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venerdì, dicembre 22, 2023

Nella baia delle parole: romanzi sfidanti

Gran parte dei romanzi che leggo sono scelte dettate esclusivamente dal cuore. Un tempo dedicavo gran parte del mio tempo a opere, autori di cui francamente non avrei saputo l’esistenza se il suo autore o addirittura il Caso non mi avesse messo i bastoni fra le ruote e indotta a leggerli. Col tempo però ho imparato a selezionare e classificare quelle letture che io considero meritevoli di attenzione, e disgraziatamente me ne sono completamente allontanata. Da qualche tempo a questa parte però ho abbracciato certe sfide, che in un modo o nell’altro hanno funto da espediente per evadere dalla realtà circostante. Positivamente o meno hanno lasciato un segno del loro passaggio, e, quest’oggi, vi mostrerò quei romanzi letti quest’anno mediante sfide e cui io avrei passato oltre, se non mi fosse stato di immergermi. Cosa ne penso al riguardo? Beh, gran parte di loro mi hanno deluso poiché lontanissimi dal genere letterario che prediligo. Altri invece piccole perle luminose e splendenti che emanano ancora una certa energia, a distanza di tempo.


Titolo: Mary
Autore: Anne Eekhout
Casa editrice: Neri Pozza
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 366
Trama: Ginevra, maggio 1816. Una giovane donna si sveglia nel cuore della notte, assediata dagli incubi del suo passato e dalla gelosia per la sorellastra, Claire, che sembra cogliere qualsiasi occasione per insidiare suo marito Percy. Lei è Mary Shelley, née Wollstonecraft, e suo marito è Percy Shelley, poeta inglese celebrato e amatissimo, che Mary ha seguito per tutta Europa fino a giungere, insieme a Claire, in quel luogo di villeggiatura sulle sponde del lago di Ginevra. Sono in cinque in vacanza a Villa Diodati, compresi John Polidori e Lord Byron detto Albe, e il 1816 è l’«anno senza estate», quando l’eruzione di un vulcano in Indonesia ha oscurato il cielo in tutto il mondo e impedito al calore del sole di allietare le loro giornate. Così, la compagnia trascorre tutte le sere di pioggia di fronte al fuoco, a bere vino e laudano e a raccontarsi storie di fantasmi. Ma i fantasmi dei racconti non sono gli unici ad abitare quella grande casa. Mary ha solo diciannove anni ma alle spalle tutta una vita vissuta, di sentimenti e avventure. E, nonostante il piccolo William sia la sua gioia, non riesce a dimenticare la figlioletta morta che ogni notte, all’ora delle streghe, la sveglia con l’eco remota di un pianto disperato. Ma soprattutto Mary non riesce a dimenticare gli eventi di quattro anni prima, in Scozia, quando a Dundee ha conosciuto Isabella Baxter e l’affascinante ma sinistro Mr Booth. Isabella, riccioli scuri e pelle chiarissima, un’adorabile fossetta sul mento, è per Mary una creatura di irresistibile fascino; Mr Booth è untuoso, e dei pomeriggi passati in casa sua con Isabella spesso Mary non ha alcuna memoria. Quegli enigmatici eventi monteranno nell’immaginazione della futura scrittrice, fino a esplodere in un vortice in cui verità e finzione si mescolano senza soluzione di continuità. Ed è da quei ricordi misteriosi che, nelle lunghe sere ginevrine, Mary partorisce un incubo che abiterà le notti del mondo per i secoli a venire: il mostro di Frankenstein.

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Una storia molto carina che inevitabilmente mi ha fagocitato… beh, in un certo senso, alla fine, è quello che è accaduto. Una necessità a tornare fra le braccia di autori che negli anni ci hanno inevitabilmente risucchiato in un vortice di sensazioni altalenanti, quasi guasti, annichiliti nel portare il fardello di una vita crudele, egoista, minacciosa, destinati a porre rimedio a qualcosa anche quando sembra non sia così.


Titolo: Proibito leggere!
Autore: Alan Gratz
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 17 €
N° di pagine: 243
Trama: «E poi volevo più libri per la BLB. Volevo tutti i libri che la signora Spencer aveva bandito. Volevo una valanga di libri che straripasse dall'armadietto. E volevo che tutti li leggessero»
Amy Anne ha nove anni, obbedisce sempre ai genitori, non si lamenta mai e non dice mai la sua. Ma quando alcuni libri, tra cui il suo preferito - quello che ha già letto tredici volte e non si stancherebbe mai di rileggere -, vengono banditi dalla biblioteca della scuola perché accusati da una mamma di essere inappropriati, Amy Anne capisce di non poter restare ferma a guardare. Leggere tutti i libri messi all'indice vorrebbe essere il suo silenzioso gesto di protesta, ma altri compagni si uniscono a lei e in breve tempo si trova a gestire segretamente nel suo armadietto una Biblioteca dei Libri Banditi. Quando viene scoperta, Amy Anne e i suoi amici decidono di non arrendersi e contrattaccare: in fin dei conti, una volta che hai bandito un libro puoi bandirli tutti.

