Titolo:
Anna vestita di sangue
Autore:
Kendare Blake
Casa
editrice: Newton Compton
Prezzo:
12 €
N°
di pagine: 283
Trama:
Cas Lowood ha ereditato una strana vocazione: uccidere i morti … Suo padre lo
faceva prima di essere ucciso dal fantasma che stava cercando di annientare. E
ora Cas, armato del misterioso pugnale athame, continua la missione: viaggia di
città in città insieme alla madre, una strega, e al suo gatto fiuta - fantasmi,
alla ricerca di spiriti malvagi. Quando arrivano a Thunder bay per eliminare
quella che la gente del posto chiama "Anna vestita di sangue", Cas
non si aspetta nulla di diverso dal solito. Si trova invece di fronte a una
ragazzina posseduta dalla rabbia e vittima di maledizioni, uno spirito diverso
da quello che è abituato a distruggere. Indossa ancora il vestito che aveva
quando fu assassinata, nel 1958. Dal giorno della sua morte, Anna uccide
chiunque osi entrare nella dimora
vittoriana vecchia e cadente in cui un tempo viveva. Gli spiriti delle sue
vittime penetrano il legno marcio delle pareti, strisciano sul pavimento
ammuffito e viscido delle cantine, senza trovare pace… Per qualche strano
motivo, però, Anna non uccide Cas. Anzi, si rivela l'unica in grado di aiutarlo
a trovare il fantasma maligno che lo ha privato del padre. Così, insieme agli
altri strani amici del giovane, streghe e stregoni in erba, formeranno una squadra
disposta ad affrontare ogni pericolo. Ma Cas dovrà risolvere un problema ancora
più difficile di questo: quale sarà infatti il destino di Anna?
La recensione:
Mi
piace considerare il tempo come un fiume sulle cui sponde ristagna un panorama
inalterabile, un paesaggio di belle montagne intagliate con il cesello, laghi
dove il tramonto si sparge delicatamente, colline dai declivi sensuali o
qualunque altra cosa. Da che cosa sia formato non mi ha mai importato, o almeno
non tanta come la sua natura immutabile, perché in questo paesaggio io mi ci
ritrovo sempre specialmente quando giungo dinanzi alla vetta per ammirare il
paesaggio, ma anche quando decido di volgergli le spalle, ridiscendendo la
salita su un vascello immaginario o lasciandomi trascinare in senso contrario.
Qualunque romanzo io legga, il paesaggio resta quasi sempre immutato, in un
sereno riposo, cucito ai lati di una trama indistricabile con fili impossibili
da tagliare. Ma, talvolta, mi rendo conto, certe trame sono a dir poco sinuose.
Se ci si immerge in una storia in cui si parte dal presupposto che ogni cosa
possieda una parvenza di "naturale", si sbaglia. Talvolta anche io mi
lascio ingannare da questa situazione, ma è così. Io viaggio spesso grazie a
romanzi di ogni tipo, testimone di spietate guerre del futuro, di amori
contrastati e forti, lotte incessanti per la supremazia o la libertà
individuale, tornando poi nel mio mondo, in un mondo in cui le tenebre e le
ombre non sono ancora scomparse del tutto. Questo presente ha larvato in sé,
come una malattia latente, il germe della curiosità.
Ma
ciò che accadde quando mi apprestai a leggere il romanzo della Blake, a qualche
anno di distanza dalla sua ultima lettura, aveva alterato quella parvenza di
spaventoso con il quale si era affacciato nel panorama dello young adult in
modo così sostanziale da rendere poco attendibile la storia del fantasma Anna
che io stessa avevo creduto straordinaria. Il mondo che adesso avevo davanti
era totalmente diverso, mucchi di spettri che fuoriuscivano dal nulla come
strambi serpenti in mezzo all'erba si dirigevano verso la mia direzione. Non
sapevo cosa cercassero, ma certamente non me, mi dicevo, mentre seguivo la
storia del giovane Cas e, incuriosita e smaniosa di conoscenza, mi dirigevo
verso l'entrata del suo più algido cuore. Da qui ho potuto osservarlo con una
certa tenerezza e un po' di amarezza: Anna vestita di sangue mi aveva
trascinato dall'incubo di giornate sempre uguali a se stesse, ma non
completamente liberata come invece desideravo.
