Letture di svariato tipo, negli ultimi mesi, da quand'è
pubblicai un post riguardante uno dei miei amori di carta preferiti, mi portarono
su una terra bellissima e dorata in cui avevo riposto non poche speranze; questa
landa a cui mi riferisco è quella che vi ho riscontrato nei romanzi di Laini Taylor.
Ma non si trattano altro che di lastre fotografiche tutte argentate e scintillanti,
poste in luoghi che sono dimora di sognatori, creature orripilanti o
bellissime, di cui le emozioni ci sopraffanno da un momento all'altro.
Questo nuovo post di una rubrica che non riesumavo dalle
soglie del tempo da tempo immemore, quest'oggi per rievocare la bellezza delle
opere di una giovane donna che fece dei suoi romanzi antiche reliquie di un
mondo perduto ma immenso. Un mondo in cui si sta quasi sempre in equilibrio su
qualcosa che è perennemente inclinato, in cui si cerca di mantenere una certa
posizione, precipitando in una spirale da cui non c'è ripresa, solo impatto, una
dolce e riluttante collisione. Non c'è bisogno di dire altro. Nelle mie
innumerevoli esperienze letterarie si annoverano i magnifici viaggi compiuti
nella città di Praga, e, recentemente, a Pianto. Non nelle città in cui ci sono
quasi sempre protagoniste ragazzine svampite e ingenue, bensì in spirali calde
che leniscono e circondano nel suo abbraccio la nosra anima.
Tesori nascosti che mi hanno donato vita, appagamento
spirituale, punto di ritrovo e riflessione, divertimento, svago o piacere, i
romanzi della Taylor sono quel genere di letture che un tempo avrei dato qualunque
cosa. Avrei donato persino la mia stessa vita. E questo, penso, derivi dal fatto
che ci si sente sempre dentro. Ci si dà appuntamento, si celebrano funzioni alchemiche,
e nulla ha più importanza. Starci lì, respirare la sua essenza, in poco tempo
divenuto espediente per assistere a delle bellissime ed irresistibili impennate
amorose. Punto principale da cui si compiono le gesta dei personaggi, intensa
come magia da cui dipenderà ogni cosa.
Il resto del mondo forse ignora l'esistenza di questa
donna, ma, sebbene io sia cresciuta e prediliga certamente letture più mature,
i suoi romanzi sono una breccia che va dritto dritto al cuore. In pagine che
sono evocate con la consapevolezza che il lettore possa ritrovare la sua anima,
come vecchie e antiche reliquie lasciate ai bordi delll'anima di ogni sua storia.
la adoro anche io, tanto e concordo con quanto scritto da te. Inoltre, ora che lo vedo, so di avere ancora Baci immortali da leggere, grazie!
RispondiEliminaGrazie a te! Io Baci immortali dovrei leggerli, anche se non ho idea di quando 😂
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