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La storia di un uomo come tanti, che nuota contro un fondale nero come un lungo serico filo bianco che ha cominciato a srotolarsi una mattina di qualche anno fa, quando per divertirsi il palazzo oscuro della coscienza lo proiettò in una realtà parallela cui, inconsapevolmente, rimase intrappolato. In un mondo che ha la bellezza dei sogni, le cui immagini hanno la lucentezza di un’opera d'arte, da cui fuggì grazie all’incontro di una bellissima sirena. In uno stato di alienazione privo di alcun ragionamento sensato, che disgraziatamente impedisce di galleggiare impunemente in uno strano stato di ebbrezza quanto insoddisfazione, scivolato addosso come se niente fosse non abbracciandolo nella sua quotidianità; rivelandosi, come una storia che non ha una sua storia… ma nemmeno una sua anima!

Titolo: Una sirena a Parigi
Autore: Mathias Malzieu
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 10 €
N° di pagine: 192
Trama: Una pioggia ininterrotta si abbatte su Parigi. È giugno del 2016 e la Senna è in piena; un'atmosfera apocalittica e surreale avvolge la città. I dispersi sono sempre più numerosi e il fiume trascina oggetti di ogni tipo. D'un tratto, un canto ammaliante e misterioso attira l'attenzione di Gaspard Snow che, incredulo, sotto un ponte scopre il corpo ferito e quasi esanime di una sirena. Decide di portarla a casa per prendersene cura e guarirla, ma ben presto tutto si rivela più complicato di quanto non sembri. La creatura gli spiega che chiunque ascolti la sua voce si innamora di lei perdutamente fino a morire, e nemmeno chi come Gaspard si crede immune all'amore può sfuggirle. Inoltre, come può un essere marino vivere a lungo lontano dall'oceano? Gaspard non si dà per vinto e trova nell'ingegno, nell'estro e nel potere dell'immaginazione gli strumenti per affrontare questa mirabile avventura e difendere un altro grande sogno: salvare il Flowerburger, il suo locale a bordo di un'imbarcazione, un regno di musica, arte e libera espressione.

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Non possiede niente di speciale, continua a tartassarmi il cervello, a spiccare nella mia quotidianità, a gracchiare nelle mie piccole orecchie, né come mai, restando sempre la stessa, fossi diventata ancora più desiderosa di conoscere a fondo l’autore. Il tempo, è proprio vero, è il miglior espediente per riconoscere qualcosa o qualcuno. 

Titolo: Vicolo del mortaio
Autore: Nagib Mahfuz
Casa editrice: Feltrinelli
Prezzo: 9, 50 €
N° di pagine: 250
Trama: "Vicolo del mortaio" è la descrizione, lievemente ironica e distaccata, della vita quotidiana che si svolge in un vicolo del Cairo, durante la seconda guerra mondiale. Mahfuz ci offre il vivido ritratto di un'umanità dolente, spesso molto misera: lo sfruttatore di mendicanti che procura mutilazioni definitive dietro compenso; il proprietario del caffè, esacerbato da un'inclinazione omosessuale e dall'assuefazione alla droga; il giovane barbiere che vuole santificare il suo amore per il Vicolo attraverso quello per una ragazza, Hamida; e poi Hamida stessa, nella cui volontà di fuga dallo squallore del suo quartiere natio è adombrata la ribellione radicale, l'impronta di un eterno e universale "esser-giovani", in opposizione a ogni forma di immobilità. Mahfuz rappresenta tutto ciò con semplicità e insieme con esotica raffinatezza, dosando i dialoghi e i momenti di riflessione in modo da lasciare sempre un varco tra un episodio e l'altro. In ultimo, è la vita, nella sua nudità essenziale e drammatica, a imporsi a tutti come una sorta di riequilibratore deus ex machina.

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Mera parvenza di un classico come quelli che mi piace tanto leggere, in cui ho riscontrato solo sensazioni spiacevoli. Non ha valicato la barriera del possibile, non mi ha fatto cadere a pezzi, ma affermandosi esattamente per quello che è: un passatempo, per riempire qualche ora del nostro tempo, e che dimenticheremo facilmente. 

Titolo: La bibliotecaria di New York
Autore: Victoria Christopher Murray e Marie Benedict
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 384
Trama: A soli vent’anni, Belle da Costa Greene viene assunta da J.P. Morgan, uno dei più ricchi finanzieri al mondo, per curare la collezione di manoscritti, libri rari e opere d’arte di proprietà del magnate. In poco tempo Belle diventa un punto di riferimento dell’alta società newyorkese e una delle figure più influenti nel mondo dell’arte e della cultura. Organizza mostre ed eventi mondani, è in contatto diretto con commercianti, case d’asta e studiosi sia in America che in Europa. Il suo gusto è considerato impeccabile. Ma Belle ha un segreto, che deve proteggere a tutti i costi: non è nata Belle da Costa Greene, ma Belle Marion Greener. È la figlia di Richard Greener, il primo nero laureato a Harvard, distintosi come attivista per la difesa dei diritti civili degli afroamericani. Il colore della pelle di Belle, quindi, non è legato – come tutti credono – alle sue origini portoghesi, ma africane. Negli Stati Uniti del primo Novecento, ancora profondamente razzisti, anche una donna potente e affermata come Belle sarà costretta a custodire il suo segreto, per continuare a fare quello che ama. **Bestseller del New York Times tra i migliori libri dell’anno del Washington Post La vera storia di Belle da Costa Greene, bibliotecaria personale di J.P. Morgan, e del suo inconfessabile segreto.** «Un libro straordinario: riesce a essere allo stesso tempo un appassionante romanzo storico e una lucidissima analisi sul razzismo. Una lettura imprescindibile.» Pam Jenoff «Una storia meravigliosa. Il segreto di Belle e il suo coraggio sapranno commuovervi ed emozionarvi. I miei complimenti a queste due autrici fantastiche.» Fiona Davis «Un giusto tributo al coraggio di Belle, al suo feroce desiderio di proteggere la famiglia e alla sua lotta per essere la donna che non le era permesso essere. » Natasha Lester Marie Benedict è un'avvocato con oltre dieci anni di esperienza in due dei più importanti studi legali degli Stati Uniti. Proprio il suo lavoro, che le ha fatto conoscere storie di donne spesso rimaste segrete, ha fatto nascere in lei la passione per la scrittura. Victoria Christopher Murray è autrice di oltre trenta romanzi di successo. È nata nel Queens, si è specializzata in disturbi della comunicazione alla Hampton University e ha conseguito un MBA alla New York University.

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Un inno all'amore, alla vita e alla speranza. Un romanzo intenso, ma non troppo, col quale l'autrice, con un filo di drammaticità e un principio di romance, tesse una storia che profuma di antico, germogli ancora freschi e profumati e che si camuffa tra i dolorosi ricordi di un'adolescente ignara della vita e dell'amore.
Titolo: La moglie olandese
Autore: Ellen Keith
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 12 €
N° di pagine: 351
Trama: Amsterdam, 1943. Mentre i tulipani sbocciano, i nazisti si stringono intorno alla città. Quando gli ultimi barlumi di resistenza sono spazzati via, Marijke de Graaf e suo marito vengono arrestati e deportati in due diversi campi di concentramento in Germania. Marijke si trova davanti a una scelta terribile: andare incontro a una morte lenta nel campo di lavoro oppure, nella speranza di sopravvivere, unirsi al bordello del campo. Dall'altra parte del filo spinato, l'ufficiale delle SS Karl Müller spera di essere all'altezza delle aspettative di gloria di suo padre. L'incontro con Marijke, però, cambia il suo destino. Buenos Aires, 1977. È in corso la "guerra sporca" argentina, una repressione violenta di tutti i dissidenti al regime. Luciano Wagner si trova in una cella senza sapere se uscirà mai di prigione. Dall'Olanda alla Germania, fino all'Argentina, la storia di tre persone che condividono un segreto sta per intrecciarsi all'ombra di due dei regimi più terribili di tutta la storia moderna.

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Ho avuto modo di camminare fra le lande soleggiate di un viaggio che avrebbe dovuto essere commovente quanto una storia d’amore molto semplice ma piacevole. L’esordio di un’autrice ripescato dai ricordi della sua infanzia che il tempo fortunatamente non ha gradualmente cancellato e che nel suo piccolo sono rimaste intrappolate nella coscienza di chi le ha vissute e di chi le perpetuerà nel tempo.

Titolo: Le sorelle del mare del Nord
Autore: Anne Prettin
Casa editrice: Garzanti
Prezzo: 18, 60€
N° di pagine: 432
Trama: I Kiessling appartengono all'isola di Juist come le maree. Perché al Mare del Nord non si può dire addio. Lo sanno bene Frauke, Theda e Marijke, cresciute su quelle spiagge, ma le cui vite hanno preso strade diverse. Ora, però, una cerimonia a cui non possono mancare le riunisce sotto lo stesso tetto insieme alla madre Adda e alla nonna Johanne. Il padre, Eduard, sta per ricevere una medaglia al valore. Per le sorelle Kiessling non si prospetta una felice rimpatriata – troppi, in famiglia, i silenzi e i non detti –, ma mai si sarebbero aspettate di trovarsi di fronte una donna che assomiglia alla loro madre da giovane. Dice di chiamarsi Helen e di essere venuta dalla Nuova Zelanda con la speranza di riallacciare i rapporti con la famiglia. Solo che nessuno sa chi sia. Nessuno ha mai sentito il suo nome. Frauke, Theda e Marijke dovranno smettere di farsi la guerra per scoprire la verità. Una verità che affonda le radici in un luogo molto caro ai Kiessling: l'Hotel de Tiden, di cui sono proprietari. Lì, tutto ebbe inizio settantacinque anni prima. E lì, forse, si nasconde la chiave del mistero di Helen. Le tre sorelle dovranno ripartire da quel luogo che cambierà il futuro di ognuna di loro e sconvolgerà per sempre i fragili equilibri familiari.

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Uno stretto legame, un certo magnetismo in cui sono messe in evidenza le relazioni che si intersecano fra persone, prevalentemente nulle, quasi evanescenti, da cui le funzioni più banali dipendono dalla vita stessa.

 

Titolo: Tutti i nostri oggi sbagliati
Autore: Elan Mastai
Casa editrice: Sperling & Kupfker
Prezzo: 18, 60€
N° di pagine: 384
Trama: Un uomo pronto a tutto per amore. Un folle viaggio nel tempo per cambiare il corso della storia.. e scoprire che il nostro presente non è - forse - tutto da buttare.
Anno 2016. La Terra è un’oasi di pace, progresso e benessere, grazie a un’invenzione tecnologica che ha risolto problemi come l’inquinamento, la povertà, le tensioni sociali. La gente va in vacanza sulla Luna e, ben presto, potrà anche viaggiare nel tempo. Tom Barren è nato in questo mondo, ma si sente fuori luogo. Trentenne senza arte né parte, figlio di uno scienziato che si vergogna della sua inettitudine, orfano della madre, che era l’unica ad amarlo, Tom è innamorato di una ragazza che non lo ricambia ma per la quale sarebbe disposto a tutto. Anche a sfidare le leggi della fisica pur di cancellare un errore fatale. Tornato indietro nel tempo per raddrizzare il corso degli eventi, Tom combina un guaio. E così, una volta catapultato di nuovo nel presente, si ritrova in un mondo disastroso che stenta a riconoscere. Incompetenza tecnologica, inquinamento, caos politico: è il nostro 2016, non il suo. Eppure, in questo oggi sbagliato, Tom scopre di avere una carriera invidiabile, un’intera famiglia che lo ama e forse, finalmente, un’anima gemella. E allora, meglio tentare di restituire all’umanità l’utopia perduta, o restare a godersi la felicità in questo mondo imperfetto.

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Si parla di donne forti, ma alla fine, sono solo lamentose. Passive, quasi vittime e in balia di uomini forti ed egocentrici, e che non donano niente di più quel che dà la quarta di copertina. L’assetto storico parecchio assente, lento e prolisso in cui la felicità è una strada che nessuno può intraprendere.

Titolo: Pachinko. La moglie coreana
Autore: Min Jen Lee
Casa editrice: Piemme
Prezzo: 11, 90€
N° di pagine: 587
Trama: Corea, anni Trenta. Quando Sunja sale sul battello che la porta in Giappone, il suo Paese, la Corea, è colpito a morte dall'occupazione giapponese. Tradita dall'uomo che l'ha fatta innamorare e da cui aspetta un figlio, per non coprire di vergogna la locanda che dà da vivere a sua madre, Sunja lascia la sua casa, al seguito di un giovane pastore che si offre di sposarla. Ma anche il Giappone si rivelerà un tradimento: quello di un Paese dove non c'è posto per chi, come lei, viene dalla penisola occupata. Perché essere coreani nel Giappone del xx secolo è come giocare al gioco giapponese proibito, il pachinko: un azzardo, una battaglia contro forze più grandi che solo uno sfacciato, imprevedibile colpo di fortuna può ribaltare.

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Opera straordinaria e bellissima che non dà completamente credito a qualunque sussulto del cuore, non risponde a qualunque quesito dettato dalla nostra coscienza, ma che mi ha trascinato nel meraviglioso intento di scovare la crudeltà, l’innocenza, in uno squarcio di luce che ne risalta le tenebre.

Titolo: Hotel Magnifique
Autore: Emily J Taylor
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 25 €
N° di pagine: 444
Trama: Per tutta la vita Jani ha sognato l'altrove. Ma ormai si è rassegnata: non lascerà mai la sporca città portuale di Durc, dove si guadagna a malapena da vivere lavorando alla Conceria Fréllac e si occupa della sorellina Zosa. Tutto cambia però quando arriva il leggendario Hotel Magnifique. Celebre per i suoi stupefacenti incantesimi, l'edificio si sposta per il mondo comparendo in un nuovo luogo allo scoccare di ogni mezzanotte. Quando vengono a sapere che l'hotel sta cercando personale, Jani e Zosa colgono al volo l'occasione e subito vengono rapite da un universo di candelieri scintillanti e magie impossibili. Ma Jani scopre che l'albergo itinerante nasconde pericolosi segreti... Assieme a Bel, portiere dal fascino quasi irritante, e suo unico alleato, Jani cerca di svelare il mistero celato nel cuore dell'hotel per liberare tutto lo staff, compresa Zosa, dal crudele potere del maître. Per riuscirci, dovrà mettere a repentaglio tutto ciò che ama, ma non ha scelta: fallire sarebbe un destino ben peggiore che non tornare mai a casa.

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Una storia che inevitabilmente sottrae la felicità, e che ti costringe a compiere profonde riflessioni, limitandosi ad essere una semplice via di transito per se stessi. Una storia che trasmette estraneità, vulnerabilità nonostante si combatte per ottenere il contrario, introspettivo e attento intrappolato nel buio in cui la nozione del tempo traballa come un vagone su un asse in equilibrio precario. Una piccola fortezza riassorbita dalle stesse parole con cui è stata raccontata.

Titolo: Il buon dottore
Autore: Daniel Galgut
Casa editrice: EO
Prezzo: 19 €
N° di pagine: 250
Trama: Frank Eloff è medico, forse solo perché lo era anche suo padre. È sposato, ma solo perché sua moglie non ha ancora ottenuto il divorzio. Lavora presso un ospedale in rovina, privo di mezzi e persino di pazienti. Ma solo perché rimanda all’infinito la decisione di andarsene. Eppure in questa mediocrità, tra compromessi e illusioni, rassegnazione e cinismo, Frank ha trovato un equilibrio. Fino al giorno in cui arriva nel suo ospedale, nella sua camera e nella sua vita Laurence Waters, un neolaureato in medicina che è tutto quello che Frank non è più: giovane, ottimista e pieno di buone intenzioni. E nella selva politica e morale del Sudafrica, basta questo per fare del giovane medico una mina vagante. Anche perché in città qualcosa sta succedendo. Si vedono facce nuove, e se ne rivedono di vecchie. Corre voce che il Generale, il dittatore che governava ai tempi dell’apartheid, sia ancora vivo. E al locale di Mama si è installato un gruppo di militari agli ordini di uno spietato comandante, un uomo che Frank ha già incrociato e avrebbe preferito non incontrare mai più. Così, quando Frank raccoglie la sfida che il giovane Don Chisciotte gli ha lanciato, senza rendersene conto compie un passo irreversibile in uno scenario di intrighi politici, passione e violenza, dove pericolosi fantasmi sono in agguato per regolare i conti di un passato doloroso.

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Nodi di una matassa ancora ingarbugliata, profonda e intima che è stato davvero impossibile non fare a meno di osservare. Rimasugli di pensieri connessi e disconnessi che tuttavia cozzano con la sua anima.
Titolo: L’enigma dell’arrivo. Un romanzo in cinque parti
Autore: Vidiadhar S. Naipaul
Casa editrice: Adelphi
Prezzo: 24 €
N° di pagine: 412
Trama: «Un addio di famiglia la mattina, a migliaia di chilometri di ditanza: un addio al mio passato, al mio passato coloniale e al mio passato asiatico e contadino. Subito dopo, l'esaltazione: la vista di campi e di montagne che non avevo mai veduto; il mare increspato che sembrava strisciare; poi le nuvole viste dall'alto; e pensieri sull'inizio del mondo, pensieri di tempo senza inizio né fine; l'intensa percezione della bellezza. Un lieve panico, poi; in parte perfino simulato; quindi una perdita d'identità. Un diario censurato, vero solo per metà, ma anche per metà intensamente vero, scritto in una stanzetta buia dell'Hotel Wellington a New York. E già l'impressione di essermi perduto, l'impressione di una verità non del tutto affrontata, di un mondo che avevo visto così grande e che la notte era ritornato piccolo un'altra volta.»

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Uno young adult carino, senza infami e senza lode, e ben scritto che altri non è che un’avventura che trascina in un mondo di bellezza non proprio straordinaria e già vista. Strizza l’occhio alle vicende del famigerato Jack Sparrow, una lettura carina che allieterà alcune ore del vostro tempo.

Titolo: Fable
Autore: Adrienne Young
Casa editrice: Oscar Vault
Prezzo: 24€
N° di pagine: 360
Trama: Figlia del più potente trafficante dello Stretto, la giovane Fable ha conosciuto un solo luogo che possa chiamare "casa": una nave ormai colata a picco. Quattro anni prima ha visto la madre annegare durante una terribile tempesta; il giorno seguente il padre l'ha abbandonata su un'isola covo di furfanti. Per sopravvivere Fable ha dovuto imparare a badare a se stessa, senza fidarsi di nessuno e contando solo su ciò che sua madre le ha insegnato. A tenerla viva è il desiderio di lasciare l'isola, ritrovare il padre e rivendicare il proprio posto al suo fianco. Ad aiutarla nell'intento c'è West, un giovane mercante. Fable però si accorge presto che durante la sua permanenza sull'isola i nemici del padre e i rischi connessi alla sua attività si sono moltiplicati; e, come se non bastasse, West non è chi dice di essere. Ma la ragazza non ha scelta: se vuole rimanere viva, dovrà lottare insieme a lui contro pericoli ben peggiori degli uragani che flagellano lo Stretto.

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Genere letterario lontanissimo dalla verve che caratterizzano i romanzi che più amo, ma una lettura tutto sommato piacevole.

Titolo: Il piccolo negozio di fiori in riva al mare
Autore: Ali Mcnamara
Casa editrice: Newton & Compton
Prezzo: 9,90 €
N° di pagine: 380
Trama: I fiori sono sbocciati nella cittadina portuale di Saint Felix, in Cornovaglia. Ma l'umore di Poppy Carmichael non è per nulla sollevato dall'arrivo della primavera. Dopo avere ereditato il negozio di fiori della nonna, è stata costretta a ritornare a Saint Felix, un luogo che per lei è carico di troppi ricordi. Poppy ha intenzione di fare del suo meglio per la nonna, che adorava, ma non è facile portare avanti un negozio che è "più shabby che chic". Ulteriore complicazione: il difficile rapporto con Jake, un uomo riservato, ma cordiale e affascinante, da cui Poppy acquista i fiori. Insomma, la tentazione di mollare tutto è grande, ma la graziosa cittadina ha in serbo per lei un paio di sorprese. Chissà che non accada qualcosa che la porti ad aprire il suo cuore e lasciarsi avvolgere dalla magia di un piccolo negozio di fiori in riva al mare!
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Giallo che non mi ha particolarmente colpita, poichè non amo il genere. Ma sicuramente la lettura può essere un buon espediente per smorzare la noia, la routine.
Titolo: Il mistero Edward Blake
Autore: Susan Lewis
Casa editrice: Newton & Compton
Prezzo: 12, 90 €
N° di pagine: 384
Trama: Jessica Wells è un'avvocatessa di grido, e ha tutto quello che si può desiderare: una carriera lanciatissima, un marito amorevole e due figli che la rendono orgogliosa. Ma l'arrivo di Edward Blake nella sua vita rischia di farle perdere tutto. Blake, architetto, è accusato dell'omicidio della moglie, e la famiglia ha incaricato Jessica di difenderlo. Non appena lo vede, lei si convince della sua innocenza: l'uomo non ha affatto l'aria fredda e crudele degli assassini con cui ha avuto a che fare in passato. Jessica si getta quindi a capofitto nel caso, rovistando nel passato della famiglia Blake per scoprire cosa si nasconde dietro l'omicidio. Ciò che però la donna non sospetta è che questa indagine la porterà a far luce su segreti che riguardano anche la sua stessa famiglia, qualcosa che minaccia di distruggere tutto ciò che ha di più caro…
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Altro giallo che non mi è piaciuto, e che non avrei letto se non avessi partecipato all’ennesima sfida di lettura :P

Titolo: Delitti di famiglia
Autore: Erin Kelly
Casa editrice: Newton & Compton
Prezzo: 9,90 €
N° di pagine: 480
Trama: Nell Churcher è appena tornata a casa per festeggiare l'anniversario della pubblicazione del libro scritto da suo padre. Sono passati cinquant'anni da quando Le ossa d'oro, il romanzo enigma diventato un caso editoriale, arrivò per la prima volta in libreria. A suscitare clamore fu l'ideazione di una gigantesca caccia al tesoro, per sfidare l'ingegno dei lettori: per decenni, migliaia di appassionati si erano cimentati nel tentativo di recuperare i pezzi di uno scheletro, uguali a quello del libro, disseminati in tutta l'Inghilterra. E ricomporre il corpo di Elinore, la protagonista, diventò per molti una vera e propria ossessione, ispirando persino la nascita di un gruppo di “cacciatori di ossa”. Il libro rese ricco suo padre, ma la vita di Nell si trasformò in un inferno. Perché l'ultimo pezzo dello scheletro non fu mai ritrovato, e qualcuno si convinse che fosse lei a tenerlo nascosto. Nell sospetta che il vero motivo della riunione di famiglia sia la grande rivelazione al pubblico di un nuovo indizio che condurrebbe all'osso mancante. Quello che ancora non sa è che, suo malgrado, rischia di essere coinvolta di nuovo in un gioco pericoloso che minaccia la sua stessa vita.

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Un’oscura esaltazione del passato, nella frenetica confusione di vicende che non hanno ancora una vera e propria natura. Una tela dalla luce apparentemente fievole, che prende vita in un soffio e che divora da dentro per come pensavo. Un vertiginoso labirinto che mi ha resa impossibilitata nel contenere la mia felicità per la sua lettura.

Titolo: L’eredità di Mrs Westaway
Autore: Ruth Ware
Casa editrice: Corbaccio
Prezzo: 18, 90 €
N° di pagine: 368
Trama: Harriet Westaway vive a Brighton in un piccolo appartamento. Sua madre, che l’ha cresciuta da sola, è morta in un incidente stradale poco prima del suo diciottesimo compleanno e Harriet, dopo aver abbandonato la scuola, ha perso i contatti con tutti gli amici. Un giorno riceve una lettera inaspettata dalla Cornovaglia: la nonna, morendo, le ha lasciato una cospicua eredità. Da una parte è una notizia fantastica, perché Harriet si trova in una pessima situazione finanziaria ed è indebitata con un usuraio, dall’altra è una notizia piuttosto strana, perché la sua vera nonna è morta più di vent’anni prima. Evidentemente si tratta di un caso di omonimia, che però Harriet decide di sfruttare a suo vantaggio utilizzando le sue capacità manipolatorie che le permettono di sopravvivere come cartomante, lo stesso lavoro che faceva sua madre. Se c’è una persona in grado di partecipare a un funerale reclamando un’eredità che non le spetta è proprio lei. Ma Harriet non sa quello che la attende e ignora che la sua decisione cambierà drasticamente la sua vita per sempre. Perché non potrà più tornare indietro, nemmeno quando si renderà conto di correre un rischio mortale.


