Un anno di letture,
sogni e passioni è trascorso quasi per tutta la sua durata su una piccola ma
morbida poltrona foderata in pelle, cibandomi di quelle storie, quegli autori
che avevo sentito parlare bene ma che non conoscevo. Prima di approcciarmi ad
una nuova lettura, o al suo autore, mi ritrovo sempre lì, sui miei passi, a
riflettere sul da farsi. Se valga o meno la pena spendere del tempo prezioso presso qualcosa o qualcuno di sconosciuto che, alla fine, potrebbe non
soddisfarci pienamente. Fortunatamente per me, questo 2019 letterario è stato
alquanto soddisfacente, entusiastico, e in certi momenti ho creduto persino si
trattasse di semplice fortuna. Nonostante tutto, non nascondo una certa
sorpresa, le cocenti delusioni, a eccezione di tre o quattro romanzi, sono
state lontane dal mio personalissimo cerchio, ed ecco che, sul finire dell’anno,
mi approccio a riporre quelle che altro non sono che le migliori letture.
Qui, però, viene il
bello, in uno di quei momenti in cui le novità sopraggiungono quando meno te lo
aspetti, ed io non posso non sentirmi coinvolta. Uscendo così dalla mia confort
zone, ho preso parte alla bellissima iniziativa di Il mondo di Simis, e
stilando una lunga lista di titoli e suddividendola in diverse categorie, ho
così risposto ai richiami di questa piccola sfida avanzando impetuosamente
verso il suono della sua voce.
Quanto mi piace
prendere parte a questi piccoli giochini letterari! Mi è stato aperto un
cancello invisibile, e con un semplice invito mi ha spinta ad entrare. C’è una
vasta scelta, una varietà di gusti e pietanze, romanzi che rispecchiano il mio
animo, altri che mi hanno guardato dentro. Mi hanno vista esattamente come mi
vedono in pochi. E non parlando, ma semplicemente toccandomi, mi hanno compreso, oppresso nella loro stretta ferrea rendendomi orgogliosa e onorata della loro presenza.
Miglior classico:
Meraviglioso
quadro famigliare che supera ogni avversità o pericolo. Una vittoria personale
in cui predominano il perdono, il rancore, la compassione, ma anche l'amore,
l'amicizia, il desiderio di essere integrati nel mondo degli altri.
Indagine a
camera chiusa di un uomo amante delle arti e della letteratura, pietra preziosa
e bellissima realizzata su uno sfondo impressionistico, sudicio, che altri non
è che un estrema conseguenza su quello che la vita ogni tanto riserva a uomini
così sfortunati proprio come il protagonista.
Un
perfetto sogno romantico, che poi tanto romantico non sembra, personale,
empatico e sensibile che rifiuta un mondo in cui l'amicizia, il Fato prende il
sopravvento, anche se forse il corso del tempo non ci dà altra scelta.
Introito
sostanzioso e discreto nel farci un’idea alquanto chiara sul processo impuro
della vita, miscelati mediante alcuni aspetti biografici, da cui tuttavia si
può cogliere una certa “ironicità”.
Opera radicata nel territorio dell'immaginazione urbana e negli spazi urbani, in cui fa da sfondo una Londra distesa in una cappa di sporcizia, tributo oltreggiante e dannoso che rende quasi giustificati a rinfacciare a denti stretti il male subito.
Opere
che nella loro brevità sono delle meraviglie, il cui gemito ha eco in qualcosa
di universale. Inno all'individualità, alla totalitaria perdita della speranza,
della giovialità, della coscienza che induce a tralasciare ogni consueto
esercizio.
Romanzo che rievoca
la libertà sopita dalla stoltezza, dalle inutili convenzioni sociali, che ha
trovato compenso nella caratterizzazione di ogni membro, specialmente in Thomas
e Tony, nello splendore di ideali letterari dove la natura stessa è arcaica, come
la rude architettura di un palazzo.
Volume
di racconti e storie che a sua volta contengono storie crude, surreali e allo
stesso tempo reali, lenti o veloci, sincopate o frenetiche, che tuttavia sono
una girandola di dettagli, contorni, sfumature, ombre impregnate di malvagità.
Pezzi di vita di anime che vagano in un deserto di domande che non hanno mai
avuto una risposta, e con prospettive nebulose per il futuro, che mi hanno
incuriosita e interessata inaspettatamente.
Basato
su una visone contorta delle cose, sul concetto di natura opprimente, che è
gettata sui nostri cuori da una crudele legge naturale: emozioni che in un
certo senso ho atteso.
