Che cosa bellissima i libri! Una serie infinita di avvenimenti, avventure in cui si sprofonda e si cerca conforto. Il nettare della mia giovane anima alimentato giorno dopo giorno, un setaccio le cui maglie continuano a stringersi.
La recensione di quest'oggi, tratta la storia di uno dei miei romanzi preferiti. E della sua autrice, Kate Morton, di cui ogni tanto mi piace riaccogliere nel mio cantuccio personale.
Segreti, ricordi, rumori che si perdono fra le soglie del tempo. La storia di donne apparentemente forti ma fragili che affronteranno "pericoli" dove in realtà non esistono. Un romanzo la cui missione primordiale sta nell'avventurarsi in questo magnifico viaggio. Accettando di fagocitarci con i suoi personaggi, non potendo resistere alla tentazione di disegnare un segno divino che sancisca il legame imprescindibile fra autore e lettore. Costellato da fiabe, esperienze di vita in cui tutti possono riconoscersi - e da cui l'autrice ha tratto spunto personalmente -, in cui mi è stato permesso di scivolare in un mondo dove i dispiaceri della vita non mi sono completamente sconosciuti.
Titolo: Il giardino dei segreti
Autore: Kate Morton
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Prezzo: 21, 90 €
N° di pagine: 593
Trama: E' il 1913 e sulla costa dell'Inghilterra una
nave è pronta a salpare per l'Australia, tra i passeggeri in cerca di fortuna e
i rudi marinai intenti alle manovre, una bambina di quattro anni, Nell, stringe
il prezioso libro di favole che le ha regalato la misteriosa Autrice. Eliza
Makepeace. Che dovrebbe prendersi cura di lei, ma l'abbandona sul ponte.
Distratta dalle attenzioni di un bimbo più grande che la invita a giocare, Nell
non si accorge che il rombo dei motori si fa più incalzante, e la nave lascia
il molo diretta verso il mare aperto. Dopo una traversata che sembra infinita,
quando il transatlantico arriva a destinazione, la piccola si ritrova sperduta
nel porto di Maryborough: è smarrita, non ricorda il suo nome e tutto ciò che
le è rimasto è una valigina bianca che contiene qualche vestito e quel
bellissimo libro di fiabe. Per Hugh, il capitano del porto, quella delicata
creatura pare piovuta dal cielo, a consolare lui e la moglie della loro
sterilità. Da quel momento sarà sua figlia. Solo la sera del suo ventunesimo
compleanno Nell apprende dal padre il segreto delle sue origini e la sua vita
cambia per sempre.
La recensione:
I romanzi della Morton sono sempre stati i
miei preferiti. Io e la sua autrice ci siamo incontrati molti anni fa, su uno
scaffale colmo di romanzi, nella libreria più vicina della mia città; qualsiasi
storia degna di questo nome ne avrebbe riconosciuto il merito, ma quelle di
Kate Morton sono qualcosa di più. Non è tanto il suo valore materiale, comunque
molto elevato - se consideriamo solo le bellissime copertine con cui sono
ritratte i suoi romanzi -, a renderli preziosi, ma ciò che per me rappresentano:
la prima volta che una donna, un abile lettrice di anime, mi aveva incantato e
fatto cantare la mia anima. E come un cercatore d'oro conserva la prima pepita
qualunque sia il suo valore, negli anni ho alimentato il desiderio di non
volermene mai più separare.
Li conservo come una reliquia sacra, sul
ripiano della mia strapiena libreria, e di tanto in tanto mi attira tener in
mano un suo romanzo anche solo per ammirarlo. La sua bellezza, i suoi fili
d'oro intrecciati così bene e che ne decorano una trama armoniosa e semplice,
le scrittrici nascoste nell'animo dei suoi personaggi, hanno il potere di
rasserenarmi.
E quindi adesso, a poca distanza
dall'ultima volta in cui ho ospitato Kate Morton, ho capito che io non riesco a
vivere senza le sue storie. Non riesco proprio a farne a meno.
Involontariamente qualcosa mi ha fatto prendere consapevolezza di una decisione
che non mi farà più tornare indietro. E' qualcosa strettamente legato alla
scrittura, alla letteratura. Io non posso fare a meno di sentirmene coinvolta;
non riesco a fare a meno di non pensare a Eliza, Rose, Nell, Cassandra, Mary. E
se per caso ogni tanto vengo contagiata dalla malinconia, devo solo tenere a
mente il mio obiettivo: raccogliere tutto la passione insita nel mio animo per
poter fagocitare storie come queste.
Non vedevo l'ora di tornare a Cliff
Cottage. Il mistero di questo luogo era sempre più intricato, oltre che motivo
di fascino. Finalmente ero potuta tornarci grazie all'ennesima sfida indetta da
una mia amica blogger. Avevo svolto le mie indagini. Avevo seguito di pari
passo il percorso imboccato dalla vivace Eliza, ed ero giunta nell'Inghilterra
del 900 trascinata senza che io me ne accorgessi, consegnata ad autrice di cui
serbo una fiducia cieca. Osservare la copertina, scrutarne la sua anima
appassionata e semplice mi aveva indotto a provare una certa emozione e mi ero
trattenuta a stento a rimanere lì. Non appena avevo un attimo di tempo libero
ne approfittavo per sedermi sulla mia poltrona preferita e immergermi nella
lettura.
In realtà si trattava di qualcosa che per
me non è sconosciuto. Ma rileggere Il
giardino dei segreti a distanza di qualche anno, mi ha lasciata addosso un
manipolo di sentimenti che ancora tutt'ora non riesco a tenere a bada. Secondo
questo diario letterario, mi sono recata a Cliff Cottage nella prima settimana
di marzo. Ero rimasta troppo sorpresa, troppo affascinata per fare altrimenti.
E quando tornai, mi sentivo diversa; la mia anima sprigionava più luce.
Aggrappata morbosamente a un taccuino
sgualcito e un po' logoro, ma in modo simbolico pur di dare nell'occhio, sono
stata condotta lungo le strade di un Inghilterra che ha avuto l'aria di essere
un fiume di rumori liquidi, che lentamente mi si sono riversati addosso. Qui mi
si sono presentate delle cose bellissime; la casa, un giardino di una splendida
tenuta, personaggi che hanno vissuto e respirato assieme a me. Una penna mossa
da una mano invisibile che traccia un segno indelebile; una luce che divampa
nella notte; il mondo di carta in cui amo vivere perfettamente reale e
tangibile.
Per l'ennesima volta non ho potuto fare a
meno di nutrire un certo fascino, ammaliata da questo bellissimo giardino che
mi aveva obbligata a rimanere saldamente attaccata all'anima di questa storia,
nei confronti del quale non ho fatto altro che accumulare interesse sin dal
momento in cui conobbi Nell. All'età di diciassette anni avevo percorso questi
boschi, confidando che la vita potesse offrirmi la possibilità di scovare
qualcosa che mi appartenesse. Nove anni dopo, ho deciso di inoltrarmi fra le
sue pagine trovando conforto nella continuità della natura, convinta che la
stabilità del passato potesse avere il potere di alleviare le tribolazioni del
presente. E in un certo senso è stato così.
Una miscela disomogenea di colori che
convergono in un unico bellissimo quadro, un giovamento per l'anima dovuto
dalla tenacia, da anni e anni di letture nel cuore della notte, mentre un
drammaturgo invisibile componeva con il sorriso stampato sul volto. Una pace
interiore perfettamente rimodellata e costruita come una corazza, abilmente
realizzata mediante un momento di perpetua follia, che mi ha indotta a tessere
ancora una volta le lodi di questa bellissima storia. Idolatrandola e
proteggendola così bene, impedendo che qualunque forza maligna o qualche fato
crudele cambiasse il corso del tempo.
