E quella di oggi è la mia opinione riguardo una lettura di cui non sono più avvezza ma che, seducente e ammaliatrice, mi ha guardata
come se volesse dirmi qualcosa … E alla fine qualcosa mi ha detto, ed io non ho
potuto non essere più felice di così.
Titolo: Cacciatori di vampiri
Titolo: Cacciatori di vampiri
Autore: Collen
Gleason
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 9,90 €
N° di pagine: 279
Trama: Generazione dopo generazione, uno dei discendenti della famiglia Gardella deve accettare il destino della stirpe e diventare cacciatore di vampiri. Questa volta la prescelta è Victoria, diciotto anni ancora da compiere. Mentre la sua vita si snoda tra la folla delle sale da ballo e le strade solitarie illuminate dalla luna, il suo cuore è diviso tra il più ambito scapolo di Londra, il marchese di Rockley, e il suo enigmatico alleato, Sebastian Vioget. E quando si ritroverà faccia a faccia con il più potente vampiro mai esistito sulla terra, Victoria dovrà compiere la scelta tra amore e dovere.
Casa editrice: Newton Compton
Prezzo: 9,90 €
N° di pagine: 279
Trama: Generazione dopo generazione, uno dei discendenti della famiglia Gardella deve accettare il destino della stirpe e diventare cacciatore di vampiri. Questa volta la prescelta è Victoria, diciotto anni ancora da compiere. Mentre la sua vita si snoda tra la folla delle sale da ballo e le strade solitarie illuminate dalla luna, il suo cuore è diviso tra il più ambito scapolo di Londra, il marchese di Rockley, e il suo enigmatico alleato, Sebastian Vioget. E quando si ritroverà faccia a faccia con il più potente vampiro mai esistito sulla terra, Victoria dovrà compiere la scelta tra amore e dovere.
La
recensione:
Il
fragore confuso dei miei pensieri, di idee che cozzavano l'uno contro l'altra,
in progressivo allontanamento dalla realtà circostante, dimostrarono come di
questa saga conoscevo ben poco e che due intensissimi giorni in compagnia dei
suoi personaggi ha infuso in me un certo rispetto, una certa devozione nel
proseguire le vicende di Victoria sino alla fine. Ciononostante, una coltre di
diffidenza era andata a calare su di me che intanto non smettevo di avanzare in
questo oscuro e misterioso dedalo, procedendo di consueto in un tunnel in cui
non ho ancora scorto la luce. Una linea di sangue avrebbe reciso il mondo di
qua con quello di là, insieme all'uso di paletti o riti che infestarono le
nottate miti di Victoria. Giovane adolescente come tante altre che, disegnando
un motivo di cui non ne sapeva nemmeno l'esistenza, stilando una scaletta su
ciò che è buono e ciò che è cattivo, mi trasmise un'immagine così bella e positiva che sebbene sia molto simile a
quella di tante altre eroine in circolazione non sbiadisce per fantasia,
piuttosto alimenta il piacere egocentrico di muoversi all'unisono ed in
equlibrio, senza tenere conto delle conseguenze. Mi ero trasformata in una
lettrice impavida, coraggiosa, e anche un po' stupida che si era imbarcata in
questa storia consapevole del poco tempo a disposizione, gettando frustate di
giubilio in ogni gesto o frase, prima di indirizzarmi verso altro.
