L'incontro
con Ella Smith ben presto mi chiarì le idee al riguardo. Non per questo non
persi tempo a sottoporre Ella a l'ennesimo interrogatorio letterario, cogliendo
così alcuni aspetti della sua retorica, il mondo in cui a suo dire le piace
vivere, i personaggi di carta e inchiostro che divenendo persono hanno la
potenzialità di capirla.
Ciao,
Ella! Benvenuta su Sogni d'inchiostro, o, per meglio dire, bentornata J I lettori
forse non lo ricorderanno, ma tu e i tuoi romanzi siete già stati ospitti nel
mio salotto letterario ;)
Ma,
prima di iniziare questa intervista, dicci, chi è Ella nella vita di tutti i
giorni?
Da
dove nasce la tua passione per la scrittura?
Ciao cara. Mi fa piacere essere di
nuovo qui, con te. Ella, nella vita, quando non usa
lo pseudonimo è una ragazza come tante, che ama leggere, scrivere e passare il
tempo libero con fidanzato e amici.
Qual è stato l'effetto scatenante che ti ha indotta a scrivere Moon of glass?
Moon of Glass è nato dall’esigenza
di avere una linea precisa sul romanzo originario della serie che conoscerete
dal 5 Dicembre, con il titolo di The Foley. Come sai, io scrivo. Lo faccio in
privato, ma anche su Wattpad, la comunità di scrittura sul web. Lì ho iniziato
a scrivere il primo volume della serie, e parallelamente a quello: Moon of
Glass. Il romanzo nasce come volume prequel della serie, e narra fatti e avvenimenti che hanno portato
il personaggio maschile, Liam, a diventare una persona totalmente diversa. La
richiesta da parte dei lettori che hanno amato il personaggio, mi ha spinta a
lavorare con maggior attenzione su questo romanzo, poiché è mirato a chiarire,
ma anche ad aprire la storia vera e propria.
Il
romanzo è una commedia romantica che getta una particolare luce alcuni aspetti
piuttosto fondamentali: l'amicizia, la famiglia, i legami che si stringono o
intersecano negli anni in cui la morale in tutto questo è quello di guardarsi
dentro per affrontare i colpi del destino. Quanto sono importanti per te questi
aspetti?
Molto. Così tanto da inserirli in
un racconto che all’apparenza sembra narrare una storia solo l’ennesima storia
d’amore tra due adolescenti. In verità c’è un lungo intreccio, e un lungo passaggio
di pensieri e ragionamenti che portano il lettore a chiedersi se, ad esempio, è
giusto usare la violenza anche quando si è nel giusto. Oppure a riflettere su quanto sia
a volte, distruttivo, amare qualcuno che per ragioni diverse sembra non esser
fatto per noi.
Come
nascono Liam e Lydia e come si sono sviluppati nel corso del tempo?
Liam e Lydia nascono a distanza di
parecchi capitoli l’uno dall’altro. In simbiosi con il personaggio chiave dei
romanzi successivi. A nascere per primo è Liam, protagonista maschile di tutti
i romanzi, che si vede poi affiancato da altri personaggi che hanno le
sembianze di cooprotagonisti ma che in realtà, mantengono delle linee ben
distaccate per tutto il corso della serie. Liam è nato come sempre dalla
fantasia. Dall’idea di un personaggio giusto, che tenta in tutti i modi di
essere migliore, e che inevitabilmente, come accade nella realtà, spinto dalla
brutalità e dalle ingiustizie, cambia fino a diventare una persona totalmente
diversa. Lydia invece rappresenta la
sofferenza. Dall’inizio alla fine, lei è: l’ingiustizia e dolore, ma anche la
speranza, per Liam.
La
storia di Moon of glass è arrivata come una folgorazione, oppure è stato frutto
di un lungo lavoro?
Un lunghissimo lavoro. Per
scrivere Moon of Glass ho dovuto prima tirar giù una bozza di entrambi i
romanzi successivi. Dovevo conoscere la fine, prima di scrivere l’inizio.
L’evoluzione del personaggio è stata veramente complessa, poiché si alterna con
altri, nel corso dei romanzi. Ed è per questo che è stato diviso in due volumi.
