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lunedì, gennaio 29, 2024

Gocce d'inchiostro: La piccola libreria dei segreti - Jenny Colgan

Anche a me, capitano momenti in cui mi scopro intrappolata in qualcosa cui mai avrei creduto possibile. I romanzi banali, quelli che considero semplici, privi di messaggi, stucchevoli, non mi dicono nulla, e invece di godermi ogni tanto tali opportunità le rinnego impunemente. Ma invece, alla veneranda età di trent’un anni, ho compreso come a volte bisogna anche godere di tutto questo, mettendomi a cercare nulla di particolare se non una storia semplice, che nonostante l’aggettivo banale non glielo toglie nessuno, fungono da messaggi. Quali? Quello di cercare e aver trovato qualcosa di traverso, che casualmente coincide con la mia persona o il momento che sto vivendo, e che alla fine concedono ciò che alla fine desidero: un pò di pace. Interiore. Spirituale. E questa lettura sicuramente è stata una di queste. Buona occasione da appropriarsi in qualunque momento, o espediente da inserire fra un classico o un saggio, senza alcun biglietto da visita. Poiché abbandonata senza ritegno alla sua aura lucente, magnetica, che più mi avvicinavo più mi rese spensierata. Serena.

Titolo: La piccola libreria dei segreti

Autore: Jenny Colgan

Casa editrice: Newton & Compton

Prezzo: 9, 90

N° di pagine: 320

Trama: Quando il grande magazzino della cittadina scozzese in cui vive chiude i battenti, Carmen si ritrova all'improvviso senza lavoro, con pochi soldi in tasca e nessuna valida alternativa. Sua sorella Sofia le offre un'opportunità che potrebbe fare al caso suo: c'è una piccola libreria nel centro storico di Edimburgo che è a corto di personale. Carmen potrebbe trasferirsi temporaneamente a casa di Sofia, nella stanza degli ospiti, e vedere come va. Per Carmen non è facile prendere una decisione: chiedere aiuto non è mai stato il suo forte e accettarlo proprio da sua sorella, così diversa da lei, le pare una sconfitta. Però il tempo stringe e le opzioni scarseggiano, così un mese prima di Natale Carmen arriva nell'innevata Edimburgo e inizia a lavorare nella storica libreria del signor McCredie. Non sa ancora che la libreria è sommersa dai debiti e le vendite natalizie sono l'ultima possibilità per scongiurare la chiusura... A complicare le cose ci sono Blair e Oke, due clienti davvero speciali, che confondono i suoi sentimenti e si contendono il suo cuore. Carmen sa bene che servirà ben più di un miracolo per salvare la piccola libreria – e il suo cuore –, ma forse questo Natale potrebbe riservarle una dolce sorpresa...


La recensione:

Appena arrivata mi sedetti su una panchina imbiancata di neve davanti alle luci fosforescenti di una libreria. La sua vista provoca desiderio, pace, felicità perché da lettrice attribuisco un significato particolare: luoghi in cui sono rinchiusi tesori inestimabili che danno un senso alla mia esistenza. La visione di questa libreria, tuttavia, fu significativa perchè coincise col periodo in cui conobbi Carmen, mia coetanea, alla ricerca di un’occupazione che possa donare sostentamento alle sue giornate se non alla sua vita, affaccendata intorno e dentro a un qualcosa che la vita le ha riservato improvvisamente. In primis, l’idea che al di là della libreria non ci sarebbe stato più niente. Alcuna certezza, alcun progetto. Sua sorella aveva avviato una carriera soddisfacente e a lei…. Cosa avrebbe donato il Destino?

Banalmente la trama di questo romanzo, proiettata in forme e colori dalle sfumature chiare e avvenenti, non donava niente che non potessi aspettarmi da una lettura di questo tipo. Poi, però, qualcosa mi spinse ad andare oltre, a leggere non solo la trama ma anche il suo contenuto, e col mio immancabile block notes, imbarcarmi in una storia che diceva tutto e niente, mi fu cosparsa come una cipria profumata fatta di orchidee e dolci natalizi. Fu un incanto immergermi a tal punto da condividere il bagaglio di sofferenze che Carmen si trascinava addosso e nascondeva dietro falsi sorrisi, seguirla in una sequela di gesti precisi e suoni nitidi, ritmata dalle invocazioni di un autore conosciuto e non che gracchiava al mio orecchio. Il loro vocio, pagina dopo pagina, divenne sempre più assordante, la libreria sempre più accogliente, e l’idea di aver imboccato questo ennesimo viaggio non più così folle come credevo.

Questa lettura dunque fu quel dolce riverbero che mi ha sorpresa. Un grande cesto di vimini, colmo di petali di fiori, che mi venne portato come un tabernacolo, e via via inserendosi in un luogo che in una manciata di giorni divenne confortevole come una casa. Riparo agli assalti esterni della vita, amore solidale forte - ma non fortissimo - per i libri e la letteratura, nonchè scampanellate di echi di vite che lentamente hanno raggiunto il mio cuore.

Valutazione d’inchiostro: 4

2 commenti: