In questi ultimi giorni sto dedicando gran
parte del mio tempo a giovani autori italiani, ancora anonimi fra gli scaffali
di librerie colme e strapiene. Ogni tanto mi piace abbracciare con entusiasmo
proposte di romanzi sconosciuti per interpretare il modo in cui dipingono la
realtà circostante e a volte delinearla con modestissimi pennarelli nascosti
nella soffitta impolverata della loro anima. Come con altri, anche con Homeless ho cercato di produrre su carta non tanto quello che
vedo, quanto l'aura lucente in cui mi sono confinata. E, con un immediato senso
di fratellanza, quando ne varcai la soglia mi sono sentita tranquilla. In un
luogo confortevole in cui ho potuto persino riconoscermi.
Sullo sfondo di un paesaggio rumoroso e
frenetico, con sottofondo il regolare tic tac di un orologio invisibile che
scandisce attimi di vita comune, ho riconosciuto Homeless come quel genere di
opera che si affaccia per la prima volta sul mondo. Ma che, componendo una
melodia particolare, semplice ma toccante, mi ha trasmesso un'infinità di
sensazioni. Emozioni particolari, ferite ancora fresche che dilaniano l'anima,
che si trascineranno fino a quando ci si libererà del passato.
Titolo: Homeless
Autore: Allyson Taylor
Casa editrice: Self pubblishing
Prezzo ebook:3,99 €
Trama: Ashley non sa cosa significhi avere una
famiglia. Cresce in un orfanotrofio insieme ad altri bambini come lei,
trascorrendo le giornate a fare i compiti o a giocare con i suoi amici. Mentre
tutti vengono adottati, lei rimane sola in quella struttura dimenticata da Dio
ad osservare ogni suo compagno di giochi andarsene e non tornare mai più.
Trascorre la sua infanzia isolata e, quando raggiunge la maggiore età, lascia
l'orfanotrofio per allontanarsi dai brutti ricordi che rappresenta. La sua vita
cambia radicalmente, diventando una lotta contro il tempo per sopravvivere ogni
giorno in mezzo alla strada. Tra piccoli furti e capacità di adattarsi, Ashley
riesce a rendere più vivibile la sua esistenza fino all'incontro con Ryan
Woods, una delle sue vittime. Ashley e Ryan litigano fin dall'inizio, ma presto
si rende conto che lei non è la ragazza forte e indipendente che finge di
essere. Segreti e delusioni sconvolgono entrambi, costringendo Ashley a
prendere la decisione più importante della sua vita.
La
recensione:
Anche questa volta non potei esimermi. Senza bisogno
che qualcuno me lo dicesse, mi trovai a vagare fra un buio e ampio e orizzonte.
Una volta lì, feci rotta fra le pagine bianche di una storia che enfatizzava ed
esplicava l'amore come elemento primordiale. Espressione di idee, emozioni o
metafora di solidarietà e conforto. Contemplando per un istante il paesaggio
circostante, sentendo che quello era un arrivederci al luogo che in questi
ultimi giorni di dicembre era stato lo scenario della mia felicità, a quelle
bellissime impennate amorose che brillavano sullo sfondo con prepotenza e
impetuosità, all'inconsueta felicità che apprezzai lì in fondo, sottolineando
l'unione di due anime dannate e contrite che inconsapevolmente avevano avuto il
potere di farmi cadere. Farmi provare l'ebbrezza di sentimenti forti ed
intensi, rendendomi partecipe alla bellezza di un film proiettato sulle pagine,
comune ma appassionante, che, invece di resistergli mi costrinse ad
abbandonarmi completamente ad esso. Non ricordo le ragioni. Non ricordo i
contenuti, solo strani fremiti nel cuore. Ero rimasta incastrata nel momento
culminante. E sapevo che, se mi fossi inoltrata ulteriormente nella storia, non
avrei più potuto fare ritorno. Ma in quel fatidico momento non mi importava di
nulla: qualcosa mi aveva trattenuta e non volevo aprire gli occhi. Il respiro
affannoso, il sangue che martellava contro le tempie, le mani che bramavano di
toccare qualcosa, qualcuno, per far cadere un muro invisibile. Una porta che si
apriva sull'anima e invitava a entrare.