Non
si discosta dall'idea di tristezza o rammarico che suscitano le sue pagine.
Qualunque forma di gioia o contentezza è un soffio di vento che a malapena si
riesce ad avvertire.
Tributo
oltraggiante e dannoso che rende quasi giustificati a rinfacciare a denti
stretti il male subito. Il mondo descritto è parte di un globo in cui gli
individui si lasciano andare allo scorrere inesorabile del tempo, ma che
accoglie nel suo grembo gruppi di anime pure ma dilaniate che devono adattarsi,
accettare quel poco che la vita gli riserva.
Miglior
romanzo dispotico:
Opera
che si interroga certi importantissimi quesiti in cui l'autore, scrutando
ampiamente l'anima di ogni suo figlio di carta, prova un'improvvisa,
entusiastica forma di empatia, conforto o comprensione che la società del
secolo di certo non avrebbe compreso.
Trattato
realistico che descrive la vita con poesia, intimità, introspezione, ferite
dell’animo ancora aperte in cui inevitabilmente ci si sente partecipi.
Un
romanzo che appare semplice, ma che, in verità, cela una miriade di
significati. Assimilazione del processo di natura predominante sulle donne che
produce un'infinità di domande a cui non ci verrà data una risposta, perlomeno
non nell'immediato.
Anime vagabonde che assistono allo spettacolo
ripugnante della guerra, ma che, grazie alla scrittura, umanamente divengono
più forti. Poiché oppressi dalla volgarità e dalla banalità del mondo
circostante, impazienti di fuggire, infelici, dominati da moti di freddezza e
ripugnanza.
L'arte
dello scattare fotografie, dell'immortalare svariati momenti di vita, la danza
vivace dei polpastrelli, il loro delizioso pulsare sui tasti, tutto questo ha
avuto un chè di affascinante. Intriso di una massiccia dose di mistero, che per
certi versi rallentano e appesantiscono l'andamento della lettura, rievocazione
perfetta degli anni ruggenti di una delle più belle epoche del secolo.
Uno
spettacolo a dir poco fantastico, coinvolgente e sconcertante in cui ogni zona
è stata fonte di malessere. Una luce sinistra che è una spiegazione, un idea
affiorata dal nulla. Un oscuro pozzo da cui non si desidera altro che toccare
la luce, imbevuto di frammenti dell'esistenza umana.
Forte
testimonianza che si è espansa oltre le pagine, al di là della realtà. Meccanismo
ordito con diligenza che nasce e matura nel momento giusto e che ha visto
diffondere il sapere di un altro mondo, di un'altra cultura come qualcosa di
straordinariamente universale.
Riaffermazione
sull’importanza che l’ordine delle cose, spesso banali e inutili, sfocino in
tensioni o conflitti, di fronte all’instabilità e alla paura.
Viaggio
infinito in cui realtà e finzione si mescolano e in cui ci si muove
parallelamente fra due mondi che sono uno il riflesso dell’altro. Metafora
delle paure che agitano la coscienza umana.
Ribellione
sociale in cui sono messi a nudo parti dell’anima di chiunque e quella della
società – incastrati perfettamente che si consumano nella quotidianità,
nell’inutilità del tempo. Romanzo di rivolta complesso, dilaniante, straziante,
malinconico, introspettivo che non raggiunge il nostro cuore, bensì la nostra
testa.
È
una storia che inevitabilmente sottrae la felicità, e che ti costringe a
compiere profonde riflessioni, limitandosi ad essere una semplice via di
transito per se stessi. Una storia che trasmette estraneità, vulnerabile,
introspettivo e attento intrappolato nel buio in cui la nozione del tempo
traballa come un vagone su un asse in equilibrio precario.
Miglior
romanzo fantasy:
Una
storia che è inzuppata di una libertà emotiva che ha elevato la mia anima verso
il cielo. Gioia, entusiasmo, assuefazione erano un connubio di emozioni nel
constatare quanta passione, quanta magia, vi è celata fra le sue pagine in cui
inconsapevolmente ci si aspetta qualcosa che non si ha poi intenzione di
lasciarsi andare, Tradurla in termini riconoscibili, colpendo dritto dritto al cuore.
Se è mai
esistita una saga di ben 13 libri così unica e indimenticabile, la singolarità è
uno dei tratti distinti di questa lettura.
