Titolo: L'amante di Lady Chatterley
Autore: David Herbert Lawrence
Casa editrice: Newton e Compton
Prezzo: 8, 50 €
N° di pagine: 377
N° di pagine: 377
Trama: Connie Chatterley è
moglie di sir Clifford, un aristocratico che in seguito a una ferita di guerra
è diventato impotente (metafora della sterilità intellettualistica della sua
cultura e della sua classe). Connie desidera la maternità e la sua carica vitale
la spinge verso il guardacaccia Mellors. Nasce tra i due una passione e quando
Connie si accorge di aspettare un bambino, lascia il marito e va a vivere
insieme a Mellors.
La recensione:
Con calma, con
abilità, stava districando la matassa, separando la sua coscienza da quella di
lui, spezzando delicatamente i fili, uno a uno, con pazienza, e impazienza di
ritrovarsi libera. Ma i nodi di un amore simile sono i più difficili da
sciogliere.
Una
stanza buia scarsamente illuminata. L'aria densa di sospiri e movimenti
ritmici. Odore di sudore e della carne. Vestiti sparsi sul pavimento che
formano una scia, il chiarore lunare che filtra dai boschi e che raggiunge il pavimento dove sono
avvinti due sconosciuti. Due corpi nudi frementi di desiderio che, vivendo
insieme, arrivano a una specie di unisono. Pelle contro pelle, grida soffocate
su labbra e carne, sussulti in cerca d'aria.
La
straordinaria, intensa, incredibile passione di una coppia che incorre un amore
romantico e illusorio. La trasgressiva e illecita relazione di una nobildonna,
spinta ad opporsi alle convenzioni imposte dalla sua posizione sociale, e un
guardiacaccia; la promessa di un risveglio intimo e sopito nel tempo che
persevera nella sua produttività. Questa è la loro storia. La storia di una
libertà assoluta, perfetta, impura in cui il tempo sembra trascorrere con la
lentezza di un sogno. Questo è un quadro prettamente realistico della modernità
in cui si respira una famigliare atmosfera volgare dei giorni nostri. Una
libertà sconfinata che prevede non solo la libertà d'azione, ma anche di
parola, in cui l'amore è visto come una sorta di regressione primitiva, e, in
parte, una delusione. L'amplesso, l'atto d'amare, la dignità e il significato
della vita coincidono con questa. Gli uomini divengono così padroni di se
stessi e, camuffati sotto una scorza dura e impenetrabile, nel profondo di se
stessi, sono privi di speranza. Piuttosto, bramosi dell'affermazione di se
stessi e del successo.
Tacciata
di oscenità a causa dei vasti riferimenti espliciti di carattere sessuale e
alla descrizione di una relazione illecita fra una donna borghese e un uomo
della warking class, L'amante di Lady
Chatterley, promulga interessanti questioni in merito alla mancanza di
vitalità delle classi medie e alte e all'emancipazione femminile. Si avverte
un'angoscia interiore, un vuoto, che si prova pian piano nell'anima dei
personaggi - avvertita da quest'ultimi in una bellissima ostentazione del nulla
- e, estremamente fedele agli episodi imposti dalle convenzioni del secolo, la
sua capacità d'osservazione è davvero straordinaria. Insolita, priva di calore,
montata nel vuoto, in quel palcoscenico illuminato artificialmente della vita.
Un
romanzo realista/sentimentale in cui i suoi protagonisti avvertono l'esigenza
di essere confortati, consolati e che percepiscono la presenza di una realtà
che li avrebbe presto resi partecipi. Una realtà che sarebbe presto diventata
loro e a cui devono adattarsi il più in fretta possibile, in cui tutto quello
che li circonda appare più o meno assurdo. Involontariamente gli ha impedito di
adempiere alle regole e alle convenzioni del secolo, inducendoli ad adottare il
punto di vista di molti giovani: liberi e indipendenti, senza fare caso l'uno
all'altro. Piccole marionette senza fili, spaventati dalla vita, che non hanno
idea di cosa voglia dire poter vivere. Una dinastia destinata al baratro in cui
non si riesce a scorgere nemmeno il fondo. Il racconto di un amore estremamente
illusorio ed intenso che conduce all'apice della follia, che si è insinuato
attraverso una piccola fessura tentando di riempire il vuoto che c'era dentro
di loro. Leggere di Constance, infatti, di questa giovane ragazza sana di
campagna, - circondata da una cappa di ostilità e involontariamente sprofondata
nell'abisso invalicabile della sua posizione sociale -, e del suo amato Oliver,
è stato quasi come un sogno agitato, emozionante, febbricitante che mi ha
spinta fra le braccia di questi due amanti assonnati e appagati in un vasto
letto bianco, a consumare il loro più tormentato amore. Tra luce e oscurità,
innocenza ed esperienza, scambiando baci e carezze, nel tepore e
nell'accettazione del loro amore reciproco.
Oliver
era riuscito ad amarla provando una felicità mai sperimentata prima. E,
Constance, con la sua femminilità, tenerezza e bontà d'animo, lo ha riportato
nel mondo. Gli ha fatto rivedere la luce, nel pozzo oscuro e profondo in cui era
precipitata la sua anima, rinunciando all'amore e alla indipendenza della sua
solitudine. Dando vita a un nuovo ciclo di sofferenze e amore. Colpendolo come
i giacinti appena fioriti nel bosco e portandolo nel suo cuore per un po',
prima che il mondo folle ed egoista li sopraffacesse.
Lo
aveva riportato nel mondo, mentre lui voleva rimanere solo. Per lei aveva
rinunciato all'amore indipendenza dell'uomo che, in fin dei conti, vuole
soltanto essere lasciato solo.
La
percezione dell'aver perso tutto, il distacco dal mondo, infondono una certa
irrequietezza. Vuoto su vuoto, come battere la testa contro un muro. E in
questo silenzio, in un mondo orrendo, folle, smanioso di potere e di amore, si
riesce a cogliere qualcosa di significativo. Un vasto assortimento di citazioni
filosofiche e riferimenti dettagliati sulla vita, in cui Constance sperimenta
le gioie dell’amore carnale attraverso un lento processo di scoperta del
proprio corpo, mentre Oliver al contrario scopre l’amore in tutta la sua
meravigliosa essenza. Tutti incarnati in un unico volto, in quello della sua
Connie, della dea puttana del successo e, naturalmente, della sua amata
Constance.
Appagando
la brama lussuriosa della loro anima, in un viaggio monotono e continuo, la
relazione fra i due amanti cresce e si consolida, in cui si avverte il
desiderio del possesso e la tacita richiesta d'aiuto della bella Constance di
ottenere la sua unica occasione di riscatto, a una vita che è sempre stata
vuota e inappagante.
Un
romanzo davvero intrigante che ci parla di personaggi meravigliosi, che vagano
lungo la riva dell'assurdo e dell'insoddisfazione. Una storia d'amore, una
continua ricerca sull'identità interiore, romantico e fortemente sensuale, che
poggia più sugli aspetti psicologici che su quelli sensuali il cui messaggio
fondamentale consiste non nel compiacere se stessi, ma porgere un
ringraziamento alle dee vergini appena deflorate dal loro dio del sesso.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Ciao Gresi, conosco di fama il romanzo, ma non l'ho mai letto! Purtroppo non leggo molti classici...
RispondiEliminaTranquilla, Ariel.
EliminaA me invece questo è piaciuto, e se a te incuriosisce te lo consiglio caldamente ☺☺