Un anno di letture,
sogni e passioni è trascorso quasi per tutta la sua durata su una piccola ma
morbida poltrona foderata in pelle, cibandomi di quelle storie, quegli autori
che avevo sentito parlare bene ma che non conoscevo. Prima di approcciarmi ad
una nuova lettura, o al suo autore, mi ritrovo sempre lì, sui miei passi, a
riflettere sul da farsi. Se valga o meno la pena spendere del tempo prezioso presso qualcosa o qualcuno di sconosciuto che, alla fine, potrebbe non
soddisfarci pienamente. Fortunatamente per me, questo 2019 letterario è stato
alquanto soddisfacente, entusiastico, e in certi momenti ho creduto persino si
trattasse di semplice fortuna. Nonostante tutto, non nascondo una certa
sorpresa, le cocenti delusioni, a eccezione di tre o quattro romanzi, sono
state lontane dal mio personalissimo cerchio, ed ecco che, sul finire dell’anno,
mi approccio a riporre quelle che altro non sono che le migliori letture.
Qui, però, viene il
bello, in uno di quei momenti in cui le novità sopraggiungono quando meno te lo
aspetti, ed io non posso non sentirmi coinvolta. Uscendo così dalla mia confort
zone, ho preso parte alla bellissima iniziativa di Il mondo di Simis, e
stilando una lunga lista di titoli e suddividendola in diverse categorie, ho
così risposto ai richiami di questa piccola sfida avanzando impetuosamente
verso il suono della sua voce.
Quanto mi piace
prendere parte a questi piccoli giochini letterari! Mi è stato aperto un
cancello invisibile, e con un semplice invito mi ha spinta ad entrare. C’è una
vasta scelta, una varietà di gusti e pietanze, romanzi che rispecchiano il mio
animo, altri che mi hanno guardato dentro. Mi hanno vista esattamente come mi
vedono in pochi. E non parlando, ma semplicemente toccandomi, mi hanno compreso, oppresso nella loro stretta ferrea rendendomi orgogliosa e onorata della loro presenza.