Sistema metaletterario che esordisce in maniera alquanto
funzionale. È un esempio di come il fantasy moderno, influenzato dai social
media e dalle novità del tempo, ci sottopone a un intervento di scrittura su un
mondo realistico, vacuo e ombroso, smistato in situazioni di diverso tipo per
quasi tutta la durata del romanzo.
Questo secondo volume, infatti, mette le domande, le paure che
attanagliano l’individuo da parte, come cianfrusaglie sparse in una valigia,
ponendoci nella condizione se essa sarebbe mai giunta ad un punto cruciale.
linfa di una generazione di
uomini e donne lontani dal nostro cerchio che filtra incessantemente ammassandosi
goccia dopo goccia, secolo per secolo. In una fiumana di vizi, dispetti,
intrighi, segreti celati dal tempo e non ancora svelati in cui la magia di cui
ci parla l'autrice è parecchio diversa a quella di cui sono abituata, ma massima
di vita per tutti.
Mera parvenza, il
pallido riflesso di uno specchio; oggetti che testimoniano ed evidenziano
l’anima di chiunque, inzuppata da fasti e tragici eventi. Piccoli ma non
inutili elementi che non si notano tanto facilmente nelle classiche storie per
ragazzi, da quand’è che la mia coscienza si è arricchita notevolmente, mio
onnipresente alloggio.
Miglior
historal:
Un
trionfo di bellezza, un certo amore per le arti e la mitologia, uno sciame di
personaggi che si sono mossi con una certa velocità alla ricerca di un
sentimento che forse non esiste nemmeno, appostati qua e là, è un poema romantico,
sensuale e seducente da cui però traspare una certa incertezza, un certo abbandono.
In un
luogo in cui tutto ciò è caotico e superfluo, non resta nient’altro che l’immobilità,
il sentirsi vulnerabili. L’uomo infatti durante il corso della sua esistenzsa
si prepara a vivere una condizione ineffabile, movimentata, colta di
responsabilità in cui lo svago o il diletto stonano con la natura ambiziosa dei
personaggi.
Miglior
romanzo mistery:
Storia che insegna di non girovagare mai, con spensieratezza, fra
i meandri più oscuri della mente umana né avanzare verso un baratro e non
scorgere più la luce, quando ci si macchia di crimini che in un certo senso non
ci appartenevano. Eppure, esattamente come nei romanzi di Wulf Dorn che amo tanto,
la mente umana è sempre stata per me oggetto di grande fascino.
Una storia che ha dell’intensità, della
dolcezza, nell’affascinante e affannosa ricerca di scovare la propria
natura artificiosa e trovare la pace. Dotato di una forza devastante con la
quale è stato costruito niente di memorabile, ma che fa scivolare impunemente
nei cuori degli algidi protagonisti. Inebriandoci della loro essenza, del loro
aspetto, dei loro modi gentili in cui il Tempo è una costante.
Storia a cui è stata donata la vita. Ha aperto una porta sull'anima, e ci ha invitato ad entrarci letteralmente dentro. Composto mediante una melodia meravigliosa che catapulta in un epoca in cui ho sempre desiderato viverci, inducendomi a provare quelle emozioni indefinibili che prendono quando leggo storie straordinarie come queste.
Miglior
romanzo di narrativa:
Un
romanzo che altri non è che la vivida testimonianza di fatti realmente accaduti,
e in cui io, comune mortale, sono arrivata a ripescare pezzi di letteratura che
avevo dimenticato quasi del tutto. Letto come tentativo per scovare frammenti
di vita di nobili figure che hanno lasciato un segno, opera che ho accolto con
un certo entusiasmo e che, medesimandomi, mi ha permesso di vivere e scoprire
realtà o isolotti letterari che a mio avviso ognuno di noi dovrebbe leggere almeno
una volta nella vita.
Prototipo di
peccati dell'anima, sensi di colpa verso un passato che non si può annullare,
sensi di colpa verso un futuro utopico che non ci sarà mai, e che giustifica i
rapporti illusori, sereni fra famiglie paragonandoli a gruppi di soldati in
guerra contro un paese straniero.
Storie diversissime fra loro, ma che richiamano costantemente il passato e che
recuperano, ancora una volta, ciò che è stato perso nel tempo. Scritto in un
momento di pura e insana felicità, lungo la vetta di un promontorio nel quale è
stato possibile evidenziare l’emotività individuale, storia drammatica e
intensa che ha una sua importanza simbolica e non metaforica che, mediante la
redenzione di colpe che non ci apparterranno del tutto, si oltrepassa fra
diverse difficoltà pur di rinascere. Avvolti come in una coperta di avvolgente
surrealità che inorridiscono ogni cosa, la tranquillità di chiunque,
differenziandoli dagli altri proprio come la Howard li rese ai suoi scopi.
