Questa lettura decreta un ritorno al passato. Avevo
tentato di farci un tuffo, già qualche anno fa, ma altre letture si erano
rivelate immuni agli slanci di un cuore giovane e focoso, e non mi avevano
lasciata altra scelta quella di rimandare. Desiderosa di tornare nella vecchia
Londra, ho accolto questa storia, qualche giorno prima di Halloween, con
l'anima ridotta in minuscoli pezzettini. L'autrice, con la sua voce
carezzevole, mi ha condotta fra le braccia di una casata nobile che svettava
come un epicentro. Accolta nel gregge
incestuoso, ammantato di segreti e colpe inconfessabili, in cui non ho potuto
fare a meno di isolarmi e allontanarmi dal mondo esterno.
Titolo: Dark Shadows. La maledizione di Angelique
Autore: Lara Parker
Casa editrice: tre60
Prezzo: 9, 90€
N° di pagine: 443
Trama: Isola della Martinica, XVIII secolo. Uno
sguardo, e il destino di Barnabas Collins è segnato. Per sempre. Il giovane
ufficiale, infatti, s'innamora all'istante di Angelique Bouchard, una ragazza
sensuale ed enigmatica dagli occhi profondi come il mare. E anche lei ben
presto si lascia ammaliare da quel raffinato rampollo di una ricca famiglia del
Maine. Così, quando poche settimane dopo il loro incontro lui le propone di
sposarlo, lei accetta con entusiasmo. Prima di coronare il suo sogno d'amore,
però, Angelique deve attendere un anno, il tempo necessario a Barnabas per
intraprendere un lungo viaggio verso casa e ottenere la benedizione del padre.
Ed è quindi soltanto al suo ritorno che Angelique fa una scoperta devastante: Barnabas
ha smesso di amarla e ha già chiesto la mano di un'altra donna. Umiliata per
l'affronto subito e accecata dalla gelosia, la ragazza gli giura allora una
terribile vendetta: perché lei è un adepta dello Spirito Oscuro, una strega
esperta nell'arte della magia nera e in grado di condannare un uomo per
l'eternità, trasformandolo in un vampiro …
La
recensione:
<<
Nel mondo tutto ha un'ombra, e il dolore non è che il riflesso senza luce
dell'amore. >>
Mi
mossi con cura per non svegliare il mio caro amico Barnabas, che dormiva supino
in una bara di mogano lucido lì nei dintorni, imitando con il suo aspetto il
pallore dei morti. Aveva abbandonato questo mondo già da qualche tempo, si era
spogliato di peccati ed oltraggi che non gli appartenevano e decise di ritrarsi
in solitudine nella sua vecchia casa, circondata da un paesaggio in cui si può
sentire l'odore del mare umido e pungente; una leggera foschia che proveniva da
grandi prati di una qualche tenuta, addolcita dal profumo delle gardenie; il
chiarore della luna simile a quello del giorno, ma privo di colori. La mia
anima sognatrice e romantica si bea ogniqualvolta incappa in questo tipo di
storie, quando il mondo racchiuso al suo intorno deve ancora costruirsi, e
perforare con passi da intrusa quel momento che avrebbe preceduto la mia
presenza lì, nel quale potei vagare, libera da ogni preoccupazione. Ho percorso
ogni strada, ogni viuzza, verificando e osservando attentamente chi incrociassi
nel mio cammino. Tutto sembrava uguale a come l'avevo lasciato: sfumature
grigiastre infinitamente varie in un insieme tratteggiato da un magnifico
chiaro scuro che scolpiva ogni cosa. Non possedeva niente di particolare, ma di
sicuro ha allietato pomeriggi infiniti e monotoni, e infinitamente più
eccitanti della mia banalissima vita racchiusa nell'anima di una giovane donna
il cui cuore ancora sanguina dalle ferite inferte dal passato, e queste
meravigliose impennate d'inchiostro rifletterono meglio di ogni altra cosa la
crescita delle mie passioni.
