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lunedì, ottobre 01, 2018

Gocce d'inchiostro: L'amante di Lady Chatterley - David Herbert Lawrence

Nelle mie letture odierne non c'è alcuna differenza fra una storia e un'altra, combinazione di sentimenti o emozioni, piuttosto dal modo con cui essa è raccontata. Le storie che più mi piacciono sono quelle d'amore e, come una malattia che nasce nella mente molto prima essa abbia una sua particolare funzione, L'amante di Lady Chatterley ha eseguito su di me un certo potere. Cogliendo alcuni aspetti del cuore umano, che per qualche tempo avevo messo da parte o avevo ignorato propositamente, adattando i miei gusti di lettrice al modo di essere dei personaggi di Lawrence. Alla sua anima, alle sue rocambolesche avventure.









Titolo: L'amante di Lady Chatterley
Autore: David Herbert Lawrence
Casa editrice: Newton e Compton
Prezzo: 8, 50 €
N° di pagine: 377
Trama: Connie Chatterley è moglie di sir Clifford, un aristocratico che in seguito a una ferita di guerra è diventato impotente (metafora della sterilità intellettualistica della sua cultura e della sua classe). Connie desidera la maternità e la sua carica vitale la spinge verso il guardacaccia Mellors. Nasce tra i due una passione e quando Connie si accorge di aspettare un bambino, lascia il marito e va a vivere insieme a Mellors.

La recensione:

Con calma, con abilità, stava districando la matassa, separando la sua coscienza da quella di lui, spezzando delicatamente i fili, uno a uno, con pazienza, e impazienza di ritrovarsi libera. Ma i nodi di un amore simile sono i più difficili da sciogliere.