Una storia che ho riesumato dalle
soglie del tempo che, scomparsa dalla mia memoria per qualche tempo, è ora
ricomparsa prepotentemente riassumendo la vita della bella Kitty e dei suoi
"amici". Storia intrappolata nella ruggine dell'abitudine, del
dovere, del decoro, che prevale nel ricordo dell'amore corrisposto e non fra
due anime.
Una
lettura davvero bellissima, sensazionale ed emozionante che, in una dolce
confusione dei sensi, trascina in attimi di vita comuni, fuggendo nella
veridicità delle cose. Nel fantasmagorico teatrino messo su dalla stessa Mame
che potrebbe generare una certa confusione, in una semplice e malconcia
enciclopedia o in un tacito contatto di sentimenti e amore, col cuore ammutolito
e deliziato dalla sua pienezza.
Un trattato
terribilmente realistico, sentimentale e seducente, persino tragico, che fa
sorgere le riflessioni più profonde dell'animo umano. E che, camuffandosi fra
le mura di un mondo ombroso e sentimentali, descrive situazioni crudelmente
veritiere, quasi ingiuste e crudeli, che inevitabilmente inducono a immergersi
in profondità nell'inconscio dei personaggi.
Lettura che consuma letteralmente da dentro, che tocca qualcosa che ti addolora. Gridi disperati di uomini soli e insoddisfatti, tristi, soli e poco inclini alla positività, scritto con frasi che sono state pescate dal dentro della nostra anima, con quell'accumulo di ricordi e percezioni che l'autore si porta nel corpo e che, in un modo o nell'altro, mi lasciano boccheggiare.
Racchiusa in una tenuta invasa dalla vegetazione, l'anima di questa opera fa trattenere il fiato per il suo essere coinvolgente e appassionata. Romantica, bellissima e seducente che giunse in sordina, e mi rese protagonista di una vicenda che fluttua nel mare della coscienza sempre più vasto.
Un quadro brillante, visionario, affascinante e introspettivo che si muove mediante i gesti impulsivi di due anime affini ma solitarie, irrimediabilmente insoddisfatte. Un labirinto di parole, confessioni dell'anima, passioni del cuore allestito dallo stesso Capote, alterego nella figura di Fred, in cui ci si appassiona a tal punto che ci si mostra compiacenti, desiderosi di elargire qualunque aiuto possibile.
Harem segreto che ci impedisce di sfuggire dalle trappole della vita, toccando le corde più sensibili del nostro animo, sentendoci più vicino, solidali, comprensivi con gli altri. Non trovando così nella lettura quel rifugio che ci dà protezione e garanzia, ma qualcosa che limita la libertà. E che nemmeno la vita in generale può aiutarci a scovare.
Un viaggio che continua oltre la carta, e a cui non ho assegnato il massimo dei voti semplicemente per la visione pessimistica che l’autrice riserva ai suoi personaggi. La vita sa essere crudele ed egoista, talvolta, ma sotto sotto ogni tanto può anche riservarci sensazioni positive da lasciarci senza parole. Conflitti interiori che potrebbero donarci una visione più ampia di noi stessi.
Massima della letteratura moderna ed
inglese, che rientra nel sentimentalismo di quelle opere i cui protagonisti
sono anime alla deriva che si trascinano quasi sempre nel fango, nella
crudeltà, nell’innocenza, è uno squarcio di luce che ne risalta le tenebre. La
Tartt, a questo proposito, ha dipinto un quadro bellissimo ma non perfetto che
non si discosta dall’idea di tristezza o rammarico che suscitano le sue pagine,
in quanto ogni forma di gioia o contentezza è un soffio di vento che a malapena
si riesce ad avvertire. E un po’ di felicità è ciò che tutti noi bramiamo, come
se in attesa di un miracolo.
Miglior
romanzo thriller:
Ritratto
decadentistico di un uomo la cui vita ben presto diverrà un vero e proprio
incubo, intento a comporre un diario di delitti e crudeltà. Viaggiatore perenne
di una tenebra che non ha più alcuna via di uscita, incrociata a una certa
oscurità che hanno conferito una certa inquietudine, un oppressione che
trascina sino alla fine.
Opera i cui protagonisti sono figure
recise, solitarie, quasi folli, dalla personalità vivacissima, dominati da un
istinto disumano che si mescola ai grandi conflitti interiori della letteratura
classica che io amo particolarmente.
