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sabato, ottobre 06, 2018

Gocce d'inchiostro: La città di sabbia - Laini Taylor

Il mondo realizzato da Laini Taylor è ancora per me sconosciuto. La sua prosa, così semplice ma evocativa, rivolta verso un pubblico di giovani adulti ma anche adulti, ha un chè di lontano, remoto, come un vecchio poema omerico, conferendo così ai suoi romanzi un aspetto bellissimo e meraviglioso che persino un lettore non avvezzo a questo tipo di letture penso amerebbe perdersi. Un mondo lontano, dipinto con una vastità di colori, inviolabile e introvabile, con dentro pezzi di un puzzle che lentamente stanno trovando una loro collocazione.
Non c'è nient'altro da dire, se non che questo secondo volume è un opera in cui si cerca affannosamente di trovare una via di fuga. Redimersi da certi peccati, e, meravigliosamente trovarsi in situazione viscose, con tanto di benvenuto.
Il mio, quest'oggi, è anche un benvenuto o un invito ad imbarcarvi fra le meravigliose pagine di questa saga che, a dispetto delle mie supposizioni, non credevo di rimanerne così assuefatta. Sebbene young adult non ne leggo più come una volta, anche se questa tipologia di letture non rientrano più fra le mie preferenze.




Titolo: La città di sabbia
Autore: Laini Taylor
Casa editrice: Lain
Prezzo: 14, 50 €
N° di pagine: 460
Trama: La studentessa d'arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un'altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare; ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l'ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto. Ora, in un kasbah dimentica nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l'armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall'appartenenza all'esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza.


La recensione:

Le anime morte sognano soltanto morte. Piccoli sogni per piccoli uomini. E' la vita che si espande per riempire i mondi.

A dispetto delle mie previsioni e di ciò che avrei potuto pensare, è stato davvero bellissimo trovarsi nuovamente con Karou e Akiva, con tanto di benvenuto. Non credevo che questo secondo volume mi piacesse molto più del suo predecessore. Anche se avessi dato una sbirciatina del futuro riguardante questi due angeli, incorniciato in pagine che sono state scritte come una canzone bellica, profonda ed emozionante, e mi fossi premurata a lasciare la soglia del mio santuario e marciare tutto il giorno verso una terra dorata, calda e asfissiante, avrei dovuto seguire una strada diversa rispetto a quella che avevo seguito sin a ora. In questo periodo dell'anno, con le fronde degli alberi già spogli di foglie, questa nuova avventura sarebbe stata molto più avvincente ed entusiasmante. L'unica soluzione sarebbe stata quella di mettersi a leggere, lì nella mia poltrona preferita. Ma anche da qui avrei potuto vedere una certa luce, ed è stato per me davvero impossibile mantenersi calma e vulnerabile evitando di emettere qualche sussulto o che qualche brivido involontario scorresse lungo il mio corpo. Karou aveva finalmente trovato il fegato di reagire.
Mi sentivo dunque entusiasta, smaniosa per tutto questo. Mi sentivo al sicuro in loro compagnia, Karou finalmente aveva scoperto la concretezza delle sue origini, ed era libera di vagare nel buio ripensando al tempo che avremmo trascorso assieme. Le fiabe sono un filone letterario che appartengono al passato e, se intrisi di magia o inzuppati di romanticismo e passione, ci permettono di essere testimoni di misteri, segreti inviolati, mediante parole semplici o irripetibili, interrotte da qualche aggressione brutale, cozzando mediante sentimenti di odio e amore dal quale ci si sente ammaliati E' stato così che la saga, o, per meglio dire, i romanzi della Taylor hanno assunto un ruolo piuttosto importante nella mia vita. Tutto ciò che dovevo fare era scoprire cosa questa volta la Taylor mi avrebbe riservato, storie che avrebbero reso giustizia ai miei gusti o alle mie preferenze. O è forse più corretto dire alla comprensione più saggia della mia ignoranza?
Leggere questo secondo capitolo mi ha fatto venire in mente una ragazza ingenua, sola ma sognatrice che si nascondeva dietro una pila stracolma di libri. I luoghi erano più o meno gli stessi, era l'approccio o il momento in cui ci si scontrava - lettore e autore - a divenire quel posticino accogliente in cui perdersi per ore e ore. Molti potrebbero pensare io sia pazza, ma è grazie ai libri e a certe letture d'età che adesso sono come effettivamente mi vedo.
Dal palcoscenico artificiale di un'altra vita, un altro mistero offuscava il destino di due giovani che ovviamente preludono alle brutalità successive. Nel superarli, ho avvertito grida, pianti, assistendo alle sorti di una guerra che si accende e si spegne come una luce a intermittenza.
Sembrava lontano tutto questo, eppure questi rumori provenivano da una terra bellissima a pochi metri di distanza da dove mi trovavo. Avanzare in questa direzione, dopo un paio di miglia di silenzio, mi permise di giungere finalmente in una meta sconosciuta zeppa di fascino e magia.
Sbirciando attraverso una porta che avrebbe messo in contatto il mondo di qua con quello di là, ho potuto constatare come tutt'attorno regnasse un certo scompiglio. Uno sciame di personaggi si erano mossi con una certa velocità alla ricerca di un sentimento oramai estinto, appostati qua e là, gruppi di ragazzi che avrebbero venduto persino la loro stessa vita, componendo con le loro azioni gesti che lasciano trasparire una certa paura o abbandono.
Devo ammettere che quello di La città di sabbia è un lavoro eccezionale. La Taylor si conferma come quella autrice romantica, sensibile e attenta dalle cui opere traspaiono meraviglie, decantando il fascino per il mondo orientale ed esplorando il cuore umano con delicatezza e libertà. Come folate improvvise di vento, mi porta sempre via da rumori, situazioni spiacevoli e confuse in cui i suoi libri fungono da toccasana agli effetti collaterali e duraturi della vita. Il secondo volume della sua eroina di carta preferita è infatti un contenitore di amicizia, magia e avventure che esigono una crudele vendetta in cambio di qualcosa, trascinando in un emozionante odissea di fatti, cose o persone eccentriche e folli, triste e un po’ reale.
Si potrebbe pensare di essersi trovati nel cielo di un mondo che rivela qualcosa. L'interagire delle stelle, che baluginano invisibili e visibili, fortificano come una distesa di colori nelle vignette. E ci si affanna a trovare qualcosa nel cuore di anime assediate in un limbo, dando la possibilità di vedere magnificamente ogni cosa, rendendo il tutto un arazzo nero come la notte.

Quando due  mondi mescolano il respiro attraverso uno squarcio nel cielo, ciò che è strano diventa più strano e possono accadere molte cose che un'immaginazione limitata non potrebbe comprendere.

Valutazione d'inchiostro: 4

2 commenti:

  1. sto finendo la rilettura della Chimera di Praga con il gdl, e dopo affronteremo anche questo, che io ho già letto ma che rileggo con molto, moltissimo piacere

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    1. Anch'io! E pensa che l'ho riletto in quanto ho acquistato qualche tempo fa Sogni di mostri e divinità, e ricordando poco ho deciso di dargli una bella rispolverata ☺

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