Contemplando l'immagine ritratta in copertina, in
mezzo a una nebbia che scende come pioggia di cenere, mi chiesi che vita aveva
avuto la giovane Ashley, se aveva conosciuto il calore appassionato o meno di
una famiglia. Aspirando una boccata d'aria mi sembrava quasi di percepirne
l'odore della sua solitudine nell'aria, come se la sua inusuale apparizione
avesse finito per lasciare una specie di impronta con la quale era stata
consacrata la nascita di una nuova storia. Ma forse si trattava di suggestione,
mi dicevo, provocata dal suo bisogno imprescindibile di essere amata. E invece,
dovetti fare i conti con la realtà. Come con altri amici di carta, dovetti
prepararmi e continuare a vivere la mia banalissima esistenza dandogli un
arrivederci, limitandomi ad ignorare gli incauti sussulti del mio cuore che
sordo a richiami e proteste aveva risuonato persino dall'altra parte del
continente, perché Ashley e Ryan probabilmente non li avrei mai più visti.
L'alta sera, sul finire della mezzanotte, una mano fantasma aveva aspirato
persino l'ultima briciola della loro anima, e non ce ne sarebbero state altre, soltanto
la solitudine che si sarebbe srotolata ai miei piedi come un tappeto infinito.
Dalla finestra virtuale di un mondo visionario, ero
riuscita a vederli per l'ultima volta- Avvolti nella bolla invisibile di un
sentimento che il tempo avrebbe reso più solido, riuscendo persino a toccarli
semplicemente allungando la mano, ma non volevo spingermi troppo oltre. E
adesso, dopo essermi congedata definitivamente, dovevo incastonare questi altri
due amanti nel puzzle infinito di amori cruciali e senza tempo.
Forse quello che avevano visto i miei occhi si
trattava solo di un sogno? Uno scherzo della mia coscienza? Eppure tutto
sembrava così reale. Il respiro che non voleva saperne di calmarsi; il cuore
che batteva all'impazzata; i polmoni che pompavano in fretta sangue gonfiandosi
e contraendosi lentamente, come in un soffio.
E' stato nel momento in cui ho cercato di metterli a
fuoco, che questa storia prese vita. Ogni cosa aveva acquisito un senso, come
se non aspettasse altro. I suoi contorni si erano delineati, la trama
arricchita, i personaggi divenuti masse di carne con una volontà propria. Poi,
forse troppo repentinamente, apparvero i dettagli. Una ventiquattrenne sola e
abbandonata che si nasconde sotto strati di sporcizia e putridume come una
divisa contro i brutti sogni. Un ragazzo solo, timoroso del senso del futuro ai
bordi della sua anima, che la corrose in modo completamente sconosciuta.
Divorandola da dentro, lasciandola struggere per qualcosa che non ha mai avuto
eppure confinato in una stanza remota della sua coscienza.
Un amore appassionato, intenso e travolgente come il
loro, ancora impegnato a sanare le ferite del passato, li aveva legati
marchiandoli nel profondo. Facendo impazzire per la natura fredda,
distaccata e imperscrutabile del suo
essere, rendendoci quasi protagonisti degli stessi peccati che tormentano senza
posa il loro animo.
Homeless, romanzo d'esordio di una talentuosa autrice
italiana, ha scaturito una melodia che non ha potuto non lasciare un segno sul
cuore. Ispezionando un mondo non del tutto sconosciuto ai miei occhi,
osservando galleggiare immagini variopinte come miraggi sull'acqua. Spalancando
una porta che mi ha condotta dritto all'Inferno, con protagonisti due ragazzi
che, con un semplice tocco, fanno scintille. Due facce di una stessa medaglia,
completamente confusi e spaventati, in un accozzaglia di amore, odio, sesso,
ricordi semplici e dolorosi, fratture di qualcosa di vivo, intense come una
promessa.
Una storia in cui si vaga inconsapevolmente nella
lotteria della vita senza alcuna meta che, come un segreto sopito dal tempo, ci
parla di Ashley e Ryan come una confessione sussurrata sulla soglia morale
della loro insoddisfazione in cui l'autrice ha scritto la loro storia come un
contenitore per riversare ferite non ancora rimarginate dal tempo. Trasmettendo
fiducia e sicurezza, coinvolgendoci inevitabilmente nel suo abbraccio con la
gradevole sensazione di essere tornati a casa.
Valutazione
d'inchiostro: 4+
Ciao Gresi, sembra un romanzo davvero molto bello, buone feste :-)
RispondiEliminaCiao, Ariel! Se ti piacciono le commedie romantiche, te lo consiglio caldamente :P Buone feste anche a te! :)
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