Una stanza buia scarsamente illuminata. L'aria densa di sospiri e movimenti ritmici. Odore di sudore e della carne. Vestiti sparsi sul pavimento che formano una scia, il chiarore lunare che filtra dai boschi  e che raggiunge il pavimento dove sono avvinti due sconosciuti. Due corpi nudi frementi di desiderio che, vivendo insieme, arrivano a una specie di unisono. Pelle contro pelle, grida soffocate su labbra e carne, sussulti in cerca d'aria.
La straordinaria, intensa, incredibile passione di una coppia che incorre un amore romantico e illusorio. La trasgressiva e illecita relazione di una nobildonna, spinta ad opporsi alle convenzioni imposte dalla sua posizione sociale, e un guardiacaccia; la promessa di un risveglio intimo e sopito nel tempo che persevera nella sua produttività. Questa è la loro storia. La storia di una libertà assoluta, perfetta, impura in cui il tempo sembra trascorrere con la lentezza di un sogno. Questo è un quadro prettamente realistico della modernità in cui si respira una famigliare atmosfera volgare dei giorni nostri. Una libertà sconfinata che prevede non solo la libertà d'azione, ma anche di parola, in cui l'amore è visto come una sorta di regressione primitiva, e, in parte, una delusione. L'amplesso, l'atto d'amare, la dignità e il significato della vita coincidono con questa. Gli uomini divengono così padroni di se stessi e, camuffati sotto una scorza dura e impenetrabile, nel profondo di se stessi, sono privi di speranza. Piuttosto, bramosi dell'affermazione di se stessi e del successo.
Tacciata di oscenità a causa dei vasti riferimenti espliciti di carattere sessuale e alla descrizione di una relazione illecita fra una donna borghese e un uomo della warking class, L'amante di Lady Chatterley, promulga interessanti questioni in merito alla mancanza di vitalità delle classi medie e alte e all'emancipazione femminile. Si avverte un'angoscia interiore, un vuoto, che si prova pian piano nell'anima dei personaggi - avvertita da quest'ultimi in una bellissima ostentazione del nulla - e, estremamente fedele agli episodi imposti dalle convenzioni del secolo, la sua capacità d'osservazione è davvero straordinaria. Insolita, priva di calore, montata nel vuoto, in quel palcoscenico illuminato artificialmente della vita.
Un romanzo realista/sentimentale in cui i suoi protagonisti avvertono l'esigenza di essere confortati, consolati e che percepiscono la presenza di una realtà che li avrebbe presto resi partecipi. Una realtà che sarebbe presto diventata loro e a cui devono adattarsi il più in fretta possibile, in cui tutto quello che li circonda appare più o meno assurdo. Involontariamente gli ha impedito di adempiere alle regole e alle convenzioni del secolo, inducendoli ad adottare il punto di vista di molti giovani: liberi e indipendenti, senza fare caso l'uno all'altro. Piccole marionette senza fili, spaventati dalla vita, che non hanno idea di cosa voglia dire poter vivere. Una dinastia destinata al baratro in cui non si riesce a scorgere nemmeno il fondo. Il racconto di un amore estremamente illusorio ed intenso che conduce all'apice della follia, che si è insinuato attraverso una piccola fessura tentando di riempire il vuoto che c'era dentro di loro. Leggere di Constance, infatti, di questa giovane ragazza sana di campagna, - circondata da una cappa di ostilità e involontariamente sprofondata nell'abisso invalicabile della sua posizione sociale -, e del suo amato Oliver, è stato quasi come un sogno agitato, emozionante, febbricitante che mi ha spinta fra le braccia di questi due amanti assonnati e appagati in un vasto letto bianco, a consumare il loro più tormentato amore. Tra luce e oscurità, innocenza ed esperienza, scambiando baci e carezze, nel tepore e nell'accettazione del loro amore reciproco.
Oliver era riuscito ad amarla provando una felicità mai sperimentata prima. E, Constance, con la sua femminilità, tenerezza e bontà d'animo, lo ha riportato nel mondo. Gli ha fatto rivedere la luce, nel pozzo oscuro e profondo in cui era precipitata la sua anima, rinunciando all'amore e alla indipendenza della sua solitudine. Dando vita a un nuovo ciclo di sofferenze e amore. Colpendolo come i giacinti appena fioriti nel bosco e portandolo nel suo cuore per un po', prima che il mondo folle ed egoista li sopraffacesse.
Lo aveva riportato nel mondo, mentre lui voleva rimanere solo. Per lei aveva rinunciato all'amore indipendenza dell'uomo che, in fin dei conti, vuole soltanto essere lasciato solo.
La percezione dell'aver perso tutto, il distacco dal mondo, infondono una certa irrequietezza. Vuoto su vuoto, come battere la testa contro un muro. E in questo silenzio, in un mondo orrendo, folle, smanioso di potere e di amore, si riesce a cogliere qualcosa di significativo. Un vasto assortimento di citazioni filosofiche e riferimenti dettagliati sulla vita, in cui Constance sperimenta le gioie dell’amore carnale attraverso un lento processo di scoperta del proprio corpo, mentre Oliver al contrario scopre l’amore in tutta la sua meravigliosa essenza. Tutti incarnati in un unico volto, in quello della sua Connie, della dea puttana del successo e, naturalmente, della sua amata Constance.
Appagando la brama lussuriosa della loro anima, in un viaggio monotono e continuo, la relazione fra i due amanti cresce e si consolida, in cui si avverte il desiderio del possesso e la tacita richiesta d'aiuto della bella Constance di ottenere la sua unica occasione di riscatto, a una vita che è sempre stata vuota e inappagante.
Un romanzo davvero intrigante che ci parla di personaggi meravigliosi, che vagano lungo la riva dell'assurdo e dell'insoddisfazione. Una storia d'amore, una continua ricerca sull'identità interiore, romantico e fortemente sensuale, che poggia più sugli aspetti psicologici che su quelli sensuali il cui messaggio fondamentale consiste non nel compiacere se stessi, ma porgere un ringraziamento alle dee vergini appena deflorate dal loro dio del sesso.
Valutazione d'inchiostro: 4

2 commenti:

  1. Ciao Gresi, conosco di fama il romanzo, ma non l'ho mai letto! Purtroppo non leggo molti classici...

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    1. Tranquilla, Ariel.
      A me invece questo è piaciuto, e se a te incuriosisce te lo consiglio caldamente ☺☺

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