Sentivo il bisogno di far assimilare fatti e avvenimenti ai lettori con calma,
e l’unico modo era quello di dividere i due romanzi, dando solo un leggero
incipit nel primo volume di ciò che verrà narrato nel secondo.
A
tuo avviso, una storia deve contenere sempre un insegnamento? E che consigli
vorresti dare a chi vuole lasciare ai suoi lettori una morale senza togliere il
piacere della lettura?
Assolutamente sì. Sono convinta
che per lasciare messaggi non serve scrivere testi o biografie. Che un
messaggio importante può essere tranquillamente inserito all’interno di un
racconto, anche fantasioso, come ci insegnano da sempre i libri per bambini. E
che il modo migliore per non appesantire il lettore è offrire sempre un romanzo
che contenga, passione, amore, sofferenza, ma anche ironia. E che nella fine,
permetta al lettore di riflettere sugli aspetti più importanti narrati nella
storia.
Se
potessi scegliere un personaggio del romanzo su cui scrivere una storia a parte,
su quale cadrebbe la tua scelta e perché?
Qui ci va un bel #ATTENZIONE
SPOILER
Di sciuro lo sciverei su Stepehn
Foley, personaggio che conosceremo nel volume successivo, e, su i Foley in
generale. Il lato più oscuro potrebbe non esser ancora arrivato ;) Inoltre il
mondo delle leggende che riguardano proprio loro, I Foley, rappresentati come
gli antichi, è ancora tutto da esplorare. ;)
Hai
riscontrato qualche difficoltà a scrivere alcune scene? Se si, quali sono state?
Quelle romantiche. Non volevo
rendere il personaggio maschile troppo smielato. Né fargli perdere il suo lato
oscuro e tormentato. Volevo che fosse un’amore sbagliato, ma per ragioni meno
banali. Nel romanzo ci sono scene di violenza, e si toccano tematiche anche
abbastanza forti, che si fanno più intense nel romanzo successivo. In questo la
protagonista viene costretta a sottostare alle leggi, così come le donne che la
circondano vengono sottomesse al volere di altri. Quindi non volevo che il
personaggio maschile fosse odiato per questo discorso, ed è stato difficile
fargli fare il cattivo ed il buono contemporaneamente.
C'è
un episodio che ti ha particolarmente colpito?
Senza fare ulteriori spoiler, ti
dico solo che dalla fine di questo libro, ci ho messo tanto per riprendermi
emotivamente.
L'illustrazione
della copertina ha un significato particolare?
Sì. In copertina si intravede una
donna, nascosto all’interno di una foresta prevalentemente oscura, dove
l’occhio spicca per la sua colorazione, ma anche per la sua intensità. Non è
uno sguardo spaventato, ma nemmeno cattivo. È uno sguardo che si apre verso
qualcosa, e quel qualcosa è narrato nel libro.
Della
pila di libri che hai sul comodino, ce né uno che stai apprezzando particolarmente?
Sì, sto leggendo Fuoco e sangue di
Martin. E devo dire che la narrazione mi sta piacendo, nonostante il contenuto
sia ormai poco nuovo; almeno per me che sono una fan sfegatata della serie GoT.
Certamente
sarai impegnata con la stesura del secondo romanzo. Cosa dovremo aspettarci? Ti
va di rivelarci qualcosina? ;)
Il secondo romanzo è in revisione,
e riprenderà esattamente dalla fine di questo primo volume. Si entrerà
nell’effettivo nella narrazione della storia fantasy totale, poiché alla
protagonista femminile accadranno diverse cose, alcune molto spiacevoli, ed
entreremo definitivamente nel regno dei Foley.
Ci saranno molte rivelazioni,
colpi di scena e non ti nascondo, molte lacrime.
Grazie,
Ella, per la disponibilità e l'oppoortunità concessami J
Grazie a te, come sempre sei
gentilissima. Ti ringrazio per aver letto il mio libro, per aver espresso il
tuo giudizio come sempre, con educazione e gentilezza. Sono consapevole di non
poter piacere a tutti, e come ben sai io accetto tutto, critiche comprese. Ovviamente,
quando piace il mio libro sono di sicuro più felice anche io. Grazie ancora,
spero leggerai anche il secondo.
Baci,
Ella.
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