Non
ero del tutto certa all'inizio, ma solo quando mi addentrai in questo dedalo di
sangue, possessioni, riti satanici e maledizioni potei scrutare con una certa
smaniosità il paesaggio nel quale si svolse la storia che la Blake si porta
dentro e che è stata costruita come un film proiettato su carta. A questo
punto, ogni singola cellula del mio corpo era consapevole di essere spettatrice
di strani eventi. Strane e particolari situazioni in cui lo scorrere del tempo
subì dei leggeri sfasamenti o in cui potei vedere cose e persone che prima
ignoravo completamente diversa.
Da
ciò si direbbe che mi sono integrata alla storia perfettamente! Quello che
tuttavia ho visto, sentito, è stato bello. Tuttavia non meraviglioso o
spaventoso come credevo. C'è tanta possessione, magia e stregoneria. Tanto
sangue, polvere, una ridda di spettri e pazzi assatanati da rendere attinente
l'idea di trovarsi di fronte a un urban fantasy. I meandri bui e oscuri di
questa storia mi hanno compreso attorno a sé, e da qui riuscì a percepirne le
pulsazioni e il male che si celavano al suo interno. In una semplice e
apparentemente innocua casa, ero una parte della storia.
Risvegliandomi
come da uno strano torpore, quasi di soprassalto, subito ho cercato di prendere
consapevolezza di ciò che stava accadendo attorno a me.
La
mia mente formulava un unico quesito: - In che razza di posto mi trovavo? -
Eppure sapevo che era una domanda retorica. Prima ancora di formularla, sapevo
già la risposta. L'antico maniero, che si ergeva maestoso dall'altura di una
brughiera americana, era la fibra di questa storia. Il seme di un piccolo
germoglio che, giorno dopo giorno, ho visto appassire lentamente, l'appendice
di un esistenza reale che non è mia. Un insieme di fatti, eventi, circostanze
che stentano a riconoscere persino i personaggi e tuttavia, senza nemmeno
accorgersene, sono diventati una parte del loro essere. Un piccolo tassello di
un mosaico infranto. Talvolta accanto a me ci sono stati ospiti indesiderati e inaspettati.
Ma in genere erano solo figure di contorno che, al levar del sole, scomparivano
come invisibili volute di fumo. Con l'eterna vittoria del linguaggio
sull'opacità delle cose, in compagnia di un protagonista forte e coraggioso
abbandonata tuttavia nell'immensità del cosmo.
Nella
maggior parte dei casi, resto in disparte. Ma con Cass è stato impossibile non
essere travolti. Chiudendo la porta della mia stanza sul suo mondo, in una
settimana intensa e frenetica, l'ho guardato scivolare lentamente in un abisso
lungo e oscuro in cui è impossibile scorgerne la luce. Impavido come a serbare
tutto il dolore del mondo, così silenzioso e quasi invisibile da trasmettere
quasi un senso di pace, tranquillità, che stona con la storia in sé. Quello che
ha visto Cass esiste per davvero. Una comunissima adolescente
americana, come tante altre. Qualche anno prima era avvenuta una tragedia. Un
attimo che ha sconvolto la sua esistenza. Affogando nel dolore, non facendo più
ritorno.
Che
il romanzo di Blake non fosse una storia normale era piuttosto
evidente. Così come era evidente che la sua escalation di stranezze stava per
raggiungere il culmine, e che presto sarebbe stata inghiottita dal vortice del
tempo.
E'
una storia che, pur quanto appaia semplice e poco originale, rappresenta un
caso a parte. E' l'dea stessa della malinconia. Della desolazione. Per questo
la sua essenza, la sua linfa vitale, ha qualcosa di unico.
Una
prova, ben riuscita, di scrittura e imitazione. Allusivo, intrigante e un po'
scontato che, al termine della lettura, ti fa sentire grata di averlo letto.
Un
romanzo che sembra non avere un inizio ne una fine. Eppure, tutto è cominciato
da lì. Da questa strana e inquietante ragazza, dai lunghi capelli e l'abito
morbido color panna. Il suo sangue, riverso addosso come una seconda pelle,
come unico punto di partenza.
Valutazione
d'inchiostro: 4 -
Questo libro mi era davvero piaciuto, lo ho trovato interessante però avrei preferito fosse un auto conclusivo :(
RispondiEliminaAnche io!! 😑
EliminaChe libro interessante Gresi.
RispondiEliminaLa è 😌😌
EliminaLettura da recuperare anche se mi ha sempre bloccata il fatto che avessero interrotto la serie!
RispondiEliminaGià, e il problema è che si rimane in sospeso. Si capisce c'è un sequel, ma che purtroppo non potremo mai leggere 😑
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