Ma
queste non furono le uniche ragioni per cui dovetti tornare nella Londra
vittoriana del diciottesimo secolo. Il caso doveva considerarsi in debito con
me, perché, oltre ad offrirmi piccoli refrigeri di gloria, mi aveva anche
trascinato da un mondo di tenebre e ombre. La mia anima desiderava bearsi di
qualcosa di "nuovo" e allo stesso tempo vecchio, e la storia della
Parker era quella che avrebbe fatto al caso mio. Forse per qualche minuto avevo
perso la mia aureola romantica, ma il seme della lettura è ancora vivo in me,
occupa uno spazio indispensabile, consuma ossigeno e tempo prezioso, produce
una vastità di sensazioni altalenanti, lasciando partire qualche semplice
iniziativa nel momento più opportuno. E così ho pensato di restare con Barnabas
per qualche giorno; soprattutto adesso che una sfida indetta su Facebook
sembrava disposta a regalarmi solo momenti piacevoli.
E'
stato un irresistibile piacere e un toccante romanticismo, che avevano
cominciato a contagiarmi sebbene non ricordavo da tempo. Una scrittura semplice,
ma priva di punti morti, la solidarietà del lettore nei confronti dei
protagonisti, una sirena scura come le vele di una nave divenuta ben presto un
angelo dalle fattezze di un diavolo, le vicissitudini di un banalissimo
gentiluomo che in poco tempo vedrà rovesciarsi il suo universo personale:
diventare un vampiro. Un demone della notte il cui gene non ha impiegato molto
tempo per iscriversi nel suo corpo. La causa maggiore per cui lui odia tanto
Angelique. Il persistente sacrificio di non ascoltare più l'eco del suo cuore.
Di non poter respirare, ne uscire alla luce del giorno.
In
prossimità di Halloween, come un moto repentino, Dark shadows mi ha condotta in un miscuglio di immagini e colori,
in un mondo squilibrato apparentemente simile al nostro, popolato da strane
creature assetate di sangue e sete di vendetta. Mi sono addentrata fra le sue
pagine abbandonandomi all'ardore rabbioso di un sentimento che ho potuto
sentire come mio, cedendo alla corrente dei sentimenti, trascinata negli abissi
più profondi per poi riportarmi in superficie tra lampi di luce vivida e
improvvisa. In un miriade di sensazioni sconsiderate folli dettate dal cuore umano, fluttuando in
un paesaggio rurale in cui spicca la graziosa figura di una ragazza a cui è
stato destinato una sorte, quando non era nemmeno consapevole di possederla.
Un
romanzo che ha vasti richiami alla trasposizione cinematografia realizzata anni
fa, e che trascina in un luogo destinato all'avventura: poco arioso e
illuminato, lontana da ogni rumore, che conta su un bel paesaggio fuori dalla
finestra, possibilmente stabile ad ogni repentina visita.
Il
cuore innamorato è come una bussola, l'ago rimane sempre fedele.
Valutazione
d'inchiostro: 4
Mi sembra una lettura adatta al periodo! Anche io sto cercando qualcosa in tema Halloween da leggere nei prossimo giorni, ma sono ancora indecisa.
RispondiEliminaSi, lo è. Sto partecipando a una sfida di gruppo, e la scelta di leggere questo romanzo mi è sembrata la più ovvia :D
Eliminapenso che sia una lettura ideale per questo periodo, grazie
RispondiEliminaPenso anch'io! Grazie a te ;)
Eliminaricordo di aver visto la trasposizione cinematografica parecchio tempo fa al cinema, con i miei amici di allora: ero molto scettica, non mi sono mai piaciute le storie di vampiri, licantropi, insomma, creature sovrannaturali "alla Twilight".
RispondiEliminaperò, una volta uscita dalla sala ricordo di essere rimasta piacevolmente colpita: nonostante il genere gotico non mi piaccia devo ammettere che questo film aveva superato le mie aspettative, l'ho trovato coinvolgente, romantico e una storia piacevolissima.
sinceramente, prima di oggi, non sapevo che fosse ispirato ad un'omonimo libro e leggere la sua trama mi ha fatto capire molte cose, soprattutto le ragioni di Angelique che nel film mi sembravano immotivate, invece adesso mi sembrano più che giustificate!
Bella recensione, come al solito!
Grazie mille, Sabrina!! Spero allora tu possa leggerlo; ti assicuro che la trasposizione cinematografica è stata fedelissima al film ☺☺
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