Il
prezzo di queste spericolate letture è da sempre racchiuso nell'attimo in cui
si torna alla realtà, il ricongiungersi con il presente che dopo letture di
questo genere appare persino più triste. L'atto del leggere diviene così un
sogno a occhi aperti, un istante ricco di dettagli plausibili, in cui lo stesso
lettore diviene una sciocchezza effimera al cospetto della solida massa della
fantasia. Per me è quasi sempre difficile tornare indietro. Non voglio tornare
indietro, mi dico sempre pur di svegliarmi da fantastici sogni. I libri sono
quella materia perduta della creazione, in cui l'atto del ritorno è qualcosa di
inimmaginabile e parte del fascino di questa fantasticheria risiede
nell'illusione di essere disarmati ddi fronte all'assenza di logica: costretta
ad abbandonarsi alle mani di un abile lettore di anime, o di uno spietato
artista in cui si toccano massimi livelli di immaginazione o semplice svago. Ed
ovviamente il romanzo di Collen Gleason rientra in questa categoria, e adesso
che sono seduta dinanzi al pc tornare alla realtà circostante, in un mondo che
in un certo senso mi ha resa quella che sono oggi, mi ha fatto sentire piccola
sotto il gran cielo dorato di questa nuova epopea fantascientifica. Tutto qui,
la scelta che mi stava offrendo la Gleason era parecchio allettante, e cosa
fare se non lasciarsi andare al flusso languido dei suoi pensieri? Impossibile
è stato dover andare altrove. Davanti a me, Victoria era illuminata dalla luce
acquosa della luna, si muoveva con un paletto di legno stretto al petto, come
se fosse in agguato di qualcosa o qualcuno: una misteriosa legione di vampiri
che, per qualche assurdo motivo, vogliono esattamente ciò per cui lei si
affanna a trovare da secoli e secoli, nello spirito di una ragazza ribelle che
combatterà sino alla fine. Ecco cosa mi aveva riservato questo primo capitolo:
non avrei volto le spalle a questa serie, nemmeno se fosse giunta l'immediata
pubblicazione di qualcosa che attendo da tempo. Avrei semplicemente completato
il mio percorso con Victoria, con ostinata pazienza, fino a quando gli eventi,
non più le fantasie, avessero accolto le mie richieste dissipando qualunque
cortina di dubbi o perplessità.
La
mia anima semplice e romantica non ama questo genere di letture, perlomeno non
più, in quanto litiga con la mia coscienza perché una ragazza come me non ama
rompere la monotonia intrufolandosi in un covo di vampiri e trovarsi in balia
di donzelle svampite e bruttine. So perfettamente in cosa mi imbatto con questa
tipologia di romanzi, sa che queste letture potrebbero tediarmi al punto di non
continuare la serie. Eppure una dama dell'ottocento camuffata in maschiaccio,
con un paletto quasi sempre appresso, è una figura che non può non trasmettere
un certo fascino o trascinarti via dalla tua inutile vita, quasi come un moto
forte e involontario. Non esagero dunque nello scrivere che, durante la lettura
de i Cacciatori di vampiri, ho avuto
come l'impressione di aver consegnato ogni rimasuglio della mia vita, della mia
identità a questa giovane Buffy. Come? Dissolvendomi nell'atmosfera, nel
meraviglioso paesaggio cupo e boccheggiante di una Londra di fine Ottocento,
nel ghiaccio, nel freddo, nella notte, nel pianto inudibile tanto caro quanto
straziante di povere e sfortunate vittime, nelle carezze degli occhi
dell'autrice.
Ho
creduto e amato profondamente il mondo ritratto da Collen Gleason, questo suo
nuovo modo di leggere fantasy e anche molto altro, scorgendone la faccia, la
sua figura invisibile, carpito segreti di un mondo che ha vasti richiami a
quello ritratto nel telefilm Buffy.
Cacciatori di vampiri è il primo
volume di una saga composta da cinque libri, straordinaria e ammaliante che,
seeppur non propriamente perfetto ne originale, è stata un'esperienza molto
bella che l'autrice in qualche modo mi ha invitato a intraprendere. Un disegno
misterioso, ammaliante e seducente, ricco di passionalità e sensualità,
accostato al fuoco della narrativa contemporanea, della scrittura in tutta la
sua interezza. Una lettura di cui non si può
fare a meno di provare un certo fervore, una certa curiosità, avvertendo
persino ogni minimo contatto e di cui io ho avvertito così bene.
Valutazione
d'inchiostro: 4+
io ho adorato l'intera saga e in generale la Gleason mi piace molto!
RispondiEliminaAnche a me sta piacendo davvero molto, e presto proseguiró le avventure di Victoria ☺☺
Eliminaho iniziato questa saga, ma l'ho mollata perché faticavo troppo, non mi aveva preso, l'avevo trovata eccessivamente lenta. Dovrò darle un'altra opportunità?
RispondiEliminaIo ti consiglierei di provare a dargli una seconda possibilità!! Praticamente la sto divorando, e pensa già sono giunta al terzo romanzo ☺☺
EliminaNon leggo più questa tipologia di romanzi, ma questa è una bellissima eccezione ☺