Fiumi di parole che si riversano come un
mare in tempesta, il piacere squisito dello scrivere e di rendere questa
passione come un mestiere di vita, uno stile curato, armonioso, quasi solenne,
che lenisce qualunque ferita nascosta, Il
giardino dei segreti è l'ennesima prova letteraria che mi ha fatto
dimenticare come talvolta la bellezza di una storia può entrarci dentro
letteralmente. Inconsapevolmente ho scoperchiato un vaso di Pandora, racchiuso
in un giardino invaso dalla vegetazione, che mi ha condotta fra i parchi
magnifici della tenuta di Cliff Cottage. In compagnia di una generazione di
donne che hanno fatto la storia, tormentate e sole, che hanno dovuto affrontare
diverse avventure e battaglie interiori per riportare la pace e la felicità.
Un legame così profondo, forte, tangibile,
attraverso dei semplici fogli di carta stampata, hanno funto da filo
conduttore. E quando questo filo dovetti spezzarlo, la coscienza è stata
nuovamente affollata da ricordi ostinati.
Una lettura che fa trattenere il fiato,
appassionante e un po' tesa e romantica che ha vasti richiami alla letteratura
vittoriana. Un dramma inglese che arriva in sordina, e ci rende protagonisti di
una vicenda sconvolgente come quella di Nell e Cassandra. In un mare di ricordi
che fluttuano nel tempo sempre più remoto.
Valutazione d'inchiostro: 5
Ciao Gresi, non conosco il romanzo, ma anch'io come te, mi piacerebbe fare delle riletture...
RispondiEliminaIo, Ariel, le faccio quasi sempre; amo rileggere romanzi che non leggevo da anni ☺
EliminaMi hai conquistata tantissimo Gresi.. voglio conoscere anche io quest'autrice e quindi metto il Giardino dei segreti in Wl per quest'anno. Dalla trama mi pare proprio un libro che fa per me!
RispondiEliminaOh, Nik, non posso non consigliartelo 😍😍
EliminaChe bello questo libro Gresi, sono curiosissima di leggerlo e ora lo metto in lista
RispondiEliminaFammi sapere, se lo leggerai 😉😉
EliminaCiao! ho un bellissimo ricordo di questo libro ^^
RispondiEliminaTi capisco! La Morton scrive dei bellissimi romanzi ☺☺
EliminaCiao Gresi, non conoscevo il libro ma dopo le tue parole non vedo l' ora di leggerlo *_____*!!
RispondiEliminaAttenderó il tuo parere ☺☺
EliminaCiao Gresi, questo è l'unico libro della Morton che ho letto, ricevuto in regalo nella splendida edizione con cover rigida. Ho amato moltissimo la storia, ma nonostante la mia voglia di approfondire la conoscenza dei libri della Morton, non ho più letto altro di suo. Tu cosa mi consiglieresti?
RispondiEliminaCiao, Alessia! Io ho letto tutti i suoi romanzi, e ti posso assicurare sono uno più bello dell'altro ☺ ti consiglierei a questo punto di leggere i suoi romanzi in ordine di pubblicazione. Prima di questo è stato pubblicato Ritorno a Riberton Manor, altrettanto bello ma non come questo che ho recensito ☺ oppure La casa sul lago, sua penultima fatica ☺
EliminaInsomma, dimmi poi cosa sceglierai ☺ sono davvero curiosa ☺
Kate, cara Kate. Come faremo senza di te?
RispondiEliminaAvevo 16 anni quando scoperto questa autrice e letto "il giardino dei segreti". Libro stupendo, magnifico e indimenticabile. Da allora ho amato la Morton, la sua scrittura in grado di farci tornare indietro nel tempo e le trame ricche di segreti e nostalgia che riesce a farmi sempre commuovere. Per non parlare dei finali inaspettati. In poche parole l'adoro!
Anchio! :)
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