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mercoledì, gennaio 04, 2023

Il booktag degli anni '90

Questo è uno dei tanti aspetti belli dei booktag. Sono delle piacevolissime distrazioni, ed in fondo è questo il loro obiettivo. Allontanarci dalla routine di tutti i giorni, mostrare qualcosa di semplice che delle volte sembra superfluo. L’idea dunque è quella di trascorrere qualche minuto in piacevole compagnia, un adattamento questa volta degli anni ’90. Se come me siete nati in questi anni, questo tag è l’occasione perfetta per ripristinare i ricordi. Farli rivivere, vibrare nel cuore, riprendendoli ad uno a uno restando lì, ai bordi della tua anima.

1)      Romanzo che ha per me una certa intensità

Ce ne sono davvero tanti, ma, se dovessi, scegliere, forse questo romanzo. Una bellissima storia d’amore, che, ricordo, quando lo lessi la prima volta, mi fece palpitare il cuore. 

2)     Un libro vivace

La storia di questa ragazza, il cui temperamento forte e vivace strapperà una zia austera e troppo orgogliosa da una vita priva di entusiasmo e solitudine. 

3)     Romanzo letto più volte

Nulla da dire. Solo… leggete questa saga!

 4)     Romanzo che ho visto come una sequenza di foto

Una saga bellissima, meravigliosa, descritta magistralmente, in cui il sacro si mescola al profano e la magia e la redenzione per il raggiungimento alla beatitudine eterna come uniche forme di sopravvivenza. 

5)     Romanzo che avrebbe potuto piacermi ma che mi ha delusa

Questa saga, sebbene l’abbia apprezzata quando ero adolescente. Ma, come ogni cosa, i gusti cambiano e sono cambiate anche le mie preferenze letterarie. 

6)     Il più bello e più brutto libro letto a scuola

Una storia d’amore e odio in cui la lotta per la vita non esplica l’intensità di sentimenti così vivaci e vividi.

La storia di un ragazzo privo d’identità che rincorre essa come unico mezzo per conoscere se stesso.

7)     Saga famigliare

La storia di una famiglia ordinaria, con la quale si cresce, si matura, si vive, letteralmente.

8)     Come fisso i miei obiettivi di lettura?

Stilo lunghe TBR. Molti miei coetanei non amano stilare TBR. Per me, invece, è motivo di organizazzione, costanza, concretizzazione.

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