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Romanzo che è incarnazione dell’eterno ritorno, del tempo circolare, del desiderio di amare il prossimo, il proprio destino, l’arte, in cui aleggia un forte senso di sconforto, quasi tragicità che sedimenta nel cuore di chi legge, ma non lascia un segno indelebile del suo passaggio.

Titolo: La bellezza rubata

Autore: Laurie Lico Albanese

Casa editrice: Einaudi

Prezzo: 12, 50 €

N° di pagine: 392

Trama: Una giovane donna che cerca la sua libertà e un pittore che cerca la libertà del colore e della forma. Il racconto della passione, sensuale e ribelle, tra Gustav Klimt e la sua musa, Adele Bloch-Bauer. Una storia d'amore che è anche la storia di un quadro (il Ritratto di Adele Bloch-Bauer I) che attraversa un'epoca: dalla seducente Vienna di inizio Novecento, scossa dalla rivoluzione di Freud e dai fermenti artistici della Secessione, alle devastazioni della Seconda guerra mondiale, La bellezza rubata è unentusiasmante epopea d'amore, guerra e arte.

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Non ho potuto mollare questa storia. Ho dovuto mantenere un certo controllo, lo ammetto, per non cedere, riconoscendo come dietro la storia di questa semplice e apparentemente scialba storia si celasse un unico impressionante quadro in cui realtà e finzione si fondono e trascinano in un mondo lontano e nuovo.

Titolo: Il collezionista di quadri perduti Autore: Fabio Delizzos Casa editrice: Newton & Compton Prezzo: 9, 90 € N° di pagine: 378 Trama: Roma, primavera del 1555. Mentre si attende con ansia che il conclave elegga un nuovo pontefice, la Città Eterna è teatro di inquietanti omicidi, apparentemente legati al mondo dell'arte. Il collezionista Raphael Dardo, insieme ad Ariel Colorni, alchimista e geniale inventore, è alla ricerca di quadri considerati eretici dall'Inquisizione, per salvarli dal rogo. È interessato, in particolare, a un pittore noto come "l'Anonimo", i cui dipinti, che si distinguono per un realismo mai visto prima, si dice siano opera del diavolo. Raphael si troverà pericolosamente sulla stessa strada dell'implacabile inquisitore del Santo Uffizio, Girolamo Arquez, da tempo sulle tracce del pittore maledetto. Bellissime modelle, artisti folli, collezionisti stravaganti, eretici satanisti: quella di Raphael sarà una ricerca molto più rischiosa del previsto, che lo condurrà fra monasteri e bordelli, osterie e labirinti sotterranei, fino alla scoperta di una verità sconvolgente...

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Il senso di smarrimento prevale su quello personale. C’è stato qualcosa in queste pagine che mi ha indotta a divorare le pagine come se animate da volontà propria, rientrando nella categoria del giallo miscelato al noir e allo young adult, che ha piantato in me il seme della curiosità proprio per il suo essere intraprendente e a tratti imprevedibile, che, ora che ci penso, rivela in parte il temperamento dei protagonisti, francamente mi ha fatto lo stesso effetto di quando incontri qualcuno per strada e saluti solo per educazione. Titolo: Il mercante di quadri scomparsi
Autore:Massimo Nava
Casa editrice: Mondadori
Prezzo: 18, 50 €
N° di pagine: 270
Trama: A Montecarlo un omicidio è evento raro. In cerca di tranquillità e per stare più vicino alla famiglia, il commissario Bernard Bastiani ha chiesto di essere assegnato qui dopo tanti anni di servizio nelle periferie francesi. Quando – nei giorni del Gran Premio, blindati e mediaticamente esposti – viene ritrovato in un cassonetto un cadavere orrendamente mutilato, Bastiani sente di nuovo il brivido dell'adrenalina. Il magistrato Robert Labrosse riconosce la vittima: è Claude Massena, ricco, mondano e chiacchierato mercante di quadri, indagato per truffa. Il giovane Labrosse, lui stesso collezionista d'arte, si muove con disinvoltura nell'ambiente e dà utili indicazioni al commissario. Nella caccia all'assassino, Bastiani si troverà invischiato nelle complesse dinamiche che regolano il mercato dell'arte e subirà il fascino misterioso delle donne protagoniste della vicenda: dall'ex moglie di Massena, riservata signora in cerca di conferme della propria femminilità, all'amante del mercante, la bellissima ucraina Maryam, che con Massena formava una spregiudicata coppia di affaristi. I sospetti ruotano attorno alla figura di Sergej Suslov, miliardario russo coinvolto in oscuri affari e grande acquirente di opere d'arte. L'inchiesta del commissario Bastiani si concentra sulla ricerca di un preziosissimo Modigliani, Nudo di donna su cuscino blu, pagato, mai consegnato, forse scomparso nelle tenebre del periodo nazista. Un dipinto maledetto come la vita del pittore, in grado di far perdere la ragione a chi lo possiede. Tra aste truccate, paradisi fiscali, oligarchi russi ed escort, esperti di Storia dell'arte e collezionisti, tra Parigi, la Svizzera, la Costa Azzurra, Bastiani va a caccia della verità.

🌺🌺🌺🌺🌺 Semplice, introspettivo, travolgente ed inaspettato, come i sentimenti o l’emozioni che hanno invaso il mio corpo, durante il corso della lettura. E deducendo si trattasse di semplice mancanza, mi è stata recapitata la storia di questa giovane ebrea che spiega ed esamina, non solo una fetta di storia, ma la potenza che il Caso ha inesorabilmente nelle nostre vite. I rapporti che si instaurano, giorno dopo giorno, particolari che sebbene la semplicità con cui sono trattati arricchiscono il nostro animo.


Titolo: L’ultima libreria di Londra Autore: Madeline Martin Casa editrice: Mondadori Prezzo: 18, 50 € N° di pagine: 350 Trama: Agosto 1939. Grace Bennett ha sempre sognato di trasferirsi a Londra. E ora le mille luci della città, i negozi eleganti, la frenetica vita mondana, che nella piccola cittadina del Norfolk poteva solo immaginare, stanno per diventare realtà. Quando il treno ferma a Farringdon Station, Grace si rende conto che il momento non è davvero dei migliori: gli abitanti stanno costruendo bunker e le porte sono sbarrate. La Germania di Hitler è alle porte e sicuramente la prima città presa di mira dai nazisti sarà Londra. Lei però non si arrende e comincia subito a cercare lavoro, anche se l’impresa non sembra facile e l’unica posizione da commessa disponibile è in una piccola libreria accoccolata in una stradina nascosta di Primrose Hill. La ragazza non sa molto di letteratura, e Mr. Evans, il libraio, non è esattamente accogliente nei suoi confronti, ma giorno dopo giorno, libro dopo libro, Grace rimane affascinata dalla magia delle pagine che la circondano. La guerra continua, durante la notte le b mbe cadono senza sosta, finché un giorno un raid aereo distrugge il quartiere. Eppure, la piccola libreria miracolosamente rimane intatta. Nonostante i blackout e i bombardamenti, Grace sa che deve combattere. La libreria deve rimanere aperta e aiutare le persone. Perché niente è più forte del potere dei libri, e nemmeno l’oscurità della guerra può spegnere la speranza che si rifugia nelle storie e che illumina anche la notte più buia. L’ultima libreria di Londra è un romanzo storico incantevole, che parla d’amore, di amicizia, di sopravvivenza ed è ispirato a una storia vera sullo sfondo della Seconda guerra mondiale. Un inno al potere trasformativo della letteratura e dei libri che ha conquistato le classifiche in tutto il mondo.

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Una storia che è stata raccontata come un componimento lungo, che si spaccia per un trattato storico ma che possiede ben poco. Una trama inesistente, un wordbulding in immaginifico, una storia senza capo né coda. Scritto però benissimo, ma il cui ritmo avrebbe potuto avere più mordente.

Titolo: La regina scalza
Autore: Ildefonso Falcones
Casa editrice: Tea
Prezzo: 16, 90 €
N° di pagine: 720
Trama: Siviglia, gennaio 1748. Una giovane donna con la pelle nera come l'ebano cammina lungo le strade della città andalusa. Il suo nome è Caridad; si è lasciata alle spalle un passato di schiavitù nella lontana colonia di Cuba, ma il paese sconosciuto in cui si ritrova inaspettatamente libera le appare persino più spaventoso delle catene. Il suo destino sembra ormai segnato quando incrocia i passi di Melchor, un gitano rude ma affascinante. Accolta nel borgo di Triana, dove il ritmo dei martelli nelle fucine dei fabbri fa da sottofondo al cante flamenco e alle sensuali movenze delle danze gitane, Caridad conosce Milagros, la bella nipote di Melchor e tra le due donne nasce un'amicizia profonda. Mentre la gitana, nelle cui vene scorre il sangue della ribellione, confessa il proprio amore per l'arrogante Pedro Garcia, dal quale la separano le antiche faide tra la famiglia del ragazzo e la sua, Caridad lotta per nascondere il sentimento che, ogni giorno più forte, la lega a Melchor. Ma una tempesta ben più devastante sta per abbattersi sui loro tormenti: nel luglio 1749 i gitani vengono deportati in massa e condannati ai lavori forzati e alla reclusione, in quella che passerà alla storia come la grande retata. La vita di Milagros. sfuggita alla cattura, imbocca una drammatica svolta, e poco dopo un'altra, più intima tragedia la obbliga a separarsi da Caridad. Le loro strade si allontanano, ma il destino porterà entrambe a Madrid...

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