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martedì, dicembre 10, 2019

Gocce d'inchiostro: Tra le rovine della grande fabbrica - Il Reverendo Stone

Tra tutte le letture che ho compiuto negli anni, quando mi predispongo a riporre nero su bianco le mie vivide impressioni, sprofondo fra i meandri più reconditi e oscuri delle menti dei loro creatori e guardo attentamente ciò che mi si para dinanzi. Pochi ( veramente pochi ) autori che amano interpretare e comprendere il linguaggio contorto delle poesie sono apparsi in queste pagine. Ne fu un eccezione il Reverendo Stone, che con la sua raccolta di poesie ebbe il potere di ammaliarmi, sedurmi, condurmi lontano dal tempo e dallo spazio con la tranquillità di chi è perso in meditazioni. Quest’oggi è infatti la volta di Tra le rovine della grande fabbrica, e il poema che mi è stato trasmesso ha illuminato in piena forma la sua figura, il suo essere, la sua anima così profonda e a tratti drammatica, cesellando come un cammeo sullo sfondo scuro della vita.
Non mi accorsi, dunque, che mi aveva seguita e che, acquattato in un angolino invisibile, attendeva che io mi accorgessi di lui. E quando giunse il momento, mi colse del tutto impreparata. Tra le rovine della grande fabbrica non espugna nulla di nuovo di ciò che si possa aspettare da una raccolta di poesie, proprio come questa, eppure mi ha reso protagonista di svariate sensazioni che mi hanno fatto sentire “esaltata”, incantata. Come un arcobaleno variopinto di colori che inevitabilmente si è addensato sul mio destino, questa piccola raccolta designa come non sempre la poesia deve essere attribuita alla noia o al tedio, ma che, cogliendo aspetti di vita in frammenti comuni, ha corroso il mio animo in un modo non del tutto normale, infervorando per le sfavillanti emozioni che la sua lettura ha sortito così bene.



Titolo: Tra le rovine della grande guerra
Autore: Il Reverendo Stone
Casa editrice: Amande
Prezzo: 9, 90 €
N° di pagine: 176
Trama: Tra le rovine della Grande Fabbrica è un lavoro maturo, intenso e vivo. Dalle pagine traspare una poetica densa e sporca che non solo mette a nudo l’autore, ma ci fa vivere sotto la sua stessa pelle.


La recensione:

 
La vita
Questo brusio
Che non ci abbandona mai
L’assenza nitida e cristallina
Di qualsiasi voglia forma d’arte …


Nella luce di un tramonto d’inizio dicembre, che si affievoliva sempre di più, trottai lungo la pianeggiante landa deserta del Reverendo Stone, la cui anima si era librata agile ma con estrema cura fra masse di carne e ossa che vagano lungo la riva dell’assurdo, grigie miglia spalleggiate all’orizzonte da ripide e brusche cadenze drammatiche sulla cui sommità si ergevano i timori, le perplessità di un piccolo grande sognatore, che pareva fosse stato intrappolato in un esistenza nuda e cruda che non avverte più come sua.
Fui così assorta nella lettura di Tra le rovine della grande fabbrica, che sebbene promulga un genere letterario che io non amo, durante il corso della sua lettura non riuscì a parlare per una manciata di minuti; il silenzio era rotto esclusivamente dallo sfogliare di pagine invisibili bianche o quasi piene. Il sentiero che percorsi fu così solitario che le mie perplessità al riguardo scivolarono fuori da sole come gusci e more che pendono pesanti da grappoli e cespugli; di tanto in tanto, qualche poesia mi agganciava saldamente e mi integrò completamente al paesaggio circostante.
Da una raccolta di poesie come questa non sempre è facile evidenziare il momento in cui si palesino le intenzioni dell’autore lasciando il lettore a libere interpretazioni, mentre il filo poetico va a mutarsi in una brezza costante che scherza sui nostri visi; il “rivestimento” vivo di un fiume di coscienza profondo e denso è l’aspetto più bello dell’intera raccolta, la cui superficie letteraria assomiglia a quella di altre bellissime storie che nel corso degli anni ho amato e vissuto intensamente. Lo spettacolo dunque mi affascinò sin dal primo momento in cui vi misi piede, che toccò il mio viso come una delicata carezza, man mano divenne più scuro sotto la sferzata violenta e sorprendente della vita e i pensieri, che nelle fatiche tormentose in cui si assimilano le cose si liberavano in osservazioni, confidenze, speranze, si smarrirono in un fiume prorompente di emozioni altalenanti che hanno distorto la mia anima.
Non sarei dovuta essere qui, ma se non avessi accettato di leggere quest'opera de il Reverendo Stone, non credo avrei potuto apprezzare per gradi la semplicità di una prosa asciutta e semplice ma dalla quale si cela un abile lettore di anime. Un poeta, un cantautore che mediante versi si è avvicinato alla vita, sottolineandola nel modo più accurato possibile.
Intrenta a fissare la sua anima, racchiusa nei limiti del possibile, in un viaggio in cui resta tutto ma niente, in cui il tempo sembra scorrere con ordine, va e viene a seconda di come gli pare e piace, Tra le rovine della grande fabbrica mi ha connesso a un livello così intimo col suo creatore che, ad un certo punto, mi ha sottratto da una valle di fuoco, feroci tempeste, vagando come uno spettro nella landa oscura del sentimento.
L’esordio di questo autore sancisce un “nuovo” incontro tra me e la poesia, questa volta più bello e deciso. Qualcosa di molto semplice è stato custodito come un gioiellino con un tocco completamente personale, trattando e scrivendo versi con un certo amore. In una sferzata di colori che scivolano fra luce ed oscurità, in un delicato meccanismo, in un accozzaglia di parole che dietro il liquido vero della loro essenza si levarono contro il cielo come un canto.

Hai creduto davvero
Che tutto avesse un senso
Che bastasse provarci davvero
Che bastasse provarci più forte
Che bastasse chiedere
Col giusto tono
Scegliendo le giuste parole
Che bastasse trovare un buon ritmo
E magari ballarci un po’ sopra
Con un bel sorriso di merda stampato in faccia …


Valutazione d’inchiostro: 4

6 commenti:

  1. Non conosco ne il libro ne l'autore, ma sembra interessante, grazie per la recensione

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  2. Non sono un grande amante della poesia, ma mi sono promesso di uscire dalla comfort zone l'anno nuovo. Segno. :)

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    1. Nemmeno io, ma questa raccolta è davvero bella e ne vale davvero la pena :)

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  3. lettore di vecchia data dell'autore...lo consiglio.

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