Opera che si impossessa della coscienza
umana: l’uomo vaga lungo una strada di cui non conosce ne l’inizio ne la fine,
ma solo così imparerà dai suoi errori. E da qui, per l’appunto, deriva il mio
fascino, la mia ammirazione nei suoi riguardi. che mi intrappolarono in una
morsa, in qualcosa che oscilla fra il reale e il possibile che non ci darà un
attimo di scampo.
Queste dunque le
migliori letture, suddivise in categoria dell’anno. Ammetto di non poter essere
più soddisfatta, sebbene di letture non propriamente piacevoli ce ne sono
state.
Eccoli, infatti, in
tutto il loro splendore:
Dramma quotidiano e
ripetitivo di due adolescenti che ai più romantici potrebbe apparire come una
triste fiaba d'amore. Una fiaccola la cui scintilla è fievole, non divampa come
pensavo. Un romanzo che ci parla di solitudine, conosce la malinconia, il
dolore di chi non è completamente soddisfatto della vita.
Genere di storia che attira per la bellissima cover con cui è rivestito, ma disgraziatamente per me non ha travolto nel suo essere in cui brandelli di ricordi, giudizi comuni, segreti inconfessabili, vaghe decisioni, interrogativi, si srotolano senza alcun senso. Senza alcun fondamento. Sebbene il messaggio sia davvero molto dolce. Impedendoci così di soggiornare a lungo frai vicoli tortuosi di Londra, indifferente alla catena di eventi che non hanno concesso alcun umorismo, alcun emozione.
Una cocente delusione poiché avrebbe potuto essere dotato di una voce tutta sua che non solo avrebbe frusciato fra strade polverose e malridotte, né insinuato nelle gallerie del mio cuore riecheggiando in altre e alte importanti postazioni.
Sebbene ricco di dettagli che ne esaltano il tono simbolistico, non si accorda con gli strumenti nascosti nel mio animo. Si discostano ampiamente dalla concezione di bellezza o ammaliamento, poichè il risultato è una fiaba oscura di sussurri e sospiri la cui morale ha un che di amorfo, ambiguo e che, quando giunse alla fine, non poté meritarsi nemmeno quell'applauso soffocato che, anche se in minima parte, ha messo a nudo la mia anima. Scoprendo delusa il contrario, umanamente e volutamente isolata da ciò che in futuro riguarderà Shirley Jackson.
Nonostante abbia una struttura, questo
romanzo è un contenitore di ricordi e squarci di delicati pensieri che prendono
vita, mediante una serie di ragionamenti che nascono dall’esperienza di se
stessi e del mondo. Ma riflettore di un vuoto raccapricciante che fa riscontro
del terribile cosmo dell’anima di chi legge, è una storia che alla fine si è
rivelata infinitamente lontana dai miei presupposti, dai miei concetti
individuali, da qualunque forma di miracolo che presto o tardi dovremmo andare
incontro.
Come sono andate le vostre letture, invece? Nel frattempo, vi abbraccio e vi auguro un felice anno nuovo!
Mamma mia quanta roba! Ottime scelte comunque!
RispondiEliminaGrazie! :)
EliminaBuon compleanno 😊
RispondiEliminaAuguri! :)
EliminaWow, molti li conosco, soprattutto i classici letti negli anni, ma anche molti degli altri, però è veramente una lista fantastica, che mi ricorda che devo anche recuperare alcune letture.
RispondiEliminaGrazie mille! :)
EliminaUna bellissima infinita lista di titoli, alcuni non li conosco, di altri ho visto i film e vorrei tanto leggerne il libro... belle scelte. :)
RispondiEliminaGrazie mille, ma soprattutto per questa bella opportunità :)
EliminaQuanto leggi, e quanta roba bella!
RispondiElimina:) Lo so :))
EliminaOddio ma quanti bei libri, alcuni conosciuti e altri no. Nuove ispirazioni di lettura per questo 2020, fantastico. Se ti fa piacere passa da noi per leggere le nostre: https://www.dreamageblog.it/2019/12/28/the-best-book-of-2019/ ne saremmo più che onorati
RispondiEliminaGrazie mille! Con piacere ☺️☺️
EliminaBuon anno nuovo! Che sia ricco di belle letture!
RispondiEliminaAltrettanto ☺️❤️
Eliminamamma mia quanti libri! Alcuni li conosco, alri me li segno
RispondiEliminaEh si ☺️☺️☺️☺️
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