parte di un tutto che ci circonda che ci ricorda come la vita sia imprevedibile, che quello che in un momento potrebbe apparirci terribile in un secondo diviene straordinario. Ma l’individuo, detentore di una certa libertà, può scegliere come agire. Non si cammina bene, finchè non trovi quella giusta strada che ti porti in quella direzione. Un puzzle che non si mostra insoddisfacente, ma tutt’altro affascinante, magnetico, curioso, grazioso per il suo bel modo di porsi. Misterioso ma delizioso nel saper avvicinarsi al cuore del lettore.  Le parole erano state messe su abbastanza bene, il << mondo >> descritto, la sua intelligenza, la natura vastamente enigmatica, mettono su un teatro di azioni ben studiate, ben ponderate, il cui ritmo incalzante, avido, ti induce a non tirarti indietro ma ponderare l’anima di questa piccola creatura di carta che mi ha emozionata, esaltata proiettata nel bel mezzo di una vita travagliata, ricca di cupezza e drammaticità Lo stile semplice e magnetico, un puzzle che quando sembrava avessi trovato il suo pezzo mancante si frantuma nuovamente in mille pezzi, mi proiettò in un caleidoscopio di eventi che subentrò nella vita della protagonista, già fissato lungo una direzione precisa che ha svincolato quell’idea di diffidenza attribuita in precedenza, e di cui la mia curiosità è stata alimentata maggiormente nel momento in cui giunsi all’epilogo. Tutto ciò avendo avuto a che fare col processo che è stato messo su per interpretare questo enigma, la curiosità consumata, sospesa fra le avverse stelle.Troppe domande che non hanno ancora una risposta, la sua voce fu quel grido altisonante le cui parole mi incastrarono al punto di stimolarmi, ridare equilibrio a ciò che effettivamente non ne aveva, e saggezza verso una strada che sembra assurda e inconcludente.Ho potuto riconoscere come ognuno di questi personaggi sia legato fra loro, come essi indossino continuamente una maschera, poiché frammenti di una stessa anima, responsabili di ogni peccato subito. Assuefatta dalla linfa vitale di questa storia, accecata dall'aura luminosa dei protagonisti. Così emozionata, che si insinuò nel mio cuore come piccole crepe. Romanzo che non esalta la parola scritta bensì i marchingegni della letteratura poliziesca. Scevro da qualunque sensazione avvertita in precedenza, tanta solidarietà e senso di conforto, in una trama studiata per benino, che è un’oscura esaltazione del passato, nella frenetica confusione di vicende che non hanno ancora una vera e propria natura. Una tela dalla luce apparentemente fievole, che prende vita in un soffio e che divora da dentro per come pensavo. Un vertiginoso labirinto che mi ha resa impossibilitata nel contenere la mia felicità per la sua lettura.

Valutazione d’inchiostro: 4

2 commenti: